A quasi tre anni dalla nascita di Appunti Digitali, posso dire di avervi visto nascere alcune delle più interessanti discussioni dai tempi in cui bazzicavo Lithium. Il fatto che siamo dopotutto pochi, se da un lato ci rende poco “profittevoli”, dall’altro ci conferisce, come community, una certa coesione.
Non che manchino divergenze, anche profonde, ma sono persuaso del fatto che, sul lungo periodo, la comune passione per il tema tecnologico rappresenti un fattore di aggregazione.
A fronte di molti siti che hanno fatto la scelta di eliminare i commenti dalla pagina principale del contenuto, per spostarli in forum esterni, a noi piace credere che il posto migliore per i commenti sia in calce all’articolo.
Questa scelta ci deriva dalla convinzione che il commento arricchisca il contenuto, donandogli sfumature, approfondimenti e analisi che, per motivi di spazio, sarebbero impraticabili nella stesura originale.
Anche le discussioni che partono dagli antipodi, se non sempre bastano per far cambiare idea a una delle parti in causa, di certo aiutano chi viene dopo a formarsi un’idea, a capire in che direzione approfondire.
Di tutto quel che di bello e buono portano i commenti ad un sito e alla comunità che ne fruisce, l’OT nei commenti è l’antitesi.
Quando un lettore che “atterra” su un contenuto si trova davanti a uno sciame di OT, fatica a rintracciare i contributi a cui pure sarebbe interessato e, complessivamente, può ricavarne un’esperienza negativa, rispetto al contenuto o a tutto il sito.
Quel lettore che si trova ad atterrare su un contenuto “stagionato”, arriva probabilmente da motori di ricerca. Il problema è che anche il motore digerisce male l’OT e, di conseguenza, penalizza la pagina che lo contiene.
Viceversa una serie di commenti pertinenti, magari aggiornati di frequente, diventano una risorsa anche per il motore, che riesce ad interpretare univocamente il tema del pezzo, con effetti positivi sul posizionamento, dunque sul traffico in arrivo, dunque sulla possibilità che altri lettori arrivino e magari dicano la loro.
C’è poi un aspetto dell’OT su cui desidero soffermarmi, ed è la tendenza a “buttarla in politica”. Mi rendo conto che i temi politici siano molto sentiti da alcuni, particolarmente in un momento critico come quello presente. Il problema è che in Appunti Digitali si parla di tecnologia e i suoi autori – benché abbiano posizioni nette e distinte – non sono qui chiamati ad intavolare discussioni su questioni che esulino dal tema tecnologico/scientifico.
Nulla vieta una battuta, un commento salace o una frecciata ma, se esiste un posto dove parlare di politica a tema libero, non è certo Appunti Digitali.
Mi rendo anche conto del fatto che, in un’epoca in cui la politica è più radicalizzata che mai, si tenda a covare forti antipatie verso questo o quel personaggio politico (la mia personale lista in tal senso è sconfinata). Purtroppo leggi fumose, una diffusa tendenza censoria e la “querela facile” di certi personaggi e studi legali in cerca di fatturato, espongono il nostro editore a rischi che non possiamo domandargli di prendersi.
Cerchiamo quindi di considerare Appunti Digitali come un’isola felice rispetto al marasma politico, e a farne un posto in cui tutti, da destra, sinistra, sopra e sotto, possiamo prenderci una pausa dalle passioni politiche e rilassarci ragionando di scienza e tecnologia.
Mentre domando a tutti di evitare l’OT per non costringerci alla spiacevole pratica della moderazione, concludo auspicando che anche chi commenta abbracci lo spirito dell'”autore” e si sforzi di contribuire sapendo che, se rimane in argomento, le sue riflessioni non andranno perse ma continueranno, assieme e a volte anche più del singolo articolo, ad alimentare riflessioni e commenti. La “long tail” è dalla nostra parte.
PS Nel commento #49 trovate la risposta ad alcuni dubbi posti di frequente sul significato e le implicazioni di questo pezzo.
Dico la mia. Spesso nei commenti ai post che ho scritto ci sono state digressioni anche abbastanza marcate. Ho frequentato moltissime comunità on-line (anche nella vita reale è così) e per esperienza personale so che la cosa è abbastanza inevitabile. Devo dire che certe volte gli OT sono stati anche piacevoli da leggere e mi hanno dato spunti per la stesura di nuovi articoli ma in generale non aiutano a seguire il filo della discussione.
Quello che mi sento di chiedere è l’uso del buon senso, sia nel cercare di rimanere in tema, sia nel non dare modo a chi evidentemente non ne ha di continuare a divergere.
[OT]
Oggi è un caldo boja!
[/OT]
;-)
Io dico solo che quando certe compagnie si permettono di mettere in vendita prodotti scadenti ed hanno ancora l’ardire di prendere per il sedere i propri clienti con battutine degne di un film dei Vanzina, è dovere di chi scrive gli articoli colpire duro. Nessuna pietà, nessuna comprensione perchè il denaro non ha ancora imparato a crescere sugli alberi, si suda, quindi va rispettato.
Quello che voglio ben sperare è che non si cominci ad utilizzare l’etichetta di “OT” per marchiare negativamente o peggio far sparire commenti che in quale modo non sono in linea con quella che è la “verità” di chi scrive perchè altrimenti ci si può nascondere dietro tutte le belle parole di sto mondo ma non si è migliori di un sito per fanboy scritto da fanboy (o gente che in qualche modo ha interessi particolari a distorcere fatti e reazioni) e quando la gente intelligente (che a dispetto delle apparenze esiste ancora e conta qualcosa) si accorge di questo, la parabola discendente è assicurata.
Io penso che basti una cosa molto semplice per diminuire i problemi di OT, trolling e flame: nascondere i nick.
Tutti anonimi.
Pensateci.
bella ammissione…
praticamente non possiamo parlare di politica perchè il potere non vuole e fiocca querele all editore che, giustamente, non vuole accollarsi…
bene addio alla libertà !!!
Ma forse è un bene che sia successo questo.. ora è davanti agli occhi di tutti in che società viviamo.. alla faccia di tutti gli utenti anche di HWUP che difendono la cricca…
Ecco la Vostra libertà, un “muro” scritto dalla stessa persona con un unico pensiero, un unica idea…
Lobotomizzati di Italia, unitevi e votate!!!
@Purtroppo leggi fumose, una diffusa tendenza censoria e la “querela facile” di certi personaggi e studi legali in cerca di fatturato, ci espongono a rischi che non siamo intenzionati a prenderci.
Il giorno della censura è arrivato.
Speriamo che questo “richiamo” serva allo scopo :-)
@Andrea R: il nick è già una forma di anonimato e, a quanto pare, non serve a nulla, perchè chi vuole spammare, trollare e floodare, potrebbe farlo anche senza il nickname. D’altronde così renderesti la vita impossibile a chi vuole intavolare una discussione… Immagina una scena tipica: “Quoto il commento #31 assolutamente geniale, ma il tizio del commento #34 è un idiota.” risposta: “Hey, ma i commenti #31 e #34 sono entrambi miei, idiota ci sarai te…”
Non proprio un bello spettacolo! :D
@ d
Chiunque è libero di argomentare in qualunque direzione o anche di sentirsi l’unico in possesso della verità: nella misura in cui i suoi contributi sono esposti rispettosamente e attinenti al tema sono i benvenuti.
I difensori o accusatori d’ufficio di questa o quella causa non aggiungono né tolgono molto alla discussione ma non per questo vengono moderati.
