Come FriendFeed sta scardinando l’egemonia di Twitter

friendfeed E alla fine è esploso. Dopo un periodo di latenza in cui gli utenti erano registrati ma utilizzavano poco FriendFeed, ora in molti ne stanno scoprendo ed apprezzando le potenzialità. L’onda è partita come quasi sempre accade dagli Stati Uniti, ma ora anche la blogosfera italiana se ne è innamorata.

Un’altra moda effimera, come è accaduto per Jaiku e Plurk? Forse no. FriendFeed ha le carte in regola per distinguersi da molti degli altri social network, per almeno un paio motivi:

  1. consente di aggregare tutto quello che si scrive altrove; Facebook, Tumblr, Twitter, il blog, ma anche Youtube, Flickr, e praticamente qualsiasi altro sito o social network che renda disponibile i propri contenuti tramite un feed.
    Tutto quello che scriviamo pubblicamente sul web, il nostro lifestreaming, viene riversato nella nostra pagina di FriendFeed;
  2. lo stesso vale per i nostri amici, contatti, conoscenti, insomma per quelle persone che decidiamo di seguire, di leggere, le cui foto o i cui video ci interessano. Ora abbiamo tutto quello che ci interessa in un unico spazio, ed anche con una certa flessibilità di gestione; ad esempio di un utente possiamo scegliere di seguire quello che scrive nel blog, ma non quello che posta su twitter, o viceversa.

Non solo, c’è una mossa apparentemente poco rilevante, ma che invece reputo molto intelligente, direi persino furba. Molti social network hanno visto i propri sogni di gloria infrangersi contro la fedeltà della community di twitter, che non ha abbandonato il network dell’uccellino azzurro nonostante i suoi continui disservizi. FriendFeed riesce ad aggirare questo ostacolo offrendo agli utenti la possibilità di rispondere contemporaneamente sia su Twitter che su FriendFeed. In questo modo l’utente è indotto a rimanere su FriendFeed, che offre molto di più in termini di fonti di informazione, ed immancabilmente finisce col postare più qui che dall’altra parte.

E’ evidente che sarebbe tecnicamente possibile anche postare veri e propri messaggi su Twitter via Friedfeed e non solo delle risposte [cosiddette @replies], ma ciò avrebbe probabilmente reso meno rapida la diffusione di FriendFeed, perché minori sarebbero state le motivazioni a seguire “la grande conversazione” tramite il nuovo social network. Così invece la community è costretta a spostarsi.

Naturalmente i pregi di questo nuovo strumento non si fermano a questo piccolo espediente strategico; un’altra interessante caratteristica introdotta è il fatto di vedere i messaggi di utenti che non seguiamo, ad esempio quando questi vengono commentati da un nostro contatto. Questo rende il sistema molto più aperto e dinamico rispetto agli altri social network, anche se in qualche caso aumenta il rumore.

FriendFeed permette anche di condividere filmati e file audio, e come abbiamo già accennato, è piuttosto flessibile nella gestione dei feed che ci interessano rispetto a quelli che preferiamo trascurare. Abbastanza flessibile, ma forse da questo punto di vista qualcosa in più si potrebbe fare, in modo da rendere effettivamente possibile rimescolare tutto quello che si aggrega e riproporlo come unico feed o flusso.

Insomma, se passate molto tempo sul web e seguite più di qualche feed, vi consiglio di provare ad aggregarli su Friendfeed, scoprirete uno strumento utile, comodo e di cui difficilmente potrete fare a meno. Attenti però a non farvi prendere la mano, come in ogni cosa, ci vuole misura.

Markingegno

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