La stupidità delle guerre di religione nell’Informatica

Lo devo confessare, sono annoiato e piuttosto seccato.
Ieri ho spulciato i feedRSS quotidiani per aggiornarmi sulle notizie dal mondo e vedere se c’era materiale per cui valeva la pena spendere qualche minuto in più del proprio tempo.
In effetti c’era un articolo che poteva essere ripreso, per le sue con molteplici chiavi di lettura, in un pezzo da proporre a voi pubblico di AD. Mi sono inoltrato quindi in una fase di lettura più attenta e, come mi capita spesso, ho “sbirciato” i commenti per vedere se qualche input interessante era stato dato anche da altri attenti lettori.

Non l’avessi mai fatto.

Al terzo post, tutto sommato innocente e che chiedeva lumi a proposito di un problema di compatibilità verificatosi su una particolare piattaforma, si è scatenata la solita OS-war.

L’utente, mortificato della propria azione, è stato, seppur a parole, sbranato vivo.
Una volta esaurita la sagra di offese contro la vittima sacrificale, gli squali (più troll che squali e tra l’altro i soliti noti)  hanno cominciato ad azzannarsi tra di loro, uccidendo una discussione che, se tenuta sui binari della civiltà, sarebbe potuta essere invece costruttiva.

“Pessimismo e Fastidio”, avrebbero detto sentenziato i Cavalli Marci, gruppo comico con un passato sugli schermi di Rai2 ed Italia 1.
E’ mai possibile dover assistere a scene di tifo da stadio anche su questi argomenti?
Non ci bastano le chiacchiere da bar che imperversano ormai qualsiasi media? Sport, politica, previsioni del meteo…anche l’IT vogliamo trascinare nelle guerre di religione del terzo millennio?
Dov’è finita la civiltà che una volta contraddistingueva la Rete?

Forse è il solito “si stava meglio quando si stava peggio”, ma quando Internet era appannaggio di pochi, si badava al sodo, a diffondere la conoscenza senza avere un particolare ritorno, spingendo l’evoluzione della tecnologia ed in qualche modo, evolvendo noi stessi ad un uso più consapevole dei nuovi mezzi che si stavano affacciando sul mercato.
Ricordo con emozione muovere i miei primi passi nell'”etere” informatico, quando il solo caricamento della barra dei vari Netscape ed Internet Explorer mi meravigliava.
I font luccicanti, le pagine scarne e dal contenuto di difficile confutabilità erano comunque risorse per gli studenti del liceo in cerca di ispirazione per le consegne didattiche.

Dov’è finito quel senso di stupore?

In fondo, qualunque sia il mezzo cui accediamo a quelle risorse, l’importante è riuscirci.
Sembrano passati secoli ma oggi disponiamo di software decisamente più evoluti, che si piegano (più o meno :) ) ai nostri bisogni.
La connettività ci permette di usare social network ed altri servizi di rete/applicativi anche attraverso dispositivi mobili, cosa che potevamo solo sognare fino a dieci anni fa.
Quindi, perché perdere tempo a dare dell’idiota di turno e giudicarlo se utilizza Windows, Android, Mac OSX, Linux, Haiku, vattelapescaOS invece di condividere suggerimenti o idee?

Ciascuno di noi ha le proprie esigenze, gusti, si fa influenzare dalle mode (sì anche voi che affermate il contrario), tentare di ingabbiarle in un unico modello o stabilire priori quale sistema sia il migliore di altri è semplicemente stupido.

Pensateci bene prima di offendere il prossimo, potreste tra l’altro scoprire che ne sa più di voi e rischiare di fare l’ennesima figura barbina oltre che cafona.

Press ESC to close