@ david – felix
Il fatto di essere presenti sulla rete con un sito non fa di noi automaticamente dei paladini della libertà e della democrazia. Non perché non ne abbiamo voglia o non riteniamo la questione interessante, ma perché non siamo qui per questo.
Questo è un sito che cerca di occuparsi di tecnologia. Chi vuole dire tutto quello che gli passa per la testa su politica, donne, sesso o quant’altro, non ha che da registrarsi un dominio e metterci su il suo sito.
Diciamo che è evitabile tirar fuori la politica dove non c’entra niente, svilendo sia il contenuto dell’articolo che le proprie argomentazioni che magari in un altro contesto sarebbero state interessanti.
@Andrea R
…tu non conosci 4chan.org, vero?
Il problema dell’OT purtroppo non credo che sarà mai completamente risolvibile, spesso un topic di commenti frequentato viene visto solo come una vetrina dove mettere in mostra la propria opinione, a prescindere dalla volontà degli altri di volerla leggere o meno.
Si perde di vista insomma che il commento rappresenta un’opinione personale e ci si convince di essere uno strumento di informazione pubblica, uno strumento di diffusione della verità, e con uno scopo così nobile, “si può sopportare di essere leggermente OT” ;)
Credo che una moderazione pacata sia l’arma più efficace, inoltre permette di selezionare quei particolari OT che possono risultare interessanti e meritevoli di approfondimento, purtroppo la stessa persona che si sente autorizzata ad andare OT pur di “informare” gli altri non sarà mai capace di comprendere perchè il suo comportamento talvolta è inaccettabile e quindi le critiche, anche severe e maleducate, ci saranno sempre. Ma imamgino che la pazienza di buddah faccia parte dei requisiti per fare il vostro lavoro XD
Il mio esordio su questo blog (Marzo 2009) è stato segnato da un bel “OFF TOPIC” rifilatomi senza troppi complimenti dal buon Alessio Di Domizio. In quella sede annunciai la nascita del nuovo computer Amiga 5000, una notizia fasulla dettata dall’amore viscerale che nutro per le macchine Amiga.
Di lì a poco iniziai a creare cloni e troll seminando il panico nel blog di Appunti Digitali. Solo l’intervento congiunto di Alessio Di Domizio e Jacopo Cocchi hanno permesso al blog di recuperare la serenità, ed hanno aiutato il sottoscritto (a colpi di e-mail) a ritrovare la strada maestra.
Scherzi a parte, Appunti Digitali è sicuramente uno dei migliori blog del settore presenti nel web sia per la struttura che lo caratterizza, sia per la qualità dei contenuti. Pertanto colgo l’occasione per fare i complimenti a tutti gli autori e collaboratori del blog.
Ora vi lascio… la mia Amiga 1200 HD richiede la mia presenza… è molto gelosa…
A presto Alessio e auguri… domani è il tuo onomastico (ed anche il mio).
Ciao!!!
:)
@david:
una discussione “digitale” e’ come una discussione “reale”. Durante una conversazione sull’uso di anticrittogamici nella coltivazione di rose gialle del Peru’, ti aspetti di intervenire parlando di altro e pretendi che tutti ti prestino attenzione?
Visto che citi HWUP, esiste una parte del forum chiamata piazzetta con una sezione chiamata politica.
@ plonf : la sezione a cui fai riferimento sul sito di hwupgrade non esiste piu’, o perlomeno e’ stata chiusa. Io devo dire che rimango un po’ basito di quello che sta succedendo. Forse le due cose non sono collegate, forse si chi lo sa. Ma leggere oggi su appunti digitali di una censura “preventiva” passatemi il termine, dopo avere letto ieri che una buona parte della sezione off-topic su hwupgrade veniva chiusa non puo’ che lasciarmi perplesso sebbene condivida in parte il ridimensionamento della sezione off-topic del forum di hwupgrade.
Citare l’off-topic come “scusante” per censuare e’ molto negativo. Le stesse Nazioni Uniti ci hanno definito qualche giorno fa (a causa della legge liberticida sulla liberta’ di informazione) come un paese povero democraticamente parlando. L’unica differenza con il ventennio e’ che non abbiamo ancora gli squadroni fascisti che circolano liberamente per le strade, ma diamo tempo al tempo :( .
Io penso che l’off topic qualche volte sia tollerabile. Certo e’ sempre una questione di misura, ma far cadere la censura su qualsiasi intervento off topic e’ triste perche’ come hanno gia’ sottolineato alcuni e’ normale che in una conversazione qualche volta ci sia una piccola disgressione.
Se esempio qualche tempo fa cera un discussione sullo stato della ricerca in italia. Che fa, non dobbiamo criticare piu’ i nostri parlamentari per le idiozie, o le ruberie che hanno (con dati oggettivi all’apoggio citando ovviamente giornali etc…) e che sono in gran parte responsabili dello terra di nessuno che ormai e’ la ricerca italiana ?
Non lo so, indice di un paese democraticamente forte e’ la possibilita’ per le persone di CRITICARE o far uso della satira(il che non significa infangare) la classe politica se si ritiene che non faccia un lavoro come si deve.
E ridicolo che trovi una maggior liberta’ di espressione sull’italia scrivendo su slashdot oppure su arstechnica che non su spazi editoriali italiani.
Io concordo con l’articolo..l’off topic è, per la maggior parte delle volte, “dannoso”. Ma è anche vero che ogni tanto fornisce spunti interessanti di discussione.. (d’altronde, è impossibile eliminarlo del tutto..è nella nostra natura saltare da un argomento all’altro!). La cosa che non capisco è come mai molti si sentano “bloccati” se viene chiesto di non parlare di politica SU UN SITO DI TECNOLOGIA! Voglio dire..escono i Sandy Bridge, che c’entra la destra o la sinistra? Idem per il 99% delle altre notizie (le uniche che potrebbero portare a parlare di politica, sono quelle sui finanziamenti alle infrastrutture per internet..una notizia ogni cento, forse).
Non capisco il discorso dei commenti anonimi..se uno vuole trollare, lo fa anche da anonimo..e se qualcuno “abbocca”, quoterebbe l'”anonimo del commento 12″ e via dicendo.. Una moderazione pacata, credo sarebbe proprio l’ideale (anche se qui su AD ho trovato solo raramente dei grandi OT..).
Ma Appunti digitali e HWupgrade e’ la stessa cosa?
perche’ si legge da HWupgrade
comunque se l’autore e’ lo stesso consiglio una modifica
specie in hwupgrade
i commenti devono essere in ordine inverso da leggersi gli ultimi
di solito i primi sono degli scemi dal click facile.
inoltre se la discussione e’ interessante bisogna sempre andare avanti di tante pagine.
Oltre agli OT ed alla politica, cancellerei o modererei meglio i fanatici contro
Esempio: non hanno la Xbox ma scrivono solo per denigrarla e denigrare i possessori per vantare la loro ps3
oppure dite scemenze sui Nokia mentra hanno solo visto iphone
(e viceversa) o dal gruppetto di ragazzini 13 enni che si sentono fighi a esaltare Linux e scrivere male di Microsoft (quando i fatturati di chi ha portato Linux in auge sono Oracle, Ibm, Google, Sun…. tutti con fatturati super miliardari alla MS)
@ goldorak
Due brevi risposte:
1) questo pezzo non ha nulla a che vedere con le decisioni riguardanti il forum;
2) sei libero quando puoi esprimere la tua opinione; qui puoi esprimere la tua opinione su tutto quello che riguarda la tecnologia, perché di quello ci occupiamo; quando ci occuperemo di politica (capita peraltro che certi temi tecnologici abbiano una valenza politica) sarà possibile intervenire nel merito. Chi pretende di usare uno spazio dedicato alla tecnologia per parlare di politica o di qualunque altra cosa gli passi per la testa, nel rispetto di tutti gli altri che sono qui per leggere e parlare di tecnologia, sarà invitato utilizzare sedi più appropriate.
