Seesmic, la chat con il video

Approfittando del cortese invito messo a disposizione da Livia Iacolare di Intruders Tv, ho provato la versione pre-alpha di Seesmic. Questo social network 2.0 ideato da Loic Le Meur è stato definito da Robert Scoble “video twitter” nello scorso mese di ottobre, vediamo brevemente come funziona.

seesmic timeline Una volta completata la registrazione si accede al proprio account e sulla sinistra si ha a disposizione la timeline pubblica dei messaggi inseriti da tutti gli utenti, proprio come su twitter, ma con la sostanziale differenza che i messaggi sono video. La piattaforma infatti è pensata e realizzata per interagire con una webcam, strumento assolutamente essenziale per poter utilizzare Seesmic.

E’ ancora possibile seguire il flusso pubblico, perché la comunità non è poi così vasta, come detto è ancora in un fase di private beta. La comunità italiana poi è ancora ridottissima la fanno da padroni inglesi ma soprattutto francesi e americani.

Con il sistema dei following e dei follower, come accade per Twitter, è possibile costruirsi nel tempo il proprio gruppo di discussione.

Registrare un video è piuttosto semplice e nel momento in cui lo si inserisce si può scegliere di integrare Seesmic con Twitter, facendo comparire su quest’ultimo un messaggio con il titolo del video ed un link allo stesso.

Inoltre si può rispondere a qualsiasi video inserito nella timeline pubblica, con un proprio video messaggio. L’effetto è quello della conversazione, seppure asimmetrica, in audio – video.

Pro

Suscita curiosità la possibilità di inserire un video messaggio in maniera così semplice e veloce. Una esperienza solo apparentemente simile a quella offerta da YouTube, ma qui realizzata con un intento diverso, orientato al dialogo tra gli utenti.

Si avverte immediatamente il senso del termine “villaggio globale”. E’ bello poter dialogare con persone di ogni parte del mondo (in inglese). Persone con le quali difficilmente avresti mai avuto occasione di scambiare due parole. Apre la mente.

Contro

Il parlato, rispetto allo scritto, accentua il problema della lingua. Naturalmente sono avvantaggiate le popolazioni di lingua anglosassone.

Si (ripro)pone il problema dei contenuti: bella conquista il video, ma superata la fase “ciao, ci sono anche io” quanti avranno da dire qualcosa che valga la pena di essere ascoltata?

A questo va aggiunto un non secondario, proprio perché siamo in video, aspetto estetico. Entrano in gioco la capacità di gestire la webcam, luci, inquadrature. Insomma “bucare il video” non è una dote così comune, quindi esiste il rischio che Seesmic diventi una galleria degli orrori.

Prospettive

Per avere un’idea delle reali potenzialità di Seesmic bisognerà quantomeno attendere che esca dalla fase di pre-alpha. Sono ancora molte le migliorie da apportare e le feature da implementare prima che si possa parlare di una applicazione completa.
Personalmente mi ha incuriosito ma non entusiasmato, aspetto di vedere come si sviluppa per esprimere un giudizio definitivo.

Markingegno

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