Anche negli USA, come in Italia, in piena campagna elettorale, si promettono grandi investimenti nell’energia nucleare . Il repubblicano McCain, promette 45 nuove centrali entro il 2030, con l’obiettivo di arrivare a 100 nuovi impianti (non si sa in quanti secoli), naturalmente senza spiegare come e con i soldi di chi. Già oggi più della metà del costo di un impianto nucleare è coperto dai contribuenti e la produzione energetica da nucleare ha una sovvenzione per kW più alta persino del costo dell’energia all’utente finale. Nonostante questo gli investimenti languono.
Infatti, quando le aziende investono nell’energia, visto che investono soldi propri (e quindi li contano), spesso scelgono strade diverse. Google in passato aveva annunciato piani di investimento per la produzione di energia da rinnovabili e sta investendo qualche milione di dollari nello sviluppo di una tecnologia molto simile al solare termodinamico ideato da Rubbia.
Ora anche Intel entra nel settore con un investimento iniziale di 50 milioni di dollari: produrrà celle fotovoltaiche. Ovviamente il chipmaker sa bene come lavorare il silicio, che è anche la materia prima necessaria alla costruzione dei pannelli, oltre che dei microchip.
I piani della compagnia sono ambiziosi, e puntano ad arrivare sulle vette di questo settore, altamente competitivo anche dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica. Per far questo Intel ha bisogno di intersecare alleanze strategiche ed economiche, si è reso quindi necessaria la creazione di una nuova società indipendente dal nome evocativo SpectraWatt, sostenuta oltre che da Intel anche da altri nomi importanti del settore dell’energia: Cogentrix Energy, PCG Clean Energy and Technology Fund e Solon AG.
Le operazioni finanziarie necessarie alla messa in opera dell’azienda saranno portate al termine, secondo i piani, alla fine del secondo quadrimestre di quest’anno, mentre le prime celle fotovoltaiche di silicio, saranno spedite agli assemblatori di pannelli a giugno 2009.
Direi che Intel ha pienamente azzeccato l’investimento. La richiesta di pannelli fotovoltaici cresce più velocemente della capacità produttiva mondiale. Il prezzo dei pannelli rimane molto alto non solo per la forte domanda.
Fino a poco tempo i pannelli fotovoltaici erano realizzati con il silicio scartato da lavorazioni più raffinate, come transistor o microprocessori, che aveva uno scarso valore. Oggi la produzione di Celle fotovoltaiche è tale da necessitare più silicio di quello che viene scartato dalle altre lavorazioni, costringendo i produttori ad acquistare silicio direttamente dalle miniere. Conseguenza diretta è che anche il silicio di scarto ha acquistato valore e importanza strategica.
Intel, essendo uno dei più grandi chipmaker al mondo, produce giornalmente un’immensa quantità di materia prima per celle fotovoltaiche, questo dà alla compagnia un buon vantaggio rispetto alla concorrenza.
Hum, 50 milioni di dollari per intel sono una cifra molto bassa per una “nuova tecnologia”.
Secondo me e’ una sorta di “scommessa interna”; se gli va male non e’ un problema riassorbire quei costi – se gli va bene hanno fatto bingo.
MAh, non vedo un futuro roseissimo (brutto :-) ) per i pannelli al silicio: due link e divertitevi a scoprire la novità! E’ davvero il punto di non ritorno dell’energia solare…
Tutto il resto è noia…
http://www.greentechmedia.com/articles/nanosolar-creates-largest-thin-film-tool-1023.html
http://www.nanosolar.com/blog3/#post-33
L’autore di questo articolo mostra una palese ignoranza in materia. Farcita da ENORMI FALSITA’. (sovvenzionoe del kilowatt nucleare più alta in assoluto ??!!)
Dopo aver scritto questa enorme falsità ha anche il coraggio di parlare di fotovoltaico…! La fonte di energia PIU’INCENTIVATA DEL GLOBO.
Da noi questi incentivi sono definiti dalla legge 387/2003, entrata in vigore con le norme attuative a settembre 2005.
E sono:
Il solare fotovoltaico è incentivato con il D.Lgs 387/2003 (fatto dal precedente governo Berlusconi) e dal DM 10/02/2007 (fatto dal governo Prodi)
Ci sono a disposizione 12 miliardi di € di incentivi statali, e già adesso se ti fai l’impianto fotovoltaico te lo paga praticamente lo Stato.
Un impianto solare da 1 MW prende circa 0,5 milioni/anno di incentivi per 20 anni. Totale 10 ml/€;
La potenza totale ammessa agli incentivi è di 1.200 MW, totale 12 miliardi di €;
A questo puoi aggiungere il sostegno alla ricerca come definito dal 7^ programma quadro di ricerca dell’unione europea, che assegna al solare fotovoltaico, dal 2007 a 2012, ben 2,75 miliardi di €;
E ricordo la percentuale di fabbisogno soddisfatta dal solare in Italia: 0.001%
E quella nella nazione europea che ha più investito nel solare (Germania) : 0.3%
In effetti i pannelli fotovoltaici, per quanto mi affascinano, da un punto di vista della produzione energetica sono pessimi; inoltre hanno costi elevatissimi. Di conseguenza, necessitano di fortissimi investimenti per poter essere competitivi (non bastavano i certificati verdi come per le altre rinnovabili, hanno dovuto fare una sovvenzione diversa per poterli rendere appetibili)
Renato in Italia non si produce energia dal nucleare, come potrebbero essere sovvenzionato? Quello che ho scritto riguarda gli USA. I dati li ho riportati a mente da un articolo di Greenpeace che criticava un rapporto dell’ENEA che mentiva sui costi del nucleare (ora le pagine incriminate sono state silenziosamente cancellate da tale rapporto).
