Gli anni ’80 non hanno visto solo l’ascesa del fenomeno dei manga e OAV giapponesi. Anche la controparte americana con i comic Marvel e le produzioni sbarcate sulle televisioni nostrane hanno avuto un incredibile successo. Chi non ricorda i GI Joe, i M.A.S.K.,He-Man e i tanti che incollavano le nostri mani paffute al teleschermo. D’altra parte non è un caso che la cinematografia contemporanea riscopra queste vecchie glorie per farne dei blockbuster.
Uno dei tanti fenomeni globali fu quello delle Teenage Mutant Ninja Turtles. Basato sul fumetto (molto più dark) di Kevin Eastman e Peter Laird, verso la fine del 1987, fece il suo debutto la serie TV. E nel 1989 finalmente il primo videogioco.
Il maestro ninja Hamato Yoshi, dopo essere stato esiliato a causa del tradimento di Oroku Saki (in seguito conosciuto come Shredder), si rifugia nelle fogne di New York dove raccoglierà quattro tartarughe dando a ciascuna di esse il nome dei più grandi artisti del Rinascimento: Donatello (Donato di Niccolò di Betto Bardi), Leonardo (Da Vinci), Michelangelo (Buonarroti), Raffaello (Sanzio).
I cinque personaggi dopo essere venuti a contatto con una sostanza radioattiva scaricata nei condotti (proprio da Shredder per ucciderli) subiscono una mutazione permanente diventando le tartarughe ninja.
Ognuna porta una fascetta colorata diversa e un’arma che li rende riconoscibili: pugnali, katana, nunchaku e bastone bo.
Il videogioco venne distribuito sulla stragrande maggioranza delle piattaforme, Amiga, Amstrad, Atari ST, C64, MSX, Spectrum e NES.
Proprio quest’ultimo ebbe un enorme successo, risultando tra i titoli più venduti con publisher diverso da Nintendo.
Ognuno di noi ha avuto qualche gioco preferito della propria infanzia.
Questo è uno dei miei. Quando lo vidi per la prima volta a casa di un mio amico rimasi affascinato dai colori sgargianti, le ambientazioni così ben rifinite, l’esatta riproduzione dei personaggi e dei mezzi che comparivano nelle puntate del cartone animato.
Il furgone è il mezzo di locomozione abituale e la visuale è con prospettiva dall’alto, una volta entrati con il proprio personaggio (eleggibile all’inizio del gioco) all’interno delle fogne ha inizio l’azione vera e propria.
Nonostante la realizzazione fosse notevole per l’epoca, ed è grazie a titoli come TMNT che Sega fu costretta a spingere sul Sega Mega Drive (perché la battaglia degli 8 bit era chiaramente persa), non furono lesinate critiche sul livello di difficoltà e sul gameplay a dir poco frustrante dopo qualche stage, il cui superamento era possibile solo con la sconfitta dei vari boss.
Io me lo ricordo bene perché pur essendo abbastanza abituato ai videogiochi, resta uno dei pochi che non sono mai riuscito a finire.
Nonostante ciò, il character design fu sfruttato ancora negli anni a venire, con risultati sempre piuttosto positivi.
Per oggi è tutto ma continueremo a parlarne nelle prossime puntate.
Cowabunga!
mitico sto gioco!!!!!
lo riuscii a finire solo sull’emulatore (grazie ai salvataggi) qualche anno fa.
Era molto carino perché potevi usare i vari personaggi, ognuno con un arma diversa, il che cambiava molto il gameplay (donatello aveva l’arma più lunga e potente, ma si faceva fatica a direzzionarla)
Anche le armi secondarie erano carine (mitico il boomerang)
i livelli sott’acqua, a disinnescare le bombe!!!!
Bello, me lo ricordo ancora, io l’avevo sul 286 ma nn sono mai riuscito ad andare oltre il secondo o terzo stage… :P
giocato e finito da piccino, 5-6 anni circa avevo (e c’avrò giocato mooolto tempo..praticamente un estate..da mia nonna)
uno dei migliori giochi a cui abbia mai giocato (insieme ai grandi Zelda1, Ghostbusters e Battletoast), ogni tanto lo rigioco con l’emulatore.
