di  -  lunedì 27 Ottobre 2008

cellulare campi elettromagneticiSicuramente avrete sentito almeno qualche volta la frase: Il cellulare emette radiazioni pericolose tenetelo lontano, ovviamente si commenta da sola, cosa compro a fare un cellulare se non lo tengo sempre a portata di mano?

È comunque scientificamente dimostrato che il cellulare trasmette onde elettromagnetiche (trovarne di apparecchi elettronici che non ne trasmettono!) le quali sono dannose per la salute.

Proprio per preservare la salute di tutti voglio segnalarvi questo ottimo articolo di Consumerist, dove ci vengono dati 10 ottimi consigli per evitare che “il cellulare ci frigga il cervello”.

  1. Non permettere ai bambini di utilizzare un telefono cellulare, salvo per emergenze. Gli organi in via di sviluppo sono più sensibili ai campi elettromagnetici.
  2. Mentre parliamo al telefono non teniamolo completamente attaccato al corpo, basti pensare che la forza di un campo elettromagnetico si riduce di un quarto quando il cellulare è a soli due pollici dal corpo. Quando possibile utilizzare un auricolare Bluetooth le cui emissioni sono un centesimo di quelle del telefonino.
  3. Evitare di utilizzare troppo il cellulare in luoghi pubblici dove potete esporre altri alle onde emesse dal vostro dispositivo. Una cosa facile a dirsi ma difficile da mettere in pratica, e quando ci troviamo “per strada” le onde elettromagnetiche del telefonino sono forse il male minore
  4. Evitare che il cellulare entri a contatto con il corpo. Inoltre quando dormiamo non teniamolo sotto il cuscino o sul comodino accanto al letto, lo stesso discorso vale per tutte le apparecchiature elettroniche, personalmente da qualche anno ho preso l’abitudine di lasciare il cellulare sulla libreria della camera che non è troppo lontano dal letto ma neanche accanto.
  5. Quando mettiamo il cellulare in tasca o nel giacchino assicuriamoci che la tastiera sia rivolta verso il corpo e la parte posteriore dove c’è la batteria verso l’esterno. Anche se gli esperti consigliano sempre di non tenere il telefonino neanche in tasca soprattutto noi uomini perché le onde elettromagnetiche potrebbero danneggiare l’apparato riproduttore!
  6. Per le conversazioni lunghe evitare il cordless che emette onde simili a quelle dei cellulari, se possibile utilizzare il vecchio e caro telefono con filo. Ammetto io stesso però che la comodità di parlare stravaccati sul divano è una cosa a cui non si rinuncia facilmente.
  7. Quando effettuiamo una chiamata attendiamo una risposta prima di mettere il cellulare vicino all’orecchio, questo limiterà l’esposizione. Un consiglio piuttosto banale ma applicarlo non costa molto.
  8. Evitare di utilizzare il cellulare quando c’è poco “campo” o si viaggia ad alte velocità in quanto ogni tentativo che il dispositivo farà per collegarsi alla rete aumenterà le onde elettromagnetiche a cui siete esposti.
  9. Se possibile preferire i messaggi di testo alla chiamata. Noi italiani non abbiamo bisogno di questo consiglio dato che siamo tra i maggiori utilizzatori del sms.
  10. Quando acquistiamo un cellulare assicuriamoci che abbia il valore SAR (Specific Absorption Rate ovvero la misura della forza del campo elettromagnetico assorbito dal corpo) più basso possibile.

Non è ancora scientificamente dimostrato che i cellulari concorrono alla formazioni di tumori ma come si dice: prevenire è meglio che curare. A chi volesse approfondire l’argomento consiglio di visitare questo sito, dove vengono raccolti gli studi relativi alla pericolosità dei campi elettromagnetici per la salute.

Personalmente, non sapevo che una distanza di due pollici diminuisse di un quarto la forza di un campo elettromagnetico ne tantomeno conoscevo il SAR, voi sapevate già tutto?

35 Commenti »

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.

  • # 1
    Michele
     scrive: 

    Mah, non credo che pochissimi milliwatt di onde elettromagnetiche possano creare tanti danni ai tessuti umani… senza contare che allora ogni abbronzatura che ci prendiamo equivarrà a centinaia di telefonate!!!

    se però studi scientifici lo dimostrano…

  • # 2
    io78
     scrive: 

    non ho capito il discorso nei luoghi pubblici, le persone staranno sicuramente a più di 2 pollici di distanza :-)

  • # 3
    michele
     scrive: 

    La lampadina di casa fa 60 W, il cellulare 1 W.. la sera non accendete le lampadine!

