Il prestigioso premio americano Pulitzer per il giornalismo, che premia i quotidiani americani su carta stampata, ha deciso, per la prossima edizione, di estendere la selezione anche a quotidiani e mezzi d’informazione che pubblicano esclusivamente online (dichiarazione dell’8 dicembre scorso).
Una svolta storica.
Il comitato selezionatore ha inoltre puntato l’attenzione sul fatto che il materiale inviato, cartaceo o online, dovrà provenire da giornali con frequenza di pubblicazione almeno settimanalmente, con una predilezione per informazioni originali e reportage e che rispettino “i più alti principi del giornalismo” (onestà, accuratezza e correttezza).
Un grande passo in avanti in materia di informazione; come dichiara il signor Gissler, amministratore del premio: “Le nuove regole allargano il campo d’azione del Pulitzer e riconoscono, in maniera più completa, il ruolo del Web”. Inoltre, sempre secondo le parole dell’amministratore, fin dal 2006 i contenuti provenienti da web sites di quotidiani erano ammessi nelle categorie “stampa” del premio, però i quotidiani online-only potevano concorrere solamente in due categorie: breaking-news coverage e breaking-news photography.
Il panorama mondiale dei media sta cambiando e anche il Pulitzer, in maniera rivoluzionaria, si adegua.
Il problema vero e proprio sarà capire e definire quali testate potranno partecipare al concorso. Come verranno considerati i blog? L’amministratore ha dichiarato, a riguardo, che se tutti i criteri verranno soddisfatti anche i siti personali chiamati “quotidiani” potranno partecipare. Però, per partecipare effettivamente al concorso, dovranno dimostrare un alto livello di originalità d’informazione.
Non ditelo in giro a tutti, altrimenti qui in Italia i nostri bravi mafiopolitici avranno un pretesto in più per mettere un bavaglio a tutti i blogger.
beh mi sembra una notizia interessante, del resto il panorama del giornalismo è cambiato e non si può ignorare la rivoluzione innescata dal mondo dei blog e da certi blogger in particolare. Il criterio dell’originalità dell’informazione è giusto, ma forse un po’ riduttivo…ci sarebbe tanto da scrivere su ciò che differenzia un blog, seppur interessante, da una testata giornalistica. E a mio parere la differenza è importante ed è importante che resti tale, non si è mai avuto prima nella storia un tale pluralismo di fonti informative…
E’ una mezza conquista. Devi comunque scrivere su un giornale online. I blog non valgono(a meno che siano associati con un giornale online)
http://sethgodin.typepad.com/seths_blog/2008/12/youre-not-going.html
Su questo punto ho trovato varie informazioni discordanti. Anche alcuni membri del comitato selezionatore, in alcune interviste, si sono matenuti sul vago. Sembra che ci sia un problema di denominazione e di riconoscimento anche perchè, da sempre, il Pulitzer punta molto sulla informazione freelance ed indipendente.