Pubblichiamo un guest post di DioBrando
Dal 9 all’11 maggio si è tenuta la PyCon (diminutivo di “Python Conference”), evento ormai immancabile nell’agenda di tutti gli sviluppatori che usano questo linguaggio e più in generale utilizzano l’Open Source Software nel proprio lavoro.
Anche quest’anno la location è rimasta Firenze ma grazie all’esperienza maturata con la prima edizione, quella del 2007, la macchina organizzativa ha saputo coniugare l’utile al dilettevole, trasferendo la conferenza nel cuore e centro della storia fiorentina. Il primo giorno infatti, nella splendida cornice del Palazzo Vecchio e della sala dei 500, si è tenuta la giornata di apertura, durante la quale il pubblico ha ricevuto il benvenuto ufficiale delle istituzioni cittadine.
Ma il vero cuore della manifestazione è stato senza dubbio il weekend, contenitore dei talk nei quali si è cercato di approfondire le tematiche più calde e care ai Python-developers, tra cui il binomio Zope / Plone per le webapplication, i framework Twisted e Django e Python 3.0.
A bocce ferme, I numeri sono abbastanza impressionanti: circa 320 partecipanti e un incremento di più del 60% rispetto all’anno scorso, quando l’EuroPython, la manifestazione europea e madre in un certo senso delle affiliazioni nazionali, ha saputo portare 600 persone.
La capacità di attrarre ospiti internazionali (tra speaker, sponsor e pubblico), di migliorare ascoltando i suggerimenti del pubblico ed il livello mediamente alto delle sessioni sono solo alcuni dei motivi di questi risultati.
Se la PyCon1 è stato un successo al di là delle aspettative, quello della seconda edizione conferma e rafforza la convinzione che questo genere di iniziative meriti di essere supportato anche dalle istituzioni accademiche, troppo spesso lontane dalle dinamiche del mondo del lavoro.
Per gli interessati, slide e webcast saranno presto disponibili sul sito ufficiale.
Da sviluppatore Python non può che farmi piacere, anche se putroppo nelle realtà italiane è veramente poco usato, e non sono riuscito a trovare una solo proposta di lavoro che comprendesse l’uso di questo linguaggio.
In effetti è difficile, ma a volte qualcosa si trova.
Una decina di giorni fa mi ha contatto in privato un utente di un forum chiedendomi informazioni su Python perché doveva fare un colloquio di lavoro presso un’azienda che utilizza Plone.
Indubbiamente, a vedere le richieste che hanno come target Java o C# cascano le braccia, ma sono molto fiducioso per il futuro, visto il continuo ingrandimento della comunità Python. ;)
Sono d’accordo con Cesare con cui condivido l’ottimismo.
Per esigenze di battitura ho dovuto omettere alcuni particolari di questa conferenza tra cui la sessione di JobRecruitment(e che per chi ne avesse frequentate sa che è prassi quando ci sono sponsor di mezzo) a cui hanno partecipato aziende internazionali (Google, Skype) e nazionali e che naturalmente usano Python.
Un altro lato positivo, come ho scritto su HWUpgrade, è che non solo si viene a contatto con quello che è la realtà produttiva, ma vi è la possibilità da parte di emergere di tutto quel sottobosco e underground di sviluppatori, magari freelance, che altrimenti non hanno tutta questa possibilità di essere visibili agli occhi di chi invece cerca continuamente persone sufficientemente skillate in una tecnologia, in un ambito o in un linguaggio.
E credimi, proprio riferendomi a Plone, la richiesta è tanta perchè persone con quel bagaglio di esperienza e know-how, in Italia ce ne sono poche.
Insomma non solo è il mondo del lavoro che si incontra con quello accademico ma anche offerta e domanda di personale.
Ecco perchè ritengo che queste iniziative vadano a priori incentivate (magari da organi statali/amministrativi), anche se vi sono grandi corporation dietro, perchè è un modo come un altro per far crescere l’Informatica nel nostro Paese e creare allo stesso un sistema.
[…] una domanda che ultimamente ronza spesso nella mia testa. Quando ho partecipato alla PyCon di quest’anno sono rimasto sorpreso nel vedere che sviluppatori professionisti , legati […]
[…] Tre!” recita il blog della PyCon3 aperto da qualche giorno. In effetti dopo il successo della seconda edizione , era più che prevedibile che fosse messa in cantiere la terza. E se lo scorso anno si […]