Gli utenti Apple potrebbero non fare nemmeno in tempo ad abituarsi a Tiger perché il suo successore è già sulla pista di lancio.
In realtà sono pochi gli addetti ai lavori che hanno dato realmente credito all’uscita di The Unoffical Apple Weblog, TUAW per gli amici. Uno di questi però è ArsTechnica ( una tra le voci più autorevoli e tecnicamente preparate del panorama IT), trovando anche conferme attraverso le proprie fonti vicine al marchio diretto da Jobs; quindi vale la pena almeno affrontare la questione.
Partiamo dal nome. Seguendo la tradizione utilizzata fin dalla prima release il nome in codice scelto dovrebbe essere Snow Leopard.
Per quanto riguarda le tempistiche, si prevede che giungerà in dicembre alla fase di produzione denominata Gold.
La commercializzazione, sempre secondo la roadmap di cui si vocifera, partirebbe di conseguenza a gennaio in concomitanza con il MacWorld 2009.
Ma le novità tecniche sono il punto centrale e quello su cui si concentreranno le chiacchiere nei prossimi mesi; due novità nello specifico.
Una possibilità è che si decida di wrappare tutti gli oggetti in Cocoa, rendendo di fatto impossibile l’esecuzione di applicazioni scritte utilizzando il set di librerie denominato Carbon.
a seconda, più concreta e più roboante, è che si scelga di abbracciare interamente i processori Intel terminando di fatto il supporto per l’architettura PowerPC.
Incurante del fatto che la famiglia felina si sta esaurendo, il nuovo gattone Apple vedrà la luce davvero tra 6 mesi? Rumor o scoop, ne sentiremo ancora parlare. Questo è sicuro.
“Gli utenti Apple potrebbero non fare nemmeno in tempo ad abituarsi a Tiger perché il suo successore è già sulla pista di lancio.”
Piccola nota
Leopard. Non Tiger.
…e soprattutto che hanno speso 129 € per un sistema operativo che durerà solo un anno, e che dovranno spenderne altrettanti per snow leopard… (poi dicono di Vista che costa troppo…almeno Vista 2 o 3 anni ti dura…)
ups chiedo scusa per il refuso :) sì Leopard non Tiger.
Sulle tempistiche di aggiornamento .
Seppur alla WWDC sembra abbiano preannunciato che in realtà potrebbe volerci un annetto ancora (quindi giugno 2009 e non gennaio) un major upgrade ogni 12-18 mesi è parecchio.
Da un certo punto di vista l’utente può gioire perchè significa che la SW House lavora alacremente, dall’altro quel che hai comprato in precedenza rischia di svalutarsi troppo velocemente.
Poi si tratterà di capire quali saranno le funzionalità aggiuntive e il miglioramento delle prestazioni: non è detto si debba per forza passare a SnowLeopard quando già si utilizza Leopard.
Nessuno è obbligato a fare l’upgrade, io per esempio sono passato da 10.2 (datato 2003) a 10.5 in un colpo solo (tralasciando il 10.4 che ho trovato preinstallato sul mio PowerBook all’acquisto) quindi diciamo che ho speso 129 euro in 4 anni, che non mi sembra male, e ho comunque sfruttato un sistema operativo sufficientemente moderno e rocciosamente stabile, che mai mi ha dato problemi. Gennaio è inoltre una data non troppo vicina, pienamente in linea con i 18-24 mesi promessi dalla Apple come cadenza delle major upgrade al sistema operativo, dato che Leopard è in commercio dallo scorso settembre. Ma “sento” che l’introduzione di Snow Leopard avverrà in ogni caso più avanti di gennaio, almeno nel mese di giugno.
Tornando a parlare seriamente dell’argomento dell’articolo, l’abbandono di Carbon è dato dal fatto che questa sia una libreria esclusiva per PPC, creata solamente per facilitare la transizione tra MacOS 9 a X: logico aspettarsi il suo abbandono nel futuro prossimo, dato che sia OS 9 sia i PPC sono ormai storia per la Apple ;)
se lo fa microsoft è che “vista fa schifo, non lo vuole nessuno infatti parlano già di windows 7”
se lo fa apple è “l’utente può gioire perchè significa che la SW House lavora alacremente”
x Parappaman: ovviamente l’essere costretti era inteso non in senso letterale. Nessuno punta la pistola all’utente di sorta.
Se però c’è un sostanziale miglioramento ad esempio nella velocità di esecuzione di un medesimo programma, migliore utilizzo delle risorse oltre che nuove funzionalità, tutte cose che aumentano la produttività, allora si è + che invogliati a spendere altri soldi.
Dipende dalle proprie esigenze.
Sui PPC sn d’accordo; è altrettanto vero però che il parco macchine in giro per il mondo non MacIntel è ancora molto grande e basta guardare il numero di offerte di usato in siti tipo Ebay per rendersene conto.
E tutte queste persone non gradirebbero certo la svolta (io comunque in generale apprezzo la rottura di compatibilità quando si rende necessaria e me lo auguravo anche con Windows7)
x roberto
scusa ma se pensi sia quel genere di utente parziale hai sbagliato persona ed indirizzo.
