Nel nostro consueto appuntamento settimanale con la rubrica La valigia del videogamer parleremo di un prodotto davvero insolito uscito negli anni ’80.
Dopo Earthworm Jim ed il lombrico superintelligente ho pensato di sottoporvi un caso analogo, in merito a stranezze, per quanto riguarda l’hardware seppur decisamente meno famoso e meno di successo, ma non per questo meno affascinante.
Tutt’altro. D’altra parte sono spesso proprio le piattaforme, come i prototipi o i flop, rimasti sconosciute ai più a risultare le più interessanti da riportare alla memoria.
Pensa, ripensa, “lurkando” (lo so per i puristi dell’italiano è …
In quella che mi piace definire la multicolore primavera delle piattaforme chiuse, un’epoca in cui la parola “standard” faticava ancora ad entrare nel gergo informatico, numerose aziende ed ancor più numerose piattaforme hardware, si contendevano il mercato, ciascuna con l’ambizione di dominarlo.
Quello che nella stragrande maggioranza delle aziende mancava, oltre alla naturale volontà di avere una fetta di mercato la più ampia possibile, era un management che puntasse dritto al concetto di standard, al fine di togliere l’accento sull’anarchica rincorsa all’innovazione tecnologica nella progettazione hardware – che avveniva per l’appunto …