Darrel Ward, Product Manager in capo di Dell per la divisione Business, intervistato da Cnet ha dichiarato di nutrire qualche dubbio sulla politica dei prezzi che Microsoft adotterà per Windows 7.
Purtroppo il dirigente non scende nei dettagli, spiegando però che i costi delle licenze praticati ai produttori saranno più alti di windows XP e di Vista.
Il rischio è che gli utenti, specialmente quelli che puntano alla fascia economica possano essere riluttanti ad aggiornare il proprio pc, specialmente in tempo di recessione economica.
Già Windows Vista aveva portato ad un innalzamento dei prezzi di desktop e notebook economici, vuoi per i costi di licenza superiori, ma anche per l’aggiornamento hardware che si era reso necessario per supportare correttamente le richieste del nuovo sistema operativo, con non poche polemiche anche allora.
I margini risicati che i produttori di computer ottengono dalla vendita di ogni singola macchina non permetterebbero eventualmente un “sacrificio” per calmierare l’impatto di Windows 7, rischiando di portare i prezzi di attacco dei notebook abbondantemente sopra i 600 euro.
Tutto questo poi avviene nel momento del boom dei netbook e della nascita di un nuovo segmento di notebook ultramobile a basso costo basato sulla piattaforma CULV di Intel e Yukon di AMD.
Molti dubbi suscita anche l’annunciata “Starter Edition“, versione a basso costo di Windows 7 che permetterà però l’esecuzione di non più di tre applicazioni contemporaneamente, che potrebbe essere una soluzione oltre che fastidiosa, anche inadatta alle esigenze del mercato a cui è destinata
Se Dell si lamenta, Microsoft dal suo punto di vista fa il suo gioco, in un mercato essenzialmente privo di concorrenza nelle fasce più a basso costo, a Redmond possono preoccuparsi più dei propri margini più che quelli dei suoi diretti clienti.
Resta però il problema dei netbook e MID per Microsoft, nonostante il mercato richieda insistentemente soluzioni windows based, il posizionamento di mercato di tali dispositivi non permette chi li fabbrica di acquistare licenze software a cuor leggero. In questo modo non solo si cerca di spingere i clienti finali ad acquistare soluzioni alternative finali basate su Linux ma si investe sullo sviluppo di nuove soluzioni sempra basate sul sistema operativo open source. Persino Intel, non trovando evidentemente in Microsoft un adeguato supporto alle soluzioni Atom ha deciso di fare da sola e di portare avanti lo sviluppo di Moblin, arrivato in questi giorni alla seconda release.
Si tratta di un sistema operativo, anch’esso su base Linux con l’interfaccia e una serie di applicativi pensati appositamente per i dispositivi a cui Atom è destinato.
Viste anche le prime timide minacce mosse dall’architettura ARM abbinata ad Android che sta cercando di allargarsi verso territori che sono sempre appartenute all’accoppiata Microsoft-Intel, il creatore della piattaforma x86, che non ragiona certo giorno per giorno, inizia già da ora a preparare una controffensiva, con o senza Micrososft.
L’interfaccia di Moblin, mostrata in questi giorni, mi sembra veramente notevole:
http://www.youtube.com/watch?v=QFJaDy6ySbU&feature=channel_page
Micorosft si sente al sicuro (imho) per la quota di mercato che ha e la bontà (prevista fin qui) di Seven, ma sono convinto che Moblin rappresenterà un vero concorrente. Dare a Seven un prezzo alto potrebbe essere rischioso.
Non credo che Ballmer sia commercialmente all’altezza di Gates. Ballmer crede di avere in mano un monopolio e intende sfruttarlo, anche perché per la prima volta da una vita M$ ha i conti in rosso. Il suo ragionamento fila solo fino a un certo punto… più spazio lascia agli altri (Ubuntu, Moblin, Android) più software nasce per loro e più Windows perde presa. E più utenti hanno modo di conoscere altri sistemi, più diventano capaci di fare paragoni e chiedersi “ma perché windows è così e non come $(OSpincopallo), che sarebbe meglio?”
Complimenti ai programmatori Intel. Già la v2 Alfa (ancora con XFCE) si distingueva per tempi di boot impressionanti pur su una misera chiavetta usb. Ora (dal mese scorso) Moblin è sotto Linux Foundation, che aveva dichiarato che Moblin sarebbe stato neutrale rispetto ai produttori (cosa che preoccupava già qualcuno), anche se i dipendenti di Intel continueranno a lavorarci sopra (buona cosa, visti i risultati finora).
