35 anni fa la prima BBS

Sono passati ben 35anni dalla prima Bulletin Board System, resa operativa a Chicago il 16 febbraio del 1978.

La sua invenzione si deve a Ward Christensen e Randy Suess, che mettono online il sistema sfruttando un microcalcolatore basato su una CPU Z80 connesso in rete grazie ad un modem Hayes a 300 baud.

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Il suo lancio viene annunciato dalle colonne di Byte e velocemente il numero di utenti connessi comincia a crescere costantemente superando ogni previsione.

Nella metà degli anni ’80 le BBS diventano il primo esempio di massa di community virtuale, grazie alle quali, molto prima di internet, è stato possibile scambiarsi contenuti e creare luoghi virtuali di discussione.

Nella pratica, tali community avevano spesso caratteristiche locale, visto che la connessione telefonica dial-up spingeva a collegarsi a nodi relativamente vicini in modo da evitare sgradite soprese al momento del conto telefonico. Ciò spingeva i più maliziosi ad affidarsi alle cosiddette pratiche di “phone phreaking” in modo da collegarsi gratuitamente alla BBS preferita anche all’altro capo del mondo.

Se il cuore dei servizi di internet era praticamente già presente nelle BBS, lo stesso non si può dire per la semplicità d’utilizzo, tanto che i suoi utilizzatori erano prevalentemente esperti del settore e appassionati smanettoni.

Oggi le BBS sono sostanzialmente estinte, ma nel mondo esistono ancora gruppi di nostalgici che cercano di mantenerne in vita qualcuna, tra questi Jason Scott cerca di preservare e raccontare proprio i contenuti e le iterazioni di quelle maggiormente significative grazie al progetto textfiles.com.

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