Breve, esplicativo ma controverso, il video con cui un product manager di Internet Explorer 8 confronta i due browser con l’ausilio di Fiddler – un programma di web debugging – per dimostrare che Google manda una richiesta ad ogni pressione di tasto verso google.com, mentre IE8, grazie alla separazione della barra di ricerca da quella degli URL, non invia alcuna informazione durante la digitazione nella barra degli URL.
Il trucco c’è e non è sfuggito ad ArsTechnica: in Chrome la barra degli indirizzi corrisponde effettivamente a quella della ricerca, per cui la funzione di autocompletamento si attiva anche quando nella barra digitiamo un URL e non una chiave di ricerca. Questo ovviamente non accade nella barra URL di IE e di qualunque altro browser che abbia la barra di ricerca separata.
Ovviamente la funzione di autocompletamento in qualunque browser interroga il motore di ricerca ad ogni keystroke. Altrettanto ovviamente, cambiando il motore di ricerca predefinito in Chrome con Bing, tutte le richieste di autocompletamento saranno rivolte a Bing e non a Google, il che smonta l’ipotesi accusatoria. Che dire… provaci ancora Microsoft.
Tra le altre cose l’utilizzo della barra come “motore di ricerca” è una delle cose che preferisco di chrome a livello di usabilità (per la precisione utilizzo chromium). Tra le altre cose il motore di ricerca predefinito si può tranquillamente scegliere da una lista a differnza di IE dove se non ricordo male i plugin per motori alternativi a bing vanno scaricati ed installati.
Potevano decisamente risparmiarsi questo spot.
si vabbè ma non vedo dove sia il trucco: da un lato si leva la possibiltà di rendere anonima (ANCHE volendo) la propria navigazione nei riguardi di qualsivoglia motore di ricerca…negli altri casi (IE, Opera e FF) l’utente può scegliere.
Cosa valga questa possbilità nel quadro generale della libertà dell’individuo non è dato saperlo ma è indubbiamente una differenza.
io su ie uso google nella barra di ricerca.. quindi.. lo spot forse esagera ma non mi pare che ci sia questa differenza di cui parli Emanuele..
anche in IE si sceglie quel che serve..
Concordo con Emanuele che la barra degli indirizzi utilizzabile come motore di ricerca è una funzione molto utile ed usabile anche dagli utenti “alle prime armi”.
Ho appena sistemato un PC dove per esigenze particolari non posso ricorrere ad un browser diverso da IE: se si vuole cambiare motore di ricerca, bisogna scaricarlo da una pagina alla quale si viene indirizzati scegliendo di modificare il motere di ricerca predefinito (bing). I passi sono pochi da seguire, ma negli altri browser non è necessario seguirla: 2 click e…cambiato motore!
E in cosa dovrebbe riprovarci MS? Ha dimostrato, come se ce ne fosse bisogno, che con google la privacy è una chimera. Qualunque pagina noi visitiamo loro lo sanno creando un grosso problema di asimmetria informativa. Cosa che non avviene con gli browser.
@Lorenzo
La ricerca dalla barra degli indirizzi è una feature disattivabile su chromium.
@Notturnia
Non dicevo che non si può cambiare ma l’ultima volta che ho usato IE dal pc di mio fratello mi sembra di ricordare che di default ci fosse solo bing e gli altri andassero aggiunti da una specie di plugin registry. Quello che volevo far notare è che su crome/chromium i “maggiori” sono direttamente selezionabili dal menu di configurazione. Però ammetto che potrei sbagliarmi o ricordarmi male.
@ cael
MS dovrebbe trovare appigli più saldi per le sue critiche a Google sulla privacy, del resto ce ne sono a bizzeffe. Questo è pretestuoso perché se imposti Bing come motore di ricerca il traffico per l’autocomplete va a Bing, se scegli Altavista idem.
