In 45 anni, Intel, la società fondata da Robert Noyce e Gordon Moore (18 luglio 1968), è riuscita praticamente a monopolizzare l’intero settore dei microprocessori.
Tale risultato era tutt’altro che prevedibile visto che i due giovani “Fairchildren”, come venivano definiti gli ex dipendenti della Fairchild Semiconductor, fondano la società con uno scopo alquanto generico:
“…si occuperà di ricerca, sviluppo, produzione e vendita di strutture elettroniche integrate per soddisfare le necessità dei produttori di sistemi elettronici…” [mission originale di Intel]
Il business plan dell’azienda, scritto da Moore, viene sottoposto ad Arthur Rock, uno dei più importanti Venuture Capitalist di San Francisco, che accetta di finanziare l’impresa e ne diventa il primo presidente.
Arthur Rock
Curioso anche l’aneddoto riguardo la scelta del nome: Noyce e Moore avrebbero voluto chiamare la nuova società NM Electronics, ma scoprono che la sigla estesa “Moore Noyce” è già utilizzata per una catena di hotel. Così optano per Intel (abbreviazione di Integrated Electronics) acquistandone tutti i diritti di utilizzo dalla Intelco che li deteneva in precedenza.
La Mission della nuova azienda viene così rappresentata:
“Delight our customers, employees, and shareholders by relentlessly delivering the platform and technology advancements that become essential to the way we work and live.”
[“Prendersi costantemente cura dei nostri clienti, dipendenti ed azionisti fornendo la piattaforma e le tecnologie innovative essenziali per il modo in cui lavoriamo e viviamo.”]
Nel 1969, Intel presenta il primo modulo SRAM realizzato con la tecnologia MOS (Metal Oxide Semi-conductor) e il primo prodotto commerciale, ovvero la SRAM 3101 Schottky. L’anno successivo è la volta del primo modulo DRAM (1103).
La svolta arriva però nel 1971 con l’Intel 4004, il primo microprocessore commerciale realizzato grazie al progetto di Federico Faggin, Ted Hoff, e Stanley Mazor, e nel 1975, l’i8080, di base per il futuro di tutta l’informatica moderna.
Il ventennio successivo è ricco di nuovi prodotti, soprattutto microprocessori sempre più potenti e micro-controllori, e con il Pentium (1993, progettato da Vinod Dham) Intel si trasforma in una società di fama mondiale, non più nota solo agli appassionati ed agli operatori di settore. Il tutto sfruttando a proprio vantaggio il famigerato bug.
Il resto è storia contemporanea e, come detto, Intel è praticamente monopolista nel settore dei microprocessori, anche se guarda con attenzione l’inarrestabile ascesa dei dispositivi mobile dove le soluzioni ARM sono predominanti.
Io correggerei “è riuscita praticamente a monopolizzare l’intero settore dei microprocessori” con “è riuscita praticamente a monopolizzare l’intero settore dei microprocessori High End”, perche’ e’ vero solo in base al fatturato/ricavi, ma se guardiamo ai volumi totali di produzione o alla differenziazione delle tipologie di processori, Intel si trova un bel po indietro rispetto ad altre aziende.
se consideriamo solo i microprocessori (escludendo i microcontrollori in ogni forma e capacità), solo ultimamente ARM sta facendo davvero la parte del leone per numerosità, e qualche anno fa ci fu AMD (grazie alla debacle del P4…). Il problema è che se chiedi in giro quanti conoscono Intel, AMD e ARM…il 90% conoscono Intel, il 70 AMD e il…50% ARM? Così come tutti conoscono il “Pentium”. Trova una CPU AMD o ARM con un nome altrettanto conosciuto. Di nuovo, quando la “gente normale” (escludendo i geek/nerd) vuole comprare un pc, cerca un processore Intel. Di fatto, Intel domina e detiene il monopolio, è indubbia, questa cosa..
Per il resto..cavolo che compressione dei tempi, in questo articolo!! XD