di  -  venerdì 11 Dicembre 2009

090217_amiga500A distanza di quasi due anni dal pezzo dedicato all’Amiga 1000, torniamo in casa Commodore per occuparci del modello che forse più di ogni altro è legato alla memoria dei tanti nostalgici dell'”informatica di una volta” a cui questa rubrica è dedicata.

Come spesso vi raccomando, sedetevi comodi, staccate il telefono e mettete a portata di mano tutto quel che potrebbe servirvi nei prossimi 10 minuti: una tazza di caffè, dei pop corn, un fazzoletto per asciugare una lacrima ad alto tenore di silicio. Stiamo per occuparci del glorioso Amiga 500, orgoglio di milioni di adolescenti degli anni ’80, fustigatore dei “professionali” PC e degli strafottenti ma sottopotenziati Mac, nonché castigatore dei rispettivi utenti. Il tutto, nelle modeste vesti all-in-one di un comune home computer.

Corre l’anno 1987, e l’incompetenza del management e del marketing Commodore ha già avuto ampio spazio per esprimersi. L’errore fondamentale dell’azienda, è uno dei più popolari, se non il più popolare, nello stupidario informatico: pensare che un prodotto tecnicamente superiore, si affermi da solo sul mercato.

Segno tangibile di questo atteggiamento lo troviamo nella comunicazione di prodotto. Una comunicazione basata su messaggi “alati”, su un tono troppo elevato per un newcomer che porta impresso il brand di un’azienda ancora sulla cresta dell’onda per il Commodore 64.

Una comunicazione che andava peraltro a invadere il terreno valoriale di Apple, ben più credibile competitore nel  mercato dei computer “seri” – rimasta anch’essa pressoché fuori dal mondo business.

Sempre in tema di marketing, coerentemente con l’errore individuato, Amiga mancava di un posizionamento di mercato, una strategia che ne indicasse chiaramente la destinazione d’uso, isolandone il mercato di riferimento. Fin dal lancio, l’Amiga 1000 portava in dote un’architettura rivoluzionaria, prestazioni sconosciute alla concorrenza, campi di applicazione potenzialmente illimitati, un prezzo aggressivo.

Elementi che da soli, per l’appunto, non erano sufficienti a determinare il successo commerciale della macchina: sarebbe bastato individuare mercati di riferimento con elevati potenziali di crescita, e sviluppare azioni mirate.

Al contrario Commodore non possedeva una strategia di posizionamento, ritenendo Amiga una macchina polivalente – come effettivamente era – e dunque capace di trovare da sola il proprio spazio.

Al momento del lancio della piattaforma, a cui presenziarono Deborah Harry (cantante dei Blondie) e Andy Warhol – la prima nel ruolo di modella, il secondo in quello di “instant artist” – Amiga sembrò addirittura indirizzarsi verso il segmento “creativo”, in cui il Macintosh sarebbe progressivamente scivolato di fronte al dilagare degli IBM compatibili nel mondo business.

La prudenza di analisti e sviluppatori nei confronti dei soli avanzamenti tecnologici, misero in evidenza un altro problema di Amiga: l’assenza di una killer app, punto molto dolente nel momento in cui la Silicon Valley registrava la sua prima crisi dopo un boom senza soluzione di continuità.

Le casse della Commodore, fresca di licenziamento di Jack Tramiel e di flop come il Plus/4, non erano inoltre abbastanza capaci da contrastare l’avanzata di titani del calibro IBM ed Apple.

Torniamo al 1987, anno in cui vede finalmente la luce il protagonista di questo venerdì nostalgico, l’Amiga 500. Tecnologicamente molto simile al 1000 (vi rinvio al pezzo dedicato per approfondimenti tecnici) e al fratello maggiore 2000, Amiga 500 è in un certo senso l’atto di abdicazione delle velleità business della Commodore – riprese brevemente con una linea di IBM compatibili di scarso successo.

Benché potentissimo, il computer è confezionato e posizionato sul mercato come un home computer, ha un prezzo estremamente concorrenziale, e lega molta della sua popolarità ad ambiti di applicazione videoludici. Alle soglie del 2010, nessuno si sognerebbe mai di ritenere un PC inidoneo ad un uso di ufficio poiché capace di ottime prestazioni in ambito videoludico.

Negli anni ’80 tuttavia, il mercato tendeva a ragionare molto più per compartimenti stagni: l’enorme popolarità presto conquistata da Amiga 500 nelle case di mezzo mondo, il suo innegabile successo in ambito videoludico, lo relegano presto all’immeritato ruolo di successore super-pompato del Commodore 64.

A poco vale la sua superiorità tecnologica – pre-emptive multitasking, sconosciuto a qualunque rivale, ma anche l’innovativa architettura con sottosistemi dedicati – il prezzo aggressivo e qualche perla software come il Deluxe Paint.