  • # 4
    Banjo
     scrive: 

    “il cordless che emette onde simili a quelle dei cellulari”
    Ma non è vera questa cosa! I cordless hanno un livello di emissioni molto più basso.

  • # 5
    Anonimo
     scrive: 

    Gli studi scientifici possono dimostrare tutto quello che vogliono ma sempre e solo rimanendo al loro gioco, ovvero rispettando regole ideali di applicazione ed esposizione. Nella vita di tutti i giorni non possiamo rispettarle alla lettera e nessuno ci dice che la concomitanza di tanti fattori diversi ci faccia effettivamente più male: potrebbe perfino rinforzarci.
    Se dobbiamo dare retta agli studi, che i telefonini fanno male, che le antenne fanno male, che tizio fa male, che caio fa male ecc.ecc. dovremmo essere tutti dei mutanti a spasso e non mi sembra sia così.
    Oltremodo proprio sui cellulari è almeno un decennio (a voler stare bassi) che fantomatici studi scientifici pro e contro se le danno di santa ragione e nessuno riesce ad arrivare fino in fondo alla faccenda.

    Non so voi, ma da diversi anni, di codesti “studi” sto dubitanto parecchio, se sono realmente disinteressati o se a seconda del risultato dobbiamo supporre la presenza di un finanziatore piuttosto che un altro o se non è il solito ciapa ciapa per spingere anche i cellulari verso una specie di normativa euro X.

    Quello che so per certo è che la facoltà che frequento è tutta connessa con il wifi e la gente lì dentro continua ad avere due gambe, due braccia, tronco e testa. Eventualmente quelli che perdono i capelli è perchè si fanno un mazzo esagerato sui libri.

  • # 6
    Paganetor
     scrive: 

    mi sa un po’ di “disinformazione”…

    è provato che i cellulari emettono un campo elettromagnetico, ma non è provato il fatto che il campo magnetico dei cellulari crei un qualsiasi tipo di problema…

    anche perchè, come giustamente fanno notare i commenti prima del mio, dovremmo vivere in un sarcofago di piombo per evitare di essere bombardati da ogni tipo di radiazione… perchè poi alla fin fine si parla di robe nell’ordine del W o anche meno…

  • # 7
    zorro101
     scrive: 

    ho personalmente misurato l’emissione dei telefonini e degli auricolari Bluetooth.
    i telefoni escono a circa 1V/m (un volt su metro) tenete presente che la legge dice che la soglia deve essere inferiore a 6V/m.
    mentre gli auricolari emettono (e sono attaccati all’orecchio!!!) dai 2 ai 3V/m a seconda dei modelli.

    quindi fate vobis!!!

  • # 8
    Matt39
     scrive: 

    Dopo quanti minuti di conversazione si diventa malati terminali?..maddai..dall’ articolo sembra che emani le radiazioni di una bomba atomica..per me avete un po esagerato..

  • # 9
    Banjo
     scrive: 

    Beh, vero è che i tumori sono in aumento nel mondo… ma ho come l’impressione che la prima causa sia l’inquinamento atmosferico, piuttosto che quello elettromagnetico.

  • # 10
    Banjo
     scrive: 

    @ Anonimo (commento 5)
    Quote:
    ——————————————————
    Quello che so per certo è che la facoltà che frequento è tutta connessa con il wifi e la gente lì dentro continua ad avere due gambe, due braccia, tronco e testa
    ——————————————————

    Ti sbagli, conosco un tizio qui all’università, le ragazze lo chiamano “treppiede”…

    ;-)

  • # 11
    beatoangelico128
     scrive: 

    Beh. Ho risolto così: in giro prevalentemente mezzi publici. il mio fido Nokia N96 mi fa da lettore mp3 e telefono, quindi rispondo ascoltando dalle cuffie stesse.

    quando stò a casa, sempre col mio n96 mi collego al wireless e uso fring. Con questo, chiamo sia i contatti skype che quelli messenger, sempre con l’uso dell’ auricolare.
    il telefono fisso (cordless) mi rendo conto che lo uso sempre di meno.

