Pubblichiamo un guest post di Emanuele Bonanni, esperto di elettronica open source.
I cellulari fanno male? La risposta sembra proprio essere “sì”! La conferma ai più avveniristici sospetti, avanzati da diverso tempo, arriva quasi due anni fa, quando i cellulari vengono dichiarati “potenzialmente cancerogeni” dall’organizzazione mondiale della sanità (OMS). E da quel momento in poi, sia noi sia le comunicazioni siamo cambiati parecchio. Siamo diventati più attenti, scrupolosi, coscienziosi ma, soprattutto, ci facciamo più domande. Cerchiamo le risposte ai nostri dubbi e ci affidiamo a persone competenti perché ci illuminino, ormai sempre più mettendo in dubbio ogni parere.
Ed in questo panorama su Elettronica Open Source da diverso tempo, ci si sta interrogando su che cosa comporti l’essere esposti alle radiazioni dei telefoni cellulari. Ci chiediamo ovviamente se ci siano dei rischi e se siano note le problematiche che ne derivano.
Abbiamo provato a dare delle risposte, a condividere varie conoscenze in materia, cercando, per quanto possibile, di essere sempre obiettivi.
Gli autori, ma soprattutto i lettori, si sono cimentati nell’affrontare temi come l’utilizzo del telefono cellulare mediante l’uso di auricolari, come potete leggere anche in questo articolo.
Ma non solo, perché una cosa che li ha molto interessati è lo studio dei possibili effetti o della possibile incidenza sul sonno od anche sull’apprendimento. L’alterazione dei processi cognitivi, oltre che delle normali funzioni fisiologiche, resta una delle più vivide paure, uno dei timori più grandi. Saremmo in grado di accorgercene? C’è modo di evitarlo? Ma soprattutto, se dovesse succedere, sarebbe possibile porvi rimedio?
Questi sono aspetti che, per un motivo o per un altro, probabilmente molti di noi hanno sottovalutato fino a questo momento ma che adesso non si possono più ignorare. Ecco, proprio per non commettere questo errore, certe letture sembrano quasi provvidenziali, come a volerci suggerire quali sono le domande che dobbiamo farci.
E parlando di potenziali danni, nella nostra comunità, come sul resto della rete, tutti dividono i possibili effetti in due categorie: quelli certi e quelli che devono ancora essere studiati. Allo stesso modo vengono divisi in due categorie gli effetti “termici” e quelli “non termici”. La caratterizzazione di questi effetti ed il loro studio è ben lungi dall’essere terminata; molto lavoro c’è ancora da fare e ci sono tante persone che stanno cercando di dare delle risposte che ormai sono sempre più impellenti.
Internet è una gran bella cosa: ci aiuta a reperire informazioni, ci permette di connettere i dati, aiuta le comunicazioni tra gli individui. Ma per poter usufruire seriamente e costruttivamente di questi dati c’è bisogno di acquisire uno spirito critico che la sola informazione non è, purtroppo, in grado di darci.
Questi articoli, però, possono essere molto importanti a farci venire in mente le nostre domande e soprattutto a provare a dare le nostre risposte.
Un esempio di questo è dato dalla perfetta sintesi tra opinione personale e riscontri scientifici che si trovano nella tesi di laurea della quale abbiamo dato diffusione proprio sulle pagine del blog di EMCelettronica. Una lettura stimolante, anche se tutt’altro che definitiva, grazie alla quale si può certamente guadagnare un punto di vista tecnico e più competente.
Certamente si tratta di dati che non comprendono l’umano scibile, che hanno sempre bisogno di nuovi aggiornamenti e che nel tempo potrebbero addirittura rivelarsi fuorvianti per chi sia alla ricerca della verità ma per il momento questi riferimenti rimangono alcuni tra i più validi e fondati che potrete trovare in giro per la rete.
L’invito da rinnovare a tutti, ma proprio tutti, è quello di esprimere un’opinione, leggere quanto più possibili sull’argomento e farsi venire ogni dubbio possibile al riguardo. Tutti noi abbiamo un cellulare, ormai: è giusto cercare di capire come dovrebbe essere utilizzato.
Per tornare alla domanda posta nel titolo, i cellulari fanno male? Si! Quanto male e quanto tempo ci vuole per vederne gli effetti purtroppo sono dati ancora non dichiarati dalla comunità scientifica che stranamente ancora non riesce a prendere una posizione chiara. Nel frattempo il consiglio che posso dare, non tanto da progettista elettronico ma piuttosto dettato dal buon senso è di utilizzare l’auricolare (con il filo) ed il vivavoce e se vostra figlia adolescente si addormenta tutte le sere al telefono con il fidanzatino, telefono che poi rimane con le tutta la notte sul cuscino… credo sia proprio il caso di farle perdere questa abitudine.
Io penso che siano potenzialmente pericolosi, ma quel che conta è, come – quasi – sempre, il buon senso.
Evitare conversazioni lunghe a favore di telefonate brevi e SMS, eventualmente usare l’auricolare, non dormire con il telefono acceso vicino al corpo (abitudine diffusissima).
Gli stessi consigli credo valgano più o meno per i cordless.