Amiga 500, il modello più popolare della famiglia, è dunque l’emblema di un cambio di rotta che sigillerà per sempre le speranze della piattaforma, col contributo non indifferente di un management litigioso e incompetente che non seppe vendere – e non vendette – la rivoluzione tecnologica che aveva in casa.

Torneremo sulla famiglia Amiga – magari senza aspettare altri due anni! – per raccontare delle evoluzioni tecnologiche che rinverdirono la piattaforma, senza tuttavia riuscire ad estrarla dalla sempre più ristretta quota di mercato cui, dopo il boom dell’Amiga 500 e il lungo tramonto degli home computer, rimase relegata.

49 Commenti »

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  • # 1
    Antigoriu Masudda
     scrive: 

    L’Amiga 500 mi riporta al Natale 1988 quando mio padre (ora passato a miglior vita) regalò ai miei due fratelli maggiori questa macchina da favola…
    Avevo 11 anni e passai tutto il giorno in lacrime perchè ero io ad aver scritto a Babbo Natale nella letterina “Babbino per Natale vorrei l’Amiga 500” e non i miei fratelli che già possedevano il Commodore 64…

    Morale della favola: fu un doppio trauma… da una parte rinnegai la mia famiglia, dall’altra mi ripromisi di acquistare per il resto della mia vita computer Amiga… Oggi li possiedo tutti, di alcuni modelli ne ho vari esemplari (alcuni mai sfiorati da un essere umano diverso dai tecnici della Commodore).

    Il mio sogno rimane quello di mettere le mani su un’Amiga 5000, prototipo realizzato in pochi esemplari…

    Nel mio laboratorio informatico da dove vi scrivo, una foto di Jay Miner (padre dell’Amiga) mi osserva sorridente mentre ogni giorno nel tempo libero procedo alla manutenzione di queste macchine celestiali…

    Ciao Alessio… grazie per il tuo articolo…
    Salutami Jacopo Cocchi (quel ragazzo è in gamba).

  • # 2
    Antigoriu Masudda
     scrive: 

    @ Alessio Di Domizio.

    Ho notato che accanto ai commenti è presente un avatar…

    Sono felice che hai accolto il suggerimento che ti ho dato tempo fa…

    Ciao!

  • # 3
    Alberto
     scrive: 

    Eh sì, quanti ricordi!
    È stato il mio primo vero computer, incalcolabili le ore passate a giocare/lavorare davanti quel CRT (strategicamente piazzato sopra una bella pila di Treccani)!
    L’Amiga per me ebbe un grande valore aggregativo: nel vicinato e a scuola lo avevano alcuni e tutti ci aiutavamo passandoci tips per giochi e i floppy per programmi, nonché piccole stratgie per l’uso ‘normale’ (avevamo 9 anni!) e sono diventato amico di molti miei coetanei grazie proprio alla passione in comune per l’Amy. È incredibili pensare alla fine che ha fatto la Commodore nonostante tutti i suoi fan all’epoca.
    Solo nel ’98 passai a MacOS 8 causa dipartita dell’Amiga, dopo una breve parentesi con MSDOS. Poi via di Windows per anni (causa lavoro) ma l’unico computer che mi fa rivivere quelle sensazioni è l’attuale MacOS X, forse proprio per la sua natura di piattaforma ‘closed’ proprio come l’Amiga.
    Mi aggiungo al grazie per l’articolo, così chiudiamo in bellezza la settimana! :-)

  • # 4
    andres
     scrive: 

    Bell’articolo, innegabile nostalgia…
    Hai ragione, uno degli errori principali nella gestione C= fu quello di non scegliere un target chiaro…
    Del resto Amiga nasce in Amiga Corporation, non in Commodore, che la acquistò e la sviluppò a suo modo…
    Ma Amiga si ritagliò comunque un ruolo di assoluto rilievo in ambito grafico (dove la killer application fu il video toaster, assieme a Lightwave e ai tanti software per la grafica 3D), in ambito multimediale (perfino IBM dichiarò di usare Amiga e Scala al posto dei propri sistemi), nonchè, ovviamente, in ambito videoludico…
    C= era troppo diversa da Apple o IBM, e questa diversità, aveva aspetti positivi e negativi… C’è un interessante intervista di Dave Hanye in cui racconta come progettò gran parte dell’A2000 da solo, spiegando che alla C= al tempo avevi una libertà creativa che in un’azienda come la Apple non potevi nemmeno sognare…

