Nuovo iPod nano vs Sony Walkman

ipod_nano_vs_sony_walkman.jpgHo acquistato giusto ieri il mio nuovo iPod Nano verde della Apple, così ora posso vantarmi di possedere uno status symbol, per la modica cifra di 139 euro. Per pavoneggiarmi però, debbo prima fare in modo che tutti sappiano del mio acquisto e quindi mi accingo a scrivere una breve esposizione delle prime impressioni di questo bramato oggetto.

Preso, in realtà, in sostituzione di un Sony Walkman NWZS618FB (nome non proprio accattivante) da 8GB, reso al negoziante per l’insoddisfazione dopo pochi giorni dall’acquisto, il nuovo iPod nano (con i suoi 30 euro in più) mi ha abbastanza soddisfatto, ma una volta svegliato dall’iniziale shock da oggetto del desiderio, non ho potuto fare altro che costatare anche alcuni difetti importanti, tanto da farmi in parte rimpiangere la scelta.

Questo non è un vero e proprio test, nel seguito non troverete tabelle e grafici dettagliati sui parametri di funzionamento per una valutazione oggettiva (queste cose le fanno su Hardware Upgrade , non le facciamo qui), è piuttosto una prova su strada riportante le mie esperienze e le mie impressioni sui due player avuti in mano per qualche tempo, sperando di poter essere d’aiuto soprattutto a chi sta pianificando l’acquisto di un lettore portatile.

Apriamo la confezione e attacchiamoci alla porta USB

Tornato a casa, sfilo il lettore dalla sua elegante custodia, che tra l’altro è inconsuetamente piccola per via dell’assenza di un cd che fornisca driver e software. Basta avere l’ultima versione di iTunes e una presa USB sul proprio PC e si può fin da subito iniziare a caricare musica e video, o quasi. Appena si collega il dispositivo è richiesta una registrazione, in cui si deve confermare il proprio account del Music Store o in alternativa di crearne uno. La Apple è interessata a chi siamo e a quello che ci facciamo con il nostro lettore portatile, immagino per fini statistici, tanto che durante la registrazione mi trovo obbligato a compilare tutti i form, anche quelli riguardanti il mio lavoro e il numero di lettori portatili in mio possesso.
La registrazione non è obbligatoria… se ne può fare a meno a patto di dover saltare la schermata che chiede di registrarsi ogni volta che collegherete l’iPod al pc per il resto della vostra vita: prima o poi ci si registra per sfinimento. Io per sicurezza, a parte i dati anagrafici che uso anche per l’acquisto di musica nello store, ho risposto a caso a tutte le domande.

Da questo momento in poi è tutto in discesa, amministrare la libreria dell’iPod è semplice e veloce. Si può scegliere se sincronizzare l’iPod con la libreria presente nel pc, in modo che ad ogni collegamento del dispositivo il lettore si aggiorni automaticamente senza interventi da parte dell’utente, oppure possiamo trascinare manualmente la musica e i video che di volta in volta vogliamo portarci dietro.

Il trasferimento dei file verso l’iPod è rapidissimo e i tempi di attesa davvero trascurabili. Se la funzione è attiva, è anche possibile utilizzare il dispositivo come una normale unità removibile, trasferendo i file attraverso le finestre di Windows.

A parte il modo in cui vengono copiate le canzoni nel lettore, che rendono di fatto impossibile (o comunque difficoltoso) lo scambio di musica (libera da copyright!) con utenti sprovvisti di iTunes, posso ritenermi soddisfatto dell’acquisto fino a questo momento.

Lo sono ancora di più se penso a quello che ho passato con il Walkman di casa Sony: un lettore non recentissimo (ma tutt’altro che vetusto) a un prezzo leggermente più basso, che mi ha causato più di un problema durante il collegamento con il pc. Il software proprietario, presente nel cd in bundle, è lento e appesantisce il pc durante i lentissimi trasferimenti dei file. Senza contare che nel software è presente la possibilità di convertire i video nel formato adatto al lettore, ma per sbloccare tale funzione sono necessari altri 10 euro, da pagare comodamente seduti al PC con la carta di credito. Il Walkman è utilizzabile anche con Winamp, che non rallenta il pc durante i trasferimenti, che tutta via restano lentissimi.

Sulla confezione del Walkman poi era citata la possibilità di caricare i file semplicemente con un drag&drop, ma il lettore si è sempre rifiutato di accogliere file passando per le “Risorse del computer”.

Quindi sono felicissimo della permuta fino a questo momento, ma come si comportano i due prodotti lontani dalla presa USB?.

