di  -  giovedì 6 Maggio 2010

Meno di un mese fa vi ho raccontato a sommi capi le novità che introdurrà Internet Explorer 9 di Microsoft, oltre ad esprimervi il mio interesse per alcune soluzioni, come l’accelerazione in hardware del rendering HTML, grazie alle quali per la prima volta l’azienda di Redmond sembra essere sulla cresta dell’onda, tecnologicamente parlando.

Oggi riprendo una notizia pubblicata sul blog di Internet Explorer 9 qualche giorno fa e che in qualche modo va ad intrecciarsi con un altro argomento che ho personalmente già trattato su Appunti Digitali: il supporto all’accelerazione in hardware della riproduzione video sul web.

Il futuro standard HTML5 introdurrà un nuovo tag “video” attraverso il quale sarà possibile supportare la riproduzione di video su web senza appoggiarsi a nessun plugin esterno come il Flash Player di Adobe o Silverlight di Microsoft.

Il problema principale emerso nel corso della definizione di questo nuovo standard consiste nel non aver indicato con fermezza il tipo di codec utilizzato per la compressione dei video, ma al riguardo è stata lasciata una libertà della quale probabilmente proprio il popolo di internet sarà l’ultimo beneficiario.

L’assenza di un formato video di riferimento per HTML5 ha portato, infatti, ogni produttore di browser a schierarsi con l’uno o l’altro codec al punto che ad oggi ritroviamo due schieramenti: da un lato Google e Mozilla spingono per l’adozione di Ogg Theora, un codec open source di tipo MPEG4 Advanced Simple Profile (analogamente a Xvid o DivX 6), dall’altro Apple, invece, che ha sempre spinto per l’uso della tecnologia H.264 anche nota come MPEG4 Advanced Video Coding.

Dal punto di vista tecnico i codec H.264 offrono una qualità superiore a parità di bitrate rispetto ai codec MPEG4 ASP, tuttavia nella scelta di uno standard video di riferimento per l’HTML 5 un ruolo ancor più importante di quello puramente tecnico lo assume il tipo di licenza. La tecnologia H.264, infatti, è brevettata e la gestione delle sue licenze è affidata all’organismo MPEG LA.

Quest’ultimo, il 2 Febbraio di quest’anno, ha annunciato che la fruizione di video codificati con tecnologia H.264 e distribuiti su internet è royalty free, cioè non è soggetta ad alcun tipo di pagamento, almeno fino al 31 Dicembre 2015.

La domanda a questo punto nasce spontanea: che succede dopo questa data? Non penso che sia possibile fare una previsione di quello che accadrà. E’ possibile che le attuali condizioni vengano rinnovate per i successivi 5 anni, così come è possibile che cambino, ma è evidente che questa incertezza rappresenta un elemento a sfavore di questa tecnologia.

Tuttavia, la notizia che voglio con questo post portare alla vostra attenzione è che secondo quanto riportato sul blog di Internet Explorer 9, quest’ultimo implementerà per il tag video dell’HTML 5 il supporto al solo formato H.264. Anche Microsoft, quindi, come era prevedibile visto che fa parte del consorzio legato alla tecnologa H.264 (insieme ad Apple), si è schierata a favore di questa tecnologia.

Due schieramenti opposti, quindi, ognuno dei quali può vantare veri e propri giganti del panorama informatico, che ripropongono anche per la definizione dello standard video sul web la ormai secolare diatriba tra standard open e closed e il cui esito è tutt’altro che scontato. In fin dei conti, non sarebbe la prima volta che una tecnologia non open source, proprietaria quindi, diventi uno standard de facto. Un esempio? Il formato MP3, che resta il più diffuso anche dopo l’introduzione di molti altri codec open source più efficienti.

26 Commenti »

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.

  • # 1
    elevul
     scrive: 

    Io, francamente, spero che google renda free il vp8 e questi diventi il formato scelto per l’html5.

  • # 2
    mad_hhatter
     scrive: 

    c’è da considerare anche e forse soprattutto la disponibilità di decoder hardware integrati nei vari dispositivi mobile. E’ questo il maggior punto di forza di H.264 e una delle ragioni alla base del tentativo di affossare flash

  • # 3
    Bjt2
     scrive: 

    Ma basta che google per youtube usi Theora e quindi per vedere i video youtube su ie9 o istalli flash, oppure usi firefox / chrome… Voglio proprio vedere chi vince…

  • # 4
    D
     scrive: 

    “La domanda a questo punto nasce spontanea: che succede dopo questa data?”