    Per quanto riguarda il bluetooth c’è da fare due conti:
    E’ vero le onde essendo molto meno potenti non danneggiano come quelle della rete GSM e derivati,
    ma moltissime persone lasciano attaccato l’auricolare bluetooth in testa, anche per tutta la giornata.
    Sarei curioso di vedere il tasso di irradiazione. Chissà se han fatto uno studio in merito….

  • # 12
    Carlo
     scrive: 

    Ritengo l’articolo interessante, mi associo a chi paragona l’elettrosmog alle sigarette, vogliamo aggiungere l’amianto, per quanto tempo relazioni mediche che ne stabilivano la tossicità sono state teneute nascoste (Causando migliaia di morti)

    Sono per evitare l’isteria collettiva, ma un pò di attenzione in attesa di saperne di più penso non guasterebbe, poi chi non crede a questi dubbi, nessuno v’impedirà di telefonare o dormire col cell sotto il cuscino.

    Per chi paragonava il cella alla lampadina ho una domanda:

    Ma sai di cosa stai parlando e cosa stai confrontando ? Se era una battuta no ho visto le faccine, diversamente se eri serio, dovrei documentarti, per il tuo bene e quello degli altri.

    Ciao.

  • # 13
    Flare
     scrive: 

    @michele: se i forni usano le microonde e non la luce visibile, un motivo c’è…

    La radiazione elettromagnetica solare non è solo composta da luce visibile, ma comunque invecchia la pelle e può provocare ustioni: l’abbronzatura è solo un meccanismo della pelle che cerca di difendersi da queste radiazioni. Qui però è più questine di ultravioletti che di microonde. Non solo, ma si aumenta anche il rischio di melanomi e i turisti che vanno al mare farebbero meglio a sapere cosa fanno, usare protezioni e cautela, anziché pensare che sia “solo luce” e che “l’abbronzatura è bella e va di moda” e “ho solo pochi giorni e mi devo abbronzare il più possibile”.
    Già che ci siamo, un bel link:
    http://www.dica33.it/argomenti/oncologia/cutaneo/pelle18.asp

  • # 14
    plonf
     scrive: 

    Quote 1:
    “È comunque scientificamente dimostrato che il cellulare trasmette onde elettromagnetiche le quali sono dannose per la salute.”

    Quote 2:
    “Non è ancora scientificamente dimostrato che i cellulari concorrono alla formazioni di tumori”

    @Pierfrancesco99
    Quale danno CERTO (Quote 1) procurano le onde EM emesse dai telefoni cellulari (non appartenente comunque ad una forma tumorale (Quote 2))?

    PS: “non e’ ANCORA scientificamente dimostrato…”.
    Palla di cristallo?

  • # 15
    Cla
     scrive: 

    @michele
    >La lampadina di casa fa 60 W, il cellulare 1 W.. la sera >non accendete le lampadine!

    Ma fai una confusione clamorosa tra il consumo del device e le emissioni!!!
    Mica il PC che consuma mezzo KW li emette tutti coem radiazione!

    @zorro101
    >i telefoni escono a circa 1V/m (un volt su metro) >tenete presente che la legge dice che la soglia deve >essere inferiore a 6V/m.

    Quali telefoni Escono a 1V/m???
    Quelli in stand-by forse. Arrivano facilmente a 50/60V/m quando hai un chiamata!
    E gia’ ci sei sarebbe interessante capire dove hai preso i dati… compresi quelli sugli auricolari.

  • # 16
    +benito+
     scrive: 