E poi dal momento che si accede passando da google attraverso la maggioranza dei siti che si visita ogni giorno, non c’è nessun bisogno di spiare i keystrokes…
Quindi, di che stiamo parlando?
magari lo spot è un po’ esagerato, però è vero che c’è una differenza. Al di là della PESSIMA abitudine (anche per utenti alle prime armi) di utilizzare la barra di ricerca anche per raggiungere siti web noti, andando ad unificare in pratica l’uso della barra degli indirizzi con quello di ricerca, paradigma con il quale non sono affatto d’accordo (non ditemi che digitare http://www.gazzetta.it sia un’operazione troppo complicata anche per il più utonto degli utonti…)
google di fatto ti OBBLIGA con chrome (ovviamente le feature è disabilitabile, ma moltissimi non lo sanno / non lo fanno) a inviare tutte le info di navigazione al motore di ricerca (non sempre google, che però è quello predefinito…e gli utonti non lo cambiano mai…) mentre gli altri browser, separando le due funzioni, inviano info al motore di ricerca solo quando l’utente lo ritiene necessario…
che la privacy con google non sia molto al sicuro ormai è noto…certo, prima che MS si tolga di dosso la cattiva fama maturata in decenni, per cui ogni cosa anche buona che fa è vista male, ne dovrà passare di tempo…
@Alessio Di Domizio
lo dici tu che passiamo attraverso i motori di ricerca, che come da nome si usano quando si cerca qualcosa. Ma quando si visita un determinato sito che già si conosce perchè farlo sapere a tutto il mondo? E’ questa la privacy, indipendentemente dal motore di ricerca impostato come predefinito in Chrome.
@ Cael
Lo dicono le statistiche di accesso dei siti, lo dicono i maggiori esperti di web marketing (quale io non mi reputo, se servisse la precisazione)… Per l’appunto basta una ricerca con google.
@Alessio Di Domizio
> Che dire… provaci ancora Microsoft.
Perdonami Alessio, ma Chrome è il browser di Goolgle non di Microsoft!
La Microsoft può esserci simpatica oppure no, ma questo non cambia che la furbata l’ha fatta Google e non MS(almeno stavolta).
Quindi trovo sconveniente non biasimare il comportamento di Google pur di dar torto a MS.
Ciao.
@amadeus
veramente quando chrome viene installato, ricalca le impostazioni di IE, quindi se su ie era impostato Bing, userà Bing come motore predefinito (anche se al primo avvio chiede di confermare o cambiare motore)
@Claudio:
Google ha impostato Chrome per usare l’autocomplete nella barra come feature, non è una furbata. E’ pure pubblicizzata.
Qui nessuno si inventa le cose, semplicemente hanno messo in evidenza che tenere separata la barra indirizzi da quella della ricerca, con le impostazioni di default si tutela di più la privacy.
Chrome, di default, attiva la ricerca nella barra indirizzi…e quindi succede ciò che tutti noi sappiamo.
Diciamo è un dato di fatto e stop :)
Parla uno che è fan di Facebook e Chrome, che sviluppa per il web.
Mah.. dove lavoro molte persone credono che “internet” sia la pagina di ricerca di Google. Per esempio, quando devono raggiungere il sito di Libero digitano “Libero” nella barra di ricerca di Google invece che www ecc. o altro nella barra della url. Quando glie lo faccio notare dicono “ah questo non è internet?” o qualche scempiaggine simile e mi cade ulteriormente quel poco di braccia rimaste…
Per me Chrome può stare “sullo scaffale”, sul fisso uso FF e IE, sul portatile soprattutto Iron (derivato di Chrome ma senza invasioni nella privacy).
giusto due cose
1) non ci trovo nulla di strano…. capita anche a me se devo cercare un sito, di usare direttamente la barra degli indirizzi, anche se è un sito che conosco
scrivo hwupgrade (ovviamente in questo caso è in cronologia, quindi non ho bisogno e via)…
2) conosco persone (e non sono poche, diciamo un 70%, e parlo anche di persone che usano internet da parecchio tempo, e sono ben consci dell’uso degli indirizzi), che per esempio per andare su facebook scrivono su google facebook e clickano…
cmq microsoft pur di fare qualcosa, cerca di ricorrere alle paranoie tipiche di molti utenti internet.
sinceramente preferisco che i miei dati siano in mano a google, piuttosto che a tanti altri.