    I veri problemi, alla C=, vennero nei primi anni novanta, quando questi errori di marketing, uniti a una malagestione finanziaria, portarono al tracollo, vicenda peraltro poco chiara… perchè in effetti non tutta la C= era mal messa, e benchè se ne potessero criticare diversi aspetti tecnici, la serie Amiga AGA vendeva molto bene…

  • # 5
    andres
     scrive: 

    Ci sono speranze per una recensione di AmigaOS 4.1?
    Forse Acube potrebbe darvi una macchina in prova, come ha fatto per OSnews…

  • # 6
    symonjfox
     scrive: 

    Quanti ricordi … un cassetto pieno di floppy, tantissime ore ad ascoltare i caricamenti tra un livello e l’altro …
    Poi tutti i mesi via in edicola a comprare K dove c’erano su tutti i trucchi e le recensioni dei giochi in uscita.

    In effetti è vero: l’amiga poteva essere utilizzata sia per cose professionali che per giocare e giocare bene (grafica e audio erano troppo avanti, altro che il x86 dell’epoca).

    Tantissime volte mi sono chiesto come mai sia fallita nonostante fosse stata migliore dei suoi concorrenti dell’epoca.

  • # 7
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    Commodore è fallita perché i suoi due presidenti s’erano stancati di spremere il giocattolo…

  • # 8
    D
     scrive: 

    Chi realizzò quello spot sarebbe stato da prendere a cazzotti sul naso.
    Prima su uno sfondo giallino mostra un computer bianco latte che quasi scompare, poi tira avanti per tutto il tempo ad imbrattare una tela (mi sono chiesto guardandola se era lo spot per i colori a tempera o se sarebbe spuntato fuori l’imbianchino della cinghiale col pennellone) e chiude facendo scorrere a tutta velocità un testino nero mal definito dove finalmente si capisce qual’è l’oggetto dello spot ?

  • # 9
    Mirko
     scrive: 

    Antigoriu non scherzo dicendoti che le tue parole mi hanno toccato molto sia per il tuo attaccamento al mondo amiga anche a me caro avendo più o meno la tua età ed essendo stato un felice possessore di amiga 2000 ma anche per come è nata la tua passione.
    Per quel che conta condoglianze per il tuo papà che hai perso troppo presto :(

  • # 10
    anonimo
     scrive: 

    @D

    Dimentichi che all’epoca gli “altri” avevano monitor a fosfori verdi a 80×40 caratteri.
    L’amiga con i suoi colori (fino a 4096 con HAM) era inarrivabile ed a quello puntava lo spot.

    Bisogna anche contestualizzarle le cose.

    Un Amiga user&fan

  • # 11
    Gab!
     scrive: 

    mamma mia mi viene voglia di andare a prendere in soffitta il mio mitico amiga 1200, quanti soldi ci ho speso quegli anni, l’hard disk interno da 120 mega, la scheda di espansione blizzard con 8 mega di fast ram + coprocessore matematico.
    chissa’ se funziona ancora ormai sono quasi 10 anni che non lo accendo piu’,uno di questi giorni lo vorrei provare ma non ho il coraggio di accenderlo se poi non funzia piu mi prende un infarto, sarebbe un colpo troppo duro da sopportare.

  • # 12
    D
     scrive: 

    “Bisogna anche contestualizzarle le cose.”

    Ed infatti ho contestualizzato: quella è la pubblicità della giotto non di un computer.

    Vuoi pubblicizzare un computer che ha i colori sullo schermo mentre gli altri no ?
    Prendi una massa di pc e mac, visto che ai tempi la pubblicità comparativa non era ancora legale, li metti di sfondo senza mostrare marchi mentre cercano di mostrare qualcosa e davanti in primo piano l’amiga col suo schermo che spara colori veri e lo scrivi a caratteroni ben leggibili sullo schermo “noi possiamo e loro poveretti no”.
    Lo sbaglio che è stato fatto è stato di credere che qualcuno vedendo quello spot, avrebbe capito che si parlava di computer in grado di fare cose ben particolari.
    Uno spot così sarebbe uno sbaglio ancora oggi che viviamo dentro questo mondo di pc in costante evoluzione, figuriamoci allora.

  • # 13
    Medicina
     scrive: 

    A me piace quello spot.