Anche le prestazioni dei chip grafici Intel sotto Linux non dovrebbero più fare rimpiangere Windows (alcuni chip avevano problemi) coi kernel 2.6.29 e 2.6.30 più i nuovi driver (li sto usando su Ubuntu 9.04, che appena installato, mi faceva 1 fps con wine e tux racer! o_o Ora invece va perfettamente).
vabè vorrà dire che la pirateria godrà di tempi prosperosi e migliori, oppure linux arrivera a livelli mai visti e mac cominciera a vendere sicuramente di piu perchè un sistema operativo mac costa 100dollari (una mia amica lo ha comprato online poco fa per il suo macbook)
io personalmente non mi preoccupo perchè ho il vista e l’xp originale e spero vivamente che la pirateria massacri le vendite di windows 7 e faccia passare a microsoft quello che ha fatto passare a tante aziende che ha fatto fallire ;)
@Megawati
Evita di sparare cazzate. Ms non ha alcun conto in rosso.
“Già Windows Vista aveva portato ad un innalzamento dei prezzi di desktop e notebook economici, vuoi per i costi di licenza superiori”
Questa da dove salta fuori?
I prezzi della licenza OEM di Vista erano praticamente identici a quelli di XP.
@megawati
Ballmer e’ CEO di MS dal 2000… vedi tu…
Infatti di cose insensate in questo articolo ce ne sono parecchie. Tutte le licenze Vista costano meno delle corrispettive XP attualizzate. Vorrei proprio sapere come fanno i conti alla Dell.
@ Cael
Cerca di evitare linguaggio scurrile. Per quel che riguarda i conti in rosso MS è lontanissima dall’averli, ma è pur vero che è asserragliata sui suoi margini e, in tempi di netbook – come ha affermato lo stesso Ballmer “netbooks are killing us” – i margini si restringono per tutti, anche per loro.
Se trovi che ci siano “cose insensate” citale e se ne discute.
Per quel che riguarda le licenze, parli di retail o OEM? A quale listino ti riferisci?
“vabè vorrà dire che la pirateria godrà di tempi prosperosi e migliori, oppure linux arrivera a livelli mai visti e mac cominciera a vendere sicuramente di piu perchè un sistema operativo mac costa 100 dollari (una mia amica lo ha comprato online poco fa per il suo macbook)
io personalmente non mi preoccupo perchè ho il vista e l’xp originale e spero vivamente che la pirateria massacri le vendite di windows 7 e faccia passare a microsoft quello che ha fatto passare a tante aziende che ha fatto fallire ;)”
Lo dico senza tono polemico, ma chissa’ perche’ mai ogni volta che viene fuori il prezzo di un so windows tutti i mac fan escono dai boschi dichiarando che Os X costa solo 100-150$/€/£ ? Si dimenticano che hanno pagato 1000+ € per l’hardware per far girare questo sistema operativo, o e’ un costo per cosi dire ignorato ? ^_^
La notizia pero’ non e’ precisa, perche’ la critica di Dell non era rivolta alle versioni oem (che come sanno anche i pesci costa si e no 50 $ ai grossi oem tipo Dell/ Hp etc…) bensi’ era una critica rivolta al prezzo delle licenze RETAIL.
Sapete le confezioni che potete comprare nei negozi tipo Mediaworld, Saturn, etc.., ecco Dell parla di quelle.
Ora come ora il prezzo delle licenze RETAIL di windows Vista e’ di gran lunga inferiore al prezzo che chiedeva la Microsoft per Windows XP (home o professional) Retail. Il motivo lo sappiamo tutti e cioe’ lo scarso interesse commerciale per questo sistema operativo. Guardate che quando Vista usci’, il prezzo delle Retail era allineato o anche piu’ caro (nel caso della Ultimate) rispetto a XP pro e Xp Home Retail. E solo con il SP1 che Microsoft in una MOSSA UNICA NELLA SUA STORIA decise di ridurre il prezzo in alcuni casi anche di oltre il 50%. Tanto e vero che una licenza Retail di Vista Ultimate in europa costa sui 220 € (andate su amazon.co.uk) mentre XP professional non e’ mai andato sotto i 350 € (e questo soltanto a fine vita).
Ora Microsoft si e’ resa conto di quanto interesse sta succitando Windows 7 e quindi in una mossa naturale, vuole ritornare ai fasti di Xp. E cioe’ licenza retail che toccano i 400-600 € per ridurre le perdite derivate dalla poltica dei prezzi necessari di Vista e sopratutto per il fatto di aver dovuto REGALARE licenze di Xp agli oem per il mercato netbook.
In realtà Ward si riferiva all'”average selling price” (ASP) del nuovo OS che fa riferimento tanto alle versioni OEM (largamente maggioritarie come numero) che retail. Inoltre a uno dei primi OEM al mondo come Dell, del prezzo retail interessa il giusto.