    Come sempre questi articoli, peraltro nel caso scritto non nel migliore dei modi, suscitano opinioni contrastanti.
    C’è da dire che molte persone, credo la maggioranza, ma spero non su questo sito, pensano che le onde elettromagnetiche siano qualcosa di artificiale e nocivo. Lasciando stare il sole che ci da la vita, sono decenni che siamo attraversati da onde elettromagnetiche di cui nessuno s’è mai preoccupato, come le radio (io stesso con le casse prendo radio vaticana, intendo proprio con il filo delle casse accese, senza sintonizzatore), oppure che le usiamo per diagnosi e cura di varie malattie.
    Quello che sarebbe importante scoprire, ma non è facile, è se l’energia delle onde emesse dai cellulari, e in generale da tutti gli apparati che sfruttano onde elettromagnetiche che debbano stare vicini al corpo, sia sufficiente a rompere dei legami a livello del DNA, che fondamentalmente è ciò che gli viene contestato.
    Dico questo perchè se è vero che la distanza dalla fonte diminuisce gli effetti (ma non è detto, dipende dal tipo di emissione), è anche vero che un apparecchio che emette onde con potenza di mW tenuto a 1 mm dall’orecchio non è detto, a prescindere, che crei statisticamente più danni di un apparecchio che emette 30 volte tanto ma che sta a mezzo metro.
    Non sono un biologo nè un chimico, per cui non so che energia serve, e quindi che lunghezza d’onda e/o che intensità di campo e/m, sia necessaria a creare rotture nei legami delle molecole che “non si dovrebbero mai rompere”. Spesso si sentono giornalisti e saputelli parlare di queste cose, ma almeno personalmente non ho mai trovato in televisione un tecnico della chimica molecolare spiegare, calcoli alla mano, perchè così si fa, le condizioni che siano necessarie all’instaurarsi di rischi reali in condizioni ragionevolmente comuni.

  • # 17
    Michele
     scrive: 

    @ Flare @ Plonf

    non ho detto nulla di ciò che mi contestate, ho solo paragonato l’esposizione alle onde elettromagnetiche del cellulare a quelle del sole, constatando, che per quanto le prime possano essere dannose, non lo saranno mai quanto le seconde, già solo per il riscaldamento che sono in grado di produrre.

    senza contare che poi qui il problema è la mutazione del DNA, che credo sia estremamente difficile da provare.

  • # 18
    Anonimo
     scrive: 

    (io stesso con le casse prendo radio vaticana, intendo proprio con il filo delle casse accese, senza sintonizzatore)

    Quello non è inquinamento elettromagnetico ma la voce del Signore :P Di una potenza sconvolgente…

  • # 19
    Arunax
     scrive: 

    Non ho letto tutti i commenti (poco tempo :D) però rispondo alla domanda finale, quella sulla distanza. Basta considerare che il campo elettrico (e anche quello magnetico) nel caso di dipoli (il “principio fondamentale” su cui si basano le antenne) diminuisce con il cubo della distanza. Quindi basta un allontanamento piccolo per ridurre il campo elettromagnetico (e di conseguenza la potenza trasmessa, che è la cosa più importante) di un fattore piuttosto elevato.

    Rimane il fatto che, in linea di principio, le onde emesse sono onde radio a bassa potenza e assai poco energetiche, dunque non pericolose. Comunque è sempre bene usare un po’ di prudenza, anche perché ad onde ben più potenti ci sottoponiamo già (in primis quelle delle antenne della rete dei cellulari, molto potenti) e non si vede perché sottoporsi ad onde in più senza motivo utile.

    Lo stesso principio vale per qualunque mezzo elettronico di qualunque genere, dato che tutti emettono onde elettromagnetiche. Io personalmente quando non lo uso e quando dormo stacco la corrente al principale oggetto elettronico che ho in camera da letto (il pc fisso), giusto per evitare ogni problema grosso. Avendo fatto un piccolo esperimento con una radio, assicuro che anche se spento il PC di onde ne emette.

    Ah già: dimenticavo un altro suggerimento utile. Potenziare tutti i suggerimenti da te citati nelle zone con poca copertura, dato che il cellulare emette onde notevolmente più potenti (come si può facilmente verificare dal fatto che la batteria si scarica molto più in fretta!).

  • # 20
    ST
     scrive: 

    @Arunax
    “assicuro che anche se spento il PC di onde ne emette”
    intendi dire che l’hai spento con chiudi sessione, lasciandolo alimentato? Mi risulta che anche da spento alcune componenti restino in funzione (es: scheda di rete e scheda madre per poter effettuare il wake-on-lan, ancora scheda madre per accensioni programmate…); io uso una ciabatta con interruttore: quando spengo il pc, tolgo l’alimentazione a tutto.
    Il cellulare lo tengo abbastanza vicino a dove dormo, ma è spento: quei pochi elettroni che si muovono nei circuiti per mantenere l’ora e al massimo attivare la sveglia presumo che possano produrre un campo elettromagnetico praticamente trascurabile

  • # 21
    Anonimo
     scrive: 

    Se non ricordo male una volta i cellulari usavano solo la banda a 900mhz mentre adesso sono a 1800. E’ vero che con la banda a 900mhz potevano utilizzare meno antenne della 1800 per coprire la stessa area dovendo però utilizzare più potenza ?
    Cosa sarebbe stato meglio ? Più antenne meno potenti o viceversa ?