La prova su strada

Liscio ed elegante, l’iPod ha una corazza in alluminio che lo fa luccicare e lo rende piacevolmente fresco al tatto, il nuovo nano ha spostato la ghiera per tornare alla forma allungata originaria, solo che ora i lati anteriore e posteriore sono leggermente arrotondati, e ci piace.
In questi giorni, seguenti al debutto della periferica, sono circolate voci riguardo la possibilità che il nuovo nano torni ad avere problemi di fragilità della protezione del display, come la prima generazione. Voci forse nate dal fatto che a prima vista e al tocco non dà tantissima fiducia, forse l’impressione è dovuta soltanto alla particolare forma di questo elemento, e poi non credo che Apple possa ricommettere un errore che in passato gli costò anche una class action da parte degli acquirenti statunitensi. Ad ogni modo, considerato anche il valore che riescono a mantenere i player della mela nel mercato dell’usato, non è una stupida idea metterlo a riparo da possibili incidenti acquistando un’apposita cover.

Da acceso è essenzialmente un iPod, come più o meno tutti lo conosciamo, con i soliti intuitivi menu e la classica e amata click wheel, ma c’è qualcosa di nuovo: un accelerometro.

Questo dispositivo è divertente se usato come input nei giochi appositamente studiati e permette di riprodurre un brano a caso dalla libreria semplicemente scuotendolo. Inclinando poi il lettore di 90 gradi, viene automaticamente attivata la visualizzazione degli album tramite il “cover flow” delle copertine, come avviene in iTunes. Non vi sono pericoli che l’avvio della modalità random si avvii accidentalmente tenendolo in tasca per via della buona implementazione di questa funzione, e per evitare che il “cover flow, si avvii accidentalmente l’accelerometro viene spento insieme al display dopo circa 60 secondi di inattività. Per riattivare il tutto basterà sfiorare la click wheel.
Meglio comunque Ricordarsi di usare l’interruttore “hold” in caso di un ascolto prolungato, senza interventi sul lettore, perché nel caso in cui non dovesse intervenire lo stand by, l’accelerometro e le continue accensioni dello schermo potrebbero logorare in fretta l’autonomia.

La qualità audio invece soddisfa pienamente, così come quella del Walkman, che però meriterebbe delle cuffie migliori. Quelle in dotazione inoltre hanno una forma poco arrotondata nei bordi, che possono creare qualche fastidio nei punti di contatto con l’orecchio dopo un utilizzo prolungato.
A questo punto debbo aggiungere per completezza che la Sony sta proponendo tutti i nuovi lettori con auricolari di nuova generazione, che garantiscono una qualità superiore (e un prezzo più elevato d’acquisto), Mentre la Apple vende questi auricolari solo separatamente, nel listino degli accessori.

Il display premia la Sony nel confronto che ho effettuato, anche per la scarsa qualità di quello dell’iPod. Il player giapponese da me provato possiede un ottimo display da 1,8 pollici, con risoluzione di 204 x 320px. Stessa risoluzione per il display dell’iPod ma che vanta una diagonale di 2″. Mentre però il Walkman presenta uno schermo con contrasti e nitidezza davvero ottimi, l’iPod presenta un nero davvero deludente. A peggiorare la situazione arrivano alcuni artefatti , che sono percettibili soprattutto quando su schermo sono visualizzati sfondi regolari, come quando collegate l’iPod al pc.

Infine parliamo di autonomia. La Apple dichiara per il suo prodotto “fino a” 25 ore di autonomia in riproduzione audio, ma non le vefrete mai, con un utilizzo attento (vedi il discorso sull’accelerometro più in alto) potrete sfiorare le 20 ore. Anche in questo caso vince il Walkman, con un’autonomia dichiarata di 30 ore e pi di 20 ore effettive.

In conclusione posso dire che il lettore nipponico, secondo la mia esperienza, batte nettamente per qualità il prodotto “designed by Apple in California”, ma quest’ultimo recupera nettamente in immediatezza di utilizzo (tanto che il manuale di istruzioni è di una banalità disarmante) e nella semplicità e velocità della gestione della propria libreria multimediale che, come scritto più indietro, con il Walkman può risultare persino problematica.

Al display di scarsa qualità ci farò abitudine prima o poi, anche se in rapporto al prezzo sarebbe stata apprezzata una qualità migliore, ma un’autonomia superiore sarebbe stata gradita, specialmente se si considera che facendo qualsiasi altra cosa che non sia ascoltare musica, la carica se ne va a benedire in davvero poco tempo. Faccio questa considerazione soprattutto in relazione al fatto che il dispositivo in questione si può ricaricare soltanto via USB e che per l’adattatore per l’alimentazione da rete e/o dall’auto bisogna aggiungere una cifra non indifferente.

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