“In realtà Ward si riferiva all’”average selling price” (ASP) del nuovo OS che fa riferimento tanto alle versioni OEM (largamente maggioritarie come numero) che retail. Inoltre a uno dei primi OEM al mondo come Dell, del prezzo retail interessa il giusto.”
Diciamo che Dell non ha criticato direttamente il futuro prezzo delle licenze oem. Ha citato soltanto le licenze RETAIL, ma e’ ovvio che il messaggio che mandavano a Microsoft era quello di NON AUMENTARE il prezzo delle oem. Perche’ allora Dell si trovrebbe costretta (per non ridurre i gia’ magri margini di guadagno) ad usare quella versione di Windows 7 che limita il numero delle applicazioni aperte. E poi vediamo come questa scelta cadra’ bene con i concumatori. ^_^
Ce niente da fare, Microsoft deve capire che ormai non e’ piu’ possibile trattare il so come un oggetto prezioso quando l’hardware sta diventando (e lo e’ gia’ diventato in alcune fasce di mercato) commoditized.
Per quel che vale, la frase di Ward è questa:
http://news.cnet.com/8301-13924_3-10242555-64.html
“If there’s one thing that may influence adoption, make things slower or cause customers to pause, it’s that generally the ASPs (average selling price) of the operating systems are higher than they were for Vista and XP,” Darrel Ward, director of product management for Dell’s business client product group, said in a phone interview, referring to the various versions of the Windows 7 operating system that are expected to appear.
Ward continued. “In tough economic times, I think it’s naive to believe that you can increase your prices on average and then still see a stronger swell than if you held prices flat or even lowered them. I can tell you that the licensing tiers at retail are more expensive than they were for Vista.”
Il fatto che Ward abbia citato la licenza retail mi pare sia più che altro indice del fatto che il discorso OEM non lo vuole chiarire, dal momento che poche righe prima parlava di ASP che riguarda OEM+Retail, dove OEM numericamente sono molte di più.
Falsi miti di Vista: Vista costa più di XP
A proposito di Vista e falsi miti:
10 settembre 2001
Windows XP Home Edition will be available as an upgrade version for $99. The full version of the OS will cost $199. Windows XP Professional will cost $199 for the upgrade and $299 for the full version, according to Microsoft.
Fonte:
http://news.cnet.com/Most-XP-upgrade-coupons-dont-come-free/2100-1002_3-272799.html
29 gennaio 2007
The top-end Vista Ultimate was priced at 399 US dollars for the full package and 259 US dollars as an upgrade to Windows.
A Home Premium version was priced at 239 US dollars new and 159 US dollars as an upgrade, while a stripped-down “basic” Vista will cost 199 complete or 99.95 US dollars as an upgrade.
A low-budget Windows Vista Starter edition for “first-time PC users” will be sold exclusively in developing countries.
Fonte:
http://www.smh.com.au/news/Technology/Vista-for-home-computers-to-make-overdue-debut/2007/01/29/1169919249023.html
Sul prezzo di Vista retail c’è in effetti stato un fiume di critiche fra cui anche una petizione in UK:
http://www.channelregister.co.uk/2007/02/28/blair_windows_vista_price/
I prezzi MSRP full di home basic, home premium, business e ultimate ad oggi sono rispettivamente $199.95 $259.95, $299.95, $319.95. Mantenendo costante il differenziale odierno fra business e ultimate, al momento del lancio possiamo dedurre (dato che non trovo fonti nell’immediato) che il prezzo di Vista Business fosse pari a $ 370 circa, ovverosia il 20% in più dell’equivalente XP. Tutto questo mentre dal 2001 al 2007 tutto il resto dei prezzi informatici legati all’hardware crollava.
– come accade del resto dall’inizio dei tempi.
Parliamo sempre di prezzi retail. Che oggi i prezzi di XP siano lievitati invece di calare mi pare una scelta politica più che economica, e comunque MS non lo vende più dal 30 giugno 2008.
Deduzione sbagliata. Al momento del lancio Windows Vista Business costava 300$ come oggi. Il taglio di prezzi l’ha subito solo l’edizione Ultimate quindi usare le proporzioni porta a risultati sbagliati.
Comparativamente se si tiene conto dell’inflazione Vista costa molto meno di Windows XP. Fonte: http://www.windows-now.com/blogs/robert/archive/2007/02/28/understanding-the-true-cost-of-windows.aspx
@Paperino
Hai centrato in pieno. Come volevasi dimostrare in Dell l’hanno sparata grossa. E la cosa assurda è che proprio al lancio di Vista, qui su HWU ci furono articoli che evidenziavano come il prezzo di Vista fosse rimasto invariato rispetto ad XP e che con le dovute rivalutazioni (leggasi inflazione) Vista costasse meno di XP.