Perdonami ora non ho proprio tempo di cercare l’articolo (devo ancora cenare), spero di avere più tempo domani.
Ilruz, considerato che non è l’unica a investire il capitale totale dovrebbe essere più rilevante, e poi credo sia normale non investire cifre astronomiche in un’azienda che nasce dal niente. Poi credo che ci sia anche una volontà di far crescere l’azienda autonomamente, piuttosto che “dopandola” con iniezioni di capitali, in modo da sviluppare know how. Almeno questa è l’idea che mi sono fatto.
I soliti disfattisti del fotovoltaico….
Informatevi prima di parlare e documentatevi perchè il fotovoltaico è la strada più percorribile per trovarsi una fonte di energia alternativa al fossile!
Aggiungo per il target del Conto Energia per il 2012 poi prorogato al 2016 è di 3000 MW.
[B]Il fotovoltaico non può sostituire i fossili[/B]
Fausto le consiglio di informarsi meglio.
Prima di tutto 3000Mw è una potenza irrisoria. Se poi si considera che *a parità di potenza* una centrale nucleare/convenzionale nell’arco di un anno produce 6 volte l’energia di una centrale fotovoltaica… ci rendiamo conto che i 3000mw fotovoltaici previsti RICOPRIRANNO UNA PERCENTUALE RIDICOLA DEL NOSTRO FABBISOGNO DI ENERGIA ELETTRICA.
Per chi dice che il nucleare è costoso:
1.)Università di Pisa:
http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
Citazione:
“”Costo complessivo
Dalle considerazioni sopra riportate risulta che il costo totale del kWh prodotto per via nucleare è:
ct = ci + cc + cem + csm = 1,6 + 0,85 + 0,5 + 0,05 = 3,0 eurocents/kWh” (30 € Mw/h)
inoltre una triplicazione del prezzo dell’uranio porterebbe il costo del kWh nucleare da un costo di 3,0 a 3,48 eurocents/kWh, pari appena ad un aumento del 16% ”
2.)IEA(International energy agency) “Projecting Costs of Generating Electricity” ONU : http://www.iea.org/Textbase/publications/free_new_Desc.asp?PUBS_ID=1472
Grafico comparativo rispetto le altre fonti: http://img78.imageshack.us/img78/5735/prjctopco05ieark8.jpg
3.)”Costs of Generating Electricity” studio 2004 della Royal Academy Of Engineering :
http://www.raeng.org.uk/news/publications/list/reports/Cost_of_Generating_Electricity.pdf
Grafico comparativo rispetto le altre fonti:
http://img240.imageshack.us/img240/323/raecostsofgeneratingeleft1.jpg
4.) “Coûts de référence de la production électrique”, édition 2003, studio DGEMP (La Direction Générale de l’Énergie et des Matières Premières del Ministero dell’Energia Francese)
http://www.industrie.gouv.fr/energie/electric/se_ele_a10.htm
Citazione:
“1. pour un fonctionnement en base (plus de 330 jours par an), le nucléaire apparaît avec un coût de production de 28,4 €/MWh TTC plus compétitif que le gaz (35 €/MWh TTC) et le charbon (32 à 33,7 €/MWh TTC). Cette compétitivité s’accroît si l’on tient compte des coûts induits par la limitation des émissions de gaz à effet de serre qui pourraient représenter entre 1,5 et 15€/MWh pour le gaz et le charbon selon les hypothèses faites sur le coût de la tonne de CO2 (de 4€/t à 20€/t).
2. Pour un fonctionnement en semi-base (moins de 200 jours par an) et hors CO2, le gaz est en revanche plus compétitif que le nucléaire
3. Le coût de la production nucléaire est plus stable que celui du charbon et beaucoup plus stable que celui du gaz.”
5.) “The Role of Nuclear Power in Europe” World Energy Council (2007)
http://www.worldenergy.org/other/startdownload.asp?DocumentID=73
Citazione(pag. 73/134) :
“Thus for total cost, the range would extend from 25 to 55 Euro/MWh, depending on the capital cost. The best estimate for a central value would be around 40 Euro/MWh.”
6.) “Competitiveness Comparison of the Electricity Production Alternatives” Laapenranta University of Technology (Finland)
https://oa.doria.fi/handle/10024/31043
Grafico comparative rispetto altre fonti:
http://img261.imageshack.us/img261/538/tarjanneluostarinengo5.jpg
Fausto le consiglio di informarsi meglio.
Prima di tutto 3000Mw è una potenza irrisoria. Se poi si considera che *a parità di potenza* una centrale nucleare/convenzionale nell’arco di un anno produce 6 volte l’energia di una centrale fotovoltaica… ci rendiamo conto che i 3000mw fotovoltaici previsti RICOPRIRANNO UNA PERCENTUALE RIDICOLA DEL NOSTRO FABBISOGNO DI ENERGIA ELETTRICA.
@6
Il solare termodinamico teoricamente sì
Il fotovoltaico produce energia di giorno, ed è di giorno che si consuma di più. L’enorme vantaggio del fotovoltaico è che permette la decentralizzazione della produzione energetica ed è questo un vantaggio che non va sottovalutato.