  • # 22
    Frank
     scrive: 

    “È comunque scientificamente dimostrato che il cellulare trasmette onde elettromagnetiche (trovarne di apparecchi elettronici che non ne trasmettono!) le quali sono dannose per la salute.”

    Vorrei sapere su cosa si basano queste supposizioni e che si citassero gli articoli scientifici su cui si basa la precedente affermazione. é da molti anni che in Italia si parla come al bar di argomenti importanti come questo, senza basare le proprie asserzioni su nessun documento o studio valido, ma solo su voci e credenze. Il principio di precauzione preventiva inoltre è un terribile errore e mi stupisco che su un sito che tratti di tecnologia e progresso scientifico come questo si parli con tale superficialità e cavalcando l’ignoranza e le paure totalmente infondate della gente.

  • # 23
    zorro101
     scrive: 

    @ 15
    secondo me non sei proprio del “mestiere”
    ti assicuro che i V/m che ho indicato sono, ovviamente, durante una chiamata!!!
    non so chi ti ha detto che arrivano a 50-60, ma conta che, a conferma della infondatezza, se fosse come dici tu saremmo circa 10 volte il massimo consentito per legge (6V/m)!!!
    ciao

  • # 24
    Stargazer
     scrive: 

    A parte che non conosco nessuno che segue queste semplici 10 regole tratte dal buon senso e addirrittura ne abusa

    Il scientificamente dimostrabile in una società basata sul’ipocrisia è più un paradosso che altro
    per un banale conflitto di interessi come è ormai su tutto
    –> ricerca –> tecnologia –> produzione –> consumo

    Lo dimostreranno prima o poi si ma in un lungo periodo in modo che la generazione che ha subito sia sparita e nel frattempo tale tecnologia sia stata superata

  • # 25
    dargor17
     scrive: 

    @Flare (13)
    Guarda che i forni a microonde usano una potenza ben superiore a quella dei cellulari, e in ogni caso funzionano solo perché lavorano sulla frequenza di risonanza del moto di vibrazione delle molecole d’acqua: se variassi anche di poco la frequenza delle microonde il forno non scalderebbe più nulla…

    @Benito (16)
    Neanche io sono biologo né chimico ma sono un fisico, e ti posso assicurare che per frequenze inferiori all’UV la probabilità di rottura di legami chimici da parte di onde elettromagnetiche è pressoché nulla, non hanno semplicemente abbastanza energia per interagire coi gradi di libertà elettronici. Quello su cui agiscono sono i gradi di libertà vibrazionali, ossia non cambiano i legami nella molecola ma ne possono comunque alterare il moto, la temperatura: quanti e quali effetti questo possa avere sulle varie reazioni di importanza biologica non te lo posso dire (qui serve davvero un biochimico!) ma per quanto ne sappia dai corsi su radioprotezione e radiobiologia non dovrebbe bastare alla formazione di errori genetici…
    Più che altro, io dubito che l’effetto delle onde elettromagnetiche dei cellulari e del wireless, o anche della radio e della tv, possa essere superiore all’effetto dei muoni atmosferici che ci attraversano in continuazione, assieme ai raggi gamma emessi dalle pareti, dalle vernici, dallo stesso carbonio-14 che abbiamo dentro, e così via… L’umanità, così come tutte le specie viventi sul pianeta, si è adattata a convivere con un irraggiamento costante dall’esterno e dall’interno.

  • # 26
    Giorgio
     scrive: 

    Condivido pienamente quanto riportato !

    Occorre prestare sempre maggiore attenzione alla Peste del 21.mo secolo : l’elettrosmog !

    Vi consiglio di fare un giro nel sito della associazione elettrosensibili ed al suo forum:

    http://www.elettrosensibili.it

    Giorgio

  • # 27
    nexor
     scrive: 

    C’è una piccola imprecisione nella traduzione:

    “la forza di un campo elettromagnetico si riduce di un quarto quando il cellulare è a soli due pollici dal corpo.”

