Il kite surfing più o meno sappiamo tutti cosa è: uno sport acquatico nel quale si ha una tavola ai piedi e un profilo alare semirigido (che alcuni chiamano “aquilone” semplificando) tirato dal vento che fa muovere e compiere evoluzioni al surfista. Una cosa a metà tra il parapendio e il windsurf, molto spettacolare. Con l’occhio tipico dell’ingegnere, il signor Massimo Ippolito ha notato che l’energia in gioco in questo sport è molta, ed è prodotta dal vento, e si è domandato se la cosa non potesse essere sfruttata anche a livello industriale per la produzione di energia pulita. Il progetto KiteGen nasce così, e pare anche essere molto promettente: un sistema di profili alari a quota molto elevata, 800-1000 metri, trasforma l’energia eolica in movimento circolare e quindi in energia elettrica. Una centrale KiteGen di 1000 metri di diametro avrebbe una potenza di 500 MegaWatt, ma la crescita della potenza emessa sarebbe cubica rispetto al diametro dell’installazione. Inoltre la costanza dei venti in quota rispetto a quelli presenti a 100 metri dal suolo (altezza degli impianti eolici più alti) è molto più elevata e stimata intorno alle 7-8 mila ore l’anno.
Il sistema KiteGen inoltre è in grado di generare un bilancio energetico positivo tramite la manovra dei verricelli che legano i profili alari; essi sono comandati da un software che è in grado di ottimizzarne la gestione, evitare imprevisti e assicurare la costanza del controllo. Il sistema al momento è in fase di prototipo e ne esiste una versione Mobile (MobileGen ) che serve per fare esperimenti in giro per l’Italia, ma le premesse sembrano buone.
Rispetto a una batteria di pale eoliche una centrale KiteGen risulterebbe molto più voluminosa in termini di spazio occupato: il volume complessivo di spazio aereo necessario e la maggiore quota in cui i kite viaggerebbero rendono questo problema non trascurabile. Inoltre, occorre ricordarlo, sebbene le premesse siano buone siamo ancora a una fase di sperimentazione. Con un primo finanziamento di 4 milioni di euro è stato costruito il MobileGen e sono stati fatti esperimenti, con altri 11 milioni si dovrebbe arrivare a una centrale finita e operante da 20 MW, quindi circa 300 metri di diametro.
Per concludere un filmato che mostra il MobileGen in azione. Il kite, ricordiamolo, è comandato dal portatile che si intravede a inizio filmato.
Cioè con 4 milioni di euro hanno fatto questa cagata di aquilone ?
E con altri 11 miliono vorrebbero fare un aquilone da 300 metri di diametro ?
E quando il vento cala i 300 metri di acquilone (che peserà circa 35 tonnellate avendo una superfice di 70.650 mq) dove vanno a finire ?
Ma chi è quel pirla che gli ha dato i soldi ?
p.s. se mi date 3 milioini di euro faccio un generatore con le scorregge dei suini dell’Emilia Romagna
se lo fai avvisaci, che ne parliamo sicuramente qui :)
cmq secondo la documentazione a quelle altezze il vento è pressoché costante.
Conosco poco questa tecnologia, lo ammetto, però l’ingombro nelle 3 dimensioni di questo affare è spaventoso.
Ora, se si trovasse una localizzazione idonea (ex aree contaminate o comunque schifosamente degradate, lontano da rotte migratorie e aereoporti) e se fosse davvero conveniente, bhe, preferisco questo alle girandole sulle montagne.
@Tambu: ma il sito della kitegen non l’aveva fatto Babylon? e con questa roba non c’entrava qualcosa anche suo fratello?
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>Cioè con 4 milioni di euro hanno fatto questa cagata di aquilone >?
>E con altri 11 miliono vorrebbero fare un aquilone da 300 metri >di diametro ?
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>E quando il vento cala i 300 metri di acquilone (che peserà circa >35 tonnellate avendo una superfice di 70.650 mq) dove vanno a >finire ?
>Ma chi è quel pirla che gli ha dato i soldi ?
>p.s. se mi date 3 milioini di euro faccio un generatore con le >scorregge dei suini dell’Emilia Romagna
Oppure potremmo proporre di bruciare le cazzate che spari…
Senti, se non capisci come è una cosa, non sei obbligato a parlarne… non si tratta di acquilone di 300 m di diametro… Poi, mobilegen è solo un prototipo per studiare la fattibilità e la correttezza dei modelli di controllo (seppure produca molta più energia di quanta spenda). La struttura che produrre 1Gw di potenza è ovviamente diversa… per le foto, se volete, controllate il sito…
Si.. avevo visto il kyte in una trasmissione recente in tv ;)
Colgo l’occasione per segnalare..
http://peswiki.com/index.php/Congress:Top_100_Technologies_–_RD
Sono le 100 fonti di energia alternativa + promettenti…
Per la cronaca i soldi del finanziamento pubblico non sono mai arrivati… sono finiti dentro ai 300M€ per “salvare” l’Alitalia.
Chi ha dato i soldi ? Spero non sia un ente pubblico o università
altrimenti mi viene il sangue alla testa.
Se qualche privato lo ha fatto avrà avuto i suoi motivi.
Bravo chi l’ha convinto a sganciare i soldi,forse spera in un grosso affare. Auguri.
Anche ai fratelli Wright nei primi anni del secolo scorso non
diedero credito con l’aeroplano.dopo 60 anni l’uomo era sulla Luna. Qualcuno inizia ed altri continuano.Il Kitegen però non mi convince per le dimensioni in gioco ed il sistema ,tira e molla
aquiloni per mantenere in rotazione il mulino. Molte macchine con
prototipi di piccole dimensioni funzionano a meraviglia.
Se andiamo su grosse dimensioni entrano in gioco massa ed attriti non in proporzione lineare,qui il gioco si fa duro.
Recentemente il prototipo è stato presentato in Piemonte,peccato che non l’ho visto.Ma il primo dove pesa l’ing Ippolito di installarlo ? In pianura è improbabile colture e reti elettriche AT ,rotte aeree,strada e ferrovie lo impedirebbero. In montagna ? Dove? Suggerisco di fare un prototipo simile ad uno reale e provarlo nella galleria del vento per vedere come non fare aggrovigliare le funi tiranti degli aquiloni.
AUGURI.
Sono passati 3 anni e mezzo dalla pubblicazione dell’ articolo, si sa quanti kWh ha prodotto il kitegen?
Buon giorno,
come già avrete sicuramente notato sono titolare di parecchi brevetti d’invenzione industriale (tutti approvati dal ministero allo sviluppo economico e dall’ufficio brevetti della comunità Europea). Gli ultimi due brevetti riguardano “l’energia alternativa” il primo si riferisce all’energia eolica ed è in grado di produrre circa 25/29 volte gli attuali impianti eolici (escludendo l’enorme impatto ambientale e relativi costi di produzione). Il secondo brevetto si riferisce all0 sfuttamento dell’energia marina, anche in questo caso la produzione energetica supera di molto gli attuali impianti + 18/20 (non in percentuale) volte. Gli studi su prototipi fino ad’oggi eseguiti garantiscono quanto precedentemente descritto. Distintamente Celli Franco.