Creiamo un HTPC con componenti di recupero – atto secondo

Condividere con voi tutti l’esperienza legata all’idea di assemblarmi un HTPC con componenti di recupero è stata quantomeno azzeccata: non solo consigli indubbiamente utili, ma anche importanti indicazioni.

Premetto alcuni elementi risultato di una naturale conseguenza dei vostri commenti; vendere tutto il ciarpame e usare i soldi per comprare un sistema già completo sarebbe in effetti sensato, ma sono troppo pigro per farlo.

Inoltre, avendo messo mano diverse volte sulle soluzioni Nettop basate su ION, ammetto che risultino indubbiamente interessanti per lo sviluppo di un HTPC, ma, torno a ribadire quanto sopra scritto, sono troppo pigro.

Continuo così a sbattere la testa sul mio progetto di HTPC: le idee in merito al processore sono ora più chiare. Dovendo, per forza di cose, sfruttare il controller grafico integrato (un “fenomenale” Intel GMA 900) non posso di certo sperare in una decodifica da parte della GPU soprattutto in virtù del fatto che, sul TUCKaway di Foxconn è presente un solo connettore PCI per l’espansione del sistema.

Non mi resta quindi che optare per un Pentium D (Smithfield basato su architettura Netburst, come mi è stato fatto giustamente notare), nella speranza che sia in grado di gestire in modo soddisfacente i video HD.

Prossimamente procederò quindi all’installazione del sistema e comincerò a fare i primi test per vedere come si comporta il piccolo frankenstein, nella speranza di non incorrere in problemi di natura termica.

Il resto della configurazione sarà più o meno quella standard, con l’impiego di 2GB di memoria e un disco da 3,5″ da 1TB: spazio a sufficienza per una buona collezione di film, senza dovermi annoiare rivedendo più volte lo stesso titolo.

Un altro aspetto che voglio condividere con voi e che mi ha particolarmente stupito riguarda un particolare case per hard disk che mi è capitato di recente tra le mani:

Hard disk enclosure

Si tratta di un enclosure prodotta in materiale metallico e fonoassorbente, in grado di eliminare quei rumori dovuti alle vibrazioni e alle parti mobili all’interno del disco: il funzionamento, per quanto estremamente semplice, mi ha piacevolmente colpito.

Ammetto la mia ignoranza in materia, per quanto semplice questa soluzione funziona in modo più che soddisfacente e non ne ero a conoscenza. Inutile dire che, per lo sviluppo del mio HTPC, proverò usufruire di questo interessante prodotto, anche se, quasi sicuramente, mi troverò a dover affrontare problemi di spazio.

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