Ho semplicemente messo in luce i due rovesci della medaglia.
In generale ritengo che il rilascio cadenzato di aggiornamenti sia positivo perchè permette di risolvere anche tutte quelle vulnerabilità che inevitabilmente vengono a crearsi in un software, specie di questa complessità.
Il fatto che provengano da Microsoft, Apple, Sun non è importante, almeno per me.
Sul tuo discorso in merito al differente trattamento…
Ci può essere, anche se poi dovremmo andare a vedere se si tratta di una percezione dell’utente o di organo di informazione
Essendoci però un rapporto di 1:40 circa tra utilizzatori MacOS e Windows è abbastanza normale trovare più detrattori per quest’ultimo.
D’altra parte è anche vero che nell’immagine comune MS rappresenta la compagnia che stritola la concorrenza, che “monopolizza” il settore e quindi spesso ci si imbatte in persone che sputano nel piatto dove mangiano o non riconoscono l’effettiva qualità di x software.
Infine, e vale per tutti, prima di rilasciare un sistema operativo, il coreteam ha già messo in cantiere lo sviluppo del suo successore.
Si parlava di 7 o meglio di BlackComb ancor prima che uscisse Longhorn/Vista e ancor prima che la sua commercializzazione fosse posticipata di un paio d’anni.
Se poi queste informazioni vengono strumentalizzate per dire che Vista fa schifo ecc. ecc. beh è un altro paio di maniche ;)
nella notizia si dice “Gli utenti Apple potrebbero non fare nemmeno in tempo ad abituarsi a Tiger perché il suo successore è già sulla pista di lancio.”
in realtà si intendeva il successore è Leopard non di Tiger.
Sì era stato fatto notare poco sopra.
Mi scuso nuovamente per il lapsus.
MacOSX Tiger (10.4) -> Leopard (10.5) -> Snow Leopard (10.6)
@DioBrando: il mio post era più rivolto a giacomo che a te (con il suo “durerà solo un anno”… mica Leopard è uno yogurt con la sua data di scadenza!), comunque sono più che giuste tutte le puntualizzazioni ;)
Ci tengo comunque a sottolineare che secondo me la tempistica di abbandono del supporto PPC è più che ottima. Gli Intel Core 2 hanno portato le prestazioni a un livello tale che oggi una macchina entry-level come l’iMac è pari o superiore persino a un G5 con doppio processore dual core; se si decide di andare ancora avanti anche nel software la strada migliore da percorrere è quella ;)
Snow Leopard non introdurrà alcuna nuova funzione rispetto a Leopard. Comporta “solo” una ottimizzazione delle prestazioni per processori intel e alcune aggiunte che però non hanno a che vedere con l’interfaccia utente. Ma se è un’ottimizzazione di Leopard è giusto venderlo? Non dovrebbe essere un aggiornamento gratuito?
x Parappaman
no ovviamente non ha una scadenza :D
x Giove
premesso che Apple come qualsiasi altra società ha legittimamente la possibilità di venderlo e spacciarlo come nuovo anche solo con una confezione diversa ma sostanzialmente lo stesso prodotto, sul discorso diciamo deontologico, non sono molto d’accordo.
Il fatto che l’interfaccia non venga toccata non significa che l’aggiornamento non sia consigliabile e che non valga la pena farlo pur pagandolo.
La GUI quando funziona non c’è motivo di modificarla profondamente, quel che conta è ciò che ci sta sotto.
OpenCL, miglior supporto a processori multicore non sono dettagli di poco conto: poi chiaramente bisogna analizzarne l’impatto prestazionale e lo si potrà fare solo dopo che sarà uscito.
Si può fare un parallelo con Vista: è stato tanto criticato perchè si è preso in esame solo ciò che si poteva vedere, ovvero Aero.
Beh secondo me e secondo diversi addetti ai lavori, Aero è stata la novità meno importante a fronte del nuovo driver model, kernel, la revisione dello stack TCP/IP e in generale di tutto ciò che riguarda la connettività (senza menzionare l’aspetto della sicurezza e per gli sviluppatori Framework NET e IIS7).
Solo che tutte queste cose sono molto meno appariscenti delle barre di applicazioni, icone e + in generale dell’interfaccia.
A me interessa molto di + che il motore funzioni, perchè l’interfaccia bene o male è sempre quella ed è già ok. (poi ne riparleremo quando ci saranno applicazioni delle tecnologie multitouch, vedi Surface)
x DioBrando
Sono parzialmente d’accordo con te.
Apple da un punto di vista tecnico sta sicuramente facendo un ottimo lavoro.
Sono d’accordo sul fatto che la GUI di Leopard sia già di ottimo livello, a parte magari dettagli legati al “esperienza utente”.
Sono d’accordo anche sul fatto che il lavoro “sotto il cofano” per garantire una maggire stabilita’, l’ottimizzazione, le prestazioni e altro sia importante.