Come può l’autore dare un giudizio così definitivo sia all’inizio che alla fine dell’articolo (“i cellulari fanno male? Si!”), quando per tutta la parte centrale si specifica che non si ha una conoscenza scientifica esatta del’argomento e per la maggior parte si va avanti a supposizioni?
È giusto creare interesse e dare spazio a lavori di giovani ricercatori (tra l’altro nella presentazione viene detto che “l’energia emessa da cellulari e BTS non costituisce pericolo per la salute.”), ma il tono e le conclusioni di questo articolo mi sembrano più da articolo senzazionalistico per portare visite al proprio sito…
@Z80Fan
È un articolo introduttivo a una materia complessa, con puntuali approfondimenti linkati. Non vedo complotti… ;-)
@Z80Fan
Il senso principale dell’articolo è combattere la superficialità e sciogliere lo scetticismo.
Il cellulare fa male, SI. Esistono effetti noti ed altri meno noti. Se posizionato vicino i genitali crea danni al feto (eventuale) e crea infertilità all’uomo e se posizionato vicino alla testa potrebbe portare a danni dei tessuti. Ora il punto che manca è stabilire QUANTO faccia male e questa la comunità scientifica NON lo dice o NON VUOLE dirlo.
Abbiamo riportato molti link per approfondire quanto detto, anche una tesi di laurea, se vuoi entriamo nel tecnico ma ovviamente possiamo arrivare fino ad un certo punto, ma con un po’ di buon senso basta farne un uso corretto e aspettare posizioni ufficiali.
Non dimenticare che nemmeno 50 anni fa lo stato forniva le sigarette ai militari e fumare era “cool” Oggi invece ci scrive sopra che provoca il cancro…..
Non credi anche tu che le scritte “tenerlo lontano dal corpo almeno 3cm” che sono ultimamente apparse sui libretti di istruzione andrebbero scritte in grande e ben in evidenza?
P.S. sono anche io uno Z80 fan ;)
Una domanda non in topic, ma correlata: esistono studi simili anche sui cordless, i dispositivi Bluetooth, e il Wi-Fi?
Guardatevi su youtube il documentario di RaiNews 24 sui telefoni cellulari
@Emanuele
“Il cellulare fa male, SI.”
Ah sì?
Mostrami la tua laurea in medicina e lo studio decennale che hai sicuramente condotto per arrivare a questa affermazione così definitiva…
“Se posizionato vicino i genitali crea danni al feto (eventuale) e crea infertilità all’uomo”
E le prove le possiamo trovare dove esattamente?
Qualche fonte?
Le microonde non sono radiazioni ionizzanti, sono onde elettromagnetiche come tutte le altre.
Come la luce, che è tra parentesi molto più energetica delle microonde, eppure non ti viene il cancro se vai a fare una gita all’aperto no?
Anche l’effetto termico è oltretutto trascurabile, considerando le bassissime potenze in gioco.
E ancora, se anche facessero male, sarebbe molto più pericoloso un forno a microonde che “perde” microonde, piuttosto che un cellulare.
Che poi tralasciando il fatto che fumare è “cool” anche adesso, ma si sa che la madre dei cretini è sempre in cinta, non è certo la stessa cosa.
Fumando respiri sostanze risaputamente tossiche, che il corpo cerca anche di espellere.
Se così non fosse chi fuma per la prima volta non avrebbe il riflesso di tossire come se non ci fosse un domani.
Ti è venuto qualche strano riflesso involontario quando hai preso in mano un cellulare per la prima volta?
Ecco appunto…
s/in cinta/incinta/g
(non so in quanti la capiranno)
Sarà come x le sigarette. Adesso tutti sanno con certezza che fanno male, ma i fumatori incalliti non vogliono neanche pensarci…
Anche le automobili fanno… male. Ogni anno migliaia di morti, feriti, invalidi solo in Italia x incidenti. Per non parlare poi dell’inquinamento. Ma chi ci rinuncia?
Potrei continuare per ore ad elencare cose che fanno male, ma che sono tanto comode…
D’altra parte come si può sperare che un oggetto che ti spara a pochi centimetri dal cervello radiazioni ad alta frequenza, con potenze dell’ordine dei watt alla lunga non possa fare ‘male’?
L’importante è essere informati (vedi sigarette) poi ognuno deciderà. Ma non mi illudo che ci sarà un crollo nella vendita di cellulari! Noi esseri umani siamo fatti così.
Che peccato leggere commenti di gente che va in escandescenza solo perchè stanno toccando il loro giochino preferito.
Qua si parla di constatazioni, tutto qua. Poi se ad una persona sta bene farsi del male(in misura più o meno grave), va benissimo lo stesso.
Il commento di Emanuele Mi sembra il più sensato.
concordo in pieno con Z80Fan, questa certezza assoluta da dove deriva? quando si fa un affermazione cosi` importante bisogna mettere tutte le referenze su cui si basa, altrimenti rimangono chiacchiere da bar.
