di  -  mercoledì 19 Novembre 2008

 ferrari_millechili_concept.jpg

Le future norme ambientaliste che imporranno alle case automobilistiche limiti di emissione di CO2 decisamente ristretti, al punto da spaventare l’industria di settore fino a far nascere casi politici.

I marchi più prestigiosi, per sportività e lusso, non riusciranno a rientrare nei limiti e dovranno per forza rincarare il prezzo dei loro prodotti, preventivando sanzioni fin dalla presentazione dei nuovi modelli. Tuttavia anche la clientela facoltosa a cui si rivolgono non sarà disposta a sopportare eccessivi rincari, così SUV e supersportive in futuro svilupperanno un paradossale amore per l’ambiente.

Anche la Ferrari dovrà adattarsi e trovare dei compromessi, ma questa non è affatto una cattiva notizia per gli amanti delle Rosse, anzi! Se l’idea di incontrare una Ferrari da 130 CV o con il bombolotto di idrogeno sul tetto come i Fiorino degli anni ’70 vi terrorizza, a calmarvi ci penso io.

Coupé più piccole, leggere e aerodinamiche limeranno i consumi, regalando contemporaneamente migliori doti stradali e grande reattività. Grande ritorno dal passato, nel comparto motori, che farà felice molti: il turbo rientrerà nei cofani delle supercar!

Le sportivissime di oggi, e non solo quelle, raggiungono potenze e prestazioni elevatissime, a volte fino all’inutile e al ridicolo (Bugatti Veyron e le versioni AMG delle recenti berline Mercedes ne sono esempi lampanti).

Purtroppo però, anche quando parliamo di sportive di razza come quelle del Cavallino, ci troviamo di fronte a scelte tecniche di compromesso. Un telaio sportivo purtroppo oggi non deve soltanto resistere alle sollecitazioni del motore e garantire un ottimo comportamento tradale.

Le grandi aspettative in fatto di sicurezza da parte della clientela, hanno fatto “ingrassare” parecchio questi bolidi, e oggi, persino la Enzo, con un capolavoro di telaio in carbonio e alluminio con struttura anido d’ape, pesa circa 150 kg in più rispetto a di quel capolavoro senza tempo che è la F40, che vanta un telaio a tralicci in acciaio. Una Fiorano 599 GTB pesa 1700 kg!

Fortunatamente le cose stanno per cambiare. Ormai diverso tempo addietro fu mostrato al pubblico il prototipo Millechili: una sagoma a forma di Enzo accorciata che sembrava fatta di cartapesta, ma in Ferrari giurarono che quel misterioso souvenir rappresentava il futuro dell’azienda, e il nome la dice lunga su qual’è la strada presa.

L’obiettivo è quello di tagliare le emissioni del 40% rispetto alla produzione attuale, con i modelli di prossima generazione.
Per ridurre il peso non si lavora solo sulle dimensioni, ma stanno ottimizzando ogni singolo particolare. Ad esempio, i sedili non saranno più regolabili ma, ma rigidamente fissati al telaio.

I sedili devono resistere a sollecitazioni estreme in caso di incidente, e le meccaniche che permettono la loro regolazione non trascurabile. Le regolazioni per la guida non saranno del tutto assenti però, a spostarsi per trovare la giusta distanza con il pilota saranno pedaliere, volante e strumentazione. L’abitacolo avrà un aspetto più essenziale e corsaiolo, anche se curato.

Le novità ancora più allettanti riguarderanno il comparto motori che, al pari di quanto sta avvenendo in tutta la produzione automobilistica per i comuni mortali, subirà una drastica riduzione delle cilindrate ma abbinati a turbocompressori, due per la precisione (uno per ogni bancata).

A Maranello stanno testando i componenti dell’erede della Enzo e pare che per quanto riguarda il motore siano ancora indecisi tra tra un V8 biturbo da circa 700 cavalli (come la F40!) o un V12, sempre con un turbo per ogni bancata da 800 cv.