@Emanuele Rampichini
è disattivabile ok…ma
1)se lo disattivo di fatto mi perdo una funzionalità che quando voglio può essere utile
2)ognuno è libero anche di cambiare browser se vuole..ma questa cosa non ha impedito alla UE di obbligare MS a fare il ballot screen. Questo per dire che il fatto che un’opzione di default sia disattivabile in un caso ha spinto un organismo legiferatore ad imporre a MS un determinato atteggiamento. Non si capisce quindi perchè non si può semplicemente ammettere che MS non ha toppato a far notare che qualcosa di potenzialmente non desiderato/non conosciuto dall’utente viene fatto in autoimatico da un prodotto della concorrenza.
@ Lorenzo
Riguardo all’antitrust, ti faccio notare che nel caso di MS il bundling di IE ne ha implicato più o meno direttamente la quota di mercato negli anni, mentre la diffusione di Chrome (6.12% secondo Hitslink) non consente un significativo incremento della quota di mercato di Google, costituitasi ben prima del suo lancio. Dopodiché ben venga ogni ballot screen perché aiuta le persone ad abituarsi a scegliere.
Sarà che noi troviamo strane queste cose, ma in USA gli spot o i video per fare guerra al concorrente solo all’ordine del giorno.
Per cui non ci vedo nulla di strano, specialmente se come in questo caso si dicono le cose come stanno.
La differenza non è tanto nell’autocompletamento del motore di ricerca, ma sul fatto che se digito un URL sulla barra degli indirizzi integrata questo vada a google, cosa che non accade con gli altri browser, proprio in virtù del fatto che le cose sono separate.
Questo a prescindere dalla comodità della soluzione di Google.
Oltretutto stà spudoratamente leggendo il gobbo…
L’accusa magari doveva essere rivolta piu’ al fatto che ci sia una situazione potenzialmente non ottimale, per la tutela della privacy (avendo barra degli indirizzi e di ricerca unificate), piuttosto che alla volonta’ di google di carpire informazioni, dato che queste di fatto finisco “nelle mani” del motore di ricerca associato.
Tuttavia nel suo piccolo e’ comunque una considerazione veritiera.
A voler essere impeccabili credo sarebbe stato piu’ corretto da parte di google, impostare l’autocompletamento come disabilitato di default o meglio, prevedere la possibilita’ di rendere la barra esclusivamente delegata agli url.
Che poi le accuse non vengano proprio da uno stinco di santo e che siano state esposte tralasciando, non certo per disattenzione :P, le dovute precisazioni, su questo sono daccordo.
Dire le cose come stanno in maniera parziale e traendo conclusioni pretenziose secondo me non è corretto. Detto questo sono liberi di pubblicizzare il loro prodotto come meglio credono ma io mi concentrerei a colmare il gap tecnologico accumulato del mio prodotto invece di insinuare dubbi sui concorrenti. Non è certo con il FUD che invertiranno la tendenza della diffusione dei browser.
A proposito di FUD, qualcuno ha detto Apple? No?
Apple!
Da parte mia cerco di stare il più possibile alla larga dalle lunghe mani di Google su quel che faccio col mio browser.
Riguardo Microsoft, qualcuno ha detto Alexa? No?
Alexa!
Ho una memoria da elefante per certe cose…
@Emanuele: non è nello stile americano… ed in ogni caso MS sta lavorando (basta vedere IE7, IE8 e il futuro IE9).
Tanto per farti un esempio, il problema che sta avendo Toyota per la faccenda dell’acceleratore è stato come un trampolino di lancio per le altre case automobilistiche americane, che appunto facevano sconti fortissimi ai possessori di Toyota pur di vendere le loro auto.
Addirittura ho letto che un concessionario aveva organizzato la distruzione di una Toyota per farsi pubblicità.
La correttezza ma soprattutto il politically correct vanno a farsi benedire quando di mezzo ci sono i soldi.
In ogni caso ciò che viene affermato corrisponde alla semplice realtà delle cose.
Per cui sia che si digiti un URL o una parola per una ricerca queste informazioni vanno cmq a Google, che lo voglia o no (ma la scusa della non volontarietà non attacca mi dispiace).
non ho capito il punto dell’articolo, che c’entra a chi si inviano le info? il problema è che non dovrebbero essere inviate… ma probabilmente basta togliere l’autocompletamento. anche se il 99% della gente non lo sa fare e si tiene il programma così com’è.
è comunque una dichiarazione stupida da parte di MS… criticare per la privacy altri browser? non è una buona idea