Cinema: pellicola o digitale? – 3

film projectorContinuiamo a parlare di tecnica cinematografica con la rubrica Videodrome – ai confini del video.

Dopo aver introdotto, la settimana scorsa, la pellicola, oggi andremo ad analizzare, seguendo il nostro percorso tra digitale ed analogico, il proiettore cinematografico. Come già detto in precedenza, nella maggior parte dei casi i film, anche se girati in formati digitali, vengono proiettati nelle sala dei cinema direttamente da pellicola.

Come è facile immaginare, esistono molti tipi diversi di proiettori, sia per azienda produttrice sia per tecnologia impiegata. Meccanicamente, e quando si parla di proiettori cinematografici la meccanica è fondamentale, i proiettori non si sono evoluti più di tanto nel corso degli anni; le novità maggiori a livello tecnologico riguardano principalmente i componenti elettronici di controllo e manovra oltre a, ovviamente, il sistema di riproduzione audio.

Il proiettore:

 

proiettore

 

Il funzionamento del proiettore è relativamente semplice: la pellicola passa (attraverso un percorso piuttosto complesso ed intricato) in maniera continuativa davanti al proiettore che, tramite una lampada e lanterna riflettente, proietta ad intervalli regolari i fotogrammi sullo schermo in fronte agli spettatori; le bobine lavorano simultaneamente, una svolge l’altra avvolge secondo un movimento di marcia/arresto (le bobine posso essere due o una sola e possono essere posizionate in verticale o in orizzontale; se sono due possono essere disposte entrambe sotto oppure una sopra ed una sotto al proiettore). La proiezione viaggia, come sappiamo, a 24 fotogrammi al secondo ed i formati differenti di pellicola rendono necessario l’uso di obiettivi dedicati (flat o cinemascope) che possono essere impostati in remoto per potersi settare in maniera automatica.

Passaggio pellicola tra i rocchetti del proiettore:

 

passaggio pellicola

 

La proiezione:

 

proiettore

 

Come si vede dall’animazione qui sopra gli elementi fondamentali di un proiettore sono:

La lampada, attualmente di utilizzano quelle allo Xeno ad alta pressione (ricreano l’arco elettrico) di potenze diverse, da 1000 a 12000 watt, a seconda della distanza di proiezione e della grandezza dello schermo.

La Croce di Malta. Elemento fondamentale per il funzionamento del proiettore. Insieme di ingranaggi immersi in olio motore (sempre controllare il livello!) che trasforma il movimento continuo del motore del proiettore, in un movimento a scatti che asseconda il ritmo della proiezione. Il nome deriva dal fatto che l’elemento centrale di questo blocco ricorda l’emblema di un famoso ordine cavalleresco. La Croce di Malta è il sistema più usato dalla maggior parte dei proiettori cinematografici (è senza ombra di dubbio il più diffuso) e serve a mantenere l’immagine stabile e a diminuire la tensione di trazione sulla pellicola stessa infatti, la pellicola in questa fase subisce molte sollecitazioni e a volte si può anche rischiare la rottura, cosa che accade, molto spesso, per scarsa o non accurata manutenzione. Simulazione del movimento della Croce di Malta: VEDI

Il mascherino, piccola barra metallica forata (con la forma del frame) da posizionare davanti alla pellicola per “inquadrare” esattamente il formato di proiezione corretto.

L’otturatore. Posto tra sportello di proiezione e la lanterna, l’otturatore è uno strumento indispensabile che serve a “nascondere” il movimento della pellicola permettendo, sostanzialmente, la sola proiezione del frame e non del passaggio da un frame al successivo. Questo elemento meccanico è formato da una o più pale e, oltre alla sua funzione principale sopra descritta, serva anche ad eliminare fenomeni di sfarfallio. L’otturatore gira al doppio della velocità della pellicola, 48 frame al secondo perché il movimento si compone di una fase di otturazione e di una di compenso dell’otturazione.

L’obiettivo. Diversi obiettivi vengono montati sulla macchina, obiettivi che vanno a sincronizzarsi con il mascherino per riprodurre l’esatto formato della pellicola: cinemascope o flat.

Ogni esercente di cinema inoltre decide, se dotare le proprie sale di un proiettore i due proiettore. Questo vuol dire, in poche parole: mettere o non mettere l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo (la scelta è dettata da fari fattori). Se c’è la pausa i proiettori sono due, se non c’è la pausa il proiettore è uno che mentre svolge la pellicola per proiettare il film, automaticamente la riavvolge e la gira per preparala per lo spettacolo successivo. Cosa che non succede con i due proiettori: quando finisce il primo tempo parte la seconda macchina e la prima inizia automaticamente a riavvolgere.

Le aziende produttrici di proiettori cinematografici più popolari nel nostro paese, sono: Prevost, Cinemeccanica, Kinoton. Il concetto di funzionamento di base è lo stesso, cambiano solamente la disposizione di alcuni elementi, il passaggio della pellicola, costi, pesi, sistemi di controllo automatico.

Infine non possiamo dimenticarci della cabina di proiezione, entrando in una cabina (luogo affascinante, misterioso e caldissimo!) si può subito notare che vicino al proiettore sono presenti anche altre macchine consacrate al rituale della proiezione delle pellicole cinematografiche; quindi, proiettore sì ma anche impianto per la riproduzione audio, centralina computerizzata dotata di monitor per il movimento e controllo delle macchine, banchi per il riavvolgimento, giuntatrici, bobine e…biciclette! Perché se lavorate in un multisala, e mentre state mettendo le mani sul proiettore della sala uno vi viene segnalato un guasto alla dodici, la strada da percorrere a piedi è lunga, davvero lunga…

La cabina di proiezione e caricamento in macchina del film:

 

 

Si ringrazia per le immagini il preziosissimo sito: www.proiezionisti.com

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