    Detto con un francesismo ? Che se la prendono nel gnau com’è stato per quei furboni del formato gif che un bel giorno si sono svegliati ed hanno cominciato a battere cassa.
    Non stiamo parlando di riproduttori video fisici come un lettore dvd ma di internet. Ancora non l’hanno capita che non c’è verso di controllare un simile organismo ?
    Per quel giorno il web sarà pieno (lo è già adesso) di contenuti video e di siti che ne proporranno la fruizione, si presuppone che perfino nazioni arretrate come lo stivale avranno finalmente una banda larga nei fatti invece che nel nome, chi lo sa, forse il futuro del web sarà fatto di siti “video interattivi” com’è stato in passato con flash.
    Questi qua cosa crederanno di fare ? Di bussare ad ogni porta a pretendere un obolo per un servizio che il mondo intero avrà assimilato come dovuto e gratuito ?
    Se vogliono i soldi fanno meglio a chiederli adesso ed in forma ridotta.

  • # 5
    the_m
     scrive: 

    Dall’articolo:
    “In fin dei conti, non sarebbe la prima volta che una tecnologia non open source, proprietaria quindi, diventi uno standard de facto. Un esempio? Il formato MP3, che resta il più diffuso anche dopo l’introduzione di molti altri codec open source più efficienti.”
    ————-
    Proprio per questo, qualsiasi tecnologia proprietaria andrebbe bandita dal web: parlando di MP3, è indecente che ancora oggi ci siano costi (che alla fine ricadono sugli utenti finali) dovuti a brevetti di 20 anni fa… pur essendoci alternative migliori _E_ libere.

    E’ ovvio che i maiali microsoft e apple spingano per H.264 sapendo che un domani potranno ingrassare con royalties senza muovere un dito… vergogna

  • # 6
    goldorak
     scrive: 

    D ha scritto : “Questi qua cosa crederanno di fare ? Di bussare ad ogni porta a pretendere un obolo per un servizio che il mondo intero avrà assimilato come dovuto e gratuito ?”

    E’ proprio quello che succedera’ se la gente non aprira’ gli occhi. Aldila’ della bonta’ tecnica o meno di H.264 (mi riferisco al codec e non alla specifica implmentazione perche’ come tutti sanno o dovrebbero sapere la migliore implementazione e’ x.264 un progetto open che se ne frega assolutamente di rispettare brevetti mentre tutte le altre implementazioni commerciali di H.264 sono di gran lunga inferiore e piu’ o meno a livello base competono benissimo con Theora 1.1 o dovrei dire il contrario che Theora 1.1 compete benissimo con le implmentazioni commerciali di H264. Strano come Theora venga considerato inadatto al web, mentre non si fa mai menzione delle altre implmeentazioni commerciali di H264 che sono altrettanto mediocri e quindi dovrebbero essere anche loro indadatte al web. ^_^); ad ogni modo l’MPEG-LA scuotera’ cassa, e’ la sua ragione d’esistere. Pesci grandi e piccoli finiranno con le ossa rotte.

    Io sono un gran sostenitore di Theora. E di una necessita’ assoluta per il “web” come piattaforma libera. E se occorre “sacrificare” un pochino di qualita’ e’ un prezzo di poco conto da pagare.

    Detto questo io siccome sara’ almeno 1 anno che non ho piu’ installato Flash, sfrutto i siti che usano Theora. Nella fattispecie la sezione Theora di dailymotion (hanno gia’ 300 000 video trascodati in questo formato) e poi Ars Technica (sono dei grandi), codificano in Ogg/vorbis, MP-4 e Flash. Il primo per i browser che supportano Theora, il secondo per i quattro gatti che usano Safari su Os X e Flash per i poveri disgraziati incatenati a Ie.
    Mi fa rabbia che Hwupgrade, uno se non il sito web tecnologico piu’ importante in italia si sia sposato con Silverlight e Flash non degnando di uno squardo Theora. E poi quando leggo editoriali su Hwupagrade su come la PA supporta formati chiusi etc.. mi dico da che pulpito viene la critica.

    Lasciare al H264 per il web significa mettere un lucchetto su tutto quello che e’ video. Adesso e per il prossimo decennio se va bene.
    Non e’ una situazione tollerabile. Il web non e’ una televisione (mezzo a senso unico, spettatore passivo consumatore di contenuti), e’ un mezzo partecipatorio, e H264 mina questo secondo aspetto.
    Ma se a voi interessa solo consumare e basta, mi chiedo che ci fate sul web non saresti meglio davanti al i-padellone o la televisione ?