I lavori vanno avanti in mezzo a voci e indiscrezioni, alcune delle quali vogliono che il KERS (dispositivo di recupero dell’energia in frenata, obbligatorio in Formula 1 dalla prossima stagione) sarà presente anche nella produzione in serie del Cavallino, ma nulla è ancora certo e, da parte mia, spero vivamente di no.

Comunque sia, lo sviluppo va avanti, e la Millechili dovrà raccogliere il pesante testimone dalla Enzo. Con queste premesse difficilmente deluderà gli appassionati.

14 Commenti »

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.

  • # 1
    Sèvero
     scrive: 

    Piccolo errore il sitema di recupero si ciama Kers (http://it.wikipedia.org/wiki/Kers) e non CARC.
    Per chi volesse maggiori informazioni ecco un intervista all’ing. Marmorini responsabile motori Toota con un passato in Ferrari http://www.f1grandprix.it/css/notizia.asp?ID=203&categ=p1

    Ciao

    Sèvero

  • # 2
    Fabio
     scrive: 

    Secondo te le supercar contano molto nell’ambito dell’inquinamento mondiale? Rimarranno giocattoli per pochi ricchi con l’etichetta verde pisello che ti piace tanto. Fate meno demagogia.

  • # 3
    Xanto
     scrive: 

    emette comunque molti più kg di C02 un 1.9 diesel che fa 30.000km/anno che una supersportiva con emissioni più che doppie che non fa più di 5000km/anno ;-)
    un condominio di Milano che ancora usa il gasolio (o addirittura ancora il carbone in alcuni casi) per il riscaldamento, da solo inquina quanto il traffico di una intera città per mesi.

    Il “capolavoro” F40 ha come caratteristica principale di avere un telaio a cellula di sopravvivenza di carbonio non a tralicci di tubi;
    Il peso aggiuntivo rispetto ad un Enzo è da ricercare nelle dimensioni, il peso del motore, e di tutti gli “accessori” aggiuntivi (cambio F1, centraline varie, interni più rifiniti rispetto alla F40)

    a quanto pare.. la vera novità anche per le supersportive sarà l’uso sempre più diffuso di sistemi ibridi con motori elettrici (vedi già i prototipi Porsche) e l’imminente uso di questi sistemi sulle Formula 1
    ;-)

  • # 4
    Mariope
     scrive: 

    Demagogia? Il senso dell’articolo è semplicemente il constatare che persino le grandi marche sono costrette a sensibilizzarsi per ciò che riguarda il rispetto di determinate problematiche… Che quindi toccano tutti…
    Poi se tu vai a prendere il pane e lasci la tua 127 del 1983 a modo per un quarto d’ora a folle tanto per, tranquillo che inquinerai più di una Enzo che si fa 200 chilometri d’autostrada…
    E comunque ci son modi e modi per far del contraddittorio, polemici si ma non a priori…
    B.giornata

  • # 5
    gianni
     scrive: 

    il sistema di recupero si chiama KERS e non CARC, ed è più una trovata per rilanciare la formula1 che un’applicazione a basso impatto ambientale. poi l’articolo mi sembra abbastanza impreciso, più che altro di parte. i motori amg della mercedes, per esempio, pur avendo cilindrata maggiore, consumano meno di qualsiasi ferrari.

    x Xanto
    forse ti confondi con le polveri sottili, perché le emissioni di CO2 vanno di pari passo alla cilindrata e consumi di carburante, quindi in ogni caso i motori delle supersportive sono quelli più inquinanti

  • # 6
    SteveJK
     scrive: 

    Cioè, sembra che stiamo parlando di Fiat o Ford, che fanno auto per la massa e commerciali e quindi, una riduzione delle emissioni comporterebbe un aiuto globale. Ma qua si tratta di auto di nicchia, che si vedono raramente per strada, che le compra chi non vuole compromessi sulle prestazioni, sullo stile e sulla comodità. E ora vogliamo tassarle perché su quei scarsi chilometri che fanno inquinano di più…

