Il caro e vecchio Celeron sulla vetta del mondo. O quasi…

Alcuni giorni fa mi è giunta notizia che due overclockers appartenenti al team di overclock del sito belga di recensioni Madshrimps hanno stabilito un nuovo record di overclock di un processore, riuscendo a sorpassare la vetta degli 8GHz (8116.19 MHz per la precisione) ed entrando di diritto nell’Olimpo degli overclockers, raggiungendo niente meno che il secondo posto assoluto per la frequenza più alta mai raggiunta. Il risultato, ottenuto con raffreddamento tramite “tolotto” e LN2, non solo è ragguardevole per il punteggio in sé, ma perché è stato ottenuto con un banalissimo processore Celeron D 352 con frequenza di bus di 533MHz (133 quad pumped).

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Quando si dice: siamo piccoli ma cresceremo…

Il bello di tutto ciò è che il record è stato ottenuto anche con relativa facilità da parte degli overclockers (“Blind” e “Massman”) durante una “due giorni” sponsorizzata da uno dei più grandi shop di materiale hardware del Belgio, Alternate. Passatemi il link al negozio sponsorizzante, perché merita una riflessione: il costo dell’evento non avrà superato neanche i 3000€, a dirla buona.

Perché mi metto a parlare di costi di un evento di overclock? Semplice: se vi ricordate, poco tempo fa qui su Hot Spot ho disquisito sui record battuti da AMD in overclock, risultati ottenuti in eventi creati apposta, con tanto di presentazione stampa, inviti ufficiali ai “reviewers” e “bloggers” di professione, carta stampata del settore, ecc. Il costo di tali eventi sicuramente avrà superato i 30-50 mila €uro, pagati in toto da AMD. Quando poi ho letto della news sull’evento organizzato poco tempo fa dai 5 grandi del settore HW in Italia, evento che ha preso il nome altisonante di “The Powerful Five Alliance“, che altro non è che una cooperativa di aziende aventi l’intento comune di vendere il più possibile HW compatibile tra di loro, sotto la bandiera “dell’ottimizzazione” per un overclock più alto, facile, veloce, non ho potuto evitare di pensare che bene o male tutte le aziende stanno puntando verso questa shiera di appassionati del PC, gli overclockers appunto.

Quello che cambia, però, è l’investimento profuso, in termini economici. AMD, da un lato, per tentare di risalire la china dopo divisioni e decisioni di acquisto decisamente affrettate, punta moltissimo su questa nicchia di mercato (perché ammettiamolo, l’overclocker è un personaggio di nicchia nel mercato globale dei PC) spendendo e spandendo con eventi che oltre a simboleggiare “quanto ce l’ho grosso” sinceramente poco dimostrano. Le CPU overclocckate sono le Black Edition, l’edizione speciale di una già ottima CPU, il non plus ultra della produzione in termini di chip. E nessuno mi toglie dalla testa che, inoltre, sono anche “hand picked” dagli ingegneri di mamma AMD, specificatamente per eventi del genere.

Intel dal canto suo si sta preparando a fare altrettando, approntando una serie limitata di 1000 CPU proprio per contrastare il dominio nei record dell’avversaria. Tanto per riprendersi la corona.

Il record del Celeron compiuto dal duo belga però ha tutt’altro sapore. Innanzitutto, nonostante i pochi soldi a disposizione (si, Alternate sarà anche grande come realtà commerciale, ma Intel e AMD sono produttori, tutt’altro pianeta…) i due overclockers sono riusciti nell’impresa non solo di arrivare a graffiare la vetta della classifica mondiale per la frequenza più alta ottenuta, ma lo hanno fatto con una CPU che decisamente è (o meglio era) di fascia bassa. E non è stata scelta appositamente per questo evento, anzi: è stata presa dal magazzino del negozio. A caso. Questo mi fa pensare, e molto.

Piccola parentesi: questo non è l’unico Celeron che figura in classifica. Nei primi 10 posti ce ne sono ben 6, gli altri 4 lasciati al Pentium 4.  Predominanza Intel assoluta, quindi.  Anzi, AMD non figura proprio in questa particolare classifica. Ecco spiegato l’accanimento di AMD.

Aggiungendomi al coro dei complimenti al “fantastico duo” belga, vi lascio con una considerazione: alla fine, chi ci ha guadagnato di più da quell’evento sono stati proprio i due simpatici overclockers. Si sono divertiti, hanno potuto battere parecchi record (tra cui quello di overclock su scheda video Nvidia 9600 GT, raggiungendo il terzo posto assoluto nel 3dMark01, relativamente per quella scheda video, ovvio), hanno acquistato un po’ di notorietà internazionale (i famosi 15 miunti di fama che non si negano a nessuno) e si sono portati a casa un bel ricordo. Senza l’assillo dello sponsor pagante che vuole il risultato a tutti i costi.

Lo sponsor ci ha guadagnato in pubblicità,  ovviamente, ma è riuscito a catalizzare su di sé l’attenzione del mondo degli overclockers con relativamente poca spesa, organizzando un evento simpatico e piacevole (da quanto ho letto dai resoconti e parlando con lo staff di Madshrimps direttamente) senza tanti fronzoli, più mirato quindi a divertire che a vendere. Obiettivo centrato in pieno.

Magari i grandi del settore commerciale nostrano facessero altrettanto. Per il momento ho solo memoria di piccoli eventi organizzati con molto sforzo da altrettanto piccoli negozianti. Con risultati il più delle volte deludenti. Ma questa è un’altra storia.

PS: per chi non se ne fosse accorto, il primo posto assoluto appartiene ad un team Italiano.

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