Una batteria capace di caricarsi in qualche secondo, è questo l’obbiettivo di alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT).
Secondo il professor Gerbrand Ceder, docente del MIT, e Byoungwoo Kang, le nuove batterie saranno composte da un materiale che permetterà di scaricare e caricare una pila cento volte più velocemente di quanto accade per i cellulari.
“L’abilità di caricare o scaricare una batteria nell’arco di pochi secondi invece che di ore, apre a nuove applicazioni tecnologiche (basti pensare alle macchine elettriche ndr), ed è un vero e proprio cambio del proprio stile di vita” hanno dichiarato Ceder e Kang.
Per il momento i due hanno creato una piccola batteria che dovrebbe normalmente impiegare sei minuti per caricare, ma che invece ci mette tra i 10 e i 20 secondi. Questa tecnologia è già stata acquistata da due grandi compagnie del settore, e ci si aspetta di avviare la produzione di massa entro tre anni.
questa si chiama rivoluzione! Queste batterie hanno circa la metà della densità di energia rispetto ad una classica batteria da laptop o cellulare tuttavia permette correnti di varica scarica maggiori di due ordini di grandezza! Significa avere auto ibride con potenza erogabile maggiore di un fattore 10 e al contempo avere un decimo della potenza dissipata in calore… Almeno credo visto che la resistenza interna della batteria sarà di un centesimo. In un’auto il motore termico servirà solo per mantenere la velocità con le accelerazioni e frenate dell’auto servite interamente da un pacco relativamente piccolo di queste batterie (anche solo 20 kg)
Beh certo è un miglioramento, ma non così grosso. 20Kg di pacco batterie non basterebbero per un’auto elettrica con prestazioni decenti (=almeno pari a una piccola utilitaria).
Secondo: supponendo di avere un pacco batterie per auto elettrica (diciamo 100Kg di batterie) che si ricarica in 10 secondi, con una normale utenza elettrica casalinga ti salterebbe il contatore, perché assorbirebbe troppo :-)
Probabilmente ci vorrà un “anti-caricabatterie” che rallenti il processo di carica portandolo a qualche minuto.
Terzo: una batteria capace di scaricarsi in 10 secondi può esplodere. Il calore generato da tutta quella corrente che passa nella batteria va smaltito prima che faccia vaporizzare gli elettroliti delle celle.
Comunque, sì, delle batterie super-rapide sono un’ottima cosa… ci si dovrà lavorare un pò su pre renderle pratiche, ma va bene :-)
Per una carica completa della Tesla Roadster (che garantisce 400km di autonomia) basterebbero 6 minuti invece che le attuali tre ore e mezzo previste
Ma è ovvio che a casa uno se le ricarica con un caricabatterie da 1 kw… il fatto è che si renderebbe possibile installare delle stazioni di rifornimento con potenze da, poniamo, 50Kw, capaci di ricaricare la batteria praticamente come se si stesse facendo un pieno di benzina… 3 -5 minuti per un pieno credo siano accettabili.
Inoltre non rischierebbe di esplodere, proprio perchè è fatta apposta per questo tipo di ricariche, altrimenti dove sarebbe la novità???
Ottimo punto di partenza per uno sviluppo più concreto (anche se i problemi sono altri, tipo poco litio nel mondo, ma credo che il principio sia applicabile anche ad altre batterie, come quelle al magnesio)
@Massimo
Perche’, adesso tu il pieno lo fai in casa? e’ ovvio che potenze istantanee cosi’ rilevanti dovranno essere fornite da “distributori” attrezzati: vuol dire che quando mio nipote andra’ dal distributore …. ci mettera’ cinque minuti a fare il pieno, invece degli attuali due.
Oppure potrebbe avere delle simpatiche batterie (interrate, come un serbatoio di gas) che si caricano durante tutto il giorno, e trasferiscono potenza a quella della mia macchina quando vado a fare “il pieno”. Soluzione pericolosa, ma possibile.
Infatti il pacco da 20 Kg serve solo per accelerare e recuperare energia in frenata, al resto penso un motore termico con pochi cavalli (30-40 CV sono sufficienti per andare a 13 km/h.