    Mah, tanto poi alla fine, quando finirà presto il petrolio (o costerà 1000$ al barile), si passerà tutti a motori elettrici (alimentati ad idrogeno) che hanno prestazioni eccellenti e che non inquinano assolutamente e si tornerà a parlare di auto da 1000 cv…

  • # 7
    iro
     scrive: 

    Già molti anni addietro la bugatti dimostrò la fattibilità di supercars alimentate a gas (nel caso specifico una EB 110 alimentata a metano), ovvio fà specie pensare di vedere una Ferrari in coda per il GPL, ma francamente non vedo particolari cointoindicazioni tecnologiche a fare girare questi mostri con carburanti meno inquinanti, tanto più che con i costi che hanno l’implementazione in esse delle ultime e più costose tecnologie in fatto di ecologia avrebbe un impatto sul costo finale scarso se non nullo. (pagare 200.000 neuri o 210.000 neuri una macchina di queste che cambia?!)

  • # 8
    Enrico (Autore del post)
     scrive: 

    #1
    Fabio so benissimo che una Ferrari non potrà mai considerarsi ecologica, anzi, sono convinto che usare le parole “ecologia” e “automobile” nella stessa frase possa dar luogo soltanto a paradossi e se scorri i miei post in questo blog ne avrai la riprova.

    Se dico che l’ecologia fa felici gli appassionati di auto è perché ad un appassionato di auto generalmente non è affatto interessato all’ecologia. In compenso le nuove normative spingeranno alla realizzazione di sportive di gran lunga più leggere. La leggerezza è più importante della potenza pura su un’auto sportiva, quindi la sportività su quattro ruote ne gioverà, indipendentemente dalle sorti del mondo.

    #4
    Gianni ho sostituito CARC con KERS (chissà come mi è venuto), riguardo alle emissioni, i consumi sono in linea di massima un buon indizio, riguardo al rapporto consumi/cilindrata non è così diretto poiché ci sono altri fattori. La presenza o no di un turbo o di un compressore volumetrico, il tipo di carburante utilizzato, il rapporto di alesaggio e corsa e quindi l’erogazione della coppia e della potenza su diversi range di velocità di rotazione dell’albero motore.

    #2
    Xanto non scherziamo con i sentimenti (sia per l’auto in questione sia per la lega usata per il suo telaio :-) ): la F40 ha un telaio a traliccio in acciaio, soluzione tecnologicamente non all’avanguardia ma tutt’ora una delle migliori per rigidità e contenimento dei pesi. Il carbonio è usato in alcuni componenti dell’abitacolo e in alcune parti della carrozzeria.

  • # 9
    Nico
     scrive: 

    Purtroppo lo stato se la prende con le auto e i relativi automobilisti costringendoli a pagare sovrattasse perchè si inquina e a comprare auto nuove meno inquinanti.
    Per carità è giusto che anche il settore auto si muova in tal senso, ma SOLO QUELLO????
    E tutte le restanti industri???
    Perche tartassare le case automobilistiche con nuovi assurdi limiti da rispettare quando non ho MAI visto tanto accanimento per l’inquinamento prodotto da fabbriche e dai riscaldamenti??

    Ci prendono in giro, governi di m…..a!!!!!

  • # 10
    La Paura
     scrive: 

    @SteveJK

    guarda che l’idrogeno non è un elemento che si trova puro in natura (non ci sono miniere di idrogeno), quindi va ricavato dall’acqua utilizzando energia energia elettrica prodotta dalla combustione del petrolio o dalle centrali nucleari. se il 30 preso all’esame di termodinamica non mi inganna l’energia che si può ricavare dall’idrogeno sarà sicuramente inferiore a quella usata per ricavarlo….quindi inquina di più.

    tornando all’articolo penso che alla fine 399 enzo ferrari nel mondo non possa inquinare + di tutte le smart.
    per ridurre veramente le emissioni bisognerebbe incentivare molto di più il trasporto pubblico imho.