@ Paperino
Mi hai linkato un articolo dove si sostiene in generale la tesi del prezzo costante (equiparando XP Pro a Vista Ultimate peraltro) ma non c’è il prezzo di vista business al lancio quindi siamo al punto di partenza…
A titolo di cronaca, vorrei ricordare che la polemica europea non è basata sugli MSRP in dollari USA, quanto piuttosto sui prezzi convertiti in Euro e Sterline, vedasi petizione linkata.
Ma soprattutto: non stiamo parlando di retail.
Dell parla di ASP, average selling price, laddove le licenze OEM valgono il la stragrande maggioranza delle vendite totali. In questo contesto buttare dentro il “mito di vista” sul prezzo retail è fuorviante.
Se poi dai commenti di Appunti Digitali volete sostenere che il Director of product management di Dell non sa di cosa parla, liberissimi di cantarvela e suonarvela.
non è questione di cantarsela e suonarsela, ma semplicemente di leggere tra le righe e trovare semplicemente il tentativo di Dell di alzare un polverone per avere prezzi di favore.
Prezzi di Vista Business a giugno 2008 (prezzo stimato in € IVA inclusa, cambio €/$ circa 1.50/1 vedi http://it.finance.yahoo.com/echarts?s=EURUSD=X#chart1:symbol=eurusd=x;range=5y;indicator=volume;charttype=line;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=on;source=undefined):
Windows Vista Business SP1 Italian DVD
329,99
Windows Vista Business SP1 Italian UPG DVD
299,99
http://www.microsoft.com/italy/info/annunci/windows/generale/windowsvista.mspx
Si tratta tuttavia di prezzi sensibilmente inferiori a quelli di mercato nello stesso periodo, a gennaio 2008 la Home Premium costava da listino MS che andai personalmente a controllare, € 359 (http://www.appuntidigitali.it/290/cambio-euro-dollaro-i-conti-non-tornano/)
Uno sguardo agli analoghi prezzi di XP (Ottobre 2001, ma potrebbero essere stati cambiati in corso d’opera, come indicato sulla pagina):
Windows XP Professional Italian CD
335,65 (circa lo stesso)
Windows XP Professional Italian UPG CD
216,86 (-28%)
Windows XP Professional Italian UPG AE CD
97,09
http://www.microsoft.com/italy/info/annunci/windows/generale/winxp.mspx
Inoltre, in un commento del 25 febbraio 2007 al post già linkato sul blog di (cito testualmente dalla relativa sez. About) “un developer Italiano in quel di Redmond” chiamato “A ovest di paperino”, intitolato “i miti di vista”, circa i prezzi di mercato leggiamo:
Aggiungerei che, dopo il lancio di Vista, non è peregrina l’ipotesi di un incremento dei prezzi di XP fino al punto di parità per spingere il nuovo nato.
Tutto questo per amore di precisione: il punto di Ward è che, in tempi di crisi, non si può dare per scontato che gli utenti siano disposti a pagare quello che hanno sempre pagato. E comunque il prezzo retail è solo una piccola componente dell’ASP a cui Ward fa riferimento.
@Alessio:
a tratti non ti seguo più, mi sembri un operatore del gioco delle tre carte. “Qui abbiamo il prezzo rapportato, qui quello in euro, dov’è il prezzo in dollari di Vista Business al lancio?”
Partiamo da quest’ultima domanda: basta cercare su google “Vista launch prices” che si trova una caterva di articoli datati tutti intorno all’Agosto 2006 che riportano la stessa informazione. Esempio: http://www.pcworld.com/businesscenter/article/126963/amazoncom_lists_vista_prices_ship_date.html
Come si può leggere il prezzo di Vista Business era 299$, quello di Vista Ultimate 399$.
Punto due: dal link che tu stesso riporti al commento numero 15 viene fuori che il prezzo di XP Professional al lancio (2001) era di 299$.
Punto tre: insinui che “non è peregrina l’ipotesi di un incremento dei prezzi di XP fino al punto di parità per spingere il nuovo nato.”. Questo vuol dire che oggi XP professional costerebbe addirittura più di Vista Business.
Punto cinque: i dati di Luca in euro erano per dimostrare la tesi che i prodotti americani, in Europa, costano molto di più. Accade anche per i prodotti della concorrenza, mi pare che sia semplice effetto delle leggi del mercato in azione.