  • # 14
    Drago
     scrive: 

    L’Amiga… il solo nome basta e avanza per rievocare molti tra i miei ricordi più felici.
    Grazie Jay per aver regalato al mondo il più bel computer che uomo potesse concepire ç__ç

    Un Amiga è per sempre… (scusate la frase scontata ma IMHO verissima ella sua semplicità)

    Amiga lover

  • # 15
    MarcoC
     scrive: 

    Ho sempre odiato l’amiga, ai tempi delle superiori ce l’aveva il mio compagno di banco e io no. Una volta nel 1990 mi ha invitato a casa sua e abbiamo giocato a due tre giochi ricordo ancora uno strategico ambientato nel mondo dei pirati bisognava gestire le navi il bottino e i marinai.. tutto molto bello.
    Mi ha stupito il monitor, l’interfaccia, gli accessori e il prezzo mi disse che suo padre gliel’ha comprata a circa 3 milioni di lire, tutte cose per me inimmaginabili.
    Al contrario io a casa avevo un vecchio commodore c64 che si scassava sempre ci giocavo due tre volte e poi non funzionava più dovevo perciò portarlo a riparare aspettare un bel pò di tempo e naturalmente pagare per cui l’ho abbandonato. Ho fatto tutte le scuole medie e superiori (dal 86 al 94) senza computer.
    Che prio che la commodore è fallita.
    Un saluto a tutti i pirlaga.

  • # 16
    miroku79
     scrive: 

    Uno dei miei primi computer fu proprio l’Amiga 500. Ho adorato quel computer, da cui ho imparato le basi dell’informatica, al punto che sapevo programmare in c a 12 anni quando i miei amici, che avevano un pc compatibile, non sapevano nemmeno modificare un file bat di ms-dos, e nonostante avessero computer molto più potenti (386, alcuni anche 486), spesso venivano a casa mia a giocare perchè l’amiga tra blitter, copper e altri coprocessori si difendeva molto bene, sopratutto con i platform, che all’epoca andavano di moda.

    Concordo con l’articolista sul management idiota che ha avuto la Commodore, sopratutto perchè a differenza di altre famose case, come Microsoft e Apple, non ha mai stretto accordi commerciali per lo sviluppo di software commerciali o sviluppato in proprio dei programmi adatti alle aziende. Microsoft e Apple avevano Win 3.1 e Mac OS che erano ridicoli rispetto al Workbench, ma con Office, il supporto di Adobe, accordi commerciali con moltissime società di software si sono mangiate il mercato, mentre la Commodore è rimasta a guardare, pensando che bastasse disporre di una macchina molto superiore alla concorrenza per sfondare automaticamente sul mercato.

  • # 17
    Daniele
     scrive: 

    Uno dei miei primi computer fu proprio l’Amiga 500. Ho adorato quel computer, da cui ho imparato le basi dell’informatica, al punto che sapevo programmare in c a 12 anni quando i miei amici, che avevano un pc compatibile, non sapevano nemmeno modificare un file bat di ms-dos, e nonostante avessero computer molto più potenti (386, alcuni anche 486), spesso venivano a casa mia a giocare perchè l’amiga tra blitter, copper e altri coprocessori si difendeva molto bene, sopratutto con i platform, che all’epoca andavano di moda.

    Il mio primo primo computer fu il C64, avevo 6-7 anni :-)

    Ma quando è arrivato a casa mia l’Amiga 500 ero in delirio.
    Amiga 500+ espanso 1 mega di ram + orologio, kickstart 1.3-2.04 in dualboot, moduli A520 + A590 (4 mb aggiuntivi di ram e HD SCSI da 20 mega)…
    Deluxe Paint, workbench, editor di testo (non ricordo il nome), giochi, qualche rozzo programmino scritto in BASIC….

  • # 18
    Daniele
     scrive: 

    scusate manca un pezzo di post…

    Ho speso molto tempo con in prodotti C=, e ho imparato molte conoscenze BASE di informatica con il loro hardware/software…
    Ero anche un ragazzino all’epoca (avevo circa 12 anni)…
    Internet di oggi era un sogno… (ho iniziato con internet nel natale 97-98 a 14 anni)

  • # 19
    Matador
     scrive: 

    A500, sinonimo per me di tante belle partite di Bloodwitch, Speed Ball 2, Cannon Fodder, Another World, Flash Back, Tilt, Syndicate, IK+ e ne dimentico tanti, che bei ricordi :)

  • # 20
    Alessio Di Domizio (Autore del post)
     scrive: 

    Bloodwytch, che gioco! Grazie di avermelo ricordato, ne parlerò.

  • # 21
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    @MarcoC: la tua mi sembra la classica invidia del ****…

    @Daniele: l’editor più famoso su Amiga era Cygnus. Un capolavoro un già all’epoca (ed era completamente pilotabile con AREXX): chissà come sarebbe diventato oggi continuandone lo sviluppo.

  • # 22
    Gennaro
     scrive: 

    Il nome Amiga mi ricorda gl’interminabili litigi alle scuole medie (90/92) tra me (avevo l’adorato IBM PS/1) e il mio miglior amico (Amiga 500).