Questo sito, pur con i suoi alti e bassi, è riuscito a creare una squadra di articolisti che forniscono ottimi spunti di riflessione e approfondimento (per chi non è del settore della materia trattata, soprattutto). Anche fra i commenti a volte si trovano interventi di spessore, in sostanza è un posto dove si torna volentieri per leggere di argomenti specifici di proprio interesse o a cui si presta attenzione volentieri.
Se un articolo sul taglio dei fondi alla ricerca può essere spunto di commenti anche politici, un articolo sullo stallo della pipeline delle cpu X86 che finisca con la citazione del regime e la morte della democrazia è seccante.
Come già detto da alcuni esistono altri luoghi dove esercitarsi nello sventolio delle proprie bandierine. Si chiede solo di non giocare a pallone in sala lettura: anche i biblofili giocano a palla, solo lo fanno nei luoghi deputati.
Dovrebbe bastare il buonsenso (ove fallisca il senso del ridicolo).
Da persona del tutto contraria alla censura, per educazione e per convinzione personale, non mi sembra affatto che la richiesta di “non metterla sul politico” sia censoria… Questo non è un sito che parla di politica in senso stretto. Ovviamente quando un articolo parla di politica tecnologica, mi sembra ovvio tirare in ballo la politica – magari in modo equilibrato e ragionevole, ma questo forse è chieder troppo :)
A chi dice “addio alla libertà”, ecc. rispondo che la libertà è un’arma a doppio taglio: è meravigliosa ma devi usarla bene. Se ad esempio dici in un commento che “XYZ è un pezzo di me*da, regala le frequenze per il nuovo servizio ABCDE ai suoi amichetti mafiosi”, ti esprimi in modo incivile ed offri la sponda a coloro che eventualmente volessero censurarti. Se dici “XYZ secondo me sbaglia tutto: facendo così, si rischia che le frequenze del servizio ABCDE finiscano in mano alla mafia anziché a gente onesta”, si può essere o meno d’accordo con te, ma nessuno può sostenere che hai offeso o diffamato qualcuno, e di conseguenza censurarti è molto più difficile – ma di fatto, hai detto la stessa cosa. Tantissimi di quelli che si lamentano (giustamente) della censura ne sono corresponsabili nel senso che si esprimono in modo tale da fornire a chi vuole censurare un’ottima scusa per farlo. Questo, perlomeno, è ciò che penso io!
Andrea R
mi fai ricordare che è esattamente quello che è accaduto su vari siti e blog tematici stranieri a forte incidenza di trolling e flaming (come l’ LHB) – e non per imposizione dall’ alto, ma spontaneamente :-D
TheKaneB
il nick anonimizza rispetto all’ identità reale, ma se unico e riconoscibile, identifica e rende riconoscibile la persona per quanto attiene la parte della propria vita che uno conduce nel mondo virtuale
certo, ma pensa al caso di qualcuno che pensando di avere sistematicamente ragione, persiste in argomentazioni che cozzino contro la realtà dei fatti o contro la logica comune degli altri frequentatori di un blog o forum – verrà etichettato come troll (o “advanced troll” se le sue argomentazioni di parte, sono poste civilmente o in modo dialetticamente ineccepibile e apparentemente non contraccabile) inizieranno a essere sistematicamente ignorate se non peggio, come in effetti è successo per individui divenuti ormai famigerati sull’ LHB come ohiaohm o adam king
ma anche persone come Kharkalash o DrLoser che nel tempo cercavano in maniera pragmatica di replicare alle argomentazioni di troll pervicaci prendevano uno dopo l’ altro a non firmarsi con il proprio nick, perchè si è visto che postare anonimamente costringe l’ altro a leggere il messaggio, quindi a valutarne il contenuto con più attenzione – e che i contenuti stessi assumevano maggiore importanza
posto che dare dell’ idiota va evitato già ora, quindi scene del genere non dovrebbero verificarsi comunque; e che chiunque penso dovrebbe riuscire a riconoscere il proprio post e a capire se qualcun altro lo quota indicandone magari la data –
usare la tag “blockquote” aperta e chiusa preceduta, per dire, dal numero o dalla data e ora del messaggio quotato, sarebbe pois così diverso da usare la stessa tag indicando il nickname dell’ autore?
e cosa cambierebbe rispetto a dire di essere d’ accordo con un post ma non con il successivo?
Il problema del “fuori tema” mi sembra un falso problema.
In una discussione faccia a faccia fra più persone vi è mai capitato di dire a uno degli interlocutori “amico, sei veramente OT !!!” ??
Oppure “ma quanto sei OT oggi!!!!!”
Perchè dovrebbe essere diverso in una discussione “telematica”?
Se un commento è interessante e pertinente non può essere fuori tema, anzi, allargherà e renderà più interessante il dibattito.
Se il commento invece è sterile morirà da se.
A volte mi pare, come ha fatto giustamente notare qualcuno in un commento precedente, si usi la scusa del OT per far tacere il prossimo.
@ luca
Esempi in merito?
Tutto vero in teoria, quando si passa alla pratica, vedi thread sull’iphone il discorso si sgretola.
Ho sempre avuto una repulsione istintiva per il nazismo da IT, e da persona che si ritiene coerente, questo approccio l’ho tenuto in primis nei 5 anni in cu sono stato dall’altra parte della barricata, moderando una community da 50000 utenti quale era newsmobile, e spesso discutendo coi colleghi moderatori in proposito. Non limitando il mi disappunto al solo ruolo di utente che ricopro altrove.
Per quello che mi riguarda l’OT va considerato tale quando lo è palesemente, ma in 8 casi su 10 il cosiddetto OT è formato da commenti, spesso intelligenti e piacevoli da leggere, anche quando non rientranti nello strettissimo binario del titolo lo del topic.
Capisco il timore, ma vorresti dirmi che in un mondo dove tra tv, quotidiani generalisti, blog politici et similia si legge e si ascolta ogni tipo di insulto, ci sarebbe qualcuno che si prenderebbe la briga di querelare un blog tecnico perche è stato menzionato questo o quel politico colpito di striscio?
Onestamente piu che un atteggiamento pavido, mi pare una ipotesi fantascientifica.
@the solutor
[quote]Capisco il timore, [B]ma vorresti dirmi che[/B] in un mondo dove tra tv, quotidiani generalisti, blog politici et similia si legge e si ascolta ogni tipo di insulto, [B]ci sarebbe qualcuno che si prenderebbe la briga di querelare un blog tecnico perche è stato menzionato questo o quel politico[/B] colpito di striscio?
Onestamente piu che un atteggiamento pavido, mi pare una ipotesi fantascientifica.[/quote]
evidentemente si
@ the solutor
La casistica al riguardo non manca, ma a prescindere, spiegami un attimo: se tizio si sveglia con il piede sbagliato, viene qui e, nel comodo dell’anonimato (almeno, crede lui) mi diffama un qualsivoglia individuo, io (ipotetico) titolare del sito, quello che paga server, dominio, bollette, autori, tecnici, fosse anche una probabilità su 1.000.000.000, dovrei correre il rischio di beccarmi una denuncia? In un paese in cui la verità processuale sulla più banale delle cause ci mette vent’anni per essere appurata dovrei davvero correre questo rischio?