  • # 11
    LMC
     scrive: 

    Polemiche sterili. I Grandi marchi sportivi (e superelitari) fanno da battistrada per quella che sara’ la normale produzione di serie.
    Se Ferrari ‘inventa’ il sedile integrato nel telaio e questo realmente funziona, Toyota (il piu’ grande venditore di auto sul pianeta) nel giro di due anni implementera il “sedile fisso” nei suoi modelli. E gli altri marchi seguiranno.
    E noi avremo tutti i vantaggi che ne derivano spesati dai ricconi di turno.
    Ben venga la ricerca di Ferrari (o chi per loro) se i risultati sono questi.

    Saluti

  • # 12
    Xanto
     scrive: 

    no intendevo proprio C02

    una bravo 1.6mjet che fa 20.000km/anno emette 139*20.000=2.780.000g di c02/anno
    moltiplicate per una media di 40.000 (solo per il mercato italiano) macchine/anno fanno
    111.200.000.000g di c02/anno
    una Enzo che fa 5000km/anno, abbastanza realistico per il tipo di macchina, emette 490*5000=2.450.000 che moltiplicate per 399 fanno 977.550.000
    per quanto UNA Enzo in un km emetta quasi 3 volte tanto una bravo, si vede bene che nel globale le Enzo inquinano qualcosa come 50 volta MENO

    una Porsche 997 991 turbo che in genere fanno sui 10.000/15.000 anno emette 307*15.000=4.605.000 che moltiplicate per un 3000/anno (e parliamo solo del mercato Italia) sono 13.815.000.000 g/anno

    quindi se prendi le SINGOLE macchine ovvero una Enzo che fa 5000km e una Bravo che fa 5000 km, ovviamente la Enzo inquinerà molto di più…
    Ma direi che 399 Enzo che girano in tutto il mondo.. sono un’infinitesimo dell’inquinamento di tutto il resto…

    ciò non toglie che sia TOTALMENTE a favore della riduzione degli inquinanti a tutti i costi..
    solo che, da appassionato di motori informato,che guarda più globalmente, non mi piace che si demonizzi così…
    ripeto, prima di andare a toccare queste “piccolezze” forse è il caso di concentrarsi sul GROSSO ;-)

    X Enrico
    per l’F40, se intendiamo che non è una monoscocca completamente in carbonio totale, come la Enzo, sono d’accordo con te, il fatto è che è un ibrido, la definisco “ibrida” perchè le strutture anteriori e posteriori sono effettivamente in traliccio di tubi d’acciaio, la cellula centrale su un’ossatura a tubi, fa uso di compositi e carbonio, tutta la carrozzeria “appoggiata” sopra è anche lei in compositi e carbonio (il totale della carrozzeria completa pesa 46kg)
    ;-)

  • # 13
    Xanto
     scrive: 

    * ora tarda e stanchezza mi fanno scrivere imprecisioni

    “…nel globale le Enzo inquinano qualcosa come 100 volte MENO delle bravo vendute in un solo anno solo in Italia”

    sorry

  • # 14
    roby
     scrive: 

    Xanto, forse ti sei perso qualcosa… ma la CO2 è l’ultimo dei problemi nelle emissioni dei veicoli. Mai sentito parlare di polveri sottili? ecco.. queste sono cancerogene e i filtri antiparticolato (che antipartic dei moderni mototri diesel non fanno altro che ridurle di dimensione PM10 -> PM5 -> PM2 ecc consentendogli di entrare ancora più in porfondità nel nostro organismo, arrivando direttamente alle cellule. Per non parlare dei composti non ossidati dell’azoto e altre oscenità che escono dai nostri motori (non tutti sono ossidati dal catalizzatore). Se emettessero solo CO2 avremmo risolto tutti (o quasi) i problemi di inquinamento… basta piantare più alberi!!

Scrivi un commento!

Aggiungi il commento, oppure trackback dal tuo sito.

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.