Io avevo la versione Amiga, ma non mi piaceva molto.
La versione da sala giochi era molto più bella (quella in stile Double Dragon per capirci).
Ultimamente ho giocato anche alle tartarughe ninja che sono uscite poco tempo fa, carino il gameplay…
x thebol
bello il boomerang e gli shuriken. I livelli sott’acqua erano un casino ma fantastici, non a caso ho preso quello come riferimento per lo screenshot :)
x Don Luca
anche io non sono andato molto oltre il 3°. Il problema era l’unica barra di vita a disposizione. Nel seguito hanno corretto fortunatamente il problema e non a caso è diventato uno degli arcade più giocati dell’epoca.
x spannocchiatore
hai citato tre dei miei giochi per NES preferiti. Grande :D
Battle(toads) fu il mio primo gioco comprato per telefono e fatto spedire dalla Leader stessa (l’allora publisher italiano).
Ghostbusters lo vidi a casa del solito amico, mentre Zelda fu un regalo.
Complimenti comunque per averlo finito a 5-6 anni.
x Simonjfox
l’arcade era appunto il seguito :)
come tipo di controlli cambiava abbastanza, difficoltà bilanciata ed il divertimento di poter giocare in multiplayer.
Ne parlerò senz’altro più avanti perché anche quello fu un gran titolo.
E’ inutile, i videogiochi di un tempo avevano un tale appeal che i giochi di ora se la sognano. A questa versione nn ho giocato, ho giocato solo la 3 e la 4, vorrei 10 centesimi per quante volte ho premuto il tasto attack in questi giochi.
Io ricordo con grande piacere la versione per Mega Drive. Poterci giocare in due era fantastico.
TMNT deve essere un bel fumetto, peccato non sia pubblicato in Italia, io mi “accontento” delle sporadiche e confusionarie uscite di Usagi Yojimbo.
io avevo la versione nes, il gioco era interessante e vario ma non era realizzato benissimo, mi ricordo che era frustrante e mal bilanciato tra i personaggi. il risultato era fin troppo difficile mi pare. a me non piacque molto.
x Jacopo Cocchi
e pensa che mio fratello ne aveva 11 e mio cugino 4-5 (non mi ricordo bene le età)..eravamo il classico gruppetto con una console e si giocava a turno, mentre gli altri guardavano a bocca aperta aspettando il proprio o incitando il giocatore di turno.
Ricordo che il livello più bello era quello dove c’era come mostro l’intesso meccanico (dove sparavi alla bocca col mitico donatello, la tartaruga più forte). In quel livello i mostri erano relativamente forti (bisognava imparare il momento giusto per colpire, e sfruttare i bug del gioco).
Il livello più difficile senza ombra di dubbio l’ultimo, dove bisognava arrivarci o con leonardo o donatello, gli altri si “sacrificavano” per la patria.
Un gioco difficile, secondo me, non tanto per la difficoltà intrinseca, ma perchè non ci sono i salvataggi. Infatti si finiva in 5 ore abbondanti di gioco, non di più.
Altro esempio di gioco difficile perchè senza salvataggi era il mitico Rygar (lo ricordo per la musichetta quando si era nella stanza del Buddha), che alla fin fine durava 5 orette scarse, però si poteva ripetere il livello quanto si voleva (cioè mai Game-Over).
x Mede
Vero.
Il bug più “simpatico” (infatti se lo sfruttavi a dovere riuscivi ad andare avanti senza perdere tanta energia) era quello che se andavi avanti ed indietro di pochi passi, se c’erano nemici davanti poi magicamente scomparivano (ed il contrario: nemici morti che rapparivano..), oppure con donatello, se ti giravi ed usavi l’arma, in alcuni casi ricompariva dal lato opposto dello schermo.
Inoltre, Donatello era quello decisamente più forte, poi Leonardo e gli altri due (facevano pietà o perchè arma a cortissimo ragio-raffaello o arma debole-michelangelo).
Comunque per me gran bel gioco.
x Jacopo
ero piccino ed i ricordi giocano brutti scherzi, infatti battleTOAST mi sembrava un nome stupido..eheh