Punto sei: mi infastidisce, non più di tanto, l’insinuazione che siccome sia un developer a Redmond i miei calcoli siano… truccati?
Ho semplicemente detto che dati alla mano – e se si considera l’inflazione – il prezzo di Windows in US$ al giorno del lancio negli ultimi 15 anni è diminuito. Se c’è evidenza del contrario basta dirlo, no?
Penso che Dell stia dicendo, tra le righe, che paga molto poco per XP oggi. E che vorrebbero pagare lo stesso prezzo per Windows 7. Certo che è possibile, basterebbe che comincino a vendere gli iCore 7 allo stesso prezzo di oggi di un Pentium 2. C’è la crisi… :)
@ paperino
punto 1, 5: d’accordo per il prezzo US, ma la polemica per il prezzo di vista in Europa è partita comunque proprio da una disparità ritenuta inaudita dopo il cambio. È vero che vale per tutti i prodotti SW – ci ho anche scritto su un post che ho linkato su – anche se non ho ben chiaro cosa intenda tu come concorrenza di MS.
In Europa (UK) per esempio, al lancio XP Pro costava circa £ 249 (full) o 169 (upgrade) (http://news.zdnet.co.uk/software/0,1000000121,2098487,00.htm) rispetto ai 199-299 dollari USA, mentre i 399 dollari di vista ultimate diventano £ 350 (+70% circa) con discostamenti notevoli anche nelle altre versioni (http://news.zdnet.co.uk/software/0,1000000121,39286044,00.htm).
In ogni caso, parlando di dollari, come dovresti aver letto nel mio precedente commento, a parità di fonte – interna MS e linkata – il prezzo di upgrade di Vista Business è del 28% superiore all’upgrade di XP Pro.
Punto 3: l’insinuazione riguarda i prezzi di XP al rivenditore dopo il lancio di Vista e continua a non sembrarmi peregrina, visto il naturale interesse di MS a spingere verso il nuovo nato.
Punto 6: infastidisciti pure se ritieni, ma correttezza vorrebbe che quando intervieni su un argomento che tocca direttamente l’azienda per cui lavori – il che può anche rappresentare un valore aggiunto per l’analisi in corso – dichiarassi la tua condizione.
Peraltro ho citato un blog linkato da un utente terzo e non te in prima persona, nella fattispecie un post ben poco documentato (con link scaduti) rispetto alla chiarezza con cui hai esposto le tue argomentazioni in questa sede.
A proposito di gioco delle tre carte, le argomentazioni relative al prezzo retail sono fuorvianti rispetto al problema sollevato da Ward, che riguarda la molto più ampia variabile dell’Average Selling Price, rapportata all’attuale recessione. Fino a prova contraria, tutto il resto – ivi comprese metainterpretazioni delle parole di Ward – sono speculazioni.
Il mio primo intervento correggeva una tua deduzione sbagliata. Hai “dedotto” che Vista Business al momento del lancio costasse 370$. Ti ho corretto dicendo che la tua deduzione – basata su una proporzionalità non esistente – era sbagliata (tu stesso hai detto che la tua deduzione era dovuta a mancanza di tempo nel cercare dati reali). Il link di Robert l’ho portato solo per introdurre il fattore inflazione nella questione. Se si fa un’analisi storico-comparativa dei prezzi e si esclude l’inflazione l’analisi parte con il piede sbagliato.
In quanto alla “concorrenza”, mi sembra che anche Acer/Dell/Apple/Toshiba/Intel/AMD/NVidia e chi più ne ha più ne metta pratichino prezzi che sfiorino la conversione 1US$ = 1Euro. Esempio: MacBook bianco 999$ -> 949E, ecc. ecc. ecc.
Per concludere, siccome mi piace parlare di fatti documentabili anziché esprimere opinioni (*), non vedo il bisogno di qualificare ogni mio intervento con il mio titolo di studio, posizione lavorativa, numero di cellulare e numero di scarpe. Il mio blog è linkato, i più curiosi possono farsi un giro e trovare l’informazione senza che io debba spiattellarla in ogni commento che lascio in giro. Il fatto che abbia lavorato per Windows Vista non ha nessuna rilevanza con il fatto che nel Gennaio 2007 il prezzo di Windows Vista Business retail era di 300$ che era il punto centrale del mio primo intervento. Dove sbaglio?
(*) laddove io lo faccia lo lascio chiaramente ed abbondantemente intendere.
@ paperino
Niente da eccepire, sui prezzi in dollari hai ragione tu. Sui prezzi in € la situazione è ancora tutt’altro che chiara data la parzialità di informazioni oggi reperibili relativamente al periodo del lancio ma gli elementi emersi non vanno nella direzione da te indicata e mi pare che anche la petizione UK ne sia indice chiaro.