    Di quegli anni ricordo che l’Amiga era (già?) considerato praticamente una console … in quegli anni il Workbench credo d’averlo visto un paio di volte…. di solito s’inseriva il disco del giochino e vai.
    Certo, grafica e sonoro era davvero migliore (la mia comunque non cattiva VGA non reggeva bene), ma alla fine delle persone che conosco eh, chi all’epoca usava Amiga alla fine col computer giocava e basta, chi aveva altre piattaforme imparava anche altro.

  • # 23
    Pier
     scrive: 

    @Gennaro: è proprio li lo sbaglio di Commodore, non avendo le idee chiare hanno fatto diventare Amiga una evoluta console da gioco…

    Non sono stati lungimiranti, non hanno stretto accordi con i giganti del settore software di allora per rende la macchina una fantastica workstation che non disdiceva il gioco, lo ha fatto Microsoft nel software più avanti e Apple.

    Tornando al nostalgico…

    Ho avuto l’Amiga 1000, prima versione con amiga dos kickstart 1.0. mi ricordo ancora quando gli tolsi l’imballo, la frenesia di accenderlo, la prima prova con deluxe Paint con il disegno della tomba di Tutankamon…se ci penso mi tornano in mente tante di quelle cose…vabbè…

    Mi ricordo che l’ho aperta per vedere all’interno i chip, Il motorola 68.000, ai suoi coprocessori specializzati Denise, Paula, Agnus, …avevo 25 anni..

    e si, certe emozioni le ho rivissute solo molto dopo alla presentazione in un teatro di computer grafica con una decina di Silicon Graphics in bella mostra…

  • # 24
    Gennaro
     scrive: 

    Si si concordo … infatti non volevo “sminuire” Amiga, aggiungo, solo relativamente di recente sono usciti computer col medesimo rapporto prestazioni/prezzi!

  • # 25
    Flare
     scrive: 

    Il mio primo computer fu il Commodore 64, ma ho sempre ammirato molto Amiga ed ebbi in casa proprio un A500 (fiancheggiato da un 386). L’Amiga 500 richiamava i precedenti home computer anche nell’aspetto, ma era su un’altro piano e il 386 era meglio del piccolo computer a forma di tastiera solo dove contava la pura potenza del processore.
    Ricordo coi miei amici che andavamo, all’inizio degli anni ’90, a manifestazioni di computer grafica, immagini statiche e animazioni 2D e 3D all’epoca spettacolari.
    Ho una gran nostalgia di quei tempi.
    C’erano un sacco di possessori di Amiga che partecipavano… dall’A500 al 4000. Quanto sbavavo davanti a certi gioielli!
    Ma la maggior parte della gente li usava come ora si usano le PS3 e le Xbox. Mi è dispiaciuto molto vedere l’Amiga pian piano sparire dal mercato.

  • # 26
    lakar
     scrive: 

    Quoto Gennaro e Pier.
    Il mio primo computer è stato un commodore 128. Poi a inizio anni novanta volevo un computer nuovo. A quel tempo non conoscevo le mirabolanti capacità dell’Amiga ed ero abbastanza ignorante in informatica. Avevo solo sentito dire che aveva ottime capacità multimediali e ludiche. Infatti le uniche tre persone che conoscevo con un Amiga lo usavano come una console per videogiochi. A casa loro non avevano altro che pile di giochi e basta… Alla fine mi presi un 386 poiché a scuola si studiava informatica con programmi tutti DOS e Windows e la maggior parte dei miei amici aveva PC, il che era comodo per “procurarsi” programmi seri, non solo giochi (internet non c’era ancora). Del resto mi ricordo che a quei tempi i PC venivano venduti come IBM-compatibili o con la compatibilità industriale.
    Non credo di essere stato l’unico a fare quell’errore. Peccato. Anni dopo venni a sapere delle reali capacità di Amiga ma era troppo tardi: Commodore era fallita e i PC avevano già i pentium 200, sound blaster 32 AWE e schede acceleratrici 3DFX. Il confronto ormai era impari.

  • # 27
    Tcb
     scrive: 

    Fa sempre piacere ricordare i tempi dell’Amiga.
    A quei tempi, oltre alle ore spese passate davanti alla TV con capolavori videoludici come (tanto per citarne alcuni): Tutti i giochi del Team17, Cannon Fodder, Rainbow Island,Toki,La serie Pinball dei Digital Illusions,mi dilettavo con un mio amico a studiare l’ASM del 68000. Mi ricordo che ai tempi, non essendoci documenti facilmente reperibili come oggi su Internet,acquistai un ottimo corso di Asm dell’allora famoso Fabio Ciucci.
    Ragazzi che dire, per quei tempi, avevamo davvero tra le mani la macchina dei sogni.
    Che nostalgia, legherò per sempre il ricordo del periodo Amiga alla mia infanzia :)
    Only Amiga Makes it Possible ;))
    Un saluto a tutti gli appassionati.

