

Che quella sia una motivazione reale o meno poco mi interessa, ma il fatto stesso che l’abbia ritenuta sufficientemente plausibile da utilizzarla come scusa è un dato significativo.
Il commento sarcastico di chi era vicino a me durante le dichiarazioni del professor Cecchi Paone è stato:
Altro che cinque settimane, tu non reggi cinque ore senza Internet e senza palmare.
Non so perché ma tutto questo episodio mi ha riportato alla memoria una notizia di qualche mese fa:
Tra i dannati di Internet
Un ospedale per “disintossicare” chi non riesce a staccarsi dal computer
[via La Stampa]
Articolo di cui mi sembra opportuno citare anche il test per verificare se rischi l’intossicazione da Internet:
- Quante volte stai online più di quanto sarebbe necessario?
- Quante volte trascuri altre occupazioni per stare online?
- Quante volte, prima di tutto, controlli le email?
- Quante volte rinunci al sonno per stare online fino a tardi?
- Quante volte preferisci la serata online agli amici o al cinema?
Se dai la risposta “spesso” a più di una domanda saresti a rischio dipendenza.
Io non ci credo, secondo me è significativa solo la quinta domanda, ma non c’è da fidarsi di me, visto che rispondo “spesso” a tutte le altre.
E tu sei dipendente dalle tecnologie?