Se riesci ad ottenere gli MSRP e i primi prezzi di mercato (Amazon solitamente) di Vista al momento del lancio europeo ci togliamo il dente.
Questo è sacrosanto e ci ho anche scritto un post. Piccola annotazione: MS nel settore OS ha una quota che fa il mercato (così come Adobe nel rispettivo mercato etc.). I produttori di ferro vivono in condizioni di concorrenza estremamente differenti e si scannano al centesimo; in generale l’hardware è in costante calo mentre i prezzi MS, al netto dell’inflazione, rimangono costanti (e aspettiamo 7 che debutterà in tempi di recessione=. Non a caso il suo margine netto dopo le tasse è (in % per azienda, media di settore, S&P 500) di 25.9, 21.5, 7.8.
http://moneycentral.msn.com/investor/invsub/results/compare.asp?Page=ProfitMargins&Symbol=MSFT
Per un OEM i numeri sono in effetti molto diversi (stessa fonte):
Dell: 4.1 12.2 7.8
HP: 6.5 9.3 7.8
Diverso è il discorso per Apple, che giustamente si guarda bene dal dare in licenza OSX:
Apple: 14.9 12.2 7.8
Del resto lo ha detto anche Lanci di Acer in una delle sue rare interviste: in questa recessione i prezzi dell’HW stanno correndo al ribasso e fissando il mercato su un punto dal quale difficilmente risalirà con la ripresa.
Sull’ultimo punto rimango della mia idea: se un mio lettore oggi scoprisse che lavoro per una delle aziende di cui parlo, mi lincerebbe e credo tu stesso vedresti diversamente le mie opinioni se venissi a sapere che, senza averlo dichiarato preventivamente, lavoro per Apple o per IBM.
Detto questo non ci vedo cattiva fede e non ho inteso sottolineare cattiva fede, che è cosa ben diversa.
Quella è una valutazione che riservo a certi buffoni che, facendosi scudo dietro a nickname fasulli e alla privacy, vengono qui a flammare per conto terzi mentre in AD chi esprime un’opinione lo fa sempre a viso scoperto.
Hai riportato tu stesso i prezzi dal commento del mio amico Luca che è un rivenditore di PC. Il prezzo per rivenditori di Windows Vista Business era di 495,75€ ed era praticamente identico al prezzo di XP. Da dove viene fuori che Vista costava più di XP?
Se ci fai caso non sono mai entrato nel merito se i prezzi sono “alti” o “bassi”, cosa che è un fatto soggettivo. Che il prezzo di Vista fosse identico a quello di XP invece è molto oggettivo anche in Europa rimane oggettivo.
Certo! Ma stai parlando di opinioni. Non mi sembra invece che io abbia esordito con un’opinione personale.
Quando avrò dati certi sui prezzi europei di mercato di XP al momento del lancio (non dopo che è stato lanciato Vista) inizierò a parlare di dati oggettivi.
Scusami Alessio, abbandono la discussione perché sta sfondando nel ridicolo:
Ho mostrato che al momento del lancio in Italia XP e Vista costavano uguale. Ora improvvisamente non basta più:
Ti ho portato un link in cui ho mostrato anche i prezzi Americani erano in linea, ma non basta. In Europa – stando a quello che dici – è più probabile che il prezzo della licenza di XP Pro sia stata artificialmente “gonfiata” (cosa che va contro il senso comune, di solito le licenze più vecchie semmai vengono ritoccate al ribasso…) che non ammettere che Vista e XP costassero uguale. A questo punto ho un’altra teoria: sono arrivati gli alieni e hanno comprato XP in massa causando un aumento dei prezzi.
Tra l’altro la stessa Dell si lamenta che “Windows 7 costerà più di XP/Vista” implicitamente ammettendo che questo è un pessimo precedente… ma ti ostini a sostenere il contrario, in base a dati “difficili da reperire” in un contesto in cui tutto il resto mostra il contrario. Dandomi l’idea di provare gusto ad arrampicarti sugli specchi.