  • # 7
    D
     scrive: 

    “E’ proprio quello che succedera’”

    Ma che succeda pure. Il fatto che loro voglio farsi una bella gita non significa che riusciranno nel loro intento.

  • # 8
    goldorak
     scrive: 

    D ha scritto : “Ma che succeda pure. Il fatto che loro voglio farsi una bella gita non significa che riusciranno nel loro intento.”

    Che razza di risposta e’ la tua ? -_-
    Muoia Sansone con tutti i filistei, e’ questo il tuo ragionamento ?
    Mi aspettavo di meglio sinceramente, un ragionamento un tantino piu’ articolato ma vabbe’.

  • # 9
    matic
     scrive: 

    Un contratto di licenza obbliga entrambe le parti che lo firmano, non solo chi sfrutterà la licenza. Probabilmente il fatto di sapere che il formato è tenuto adeguatamente al guinzaglio è ritenuto un valore aggiunto rispetto ad un codec open source, almeno in un’ottica commerciale.
    Se codifico 4 milioni di video del mio sito in un certo formato e poi questo rimane in balia delle paturnie di un congresso di sviluppatori che può portarlo letteralmente ovunque, non sarei troppo tranquillo.

  • # 10
    g
     scrive: 

    ma scusate…dovè il problema?
    tutti a preoccuparsi…con la velocità con cui si muove la tecnologia oggi direi che 5 anni siano anche troppi per l’uso di H264. Mi aspetto che da qui a poco tempo ci saranno codec nuovi e più performanti…in internet (quasi) nulla è eterno e anzi, col tempo dura sempre meno.
    e in ogni caso da qui al 2015 usciranno almeno un paio di altre versioni (oltre alla 9) di ie o degli altri browser e immagino che i vari produttori decideranno di volta in volta se integrare più codec (cosa non troppo complicata a mio parere) e quindi credo sia normale che in questo momento si prenda una strada per anticipare le mosse dei concorrenti.

  • # 11
    S
     scrive: 

    @g

    tieni conto che ancora oggi ci sono siti che funzionano solo con ie6, dopo quanti anni?
    Usando oggi h264, se tra 5 anni sarà a pagamento non tutti si affretteranno a cambiare! Quindi meglio evitare da subito.

  • # 12
    D
     scrive: 

    “Mi aspettavo di meglio sinceramente, un ragionamento un tantino piu’ articolato ma vabbe’.”

    Ma che risposta ti vuoi aspettare ? Già è dura (ed in larga parte è bene che sia così) far convivere copyright, diritto d’autore ed il fair use e questi credono veramente di trovare (o peggio di far fare su misura) delle leggi dove di colpo quello che fino a ieri e per molto tempo è stato gratuito, si finisce poi per doverlo pagare ? (magari con gli interessi per gli anni concessi in trial)

    Già quando non c’è la crisi sarebbe dura applicare una simile follia e questi si fanno i conticini con i venticelli di vera miseria e guerra che si presentano all’orizzonte ?

  • # 13
    goldorak
     scrive: 

    @ D : dimostri di non capire il problema di fondo.
    Qui non centra niente copyright, diritto d’autore e fair use. Centrano i brevetti sul software, e come la licenza d’uso del H264 sia estramente limitata per un uso generico sul web.

    Ti e’ chiaro si o no che il web non e’ di google, di microsoft o di apple ? E un mezzo di comunicazione. forse la piu’ grande rivoluzione sociologica del ventesimo secolo, una infrastruttura che mette la gente comune sullo stesso piano dei giganti.
    Questa non e’ cosa di poco conto. E affinche’ sia possibile mantenere la natura partecipatoria del web e’ necessario che gli strumenti utilizzati per produrre contenuti non possano essere “imbrigliati” dietro licenze proprietarie. In caso contrario ti ritroverai con un web che non sara’ altro che una televisione in formato moderno. A senso unico, con l’utente ridotto ad essere passivo. Io un futuro del genere non lo voglio, e non dovresti volerlo neanche tu.

  • # 14
    olivobestia
     scrive: 

    Praticamente dopo il 2015 se voglio pubblicare un video sul mio blog deve essere codificato in h.264 (perchè ormai i browser leggono solo quello) e per farlo devo pagare per i brevetti che ci sono dietro.
    Sarebbe questo il futuro?
    Bello schifo!!!

