
Dopo una serie di articoli sull’Amiga faccio un breve salto indietro agli ARM, poiché avevo tralasciato un argomento per chiudere (temporaneamente, in attesa che la casa inglese tiri fuori qualche altro gioiello dal cilindro) il filone dedicato a queste architetture.
Sappiamo che, oltre all’architettura “base”, cioè all’ISA a 32 bit, che rappresenta la più generale e performante incarnazione, col tempo sono arrivate delle nuove ISA a 16 bit (e non solo) per aumentare la densità del codice. Parlo di Thumb e del suo successore, Thumb-2 (quest’ultimo ha aggiunto una vagonata di …
Nei precedenti articoli abbiamo avuto modo di apprezzare l’architettura ARM, analizzandone caratteristiche peculiari e funzionalità, focalizzando l’attenzione sugli elementi che l’hanno contraddistinta e sulle modifiche apportate dalla casa madre nel corso degli anni.
Il 2005 segna l’introduzione di una nuova famiglia di microprocessori, con la quale ARM introduce novità, ma anche un po’ d’ordine fra le varie sigle, famiglie, architetture, estensioni, riduzioni e quant’altro abbia contribuito a generare confusione fra una moltitudine di prodotti e relative etichette.
Cortex, questo il suo nome, è presente in tre gruppi, ognuno contraddistinto da una lettera …
L’architettura ARM ha subito consistenti cambiamenti nel corso della sua storia, come abbiamo cercato di evidenziare nel precedente articolo .
Uno dei più grossi, ma poco noti e/o apprezzati, è rappresentato dall’introduzione di nuove modalità di esecuzione del microprocessore, che corrispondono effettivamente a delle nuove ISA implementate e, quindi, a decoder appositamente dedicati per le istruzioni codificate in questi nuovi formati.
Non era certamente un passo obbligato per ARM Ltd, essendo la sua un’architettura ben delineata, ma, essendo un’azienda particolarmente attenta alle esigenze del mercato, s’è trovata davanti non a un capriccio, …
In questa rubrica abbiamo parlato estensivamente dell’architettura ARM, uno dei microprocessori RISC più diffusi e indiscutibilmente destinato ad avere un ruolo sempre più di primo piano grazie a un ottimo compromesso fra prestazioni, costi e consumi.
Dalla prima (sostanzialmente un prototipo) e seconda versione dell’architettura a 26 bit, che l’ha lanciata, siamo passati all’analisi della terza, che ha introdotto i 32 bit, la quinta che ha fornito delle estensioni DSP, e infine la sesta che ha portato con sé quelle SIMD.
Non abbiamo, però, mai parlato della quarta e ciò appare molto …
A metà degli anni ’90 nel mondo delle CPU fecero il loro ingresso le cosiddette estensioni SIMD (Single Instruction, Multiple Data), prima relegate a supercomputer, che cambiarono le carte in tavola della computazione.
Questo perché si passò dalla necessità di dover eseguire più velocemente un determinato tipo di calcoli, a quella di parallelizzarli, considerato che ben si prestavano allo scopo a causa dell’applicazione delle medesime istruzioni su dati diversi (in genere contigui).
Con la versione 6 della sua architettura ARM decise di seguire le orme degli altri produttori di microprocessori, ma ovviamente …
Come abbiamo visto nei precedenti articoli che hanno parlato di quest’arcinota famiglia di CPU, il progetto originale era stato pensato per semplificare l’implementazione, favorendo efficienza, compattezza del codice e minor spreco di spazio, anche se a spese dello spazio d’indirizzamento della memoria (limitato a 64MB).
Questo limite è stato rimosso dalla versione 3 dell’architettura, ponendo delle solide basi per il suo futuro, che l’ha vista protagonista di innumerevoli modifiche, indice anche questo dell’apprezzamento di questa ISA molto versatile.
Data la naturale predisposizione per l’impiego nei sistemi embedded (ricordo che il core al …
L’interesse di Apple per la progettazione dei microprocessori è ben noto, specialmente dopo l’acquisizione di PA-Semi lo scorso 2008 (mossa strategica per il suo iPhone), ma… non è stato l’unico caso.
E’ passato, infatti, un ventennio da quando Apple e Acorn, lavorando alla nuova architettura ARM, portarono la seconda a realizzare uno spin-off espressamente votato alla progettazione di CPU: l’attuale e famosissima Advanced RISC Machines Ltd., come ricordato da Alessio Di Domizio nella retrospettiva dedicata all’Archimedes.
Il prodotto di questi sforzi fu l’ARM6, cioé la versione 3 dell’architettura ARM, impiegato da Apple …
In un precedente articolo ho parlato di “misura dei bit” dell’architettura di un sistema, e ho intenzionalmente tirato fuori una definizione ricorsiva, che faceva uso di altre definizioni per finalizzare se stessa.
Ciò non per sadismo o mancanza di rispetto nei confronti dei lettori (che hanno sollevato ugualmente e giustamente il problema nei commenti), ma perché avevo intenzione di parlare in termini più generali di cosa s’intende per “misura”, delle variabili che possono concorrere al suo calcolo, e soprattutto dell’arbitrarietà della scelta dell’algoritmo utilizzato allo scopo.
Ho voluto, quindi, metter da parte …
Come ho scritto anche nel mio profilo qui su Appunti Digitali, quella dei videogiochi è una grande passione che mi porto dietro da tantissimo tempo (34 anni), ma in tale periodo pochi sono gli eventi che hanno caratterizzato il passaggio alle nuove ere o generazioni.
Da questo punto di vista le console hanno rappresentato una sorta di cartina al tornasole del progresso tecnologico, e l’avvicendamento fra vecchie e nuove ha segnato l’introduzione della successiva generazione a “n bit”…
Qualche giorno fa il Guardian ha riportato una notizia bizzarra e allo stesso tempo interessante riguardante: suore ed architettura eco-sostenibile.
Per 171 anni le monache Benedettine del convento di Nostra Signora della Consolazione, nel Regno Unito, hanno vissuto in un vecchio monastero (la splendida abbazia vittoriana di Stanbrook nel Worcestershire) con grossi problemi strutturali come, ad esempio: alti costi di manutenzione, un sistema di riscaldamento decisamente inefficiente e gli scarichi non più funzionanti. Per risolvere questa situazione, le monache in questione hanno deciso di optare per una soluzione drastica: lasciare …