@ paperino
Mentre ti “scompisci” avrai forse il tempo di leggere qualche osservazione:
– i 495 € a cui ti riferisci (per Vista e XP) sono prezzi a febbraio 2007; il motivo per una supposta equiparazione dei costi di licenza mi sembra abbastanza ovvio e per nulla paranormale o scorretto: incoraggiare l’adozione del nuovo nato, specie dopo che ha ricevuto una non caldissima accoglienza; un’operazione paragonabile a quella di restringere lo spettro delle configurazioni utilizzabili dopo la proroga delle vendite di xp, proprio per evitare che su computer “full featured” nuovi comparisse il vecchio OS; viceversa sarebbe stato totalmente stupido, ipoteticamente e sempre vista l’accoglienza, abbassare i prezzi di XP (come si fa per un prodotto vecchio), la cui domanda è poi continuata ben oltre le attese;
– già a livello di prezzi consigliati da MS (prima parte commento 20) al lancio sono uguali per la versione retail full di vista e xp ma differiscono del 28% circa nella versione upgrade, il che è già un notevole incremento;
– sul mercato europeo, il che è piuttosto documentabile anche dal baccano suscitato al tempo del lancio, i prezzi di vista in €/£ erano molto superiori a quelli in dollari: è proprio qui che si potrebbe essere scatenato il differenziale fra xp e vista, ed è proprio su questo che mi sto documentando dopo i tuoi interventi.
Vedo poi che hai ignorato completamente un paragrafo da me scritto al commento 23, che ti riporto:
Cerco di essere più chiaro: nel caso di XP in UK, al cambio 2001 (1,44$/1£), in dollari, XP Pro Full è passato da $299 a $358 (£249*1,44 ossia +20% circa), Upg è passato da $199 a $243 (£169*1,44, +20% circa). Al cambio 2007 (2 dollari per una sterlina) il prezzo di vista ultimate è passato da $399 a $700 per il solo aver attraversato l’oceano. Se questo non è un aumento ingiustificato di prezzo… e comunque dato che non è di Ultimate che si parla, sono alla ricerca dei prezzi di mercato al lancio UK di Vista Business.
La fonte dei dati di cambio è la seguente: http://www.measuringworth.org/datasets/exchangepound/result.php
Del resto c’è stato un numero enorme di lamentele proprio in UK, fra cui una petizione popolare rivolta al primo ministro. Certo, si può sempre dire che era un branco di idioti che non sapevano contare, ma è evidente che il prezzo in dollari non esaurisce il problema e soprattutto, non smonta il “mito” (che tu hai decretato tale sul tuo post senza nemmeno citare i prezzi europei).
Mi starò anche arrampicando sugli specchi ma trovo la tua “implicita ammissione” nelle parole di Ward inesistente. Ward non qualifica necessariamente i prezzi di XP/Vista come un pessimo precedente, perché nella frase non si dice “XP/Vista già costavano troppo, ora 7 costa ancora di più”, ma si isola il problema nel solo fatto che 7 costi più di XP e Vista, per di più in tempi di crisi. Infine, se io dico che C costerà più di A e B, in nessun caso questa frase può portarmi a stabilire quale sia il rapporto fra i prezzi di A e B.
Adesso, se proprio hai voglia di mettere in dubbio la mia onestà intellettuale e farti due risate, anche dopo che ho candidamente ammesso quando tu hai avuto ragione, prenditi almeno il tempo per controbattere ai vari punti sollevati.
Fermo restando che io non ho nessuna posizione preconcetta da difendere mentre tu, già il 23 febbraio 2007, avevi liquidato in un post in italiano e quindi presumibilmente riferito all’Italia, la questione come “falso mito”, limitandoti al prezzo in dollari e commettendo in questo un’imprecisione grossolana che non ti ho ancora sentito rettificare.
Detto questo, ti rigiro l’invito a tenerti le tue certezze. Chi legge ha abbastanza materiale per iniziare a formarsi un’opinione, anche riguardo all’onestà intellettuale delle due parti.
Premessa: teoricamente non devo giustificare niente a nessuno su quello che scrivo, però per una volta mi fa piacere farlo. Nel momento in cui ho spiegato ‘il falso mito’ c’era gente che negli articoli di Punto Informatico sosteneva che “Vista costa più di XP perché ho comprato un laptop all’Auchan con XP (omissis: Home OEM) che ho pagato 500 euri mentre Vista (omissis: Ultimate Retail) costa 600 euri”. Questo era il tono di un certo tipo di informazione allora di cui conservo un paio di link, uno anche di firma ‘autorevole’. Ho perciò scritto quel post riportando i prezzi Americani e il mio amico Luca ha integrato con i prezzi Italiani ai rivenditori; altrove mi sono limitato a sottolineare l’incongruenza tra il confronto di XP Home OEM e Vista Ultimate Retail. Ricordo che all’epoca cercai da qualche parte un listino “ufficiale” online italiano ma trovai solo cataloghi Misco con prezzi già scontati e quindi non molto utilizzabili.