  • # 28
    ClaudioBG
     scrive: 

    Ho ancora un’immagine vivida del giorno in cui portai a casa l’Amiga 500 (dopo anni di VIC 20) e assistetti al primo caricamento di Bubble Bobble come un cieco che comincia a vedere la luce!!! Ricordi incredibili! :’-)

  • # 29
    MarcoM
     scrive: 

    Non posso dimentica le ORE passate con i miei amici a giocare a PANG! (Ancora oggi giocatissimo in flash!) O Another World…secondo me il più bel gioco di tutti i tempi! Era come vivere un film… e c’era la sparatutto a scorrimento dove si giocava in due, uno era un elicottero e l’altro una jeep militare (non ricordo il nome).

    Che tempi magnifici, poche risorse informatiche ma infinito divertimento!

  • # 30
    Alessio Di Domizio (Autore del post)
     scrive: 

    @ MarcoM
    Silk Worm :-)

  • # 31
    saggio78
     scrive: 

    Mi ricollego a Antigoriu Masudda, con la differenza che mio padre, anch’egli passato a miglior vita, non regalò nè a me nè a mio fratello il tanto agognato Amiga. Allora cominciai a mettere da parte ogni lira e me lo sono poi comprato da solo. Una volta grande, con svariati PC alle spalle, me lo hanno fatto regalare (io, di mio, non l’avrei mai fatto) ad una nipotina che lo avrà usato si e no 2 volte. Destino crudele.

  • # 32
    Antigoriu Masudda
     scrive: 

    @ Mirko.

    Grazie 1000 per aver gradito il mio post…

    Per quanto riguarda mio padre, lo ricordo tutti i giorni con affetto e gioia…

    Grazie ancora… Buon Natale e buon 2010!!!!!

  • # 33
    Antigoriu Masudda
     scrive: 

    @ saggio78

    Io ho acquistato il mio primo Amiga (modello A600) il 20/10/1992 per la somma di 750.000 lire (i risparmi di 3 anni)…

    Il primo gioco che acquistai fu “Centurion”… sono ancora appassionato della Storia dell’Impero Romano. Gioco che completai in pochi giorni… ricordo che l’Impero Persiano era quello più forte, ma dopo averlo attaccato con 10 legioni consolari (60.000 fanti e 6.000 cavalieri in tutto) di quell’impero sono rimasti solo alcuni cammelli…

    Ciao!

  • # 34
    Andrea Palmatè
     scrive: 

    Il mio primo Amiga lo vidi a casa di un mio amico dove passavamo le ore a distruggere il mouse giocando a Defender of the Crown. Dopo decisi di acquistarlo (il 500) e lo pagai senza monitor e senza drive aggiuntivo circa 900.000 lire.. ma da allora non ho mai finito di staccarmi da Amiga… e mi dispiace che voi l’abbiate fatto..
    C’è ancora possibilità di tornare a provare le stesse sensazioni dell’epoca.. non faccio pubblicità perchè esiste google e potete cercare dove volete.. L’importante è che non vi aspettiate Amiga com’era allora.. un combinato hardware/software superiore a tutto quello che c’era attorno.
    Io continuo a sviluppare per AmigaOS e ho da tempo smesso di perdere ore e ore a fare software per Windows. tanto c’è già qualcuno che ci ha già pensato prima di voi. :)

  • # 35
    fastleo63
     scrive: 

    Bei tempi! Posseggo ancora un A1200, anche se li ho usati tutti, dal primo A1000 in su. Lavoravo nel laboratorio di un Commodore Point della mia città e ne ho riparati alcuni, anche se, ad essere sinceri, grossi problemi di affidabilità gi Amiga non ne hanno mai avuti, a differenza dei loro “antenati” C64…

  • # 36
    quiete
     scrive: 

    ce l’ho ancora e ancora ci gioco (quasi sl a kick off però); ho ancora lo scatolotto, le istruzioni e lo scontrino in lire tenuto a suo tempo x la garanzia… mi ricordo che ci compilavo in cobol… mi ricordo le prime animazioni con delux paint… mi ricordo i miei floppy di utility fatti con menù, animazioni e musica… mi ricordo gli albatros… corro subito a riaccenderla XD XD

  • # 37
    Davide
     scrive: 

    Volevo informare tutti che l’Amiga viene ancora prodotta. Dopo tante battaglie lagali adesso il sistema operativo (Amiga OS4) è in mano ad Hyperion Entertainment. Per di più, chi attualmente produce l’hardware (non potentissimo ma più che sufficiente per far girare OS4) è una ditta italiana – ACube –
    http://www.acube-systems.biz/
    http://hyperion-entertainment.biz/

    Io possiedo la Sam440 EP e posso dirvi che è un gioiellino.

