Le fonti rinnovabili si fanno strada troppo lentamente nel mercato energetico. A frenare il settore vi sono principalmente i limiti fisici e tecnici: uno di questi è l’inefficienza, che ha per conseguenza diretta l’innalzamento dei costi di produzione.
Mentre il fotovoltaico e il solare termodinamico hanno conosciuto molte evoluzioni, l’energia eolica non ha fatto grandi progressi negli ultimi anni. Esistono però degli studi molto interessanti.
Dopo l’italianissimo KiteGen , oggi vi presento la turbina eolica di FloDesign. Quattro volte più efficiente di un rotore eolico tradizionale, permette di abbattere i costi per ogni kW prodotto fino al 50% e riesce a produrre energia anche quando le pale tradizionali sono ferme, o per insufficienza di vento, o perché immobilizzate per evitare danneggiamenti da tempeste troppo violente (e se non funzionano i freni sono guai seri).
Un altro enorme vantaggio di queste turbine è la densità estremamente superiore con cui possono essere installate in un dato territorio. Quando si “ruba” energia al vento, questo subisce dei cambiamenti di direzione repentini scontrandosi con le pale, creando dietro al rotore una scia di correnti disturbate.
Per questo, quando si costruisce un campo eolico, si deve realizzare un’enorme scacchiera con i rotori posizionati ai vertici dei quadrati, aventi i lati pari a 10 volte il diametro dei rotori. Con le turbine concepite da FloDesign la lunghezza della scia di riduce di ben 5 volte.
Il segreto sta tutto nei convogliatori intorno e dietro alle pale, che costringono l’aria a creare una bassa pressione in uscita. Questo in sostanza vuol dire che la turbina riceve due spinte: una frontale dal vento che la colpisce direttamente e una posteriore dal vuoto creatosi. Sul sito trovate un video esplicativo.
Dagli studi condotti da FloDesign, risulta che con una media annua di velocità del vento pari a 19 km/h il costo di produzione dell’energia scende a $0.05 per KW/h: un gigantesco passo avanti.
via | ecogeek.org
L’altro giorno in tv ho visto se non sbaglio a tg leonardo dei prototipi di turbine che funzionano con le correnti marine da installare nei porti.
Anche li penso si possa ricavare parecchia energia…
dipende anche dal costo della turbina e quanto possa essere complicata (nn credo cmq) l’installazione :P ;)
@Rubberick, l’acqua erode … temo i costi di manutenzione siano elevati, per questo penso siano ancora “prototipi”, no?
Può essere… l’idea e’ tuttavia interessante… Anche le turbine normali sono sotto l’acqua cmq… magari non salata… cmq esistono materiali fatti per resistere tranquillamente all’acqua di mare anche a grosse profondità. :)
Già… altrimenti i cavi sottomarini farebbero una brutta fine… ^_^
Cmq trovo l’idea molto interessante… Praticamente il rotore usa se stesso per creare bassa pressione e “autoalimentarsi”… Veramente ingegnoso!
[…] alternative sono allo studio, e già vi abbiamo fatto conoscere il KiteGen e le turbine eoliche. Esiste poi un altro tipo di eolico, che in realtà non ha una forma precisa e non è sviluppato da […]
Spett.le Ditta,
desidero ricevere ulteriori informazioni.
Per una mia ricerca scolastica, ho trovato su YouTube una tecnica per lo sfruttamento dell’energia eolica che non ho mai visto prima… la propongo anche a voi qui da vedere. Luca
http://www.youtube.com/watch?v=d9bY-w7pRxs
[…] una propria dignità, nonostante debbano ancora affermarsi quelle che promettono di essere le vere innovazioni tecniche del settore, si ricomincia a puntare il naso verso […]
Maggiore è l’energia cinetica che la turbina riesce ad estrarre dal vento e maggiore è la diminuzione di velocità del vento che lascia la turbina.
Questa è la legge di Betz, da cui si ricava anche che il massimo rendimento di una turbina ideale è di circa il 59%.
Se questa turbina che citi è 4 volte più efficiente di quelle attuali ciò vuol dire che le attuali turbine hanno efficienza di circa il 20% cosa che non è vera.
Magari sbaglio ma le descrizioni mi sembrano un po’ troppo ottimistiche (non è che gli attuali generatori siano delle ciofeche….)
E vero conosco da tempo le turbine marine e ci sono posti come lo stretto di Messina dove la loro resa sarebbe altissima e dire che per realizzare una struttura che abbia un impatto percentuale nazionale rilevante, senza parlare dell’indotto economico e del lato ecologico dell’opera, costerebbe solo un decimo di un inutile ponte sullo stretto. Ma siamo in Italia e siamo in mano ad una classe decisionale sessantenne nei migliori dei casi, per cui nucleare per tutti!!
Buongiorno,
Vi segnalo la nostra attivita’ commerciale appena nata e rivolta alla AUTOCOSTRUZIONE ed energie rinnovabili.
Commercializziamo e produciamo componenti ed attrezzature per il fai da te Eolico/fotovoltaico,idroelettrico.
Forniamo tutte le parti necessarie ed organizziamo a Firenze corsi di formazione a partire da Settembre 2011. Con un po’ di
spirito pratico e un po’ di voglia di fare si puo’ rilazzare un impianto che consente di produrre buona parte dell’energia che consumiamo.
Praticando l’autocostruzione poi i prezzi a KWh prodotto sono bassissimi.
buon lavoro
Claudio