Un’ibrida del genere consumerebbe pochissimo in città e a velocità moderate (fino a 100 km/h)
Queste batterie possono erogare 25 KW al litro di volume e almeno 20-30 KW al Kg!!!
quindi rimanendo conservativi 20 kg di batterie forniscono e recuperano 100-200 KW di potenza; mi sembra più che sufficiente
Con batterie più efficienti e veloci, anche in fase di scarica = maggior potenza fornita a parità di dimensioni, risolveremmo anche tanti problemi di immagazzinamento e trasporto di energia elettrica. Pensate a fonti pulite e rinnovabili ma discontinue come eolico o fotovoltaico: ci lasciamo attaccate a ricaricare queste batterie per poi sostituirle (in un secondo, con un sistema di montaggio veloce, a plug-in) a quella scarica della nostra auto elettrica. I distributori potrebbero averle anche già cariche, pronte da sostituire alla nostra scarica, da dare loro indietro.
La gente si lamenta proprio di tutto per partito preso, solo per “andare contro” non so per quale implicazione psicologica. Se leggete bene l’articolo spiega come siano riusciti ad abbassare la resistenza interna permettendo di ridurre drasticamente l’energia (calore) dissipata durante la carica/scarica. La riduzione di codesta resistenza permette appunto di far fluire una maggior corrente a parità di ddp.
Hai ragione, pierfrancesco99, ma..la tesla utilizza una presa elettrica da 15KW..il che significa 5 contatori domestici medi, messi in parallelo! Dovrebbero far batterie dalle dimensioni standard (variandone magari il numero), così da arrivare al distributore, togliere quelle scariche, ripagare quelle nuove (solo il costo per la loro ricarica) e ripartire. Altrimenti l’auto elettrica sarà sempre un sogno. A meno di avere una macchina per ogni giorno della settimana, lasciando le altre in carica.. -_-
**** COMMENTO OFFENSIVO MODERATO ****
@ Antigoriu
Questo genere di umorismo crasso non è coerente con le politiche di moderazione di AD.
@Foggy
E cambiare un pacco batterie di un centinaio di chili, secondo te e’ piu’ rapido che non aspettare 5 minuti per la carica di quello che hai? forse se affittassimo tutti i benzinai alla ferrari, ci fornirebbero meccanici bravi … ma a che costi? E il costo del trasporto avanti/indietro dei pacchi di batterie esauste? son tutti costi che andrebbero a gravare sul prezzo del chilometro dell’utente finale; il quale e’ veramente arcistufo di pagare servizi non richiesti.
Il “benzinaio” del futuro potrebbe piu’ semplicemente essere un grosso parcheggio con tante colonnine di energia: metti il bancomat, attacchi la spina e ti carichi la macchina in 5 minuti, magari mentre aspetti fai colazione al bar.
@Valerio
Anche io pensavo che la gente si lamentasse di tutto, perche’ lamentarsi e’ una cosa a cui noi italiani siamo abituati fin da piccoli. Poi ho capito che tra chi si lagna c’e’ chi lo fa in maniera “scientifica”, ingigantendo problemi di facile risoluzione … senza tener conto dei colossali problemi delle tecnologie attuali.
Il problema principale di questo periodo storico si chiama “mancanza di investimenti”. Abbiamo sputtanato il nostro denaro in futures, piuttosto che nel futuro – ora costruire qualsiasi infrastruttura e’ diventato IL problema per cui anche la piu’ salvifica delle tecnologie e’ inapplicabile … per mancanza di fondi.
Tornando in topic:
In linea di principio sono scettico su questa batterie, negli ultimi due anni ho letto di troppe tecnologie “fine-di-mondo”, di cui poi non si e’ piu’ saputo nulla di nulla – senza tirare in ballo complotti mondiali, ogni volta che entravo nel dettaglio su qualsiasi tipo di tecnologia trovavo un “punto debole” che rendeva poco utilizzabile la scoperta.
Io per esempio sono dell’idea che dovremmo usare dei volani interrati per l’accumulo dell’energia … in modo meccanico piuttosto che chimico – un volano funziona per anni, e alla fine della sua vita puo’ essere fuso di nuovo in un’altro volano :D.
eddai con ste macchine elettriche….possibile che tutte le volte che si parla di energia negli ultimi due anni si vada a parlare (a sproposito) di machcine elettriche?
Bleah
[…] con Appunti Digitali che segnala una futura rivoluzione: alcuni ricercatori stanno sviluppando una batteria capace di ricaricarsi in una manciata di […]
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