  • # 38
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    Non si può pagare cifre astronomiche per un hardware così vecchio e limitato.

    Il più grosso errore dei successori di Commodore è stato quello di continuare testardemente a volersi differenziare, non passando a x86 come architettura, che è sicuramente più economica, performante, e disponibile in una notevole varietà (per tutte le tasche ed esigenze).

    AmigaOS 4 avrebbe dovuto girare su dei comunissimi PC: allora sì che sarebbe stata un’altra storia.

  • # 39
    AlexAmigaOS4
     scrive: 

    Ragazzi io ho una SAM440 e da due anni rivivo emozioni con AmigaOS4.1 che non pensavo mai più di riscoprire.
    Anche l’OS tra poco verà aggiornato e avrà ancora più armi a disposizione,e comunque con la sola SAM440 @677Mhz il desktop del WorchBench fa già brillare gli occhi con effetti grafici e trasparenze alla Winzozz che lo stesso Vista con i suoi Ghz può nascondersi,senza contare la reattività dei vari programmi,utility e giochi,disponibili su OS4Depot e lo storico Aminet.
    Per chi vuole tornare a rivivere il mondo Amiga attuale e magare sviluppare programmi… invito tutti gli Italian Fans a visitare e iscriversi sul forum Italiano “AmigaNews.it”: http://amiga.ikirsector.it/index.php

  • # 40
    andres
     scrive: 

    Amiga oggi è un sistema per appassionati (di Amiga, di informatica alternativa, di OS), va visto in questo senso…
    La scelta dell’architettura PowerPC fu fatta quasi 10 anni fa, quando la situazione era molto diversa, sembrava la strada più ovvia e naturale.
    Comunque, anche se AmigaOS fosse portato su x86, potrebbe girare solo su una piattaforma di riferimento, non su qualsiasi PC… non ci sarebbero le risorse per supportare infinite configurazioni, e non avrebbe molto senso…

  • # 41
    AlexAmigaOS4
     scrive: 

    Ragazzi io ho una SAM440 e da due anni rivivo emozioni con AmigaOS4.1 che non pensavo mai più di riscoprire.
    Anche l’OS tra poco verà aggiornato e avrà ancora più armi a disposizione,e comunque con la sola SAM440 @677Mhz il desktop del WorchBench fa già brillare gli occhi con effetti grafici e trasparenze alla Winzozz che lo stesso Vista con i suoi Ghz può nascondersi,senza contare la reattività dei vari programmi,utility e giochi,disponibili su OS4Depot e lo storico Aminet.
    Per chi vuole tornare a rivivere il mondo Amiga attuale e magare sviluppare programmi… invito tutti gli Italian Fans a visitare e iscriversi sul forum Italiano “AmigaNews.it”: (http://amiga.ikirsector.it/index.php)

  • # 42
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    @andres: per quanto uno possa essere appassionato, non trovo sensata la scelta fatta. Già allora il mercato di riferimento era quello degli x86 e dei PC.

    In ogni caso, anche avendo intrapreso quella strada, non si può ciecamente continuare a seguirla all’infinito: bisogna confrontarsi con la realtà. Apple l’ha fatto ed è passata sul carro dei PC già da un po’ anni, traendone ampio giovamento.
    Perché i produttori di AmigaOS si ostinano a continuare così? E’ un suicidio.

    Che poi AmigaOS non possa girare su qualunque PC è pacifico, ma succede anche per Apple con OS X e per AROS. Inoltre il supporto può sempre migliorare col tempo.

    @AlexAmigaOS4: hai mai provato AROS in versione nativa x86 (adesso c’è pure quella x86-64)? Va bene che il target è ancora quello di AmigaOS 3.1/3.5, ma manca forse la velocità? La reattività? I programmi? Le utility? I giochi?

    Il tutto a un costo irrisorio, paragonato a quello di una SAM440.

    Purtroppo AROS non è aggiornato con le migliorie apportate da AmigaOS 4.0 e 4.1, e la compatibilità con le 3.x non è ancora al 100%, anche se buona e utilizzabile.

  • # 43
    andres
     scrive: 

    @Cesare
    In linea di principio sono perfettamente d’accordo con te, Amiga avrebbe dovuto (dovrebbe) seguire in piccolo la strada di Apple…
    Però, va detto che:

    – nel 1999, o nel 2000, quando fu scelto il PowerPC, la situazione era davvero molto diversa: si trattava di un architettura interessantissima capace forse di superare le prestazioni Intel anche in ambito desktop…

    – il porting su x86, oggi, non è purtroppo praticabile. Hyperion è stata sempre molto chiara su questo, con le risorse attuali la cosa richiederebbe qualche anno, e inoltre nessuno ha i soldi per finanziare un lavoro così lungo.