La libertà a cui si ambisce e che si pretende pure, sarebbe quella di scegliere un sito a caso per poi sparare mafioso a tizio, imbecille a caio, corrotto a sempronio – magari tre autentiche panzane dal punto di vista processuale – dietro una parvenza di anonimato? Per farsi garante di questo “diritto” un editore, blogger o chiunque sia, dovrebbe rischiare del proprio?
Non ti pare un po’ un voler fare “gli eroi” (l’originale era molto più volgare) col c**o degli altri?
gli estremi vanno evitati. Troppa libertà è dannosa come se non ce ne fosse per niente. Giusto che chi rischia cerchi di tutelarsi, i diritti ce li hanno anche gli editori, non solo i consumatori. L’importante è non degenerare, ed usare la “censura” per scopi non leciti. IMHO
@ Nicola
Io non parlerei di “censura” dal momento che non si attua una selezione a priori dei temi di cui è possibile parlare. Si tratta solo attinenza dei commenti col tema trattato, e credo sia nell’interesse di tutti preservarla.
La libertà a cui si ambisce e che si pretende pure, sarebbe quella di scegliere un sito a caso per poi sparare mafioso a tizio, imbecille a caio, corrotto a sempronio – magari tre autentiche panzane dal punto di vista processuale – dietro una parvenza di anonimato?
Alessio, per favore, non mischiamo i discorsi sulla buona educazione, sul rispetto e quant’altro, con il discorso riguardo l’OT (altrimenti finiamo per essere OT in un thread che parla di OT).
Una cosa è postare un messaggio volgare, diffamatorio, offensivo o quant’altro (nel 99% dei casi si è anche OT, ma l’OT, a quel punto diventa un problema secondario).
Un’altra è parlare di un argomento non esattamente attinente al topic.
E mi pareva che si stesse parlando del secondo caso
@ Alessio Di Domizio
Esempi in merito?
Finché ne vuoi… anche su hwupgrade, anche dai moderatori.
Devo spulciarmi il forum per darti i link?
Comunque hai commentato le ultime tre righe del mio intervento e non le altre che mi sembravano pure interessanti…
l’OT eccessivo e’ sicuramente fastidioso nella lettura dei commenti e rende + difficile seguire il discorso, quindi in questo senso trovo giusto il richiamo (lo dico sapendo di essere un po’ dispersivo a volte nei miei commenti).
Tuttavia bisogna stare attenti, perche’ la linea che separa i commenti inerenti da quelli OT e’ spesso sottilissima. Devo dire che mi ha un pochino spaventato il fatto che nell’articolo si sia focalizzato il discorso sul binomio OT e politica, quasi che questo sia da evitare in modo particolare.
Fin’ora, qui su appunti digitali, non ho mai notato situazioni che facessero pensare alla censura, quindi continuo ad essere fiducioso.
Vorrei pero’ ribadire (anche se so che e’ ovvio), che i commenti politici non sono a prescindere estranei alla tecnologia. In diverse situazioni finiscono con avere un qualche tipo di legame, del resto la tecnologia e’ pur sempre calata nel mondo reale e si trova ad essere condizionata e influenzata anche da altri fattori come quello politico.
@ luca
Mi riferivo ad esempi in merito ad AD. Per quel che riguarda il resto del tuo commento, come capisci leggendo quel che ho scritto nel pezzo, dissento.
@ nat
Nessuno qui ha intenzione di mettersi a fare giustizia sommaria o di ricalcare certe situazioni da guardia e ladri che si vedono altrove. Il mio appello è rivolto al buon senso dei nostri lettori, particolarmente quelli più affezionati, anche affinché per primi facciano quadrato attorno a chi disturba le discussioni a cui partecipano.
@ the solutor
La mia era una risposta alla tua affermazione circa la probabilità di una denuncia.
Ovvio che se qualcuno scrive “il politico pippo è un mafioso” rischi qualche fastidio (anche se direi che la responsabilità di una affermazione resta comunque fondamentalmente a carichi di chi la fa).
Però mi pare improbabile che qualcuno possa lamentarsi di alcunché, quando un politico viene tratto in causa per tutt’altro motivo e senza nessuna presa di parte, e qui l’esempio del mio commento di ieri nel thread sull’iphone è un esempio perfetto, l’hai bollato senza appello come OT, in senso stretto lo era (e quindi non ho ribattuto), ma nello stesso tempo era una risposta ad un altro utente, nonché uno spunto di discussione che reputo misurato, asettico, e (consentimi) intelligente sul modus operandi di una azienda (che poi era l’argomento del topic).
@ the solutor
Ti ripeto, la casistica non manca, non solo quando si parli di personaggi di primo piano ma anche comuni utenti, aziende etc. In secundis, fosse anche una probabilità su un miliardo, andrebbe rischiata per difendere cosa e chi?
BTW a forza di battere sul legale stiamo scivolando nell’OT :-D
@Alessio di Domizio #30
Perfetto, in tal caso nulla da dire :)
La mia, in ogni caso, non voleva essere un’accusa. Come dicevo, da quando frequento questo blog non ho visto alcun tipo di censura; casomai era una preoccupazione per il futuro, visto l’aria che tira. Felice di aver letto la tua precisazione.
beh in effetti lo schema è sempre simile, prima parte un post di provocazione che cita fatti o questioni politiche, e poi tutti si polarizzano su posizioni opposte… ma non è colpa degli utenti ma di chi da millenni divide et impera
Sono ancora uno all’antica, mi pare di capite.
Sono convinto che il buon senso esista e che si possano moderare chirurgicamente i messaggi che realmente lo richiedano, senza sparare nel mucchio censurando a tappeto, o facendo “censura preventiva” scusami ma non so come altro definire il messaggio insito nel presente articolo.
Qusquillie come la libertà di informazione e di espressione, concetti fuori moda anch’essi, di questi tempi, me ne rendo conto.
Ed, intendiamoci, il mio non vuole essere un attacco ad Alessio di Mizio, ma una semplice costatazione dell’atmosfera che si respira, in Italia in particolare.
Se un redattore di un blog per pochi intimi (relativamente parlando) deve sentirsi terrorizzato da un commento indiretto riguardo un potente qualsiasi (o anche no, come dici tu), cosa e’ lecito aspettarsi da chi scrive di politica o di economia quotidianamente ?
@ the solutor
Perdonami ma non accetto questa lezioncina. Innanzitutto perché la libertà di espressione non coincide con la libertà di dare del mafioso a un politico in un sito che si occupa di tecnologia, al di fuori del contesto e senza avere peraltro la cura di evitare insulti ed inesattezze che farebbero la felicità del di lui legale.
In secundis perché, se pure riconosciamo che la lentezza della giustizia e l’uso terroristico della querela sono tendenze da correggere, nessuno può pretendere di venire qui a fare il giustiziere del malcostume politico.
Sono altre le sedi in cui rappresentare queste battaglie, e, soprattutto, sono battaglie che è troppo comodo condurre, da anonimi, su un sito di cui non si è legalmente responsabili.
E, permettimi, se ci siamo ridotti a combattere per la libertà di espressione attorno all’OT di AD o magari a colpi di “like” su facebook, la guerra è già persa.
Inizio a dubitare del fatto che tu legga quello che scrivo prima di rispondermi.
Per tre o quattro volte, nei messaggi precedenti, ho distinto nella maniera più chiara tra insulti, calunnie, diffamazioni ed OffTopic per cui dimmi cosa c’entra quello che mi hai risposto qua sopra con le mie osservazioni?