Aggiungo, visto che critichi il fatto che il mio post fosse scritto in italiano ma facesse riferimento solo ai prezzi americani (vero!), che Luca mi ha aiutato ad integrare quello che ho scritto con i prezzi ai rivenditori di Febbraio 2007 e che ricopio erano questi (OEM, Upgrade, Retail):
Vista Business: 133,77€; 280,10€; 495,75€
Windows XP Professional: 134,17€; 280,10€; 495,75€
Da cui si desume che:
1) In Italia, se la versione upgrade o retail di Vista Business costava uguale, quella OEM addirittura 40 cents in meno. Secondo quel che scrivi per dimostrare che Vista costa uguale avrei dovuto fare una ricerca anche in Regno Unito (dove la versione upgrade rispetto ai prezzi al cambio rapportati all’inflazione è aumentata del 28%); e il Burkina Faso?
2) Il costo dell’importazione dall’America è cambiato con il passaggio all’euro. Questo in maniera indipendente dal produttore, come già visto sopra. Il fatto che Vista venga venduto a 300$ in USA e in Europa a 400euri non convalida l’ipotesi che Vista costa più di XP. È chiaro che se confronti il prezzo di XP al lancio che era venduto in lire con il prezzo di Vista al lancio venduto in euro, introduci un’ulteriore variabile e non ne esci più vivo. Sotto questo aspetto non faccio nessuna difficoltà ad ammettere che Vista costa molto più di XP. Ma questo è vero, se si rapporta nello stesso lasso di tempo, anche per il classico paniere Istat. Nel 1999, durante le mie vacanze in Italia, con 50$/60$ compravo un ottimo paio di scarpe. Nel 2009 ci potrò comprare un ottimo set di calzini.
3) è certamente verosimile che ci possa essere stata una petizione per via della conversione dollaro -> euro/sterlina come pure c’è stata (se ben ricordo) per i prodotti della Apple. Ma ripeto questo non ha niente a che vedere con l’affermazione “Vista costa più di XP” perché i prezzi dell’import americano sono aumentati omogeneamente in maniera trasversale. Non è “matematicamente” corretto neanche confrontare SW con HW, sia perché si tratta di prodotti complementari, sia perché la maggior parte dell’HW proviene ormai dall’Asia
4) [Opinione] Dell si lamenta del costo di Windows 7 perché sa che dovrà pagare il full price. A dimostrazione che non sto parlando di cifre campate in aria, ti riporto questo link: http://www.tcmagazine.com/comments.php?catid=6&id=25932
Detto francamente, a Dell dei prezzi upgrade/retail non gliene può fregare assolutamente meno, però siccome non possono chiaramente divulgare quanto pagano per XP/netbook e quanto pagano per Vista/OEM hanno tirato fuori la storia dell’ASP. È chiaro che se il prezzo upgrade/retail non sale quello che sale per far salire la media è il prezzo OEM. Dell paga (dando per vero quello che dice tcmagazine) meno di 20$ per una licenza di XP. Non entro e non voglio entrare nel merito se sia giusto o meno che Dell si lamenti (conflitto di interessi); da cliente Dell mi lamento che visto che “c’è la crisi” vorrei anche io pagare il loro Core i7 un po’ meno. [/Opinione]
5) Laddove non fosse chiaro, ribadisco che non ho mai messo in dubbio la tua onestà intellettuale. Faccio notare però che la risposta al mio primo intervento non è stata “sì hai ragione, sui prezzi in dollari ho fatto un’approssimazione di troppo, effettivamente in USA il prezzo di XP/Vista è rimasto invariato” (come accaduto dopo e ti ringrazio), ma è stata “guardate che Paperino lavora per Microsoft, non lo dice in giro…” sottolineando solo poi che non “ci vedevi cattiva fede” ma salvo poi aggiungere che “tu non hai posizione preconcetta da difendere mentre io ecc. ecc.”. Trovo semplicemente irritante, in una discussione rivolta alla ricostruzione di fatti o alla validazione di “calcoli”, che uno dei dibattenti faccia insinuazioni sulle motivazioni dell’altro, però come puoi ben immaginare da tempo ne son diventato immune. È proprio per questo che sorrido al fatto che a conclusione di tutto ciò tu mi venga a fare il predicozzo della domenica sull’onestà intellettuale.
-quack
P.S. ero intervenuto al commento numero 16 semplicemente per rettificare un enunciato matematicamente/storicamente scorretto come poi rettificato. Mi dispiace se questo “dibattito” possa essere stato percepito come un flame o un attacco personale a chichessia.
[…] delle tre applicazioni per Windows 7 sia stato eliminato resta il nodo da sciogliere sull’impatto che avranno le licenze sul prezzo finale per dispositivi che hanno il devono il loro appeal, oltre […]