    Considera poi che AmigaOS, noto per leggerezza e velocità, gira molto bene sulle SAM… che poi hanno caratteristiche interessanti, quali l’assoluta silenziosità, il bassissimo consumo ecc…

  • # 44
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    Non lo metto in dubbio, ma ciò è vero anche per tante soluzioni x86, da parecchi anni a questa parte. Ci sono soluzioni per tutte le tasche e per tutte le esigenze, al contrario dei PowerPC.

    Nel 1999/2000 è vero che i PPC avevano prestazioni mediamente superiori ai x86, ma nemmeno di tanto. I costi, però, rimanevano superiori, e la loro diffusione misera.

    Ultima cosa, il porting su x86 è molto più facile di quel che si creda. Dubito fortemente che esistano copiose parti del s.o. scritte in assembly, e dubito pure che si siano legati mani e piedi a quell’architettura, perché sarebbe stato poco lungimirante (e ci sono andato leggero).

    AROS, la cui comunità di sviluppatori è insignificante e procede lentamente (perché ci lavorano nel tempo libero, quando possono), supporta x86, x86-64 (che c’entra ben poco con la precedente, te l’assicuro), PowerPC e i vecchi Motorola 680×0.

    Se Hyperion non ce la con le risorse che ha può:
    – sfruttare il lavoro di AROS;
    – cercare programmatori più abili.

  • # 45
    Andrew
     scrive: 

    Carissimi ” AMIGHISTI ” e ex ” AMIGHISTI ” ,
    mi fa molto piacere leggere che cosa ne pensate di un computer che ha fatto storia sbaragliando tutti i concorrenti dell’ epoca.
    Siete anche liberi di non credermi,ma il mio AMIGA 500 con workbench 1.3 compatibile 1.2, monitor 1084s COMMODORE non PHILIPS scritta blu,drive esterno A 1011,espansione 512 A501 con orologio che mi segna la data di oggi funzionano tutti alla grande.L’unica cosa che ci tengo a dire e’ questa:quando ho voglia di videogames, siccome sono un retrò gamers infilo nel drive da 3 pollici e mezzo i dischettti doppia densità doppia faccia e salvo i smagnetizzati riesco ancora a caricare molti applicativi.Mi piacerebbe fare un elenco dei videogioghi e dei programmi che sono tutt’ora in mio possesso.La mia fortuna ? conoscere tanti ” AMIGHISTI “.Per il momento e’ tutto,alla prossima se lo desiderate.

  • # 46
    Andrew
     scrive: 

    Ho dimenticato di dire cose importanti:
    la prima:e’ quella riguardante l’ espansione di memoria 512 mega,
    la seconda:vorrei chiedere ad AlexAmigaos4 se mi puo’ gentilmente spiegare che cosa e’ una SAM440 purtroppo,il sito web che ne parla non e’ molto chiaro al riguardo grazie e scusa se ti ho disturbato.

  • # 47
    FRANCESCO
     scrive: 

    Non avete parlato della over the top progettata e realizzata da hardital…. come mai?

  • # 48
    Scrambler
     scrive: 

    Sto per piangere…

  • # 49
    Michael
     scrive: 

    Salve a tutti!

    Ho il piacere di informarvi che al seguente link:

    https://sell.streetlib.com/go/4J2bsOjX7 (ebook 0,99€ e cartaceo 9,90€)

    potete acquistare il mio romanzo basato sull’Amiga 500. E’ un’avventura fantastica di chi, come me, vorrebbe far rivivere il favoloso PC col quale sono cresciuto! :D

    La trama è questa:

    Sabato mattina di fine Gennaio, Michael è un inventore alle prime armi e si dedica ad un paio di progetti che sta conducendo. Quella mattina, sua figlia Sofia, gioca allegramente con tutti i suoi giochi preferiti mentre la madre Federica ordina la casa con la sua grande meticolosità.
    Curiosa e libera di entrare nel laboratorio, la piccola finisce nei guai: viene catapultata all’interno di un vecchio videogioco.
    Sulla base delle scelte del lettore, il racconto può seguire strade differenti, esplorando il meraviglioso mondo dell’Amiga 500, computer che ha fatto la storia.
    Riusciranno i genitori a far uscire la piccola da quel mondo virtuale? Sarebbe troppo facile conoscere la fine così, bisogna leggerlo per scoprirlo

    Si tratta di una storia a bivio, quindi sarete direttamente voi a decidere come far evolvere la storia rivisitando grandi glorie del passato.

    Per me sarebbe una grandissima soddisfazione ricevere le vostre recensioni su streetlib e su Amazon.

    Un abbraccio a tutti voi e buona lettura!

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