@ the solutor
Forse mi sono spiegato male ma cerchiamo di tornare a bomba: posto che su insulti e calunnie siamo d’accordo, posto che gli spunti per una denuncia per diffamazione o calunnie sono chiari solo ad un avvocato, posto che anche per dire quella che si conosce come la verità provata in certi ambiti bisogna avere un ufficio legale a libro paga, vorrei capire cosa c’entra la libertà di andare off topic con la libertà di espressione. Qui la materia è tecnica: attinenza con il tema del post, per utenti e motori di ricerca, e nessuno pensa di voler ledere l’art. 21 imponendo degli argomenti taboo.
Quando si chiamasse in ballo la politica per esempio, sarebbe anche in quel caso possibile parlarne, ovviamente nel rispetto della civiltà.
Per concludere, in generale, io non mi sento affatto terrorizzato. È che sono abituato a prendermi delle libertà proporzionali alla capacità di gestire le conseguenti responsabilità. Se per un mio errore, anche in buona fede, posso creare problemi ad altri oltre a me stesso, evito a prescindere di lanciarmi nell’impresa.
Diciamo che non mi ero mai posto il problema fino a quando non ho letto il presente articolo e relativi commenti, con la relativa impressione che il problema non sia l’OT ma gli eventuali riferimenti a soggetti potenzialmente “nocivi” al quieto vivere.
Anche lo strano tempismo tra il mio commento di ieri ed il presente articolo, non giova a togliermi dalla testa questa idea.
Ora, se il problema è il menzionare un gelato al pistacchio in un post che parla di perpendicular recording, la libertà di espressione c’entra poco o nulla.
Se invece il problema è menzionare Berlusconi (pur senza nessuna critica implicita, ne nessuna presa di posizione di parte) in un thread che parla di PR aziendale, la libertà di espressione c’entra eccome, e ripeto non è ne un problema tuo, ne di AD, è un problema di “atmosfera”.
Ed il fatto che io capisca perfettamente le tue motivazioni, non toglie il fatto che io trovi questa atmosfera preoccupante.
@ the solutor
A tal proposito vorrei segnalarti che nessuno ha mai moderato, o preso in considerazione di moderare, il commento a cui ti riferisci. Il che mi lascia con la curiosità di cosa ti impedisca di toglierti dalla testa quest’associazione.
Tu non hai moderato, hai richiamato, io non ho ribattuto.
In sintesi ieri nessuno si è fatto male. Ieri
Oggi salta fuori questo articolo, tu avrai tutti i diritti di dirmi che è una pura coincidenza, ma io dall’esterno potrò aver pensato che di coincidenza non si trattasse ?
@Alessio
forse ho sbagliato ad usare il termine censura, avrei dovuto usare, come te, il termine selezione, per rendere meglio l’idea. Però, messa nei termini della discussione portata avanti da The Solutor, bisognerebbe segnare bene il limite di off topic. Se in un articolo, ad esempio, di Cesare dove parla del sistema video dell’Amiga, si arriva a discutere di Cuda Core(esempio a casaccio) si considera “off topic”? a volte l’OT è utile. Ma poi, a chi spetterà considerare cosa sia “palesemente OT” e cosa no? Gli utento avranno un peso oppure sarà tutta responsabilità dei gestori?
Io non sono un tipo malizioso, ma mi viene da pensare che una decisione del genere possa essere presa per ragioni di ranking….
@ Nicola
Una discussione interessante non dev’essere necessariamente monotematica, e se da Amiga arrivi a CUDA con un filo logico, ben venga la digressione. Se dopo la digressione si parte a parlare di CUDA e delle tecnologie rivali, e si abbandona l’argomento iniziale, si pone il problema OT, sempre posto che prima della moderazione arriva una richiesta di chiudere l’OT. Non abbiamo alcuna intenzione di giocare a fare i duri con utenti che vengono qui per ragionare e condividere le loro conoscenze.
Sulla questione del ranking, come scrivevo nel pezzo, è interesse di tutti fare in modo che Google non ci affondi a causa di una passività su OT e spam. Nessuno tuttavia intende mettere in atto politiche SEO aggressive. Non siamo qui per diventare ricchi.
Si può certamente disabilitare l’indicizzazione dei commenti da parte di google in qualche modo.
Sì ma se lo fai lo fai per tutti, ma non ha senso far “sparire” molti commenti interessanti per nasconderne qualcuno insensato. Fermo restando che, una volta risolto il problema coi motori, rimane aperto quello degli utenti che arrivano e devono schivare l’OT.
capisco il tuo punto di vista, ed in parte posso dirti che sono d’accordo. Per la questione del ranking, la mia non era un’accusa. Se questo portale vi aiutasse a diventare paperoni, per me non ci sarebbe nulla di male, anzi.
Infine, quello che vorrei far notare io, è che la questione ha molte sfumature, e se l’obbiettivo è cercare di far rimanere AD quello che è, cioè testata tecnologica, può anche starci. Ma potrebbe diventare un’arma a doppio taglio se la politica di gestione venisse tarata “male”. Va bene non essere il far west, ma neanche un riformatorio, dove chi “sporca” un pochino viene bacchettato sulle mani.
Cmq ho fiducia e credo che riuscirete benissimo nell’intento(o almeno spero ^_^)
“Il problema è che in Appunti Digitali si parla di tecnologia e i suoi autori – benché abbiano posizioni nette e distinte – non sono qui chiamati ad intavolare discussioni su questioni che esulino dal tema tecnologico/scientifico.”
Non vedo alcun problema, personalmente trovo assai limitante definire Appunti Digitali un luogo dove si parla di tecnologia. Ho sempre apprezzato molti degli articoli di questa sezione proprio perchè avevano la tendenza (presumevo volontaria) ad analizzare le implicazioni della tecnologia negli aspetti, solitamente e banalmente tralasciati da più, socio-culturali.
Il web è decisamente pieno di siti dove si parla di mera tecnologia; ne consegue che gli eventuali approfondimenti di natura personale, possibilmente frutto della ragione, dovrebbero essere visti come una fonte di accrescimento contenutistico piuttosto che fonte di disturbo. Ovviamente tralascio del tutto volontariamente le probabili, ma solo capitalisticamente comprensibili, giustificazioni del ranking google o degli introiti pubblicitari generati dagli accessi generati da quest’ultimi.
“Nulla vieta una battuta, un commento salace o una frecciata ma, se esiste un posto dove parlare di politica a tema libero, non è certo Appunti Digitali.”
Personalmente reputo cosa spiacevole la censura, ma tendo a giustificarlo nel momento in cui questa viene applicata all’interno di un luogo privato (giuridicamente) e sul quale viene, del tutto comprensibilmente, applicato il regolamento del proprietario (sempre nei limiti consentiti dalla legge ovviamente), diversamente trovo spiacevole una qualsiasi forma di limitazione della opinione altrui.
Appunti Digitali offre una board, al momento pubblica e priva di moderazione, per i commenti dei lettori, se il desiderio dell’amministrazione è quello di limitare oppure arginare determinate tematiche allora che questa esigenza sia espressa in maniera del tutto esplicita. Credo infatti che l’eventuale contenuto “offensivo o diffamatorio” non consentito sia accuratamente valutato in base alla probabilità che questo possa generare una controversia in sede civile. Il fatto che si sia posta l’attenzione sulle tematiche politiche denota una sensibilità in tal senso.
“Cerchiamo quindi di considerare Appunti Digitali come un’isola felice rispetto al marasma politico, e a farne un posto in cui tutti, da destra, sinistra, sopra e sotto, possiamo prenderci una pausa dalle passioni politiche e rilassarci ragionando di scienza e tecnologia.”
Trovo utopico, o forse solo irriflessivo, tentare di pensare questo. Sono certo dei buoni propositi della’autore ma credo che tale facoltà , di tralasciare ciò che esula dalla tecnologia, non possa essere applicata facilmente da tutti i lettori della sezione, o almeno lo spero sinceramente.