    Nell’originale c’è scritto che si riduce AD un quarto (del 75% cioè) e non DI un quarto (del 25%).

    Poi concordo sul fatto che il cordless di casa ha emissioni infinitesime rispetto ad un cellulare, non ricordo i numeri ma è ovvio, han 50 metri di portata contro diversi chilometri!
    E la potenza si disperde con il quadrato della distanza…

    Non è un articolo scientifico ma una raccolta di consigli non molto autorevole, seppur siano sensati.

  • # 28
    Flare
     scrive: 

    @dagor17 (25)
    Guarda che facevo proprio notare che NON si possono equiparare onde elettromagnetiche di frequenze diverse, pensando che gli effetti siano uguali, leggendo qua commenti che mettevano insieme addirittura quelle irradiate da una lampadina o il sole nell’abbronzatura con le microonde.
    Ah e @michele, le ustioni solari sono causate dagli ultravioletti, che ripeto, quelli sì che causano tumori: sono la prima causa dei melanomi.

  • # 29
    plonf
     scrive: 

    @michele (17)
    ho hai sbagliato a rispondere, o hai letto male il mio post… che tra l’altro non era rivolto a te…

  • # 30
    Cla
     scrive: 

    @zorro101

    —- quote
    ti assicuro che i V/m che ho indicato sono, ovviamente, durante una chiamata!!!
    non so chi ti ha detto che arrivano a 50-60, ma conta che, a conferma della infondatezza, se fosse come dici tu saremmo circa 10 volte il massimo consentito per legge (6V/m)!!!
    —-

    E tu saresti del mestiere? :D
    Io i 60 V/m li ho MISURATI (e fatti misurare da laboratori EMC), vicino all’antenna ovviamente dove ci appoggeresti la testa.
    Indicami per favore la norma dei 6V/m… visto che oltretutto senza specificare la distanza a cui li misuri non hanno alcun significato!

  • # 31
    simone
     scrive: 

    Lo dicevano i Kraftwerk già nel 1975: stop radioaktivitat :D

    voto per le scritte del tipo “le onde elettromagnetiche uccidono” oppure “tenete lontano il cell dai vostri bambini” scritte sui cellulari, un po’ come i pacchetti di sigarette.

  • # 32
    10 Consigli su come evitare le esposizioni pericolose del nostro cellulare. » HDblogMobile.it
     scrive: 

    […] si resta decine di minuti se non opra al telefono… Ecco allora altri consigli utili da appunti digitali… Sicuramente avrete sentito almeno qualche volta la frase: Il cellulare emette radiazioni […]

  • # 33
    Eghilmo
     scrive: 

    Le onde elettromagnetiche dannose per la salute pare siano quelle a frequenze ionizzanti, ovvero come quelle del forno a microonde in grado di eccitare i liquidi dei tessuti organici in maniera tale da disidratarli e creare delle necrosi. inoltre pare che anche le onde fm dello spettro delle comuni radio a causa della loro lughezza possano creare disfunzioni, anche se meno gravi delle microonde. Quanto affermato anche da studi effettuati in proprio da alcune delle maggiori compagnie di telecomunicazioni fa riferimento comunque ad una esposizione forte e continua anche tenendo conto dell’apporto di altre fonti comuni di irraggiamento elettromagnetico. Tutto questo per dire che anora di certo NON c’é NULLA.

  • # 34
    FABIO
     scrive: 

    i server di rete a fibra ottica portano onde elettromagnetiche?grazie a presto.

  • # 35
    bianca
     scrive: 

    Adesso è in commercio un nuovissimo dispositivo che riduce il danno al DNA arrecato dalla batteria inserita nel telefonino. Il prodotto di chiama Skudowave e funziona! È certificato e se ne può verificare il funzionamento con apparecchiature ad hoc o, più alla portata di tutti, con il test chinesiologico. Sul sito (www.skudowave.com) trovate la certificazione e le informazioni.

Scrivi un commento!

Aggiungi il commento, oppure trackback dal tuo sito.

I commenti inseriti dai lettori di AppuntiDigitali non sono oggetto di moderazione preventiva, ma solo di eventuale filtro antispam. Qualora si ravvisi un contenuto non consono (offensivo o diffamatorio) si prega di contattare l'amministrazione di Appunti Digitali all'indirizzo info@appuntidigitali.it, specificando quale sia il commento in oggetto.