  • # 15
    pabloski
     scrive: 

    ragazzi è importante fare chiarezza su alcuni punti

    h264 è royalty free fino al 2015 per scopi non commerciali, gli enti commerciali devono pagare…capire cosa loro intendono per non commerciale è un’impresa visto che i termini della licenza sono volutamente poco chiari

    ci sono poi royalties su royalties che riguardano l’uso del codec, lo streaming dei contenuti che usano quel codec, addirittura se usati una videocamera h264 per realizzare un filmato e poi lo convertite in theora dovete comunque pagare

    è assurda questa cosa

    riguardo poi la sicurezza legale è tutta una balla….prima o poi qualche patent troll busserà alla porta e farà causa agli utilizzatori di h264 sostenendo che quel codec viola dei loro brevetti

    e infine, mpeg-la ha già cominciato a fare trolling tramite alcune sue controllate http://www.osnews.com/story/23258/MPEG-LA-owned_Patent_Troll_Sues_Smartphone_Makers

    ve la sentite di affidare il futuro di internet a questi uomini? io francamente no

  • # 16
    goldorak
     scrive: 

    @ Pabloski ha scritto : “ci sono poi royalties su royalties che riguardano l’uso del codec, lo streaming dei contenuti che usano quel codec, addirittura se usati una videocamera h264 per realizzare un filmato e poi lo convertite in theora dovete comunque pagare

    è assurda questa cosa”

    Tutto vero, questa cosa e’ stata postata sul web qualche giorno fa ma non riesco piu’ a ritrovare il link. E qualcosa di totalmente assurdo. Le implicazioni dell’adozione di H264 vanno ben oltre il semplice “e’ tecnicamente meglio di Theora”.
    E sconcertante vedere come a molti non freghi un tubo, salvo poi svegliarsi in un mondo in cui non puoi piu’ postare il tuo video perche’ viola la licenza della MPEG-LA.

    Andate a leggere la licenza d’uso di H264 sulle videocamere entry level, prosumer e professionali. Vi verra’ un attacco cardiaco. E volete che tutta la cultura video (generata non solo dai grossi publishers, ma anche dalla gente comune) rimanga sotto la chiava autoritaria di MPEG-LA ?

    Per finire se Theora e’ potenzialmente vittima di brevetti sottomarini, lo e’ anche H264.
    Sono esattamente sullo stesso piano da questo punto di vista.

  • # 17
    Andrea R
     scrive: 

    Già adesso stanno facendo cause. Già adesso stanno estorcendo denaro a destra e a manca.
    A mozilla hanno chiesto 5 milioni l’anno.

  • # 18
    pilastro
     scrive: 

    Wikipedia accetta solo video .OGV.
    Purtroppo al momento non ce ne sono molti, ma se aumentassero sarebbe un altro motivo per costringere all’addozione di Ogg Theora.

  • # 19
    K
     scrive: 

    VP8 :) e bye bye H264&Theora, per me al momento il top è mkv+H264, ma se esce di meglio sono ben disposto a scaricarlo nel cesso ed a saltare sul carro di qualche altro formato, se open ancora meglio.

    Scegliere un formato standard per i video non è una cosa molto facile, i codec hanno tra l’altro una vita molto corta, basta pensare a come si è evoluto in questi anni il settore video. La standardardizzazione rischia di bloccare l’evoluzione e il declino dei formati obsoleti (vedi mp3). Poi c’è la piaga dei lettori da tavolo.

    ogg/vorbis (!=Theora) è ampiamente riconosciuto come superiore a mp3 (sopratutto a bassi bitrate), ma quest’ultimo gode di una massiccia diffusione (per molti musica=mp3) e ci tocca tenercelo.

  • # 20
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    Google potrebbe aprire e rendere del tutto libero il codec VP8, e non l’ha ancora fatto. Cosa aspetta, che H.264 si diffonda e Microsoft, Apple e altri ci investano ricorse, per poterlo poi fare?

    Il suo immobilismo pesa molto più delle ovvie decisioni degli altri due colossi, perché ha in mano le carte per dare un futuro chiaro e senza vincoli allo sviluppo del web, e non le usa.

    Più avanti sarà più difficile cambiare, in corsa, e finirà come con l’MP3, che è stato il primo formato e, in assenza di concorrenza, è diventato lo standard di fatto.

  • # 21
    Arguggi
     scrive: 

    Il problema di VP8 è che si basa di VP3 (Theora), quindi un qualsiasi brevetto violato da VP3 molto probabilemente sarebbe un problema anche per VP8.

    Vorrei anche ricordare che spingono sul Theora sopratutto Mozilla e Opera che in questo momento possono riprodurre solo video codificati in Theora + Vorbis/Mp3/ACC/WAV (sempre attraverso la tag HTML5 ovviamente) mentre chrome può riprodurre sia H264 che Theora visto che non ha problemi a pagare gli svariati milioni che ci vogliono per poter implementare la decodifica di H264 direttamente nel browser.