“Mentre domando a tutti di evitare l’OT per non costringerci alla spiacevole pratica della moderazione,”
Questo doveva e poteva essere evitato, nei post successivi viene denigrato l’atteggiamento spropositato di taluni (fuochi fatui) avvocati dalla querela facile, di coloro che fanno dell’aula di tribunale un luogo di terrore e ricatto. Ebbene dopo questi presupposti voi stessi, con un non troppo velato minaccioso consiglio, utilizzate tale spregiudicatezza senza alcuna remora.
Mi scuso con chi ha postato prima di me ma esprimo la mia opinione senza avere alba o quasi di quel che è stato scritto prima, in caso perdonate le ripetizioni.
Il titolo adatto credo nelle intenzioni di Alessio fosse “perché vogliamo fare a meno dell’OT selvaggio”.
Chi ci segue da un po’ di tempo si sarà accorto di come AD sia partito come un’iniziativa editoriale di un certo tipo (blog ove raccogliere spunti, riflessioni e trattare argomenti con un taglio molto diverso da quello operato in HWU), in sostanzialmente un incubatore di letteratura anche piuttosto tecnica sui più disparati argomenti riguardanti l’ITC ma non solo, basti pensare ai pezzi di Eleonora e Simone rispettivamente a proposito di Fisica ed Energia.
Noi tutti ci siamo impegnati per promuovere e cercare (come i tagliatori di teste) persone che fossero dotate di competenze specifiche in grado al tempo stesso di divulgarle, senza rinunciare al tecnicismo a volte oblligato, ad un pubblico di non addetti ai lavori.
Come tanti di voi ormai bazzico nella Rete da anni e lasciatemi dire, anche se capisco possa essere inteso come un intervento di parte, che contenuti così di spessore nel panorama italiano non ne ho trovati (almeno non così variegati) e anche in quello straniero faccio fatica.
L’OT va benissimo se stimolo alla discussione, così come qualcuno ha fatto notare precedentemente, AD cerca di distinguersi perché fornisce strumenti e spunti di riflessione che esulano in parte l’argomento trattato in un post perché quello stesso argomento si presta a divagazioni.
E’ un po’ difficile parlare di energia in Italia senza parlare di quanto l’Italia spende in innovazione ed in R%D.
E’ un po’ difficile parlare di questo settore senza fare riferimento al fatto che il Sistema Paese a livello industriale sostanzialmente non esiste (o perlomeno manca di competitività perché le sole grosse aziende rimaste sono ex monopoliste statali).
Questo però non deve dare l’impressione di poter scrivere di tutto o su tutti perché sennò si perde il filo del discorso e si perde ciò che di buono è stato scritto sia nell’articolo sia nei commenti.
E siccome a non stabilire ogni tanto qualche paletto, poi la folla, come la chiamava Manzoni, finisce per prendersi troppe libertà, è meglio ricordarlo ogni tanto.
Un ultimo appunto.
La casa madre è la stessa di Hardware Upgrade ma non confondiamo il contesto.
Appunti Digitali non è un forum, non è una board ( che è poi la stessa cosa), ma è un blog.
Dall’articolo discendono le considerazioni ma sempre più o meno sul pezzo si deve rimanere anche perché, a differenza delle news commentate su HWU, qui è l’articolista stesso che fornisce ulteriori spunti di riflessioni, chiavi di lettura e risponde egli stesso a quesiti posti dai lettori.
Ma per rimanere “sul pezzo”, ci vuole soprattutto collaborazione da parte vostra.
Approfitto per salutare Antigoriu. Mi ero totalmente dimenticato dell’episodio (anche perché non lo ritenevo così importante in tutta onestà), ma fa molto piacere sapere che ci segui ancora con passione :)
@ netless
Questi pezzi continueranno ad esistere ovviamente, e quando sarà chiamata in causa politica, società, fenomeni di massa, ciascuno sarà il benvenuto a dire la sua sul tema. Tutto quel che c’interessa è mantenere la discussione coerente col tema del pezzo, non certo filtrare le opinioni dei lettori.
Come dicevo già sopra non è corretto parlare di censura poiché non esiste una lista nera di argomenti – calunnie e diffamazioni a parte. Esiste solo la necessità rendere ogni discussione coerente col tema del pezzo che l’ha ispirata. Il che ci riesce perfettamente il 99% delle volte anche oggi.
Forse mi sono espresso male. Il mio era un invito bonario a tenere da parte le questioni di pertinenza generalista. Non per parlare obbligatoriamente di CPU e GPU, ma per rimanere comunque fedeli all’impostazione della discussione.
Peraltro, come dicevo più su, mi piacerebbe anche la comunità utente, nel suo insieme e prima che il sottoscritto o altri autori debbano intervenire con un “per favore chiudiamo l’OT”, riuscisse a fare quadrato rispetto a quello che Jacopo correttamente definisce “OT selvaggio”.
Siamo una piccola comunità che, a mio avviso, negli anni è riuscita ad includere un’ottima “seleçao” della massa di utenti di HWU. Proprio per questo rimaniamo molto aperti a “salti della barricata” da parte di chi voglia sperimentarsi, con guest post o una collaborazione sistematica, nel ruolo dell’autore.
@Alessio Di Domizio
Leggendo la tua ultime parole noto con crescente piacere una riflessione sulla presa di posizione iniziale, semplificando (anche di molto) avevamo un effetto (off topic) e una causa (l’argomento politica), quindi una cura (la moderazione), ora abbiamo invece delle linee guida che non richiedono altro che una collaborazione attiva degli utenti, un obiettivo comune che ha come finalità ultima l’arricchimento reciproco.
Mi trovo del tutto d’accordo con il ragionamento relativo alla coerenza tematica, mi auguro sinceramente che la linea editoriale continui a mentenere quelli che erano i presupposti iniziali, per sapere quali basta leggere la sezione “gli autori” presente su AD, in particolare quelli della “vecchia guardia” di hwupgrade: poca tecnologia e molta voglia di esprimersi liberamente.
Eccomi qua uno di quelli che commenta qui ad appunti digitali che spesso esce fuori dal tracciato dell’argomento dell’articolo e che spesso passa alla politica …
Be andare in OT in queste tipologie di discossioni è possiamo dire un’aspetto negativo intrinseco si perché quando si discute e si cerca di fare il sunto di quello che si vuole dire prima o poi si è costretti a precisare, a giustificare a proporre esempi soprattutto quando le proprie opinioni o verità cozzano con quelle degli altri “COMMENTATORI” cosa che porta facilemtne e inevitabilmente in OT.
Per quanto riguarda il fatto che spesso da una discussione si passa ad argomentazioni politiche, be vorrei far notare al Caro Alessio Di Domizio che alcuni articoli qui in AD inevitabilmente portano a parlare di politica, ne cito alcuni (quelli del 2010 correntre anno) :
– La tutela dei beni immateriali di Cesare di mauro;
– La democrazia italiana finirà in mano a Facebook? di Alessio Di Domizio;
– Sette scienziati accusati di omicidio per il terremoto dell’Aquila di Eleonora Presani;
– La scienza nell’Italia della crisi di Eleonora Presani;
– Social network e mobile: privacy in cambio di cosa? di Alessio Di Domizio;
– Due spunti su Adobe, Apple e l’antitrust di Alessio Di Domizio;
– Internet è libertà: l’umiltà normativa di Emanuele Rampichini;
– Facebook sbarca nella “perfida” Cina, anzi no, però chissà… di Alessio Di Domizio;
– Internet è libertà: l’estremismo di Emanuele Rampichini;
– Internet è libertà: il giornalismo e la trasparenza di Emanuele Rampichini;
– Raiperunanotte: il web sotto i riflettori di Alessio Di Domizio;
– Internet è libertà: l’industria del copyright di Emanuele rampichini;
– Con Twitter le forze del bene torneranno in Cina di Alessio Di Domizio;
– Qualche impressione sulla condanna di Google Italia di Alessio Di Domizio;
– Tecnologia e politica: le aziende occidentali devono adeguarsi alle direttive di Pechino? di Rosario Grasso;
– Quando i social media saranno decisivi per le elezioni di Markingegno;
E’ sempre la stessa storia, sia tutti per la liberta’ di espressione, finche’ chi rischia per esercitarla sono gli altri.
