Geolocalizzazione. E’ la parola magica su cui si basano diverse applicazioni, come Brightkite, e molte altre che permettono di indicare la propria posizione geografica, conoscere quella degli amici che utilizzano lo stesso social network, e quindi, almeno teoricamente avere la possibilità di ritrovarsi, anche fisicamente.
Da questo punto di vista non fa nulla di nuovo Google Latitude, l’ultimo tool lanciato da Google per dispositivi mobili, ma che si può usare anche sul desktop grazie a Google Gears.
A ben vedere però una differenza sostanziale c’è: è Google.
Milioni di utenti hanno già un account con il motore di ricerca più famoso del mondo, e sarei pronto a scommettere che la percentuale di utenti che hanno uno smartphone e lo usano per navigare hanno anche un account Google. Si insomma per molti versi Google è Internet .
Google Latitude è pensato per funzionare su dispositivi mobili come palmari e smartphone, ma può girare anche sul desktop o sul portatile tramite iGoogle, basta aver installato Google Gears. Un amico mi ha detto che a lui, usando iGoogle in Italiano Latitude non funzionava, ma e’ stato sufficiente switchare alla lingua inglese per mettere tutto a posto. E’ possibile che ancora per un pò di tempo sia così.
Dovranno pazientare ancora un pò anche i Mac user; iphone e ipod touch sono in “coming soon”, ma è facile immaginare che l’attesa non sarà lunga. Inoltre per il sistema operativo OS X 10.6 Snow Leopard è stato annunciato un tool di geolocalizzazione.
Se non disponete di Gps, la vostra posizione viene individuata sia che lo utilizziate in gprs/umts che se siete connessi tramite wifi, ed a seconda delle zone può essere più o meno attendibile. Su Roma è piuttosto preciso, mi trova con una approssimazione di un centinaio di metri in genere .
Google afferma che lavostra privacy non è in pericolo. Latitude non comunica a tuttila nostra posizione, ma solo ai nostri contatti gmail che abbiamo deciso di invitare e che hanno accettato il nostro invito.
Le impostazioni di privacy consentono di gestire sia in maniera complessiva, per tutti i contatti, sia individuale, per ogni contatto, se comunicare la propria posizioni in base al rilevamento automatico, impostandola manualmente – in questo caso si può anche bleffare, ma i tuoi contatti sanno che la tua posizione e’ settata manualmente, potrebbero avere dei sospetti. ;)
C’è poi la possibilità di rendere invisibile la nostra posizione ed infine quella di disattivare Latitude.
Questa volta Google non crea qualcosa di completamente nuovo, almeno non in partenza. Se con Gmail aveva creato una concezione di gestione della posta elettronica, con Latitude realizza qualcosa che già c’è; ma nel momento in cui lo fa, comunque produce effetti potenzialmente rivoluzionari, per due motivi:
- la massa di utenti potenziali e reali che anche in maniera virale, probabilmente perche’ invitati da amici tramite altri prodotti Google, quantomeno proveranno Latitude
- le potenzialità di integrazione esistenti tra i diversi prodotti: quanto tempo dovremo aspettare per veder interagire Latitude con Gtalk? Secondo me molto poco.
Certo muoversi per la citta, e vedere sul proprio cellulare il pallino che ti segue fa una certa impressione. Tu cosa scegli, la socialità esasperata del web2.0 o preferisci restarne fuori per tutelare la tua privacy?
nuova versione del topic su google di qualche giorno fa ?
Sicuramente la privacy.
Al giorno d’oggi è la cosa che sta maggiormente acquisendo valore. Ciò non toglie che proverò e magari qualche volta utilizzerò l’applicazione, ma saranno eccezioni di una normalità in cui l’applicazione sarà disattivata.
Da un lato potrebbe essere utile per sostituire tutte le varie chiamate che si sentono in treno/metro del tipo “dove sei?” Però se ogni tanto devi dal percorso prefissato (vai a mangiare in un posto lontano, vai a casa di un amico dopo lavoro, trasferta imprevista durante il lavoro ecc) e ti devi sorbire un po’ “ma dove cavolo stai andando???” da parte di genitori/fidanzate/mogli mi sa che diventa solo una scusa per litigare
PS “switchare” e “coming soon” erano evitabilissimi, i termini “passare a” e “in arrivo” hanno lo stesso significato.
[…] Original post: Google Latitude sa dove sei. Anche i tuoi amici. […]
@karplus – Non hai tutti i torti, avrei potuto usare espressioni italiane per dire la stessa cosa.
In effetti, comunque, se fai una deviazione rispetto al percorso stabilito, puoi _passare_a_ “condividi solo a livello citta’” o interrompere completamente la condivisione della posizione.
Senza contare che e’ possibile impostare queste opzioni anche per ogni singolo contatto.
;)
[…] e possibili partnership, in tal senso con altre piattaforme, da Dopplr a Brightkite, per finire con Google Latitude . Ma certo, non si può correre troppo, un passo alla […]