Blu-ray come i CD: a quando la possibilità di avere film HD a prezzi ragionevoli?

Brick & mortarIn Videodrome – ai confini del video, oggi faremo alcune considerazioni riguardo ai costi di distribuzione dei film in alta definizione.

Dopo aver parlato di Hulu, Youtube ed altri servizi di streaming di pellicole online, e degli accordi presi con le maggiori case di produzione cinematografica, oggi cercheremo di analizzare un fenomeno del tutto simile a quello precedentemente visto del mondo della distribuzione musicale: l’alto prezzo dei supporti classici (Blu-ray) e la scarsa disponibilità di titoli per l’acquisto online via download.

I film più recenti e soprattutto quelli che sbancano i botteghini risultano, stranamente, quasi nella loro totalità non sono disponibili tra i vari servizi di download film HD. Sembra quasi che gli Studios americani stiano cercando di proteggere il loro business derivante dalla vendita di film su supporto fisco classico come il blu-ray; esattamente come la politica adottata anni fa dalle maggiori case discografiche, che per lungo tempo si sono battute in difesa dei CD.

Nonostante accordi presi con colossi dell’informatica come Apple, e solo per alcuni paesi, le case di produzione stanno decisamente prendendo tempo per decidere come affrontare il processo di distribuzione dei loro migliori e nuovi titoli e, incredibilmente, come è facile notare effettuando una veloce ricerca online, tra i dischi blu-ray più venduti (la top ten per intenderci) solamente pochi, se non nessuno, sono disponibili al download o streaming in alta definizione (Iron Man si trova…). I film disponibili per il download, nonostante la confusione generale sull’argomento, sono ancora pochissimi.

Questo sistema di protezione di vecchi modelli di business vede una continuità dal passaggio dal DVD al Blu-ray; una strategia di mercato non sostenibile, i prezzi si mantengono sempre molto alti, arrivando a chiedere, nonostante sconti online o pre-post natalizi, intorno ai 30 euro per un film blu-ray “appena uscito”.

Inoltre, sempre eseguendo un rapido controllo in internet, è possibile constatare che tutti i film distribuiti in blu-ray sono, come prevedibile, immediatamente disponibili per la condivisione peer-to-peer, torrent, anche settimane prima dell’uscita ufficiale. Chiaramente in bassa risoluzione, un film HD, anche se compresso può pesare dai 5 ai 10 Giga, senza calcolare i contenuti extra presenti nel disco blu-ray.

Sembra però che per il 2009 i maggiori problemi (legati a guadagni e pirateria) per le case di produzione, non deriveranno dai torrent ma, secondo quanto dichiarato dal gruppo Forrester Research, da web sites, già popolarissimi, come megavideo.com oppure watch-movies-net.

E lo stesso accade, anche se in misura minore, con i canali televisivi e la distribuzione/trasmissione online.

Per anni le case discografiche si sono battute senza tregua in difesa del supporto CD e dei diritti d’autore, il tutto in netto contrasto con il progresso tecnologico. In un mondo dove tutti iniziavano a scoprire l’ebbrezza dell’utilizzo di eMule (e similari) e degli mp3 scaricati gratuitamente (ed illegalmente).

Solo con il passare del tempo abbiamo potuto assistere alla sistematica chiusura di negozi di dischi e, soprattutto in America, all’incremento delle vendite via Download che, recentemente, come dichiarato dalla Atlantic Records, hanno superato quelle dei vecchi CD.

Allo stesso modo, a prezzi ragionevoli, in futuro le vendite di film HD via download potrebbero tranquillamente sorpassare quelle dei dischi blu-ray. Anche, magari, con servizi di fast-download o streaming full HD.

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