Chi tra quelli che hanno scritto in proposito, nella stessa situazione sarebbe cosi “democratico” da prendersi la responsabilta’ di cose scritte da altri?
Il coraggio da tastiera e’ molto diffuso oggi giorno, ma a tutto c’e’ un limite.
E’ sopratutto non riesco piu’ a leggere nulla che non sia infarcito di politica o di guerre tra fanboy, non si capisce che per ogni cosa c’e’ un luogo ed un tempo giusto.
Scrivendo tutto quello che ci viene in mente fregandosene del contesto (non so se avete mai letto i commenti del blog di Beppe Grillo) non e’ un cosi’ buon esercizio di democrazia, infatti lede la mia liberta di avere uno spazio tranquillo dove decomprimermi e starmene con il cervello acceso solo per la parte che mi interessa..
Ma per piacere.
La responsabilità di un commento fuori luogo è e resta di chi scrive, ovvio che se chi ha potere di controllo dimostra negligenza qualche grattacapo può averlo anche lui
Per tua informazione, in 5 anni di moderazione di un forum da 50000 utenti avrò chiuso una decina di topic, ad esagerare, ed avrò editato o cancellato non più di una cinquantina di messaggi, nonostante avessimo anche una subroom “politica”.
Non ci vuole molto ad evitare che qualcuno la faccia fuori dal vaso dimostrando autorevolezza e rispetto per le posizioni altrui.
Che ti piaccia o meno i dualismi esistono dall’alba dei tempi, come esistono coloro che hanno bisogno di un “branco” di un qualsiasi per sentirsi protetti, per sentirsi qualcuno.
E poco importa se si discute di Spectrum contro C64 o di windows contro linux o di iphone contro telefoni di marca.
Le discussioni tra fazioni esistono ed esisteranno, specie nell’ultimo caso, dove il prezzo esagerato sta li apposta per dare delle connotazioni sociali al possesso dello stesso, spostando la questione dal branco alla casta.
Più il mercato si allarga, piu l’ICT si sposta verso la massa, più le faccende tecniche perdono significato lasciando spazio a quelle politiche, sociali, e (sopratutto direi) antropologiche.
E la cosa si riflette nelle discussioni pubbliche, fattene una ragione.
questo articolo è ot.
Non mi interessa la vostra politica di censura, gestitela come volete.
l’ articolo non parla di tecnologia
che lo dicano chiaro e tonTo: [i]si studia per approdare sui pad con un servizio a pagamento[/i], basta lì tutti felici e contenti.
trusting computing, filtri e copyright esteso a 200 anni, qualche centinaio di commentatori paganti per proteggere le loro quattro news del menga..
quello che non mi piace è questo prenderla alla larga, come se volessero prima tastare il pensiero comune, poi manipolarlo, sbattere fuori chi non gli piace e poi calarsi nel mercato.
ci si puo’ calare nel mercato senza tutta questa sceneggiata..
ciao ciao..
@ ciarlatano
Questa poi… :-D
Non ho letto tutti i commenti, sono troppi, però leggendo l’articolo trovo Alessio che tu abbia unito l’argomento OT a quello politico facendo passare entrambi per temi “scorretti”.
Mi sta bene non entrare in discussioni politiche dove non è il caso, quando ad esempio si parla di Amiga o vaporware, ma evitare il discorso su temi riguardanti:
– Energia in tutte le sue forme, dai temi riguardanti le energie rinnovabili a quelli riguardanti i più inquinanti dei motori a CI,
– Sistemi di protezione, di censura, di tassazione e così via rigurdanti prodotti tecnologici, dai DRM ai d.lgs,
mi sembra che si rischi davvero di minare la libertà di espressione…
E’ normale purtroppo che in una società non si voglia bene a tutti i politici e che, sempre purtroppo, quando si mette in mezzo la politica in discorsi tecnologici è perchè i nostri vecchi parlamentari ne combinano di cotte e di crude.
Censurare un commento che insulta a caso di un politico per il solo gusto di insultarlo mi va bene, ma se critico un certo politico per un’idea parlamentare del tutto fuori di testa che riguarda un discorso tecnologico/energetico vi prego di non arrivare alla censura, non saprei davvero più cosa pensare del nostro paese se si arriva addirittura a questo per paura di una “querela facile”, preferirei darvi il mio nome, cognome e indirizzo e prendermi tutte le mie responsabilità prima di veder un mio commento (in topic ma di stampo politico) censurato.
Detto questo sono completamente favorevole a meno OT nei commenti :-)
@ fede e @ m1ao
Potete leggere il commento #49 per un chiarimento sulle questioni poste. Nessuno qui vuole limitare la libertà di nessuno, ovviamente non ce ne sarebbe motivo.
@ciarlatano, appunti digitali is the devil!
Dal mio punto di vista il 90% dei commenti sui forum/blog/articoli sono inutili (i miei compresi), sono un misto di presenzialismo, egocentrismo, fanboysmo e odio di casta (una a caso).
Possibile che si debba avere un opinione (autoproclamata influente et illuminante) su tutto?
Possibile che la stessa persona possa argomentare con cognizione di causa dalla centrale nucleare alla cottura dell’ uovo sodo passando per la pelata di Berlusconi e con una puntatina al blog di cucina thai per criticare il metodo di cottura del Kaeng chud saku?
Mi tremano i polsi nel pensare a tutta l’energia usata a questo scopo, altro che marea nera.
Io non mi sento in grado di competere a siffatta erudizione.
Preferisco il silenzio. Torno nell’ombra
Sono ot in articolo sugli ot.
Grazie per l’indicazione del commento 49 e scusa se non li ho letti tutti pensando che avessi già chiarito la questione.
Vista la ottima chiarificazione fatta non sarebbe male mettere l’indicazione di tale commento in calce all’articolo, in modo da evitarvi di dover di nuovo rispondere a domande di chi come me ha frainteso l’articolo ;-)
Mi sono interessato alla cottura dell’uovo sodo giusto una 15ina di giorni fa, e dopo infinite discussioni con mia madre sono giunto alla conclusione che la tecnica migliore è quella di cuocere l’uovo partendo dall’acqua fredda e misurando 7 minuti dalla sua ebollizione.
Posso altresì fornirti dettagli tenici sul funzionamento delle centrali nucleari, nonché tutti gli argomenti che vuoi a sfavore della loro costruzione, ma con mio immenso dispiacere sono totalmente impreparato dulla cucina Thai, per cui la risposta breve alla tua domanda è NO, non è possibile.
La risposta lunga è che gli esperti di tutto non esistono, ma la gente che ha cognizione di causa su un vasto spettro di argomenti esiste eccome. anche se la necessità (e la scuola di pensiero preponderante) di questi tempi ha fatto si che si tenda ad iperspecializzarsi su un singolo frammento di scibile umano, divenendo contemporaneamente degli ignoranti abissali su tutto il resto, personalmente mi ritengo fiero di non appartenere a quest’ultima categoria, lasciando decidere agli altri se essere incluso in quella precedente.