  • # 22
    K
     scrive: 

    @Cesare Di Mauro

    Mi sembrava che il rilascio di VP8 fosse imminente, ma potrei sbagliarmi visto che non ricordo la fonte. Poi voglio toccare con mano (del tipo vedere per credere), se guardi le premesse sia VP8 che il futuro X265 dovrebbero fare a pezzi X264, un punto a sfavore dello standard.

    Comunque google ha quel piccolo portale video, oltre che il proprio browser, e se decidono di spingere un formato… Hanno comunque una posizione ambigua, ma l’aquisizione di on2 è recente, se H264 diventa standard che cosa se ne fanno?

    H264 è già diffuso, direi pure che è il più usato, per non parlare del supporto sui dispositivi.

    @Arguggi Semplice FUD. La storiella del formato jpeg ti dice niente, poi una guerra dei brevetti a quei livelli potrebbe avere risvolti imprevedibili.

  • # 23
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    Forse non sono stato chiaro: io parlavo di diffusione riguardo al web e, in particolare, per il futuro HTML 5.

    Adesso ci sono ancora margini per imporre VP8 come standard di fatto dei video racchiusi nell’apposito tag HTML 5. Se si diffonderà H264, com’è prevedibile adesso che non c’è concorrenza a riguardo, il futuro dello standard sarà compromesso e vincolato, di fatto, a quel formato proprietario.

    Inutile lamentarsi dopo. Google, se ci tiene a fare la parte della salvatrice della patria, deve muoversi ADESSO.

  • # 24
    Flare
     scrive: 

    Concordo con Cesare: ora o mai più.

  • # 25
    j
     scrive: 

    Comunque google ha quel piccolo portale video, oltre che il proprio browser, e se decidono di spingere un formato…

    premesso che (cosa alquanto interessante in retrospettiva) qualche anno fa google aveva effettivamente spinto per l’ adozione di H264 e stava preparandosi a convertire ad esso tutti i filmati del suo portale video (salvo poi fare dietrofront)
    ma se anche lo fossero stati, dal pdv degli utenti raggiungibili non sarebbe cambiato praticamente nulla – dal momento che il supporto codec è a livello di sistema operativo prima che di applicazione, gli utenti windows e mac li fruirebbero tanto quanto prima e tanto quanto fruiscono di, per dire, blue ray, così come gli utenti di versioni linux commerciali (dotate del supporto a codec proprietari in virtù del fatto che ilò produttore abbia pagato le royalties), resterebbero fuori solo gli utenti cosiddetti hobbysti (una ristrettissima minoranza del mercato desktop)
    e da quello economico, chi pubblichi un filmato a scopi commerciali ( dove “commerciale” è anche la pubblicazione su sito sovenzionato dalla pubblicità come appunto youtube o vimeo) potrebbe evitare di pagare le royalty individuali, ma a quanto pare SOLO se h264 non è coinvolto in nessun passaggio tra creazione (-> processing -> editing -> archiviazione ->) e pubblicazione, cosa che con le moderne foto- e videocamere consumer e prosumer avchd non è più valida (quindi, o se ne prende una che filmi in MJPEG o si posta il filmato sul proprio sito personale senza banner)

    Hanno comunque una posizione ambigua

    per loro h264 avrebbe significato il pagamento di royalties per ogni singola riproduzione di filmati del loro portale
    quindi come posizione non mi pare ambigua, ma solo dettata dall’ attaccamento al denaro, con buona pace di chi vede in google la paladina della libertà del web (nonchè una “vittima” delle circostanze, come sta evidentemente cercando di passare temporeggiando fin quando non potrà dire di essere “costretta” a supportare il formato incriminato, dalla quota che questo avrà raggiunto)

    ma l’aquisizione di on2 è recente, se H264 diventa standard che cosa se ne fanno?

    devono per forza farsene qualcosa a breve? sapessi quante acquisizioni sono avvenute nell’ IT per soli motivi strategici e di consolidamento del portfolio IP, nel tempo …

    OT: avevo scelto un nick monolettera perchè a farlo non c’ era nessuno a parte D ( al che, j, D e j… ) adesso che tsa divenmtando una moda mi toccherà cambiarlo … :-\

  • # 26
    K
     scrive: 

    http://www.webmproject.org/ :)

Scrivi un commento!

Aggiungi il commento, oppure trackback dal tuo sito.

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.