Tuttavia Apple ha sempre venduto le versioni di mac os X come qualcosa che migliorava e estendeva l’esperienza dell’utente nell’uso quotidiano. Per quanto riguarda ciò che sta sotto il cofano si è sempre detto che era la famosa solida roccia unix based. Ora si dice che c’è ancora del lavoro da fare sotto questo punto di vista. Giustissimo, ma come spiegarlo all’utente, che, giustamente, dopo aver comprato Leopard, si aspettava di avere già il massimo in termini di prestazioni e stabilità? Perché deve pagare di più?
Il fatto che venga chiamato SnowLeopard mi fa pensare che possa venire rilasciato nel periodo in cui c’è la neve, ovvero in inverno (magari sotto Natale), ed effettivamente sarebbe un po’ prestino rispetto all’uscita di leopard (diciamo 15 mesi):
non è da escludere, secondo me, che Apple possa venderlo ad un prezzo decisamente più basso del solito e proporlo ad un prezzo irrisorio a chi ha acquistato un mac o una licenza di leopard poco prima dell’uscita del nuovo OS (cosa, quest’ultima, che cmq ha sempre fatto).
Ad ogni modo, non mi sentirei offeso se uscisse un nuovo OS dopo 15 mesi , anzi se fosse realmente migliore non avrei problemi a comprarlo.
Comunque tra Tiger e Leopard è passato parecchio tempo.
1)Nessuno è costretto a comprare l’aggiornamento. Per almeno 2 anni i security update escono, quindi…
2) Microsoft ha fatto un errore con le varie versioni di Vista, questo ormai è chiaro. Ma tra 98 e XP (1998-2001) c’è stato 98SE, Me (e se vogliamo 2000). Altro che 18 mesi.
x Giove:
“Tuttavia Apple ha sempre venduto le versioni di mac os X come qualcosa che migliorava e estendeva l’esperienza dell’utente nell’uso quotidiano”
Alt tu però stai mescolando due ordini di problemi o meglio uno solo ma da due prospettive diverse.
Se parliamo di marketing, è un problema di Apple dover rimodulare la propria filosofia per vendere il nuovo MacOSX che punta su un diverso tipo di miglioramenti (l’esperienza cmq è un termine che include anche le maggiori prestazioni computazionali…è molto generico)
Io mi sn limitato ad affermare che non è vero che non è giustificato vendere una major release che non apporta sostanziali modifiche all’interfaccia.
Se queste vanno ad interessare invece quel che c’è sotto, con nuove funzionalità, policy di sicurezza migliori ecc. ecc. allora è legittimo eccome chiedere dei soldi all’utenza.
” Per quanto riguarda ciò che sta sotto il cofano si è sempre detto che era la famosa solida roccia unix based. Ora si dice che c’è ancora del lavoro da fare sotto questo punto di vista. Giustissimo, ma come spiegarlo all’utente, che, giustamente, dopo aver comprato Leopard, si aspettava di avere già il massimo in termini di prestazioni e stabilità? Perché deve pagare di più?”
Questo è un problema dell’utente da una parte e dell’azienda dall’altra che deve informare e convincerlo a comprare.
Per la seconda parte ho già risposto, tocca ad Apple eventualmente cambiare la strategia di marketing.
Per la prima, se l’utente pensa questo sbaglia in partenza, perchè un software è SEMPRE perfettibile.
Il massimo assoluto in termini di prestazioni e affidabilità non l’avrai mai anche perchè nel frattempo già solo l’hardware si evolve per non parlare di tante altre variabili in gioco.
tutto sta a vedere se i miglioramento valgano la candela oppure no (e qui entra anche la soggettività di ciascuno degli utenti potenzialmente interessati)
x KvL
“2) Microsoft ha fatto un errore con le varie versioni di Vista, questo ormai è chiaro. Ma tra 98 e XP (1998-2001) c’è stato 98SE, Me (e se vogliamo 2000). Altro che 18 mesi.”
Vero ma devi tenere presente che se si sn accavallati è perchè la Microsoft ha deciso di continuare solo con il ramo NT una volta arrivato ad uno stadio di sufficiente maturità da consentirle di venderlo anche come SO desktop.
Il ramo di sviluppo si è mantenuto su un binario doppio logicamente e vi è stata una logica sovrapposizione o uscita a distanza ravvicinata quando NT 4.0 (il primo NT di particolare successo sostanzialmente) ha poi dato alla luce il 2000, uscito per motivi cronologici molto ravvicinato da il ME.
Ed è assolutamente normale nel momento in cui si sceglie una strada “completamente” diversa.
Per rimanere su Apple, te ne accorgi nel passaggio da MacOS Classic al X.
MacOS 9 è stato commercializzato verso la fine del 1999 e MacOSX 10.0 meno di due anni dopo (inizio o metà 2001 non ricordo).
Non solo lo sviluppo è stato parallelo ma vi sono state delle vere e proprie sovrapposizioni anche dopo la comparsa di X, dato che nel 2002 è uscito il 9.2 poi dismesso sia nello sviluppo che nel supporto da Apple stessa.
[…] nuova major release di cui avevamo accennato la (forse) anticipata comparsa sul mercato, sta viaggiando spedita […]