Penso che il commento di Jacopo (#48) rappresenti un buon sunto della questione… forse è solo question di applicare un po’ di “BUONSENSO”… un conto è discutere delle politiche degli incentivi quando si parla di pannelli fotovoltaici (per fare un esempio), mentre un conto è mettersi a parlare di questioni di giustizia o di gusti sessuali di questo o quel politico… mi sembra che queste faccende non aggiungano valore alla discussione… ed allora diventa un chiaro esempio di OT negativo e selvaggio in quanto a sua volta agisce da provocazione, che poi sembra proprio quello che certi commenti mirano a fare, provocare e poi trincerarsi dietro lo spauracchio della moderazione punitiva con conseguente accusa di mancanza di libertà…
Io credo che rileggendo precedenti articoli, di esempi come quelli descritti se ne possano trovare molti, discutere e confrontarsi è importante, anche animatamente se capita, insultarsi ed insultare e buttarla su temi che niente hanno a che vedere con il tema del post solo per il gusto di provocare, prima ancora di essere OT sono sintomo di maleducazione.
@ The solutor
Ti assicuro, per casistiche che conosco direttamente, che ci sono denunce che partono da soggetti che non riconoscono la differenza fra un articolo e un commento. Coi tempi della giustizia italiana, e magari qualche avvocato “cane”, cause del genere possono durare lustri.
Io non dubito affatto di quello che dici.
Le storture nelle leggi italiane e nella applicazione delle stesse non credo abbiano bisogno di pubblicità.
In pratica tu sostieni (con tutta probabilità a ragione) che la legge starebbe da una parte, ma all’atto pratico le cose potrebbero andare da tutt’altra.
Ma a questo punto ti chiedo di riflettere, un taglieggiato dalla mafia (giusto x fare un esempio) che non denuncia, si trova (fatte le debite proporzioni) nella stessa situazione: sa che la legge è dalla sua parte, ma sa anche che in Italia…
Come facciamo a biasimarlo quando applichiamo lo stesso ragionamento a questioni di tutt’altra portata.
Che speranza abbiamo per questo paese ? (tanto per non essere OT…)
si parla sempre di libertà di informazione ecc ecc… ma perchè non parlare dei giornalisti? per non metterla in politica ecco un esempio chiaro chiaro…
Michael Jackson è stato praticamente ucciso dai giornalisti, è un pedofilo, ha fatto questo e quest’altro nonostante avesse sempre vinto tutti i processi dove si andava con nessuna prova…
ma un bel giorno Michael Jackson muore e olè ecco il bambino che aveva sputtanato Michael Jackson dice che aveva inventato tutto e che era stato obbligato dal padre per avere quei famosi 25 milioni di Dollari e olè qualche giorno dopo il padre del bambino si suicidia..
ma la domanda è:
come mai i giornali non hanno sbandierato per giorni questa notizia come lo hanno fatto con le notizie precedenti?
so che nessuno sa del bambino e del padre suicidato…
quindi la libertà di informazione in certi casi va controllata…
chi ha troppo potere va controllato:
giudici
politici
giornalisti
io direi: niente bavaglio, però quando uno la notizia la inventa poi deve essere punito come una persona normale, ovvero i giornalisti che hanno inseguito a 200 Km/h lady Diana tutti in galera….
e di esempi così ce ne sono a migliaia…
ora riflettete bene, non ho messo niente di politica così non si creano casini vari, chi di voi sapeva che il bambino che sputtanò Mj ha dichiarato davanti a tutti di aver inventato tutto?
beh se non lo sapevate pensate quante ca… vi dicono le persone che scrivono le notizie
Domanda: Perchè Alessio Di Domizio non risponde MAI ai miei saluti?
:(
===== COMMENTO OFF TOPIC =====
(mi sono moderato da solo)
:)
@ Antigoriu
Me n’ero dimenticato… buon onomastico (passato) anche a te. ;-)
Sono un lettore saltuario di appunti digitali e di HWU; non posto quasi mai di solito per pigrizia.
Un unico appunto: possiamo veramente dividere in settori a tenuta stagna le relazioni sociali, la discussione, il confronto?
Allo stadio si parla solo di calcio? Al cinema solo di film?
Questo sito (e HWU in generale) e’ (o vuole essere) un posto dove si veicolano esclusivamente contenuti ed informazioni oppure un luogo d’incontro seppur telematico?
L’idea proposta da alcuni utenti che questo sia un sito di scienza e tecnologia e quindi perche’ mai parlare (a volte) di altro, mi sembra un po’ bislacca…e con un retrogusto spiacevole; l’isola felice dove discutere di tecnologia mentre il mondo è in fiamme.
@ Alessio Di Domizio.
Grazie… meglio tardi che mai…
;-)
A presto!!!
Questo articolo si abbina perfettamente con la recente chiusura di buona parte delle sezioni off-topic nel forum di HW Upgrade.
Nonostante il tentativo di spiegazioni fornito dal Corsini, io non mi sento appagato, non riesco a capire cosa abbia indotto improvvisamente ad una simile “purga”.
Forse non ci siamo capiti.
AD ha una sua politica, HWUpgrade e relativo forum un’altra.
Non solo è banale la differenza perché differenti sono le forme editoriali (board contro blog) ma anche perché lo staff è profondamente differente.
Tolti commenti diffamatori o offensivi su AD non c’è stata alcun altro tipo di rimozione o “censura”. Se è successo è successo perché Kismet, plugin di WordPress, ha fatto qualche bizza.
Per altro a suo tempo ci siamo tutti scusati in più salse.
Dopo due anni e passa di pubblicazione ed una tendenza, fortunatamente non così frequente, a trasformare alcuni particolarmi post che offrono spunti di rilevanza tecnica, in dispute e gazzarre dove si parla di tutt’altro, ci siamo chiesti se valeva la pena parlarne un attimo e non stabilire dei paletti ma chiedere di farsi, tutti quanti, un esame di coscienza e di riflettere prima di scrivere dei commenti.
Francamente questo parallellismo con HWU comincia a dare fastidio.
Non sappiamo come sia gestito perché non siamo all’interno delle vicende editoriali da quel punto di vista, ma scriviamo gli articoli e sappiamo qual’è la direzione e la gestione di AD.
E parlare di censura è semplicemente ridicolo.
Punto.
E ribadisco, perché evidentemente chi ha postato dopo il mio intervento o non l’ha letto o non ne ha capito lo spirito.
Qui nessuno chiede di parlare solo di Scienza e Tecnica perché alcuni argomenti si prestano per forza di cose a discussioni che sono collaterali e vanno a pescare negli ambiti più disparati della società.
Quello che si chiede, sempre con cortesia e rispetto delle posizioni, è di non smarrire gli spunti di riflessione che l’autore (sviscerati dopo ore di lavoro extra oltre al lavoro che svolge quotidianamente) si prodiga nell’offrire al di là delle nozioni tecniche del caso.
Se io parlo di energia rinnovabile e giustamente mi chiedo come mai mentre la tecnologia avanza e quali potrebbero essere le soluzioni adottabili nel medio e lungo termine non posso poi finire a parlare solo e soltanto di cosa fa il governo (indipendentemente da chi ci sia al timone della nave), di come lavora male, delle feste dei ministri, di come l’opposizione dorma e via avanti.
Dai ragazzi il messaggio è piuttosto chiaro.
Non ci fossilizziamo sui post ma non usciamo troppo dal seminato, tanto da dimenticare quel che nel post c’è scritto.
Ci siamo ora?