Se poi la discussione rimane su questi livelli, la mia speranza che l’italia diventi un paese migliore e dove la gente creda alla scienza vera e non a omeopatie varie e astrologia crolla nel baratro piu` profondo
@Franco
“D’altra parte come si può sperare che un oggetto che ti spara a pochi centimetri dal cervello radiazioni ad alta frequenza, con potenze dell’ordine dei watt alla lunga non possa fare ‘male’?”
Cosa vuol dire sperare?? ma qui si parla di fare studi seri, a campione, pubblicare articoli su riviste scientifiche, non e` una gara a chi spera che faccia male e chi no
@Nilo
Non serve la Laurea in medicina per documentarsi. Hai letto i documenti linkati?
Tra l’altro ne parlavo oggi con una biologa: le microonde riscaldano, è una certezza; il riscaldamento dei testicoli provoca infertilità, è una certezza. LA frequenza di risonanza dell’acqua è la stessa delle microonde ed il feto è immerso nel liquido amniotico che è al 99% acqua, è una certezza. Quindi questi sono i danni noti. Poi ci sono quelli ai tessuti ed al cervello che non sono ancora ben noti.
Sul forno a microonde concordo, hanno fatto addirittura un servizio le Iene dove misurano l’intensità di campo magnetico in V/m nelle vicinanze del forno a microonde che è si molto più potente del cellulare, ma non te lo schiacci all’orecchio.
@Cesare Di Mauro
I punti chiave sono le frequenze e le potenze, non i dispositivi.
I cordless in genere utilizzano frequenza più basse ed anche potenze più basse (basta pensare alla portata)
Per il WiFi domestico la differenza sostanziale con il telefonino è la distanza dal corpo umano. Non credo nessuno passi delle ore con l’antenna del router nell’orecchio e, semmai doveste averlo tra le gambe… beh allontanatelo un po’ ;)
Per il BT il discorso è diverso, perche seppur a potenze più basse dei telefonini, molti hanno l’auricolare all’orecchio 24h su 24…..
Eeeeeeh.. certo. I cellulari arrivano ai WATT di emissione… Il leakage di un microonde invece, che arriva a 2kW, non e’ un problema perche’ nessuno se lo mette all’orecchio.
In effetti un cellulare (che va’ in emissione di potenza, peraltro regolamentata, solo quando si telefona) nella tasca dei pantaloni puo’ riscaldare in modo significativo i testicoli.. o un feto dentro un bel litro di liquido amniotico (qualcuno ha presente quanto ci mette un microonde ad alzare di un grado un litro di acqua?).
Giusto prima che qualcuno abbia da ridire.. la potenza di emissione di un cellulare arriva a mala pena a 2W di potenza che non e’ mai continua ma modulata sul segnale portante (la voce). Ogni pausa identificata dal processore del telefono porta all’emissione zero.
Piuttosto mi preoccuperei di piu’ a vivere sotto una antenna di un TACS (200W) o un UMTS(50W) dove nel raggio di 80 metri circa dall’antenna si hanno emissioni in V/m superiori ai limiti di legge.
@Alberto
Ovviamente le potenze in gioco sono differenti, è stato detto.
Ovviamente le SRB hanno potenze più preoccupanti ma è la distanza la variabile fondamentale per la riduzione dei V/m
Ovviamente il liquido amniotico NON bolle ma qui stiamo parlando della frequenza di risonanza uguale e di un uso continuativo.
Leggiti la tesi (c’è il link) poi ne riparliamo ;)
@Emanuele:
“Tra l’altro ne parlavo oggi con una biologa: le microonde riscaldano, è una certezza; il riscaldamento dei testicoli provoca infertilità, è una certezza. ”
Anche stare al sole, magari in spiaggia a ferragosto, riscalda (e direi pure tanto….).
Mi dispiace, ma non c’è una consecutio logica in quello che scrivi, hai idea di cosa sia l’effetto soglia?
Quello che scrivi mi pare quanto meno una banalizzazione.
Giusto per scrivere qualche numero: nei telefonini è dichiarato il parametro SAR misurato Watt/Kg: l’aumento della temperatura possibile è di frazioni di grado. E’ comparabile con l’aumento della temperatura di uan persona stesa a prendere il sole o semplicemente di una persona con 40° di febbre? direi di no.
Magari ci saranno altri effetti ignoti, ma quello termico mi pare del tutto marginale.
PS: i cordless trasmetto ad una frequeza praticamente uguale ai GSM, la potenza è inferiore MA la base è in tarsmissione continua … ho minsurato ad 1 metro di distanza anche più di 9V/m.
#3 Alessio:
Gli articoli di Simone e Eleonora sono introduttivi a materie complesse, questo non è per niente all’altezza.
#4 Emanuele:
“Il senso principale dell’articolo è combattere la superficialità e sciogliere lo scetticismo.”
Purtroppo questo articolo è superficiale di suo, e non scioglie nessun scetticismo perchè non c’è qualcosa di esatto di cui bisogna convincere la gente, ma solo supposizioni costruite su dati parziali e argomenti non ancora completamente (scientificamente) studiati.
“Il cellulare fa male, SI. Esistono effetti noti ed altri meno noti.”
No, sono noti gli effetti che innalzamenti di temperatura o onde elettromagnetiche hanno sul corpo umano, ma non ho visto da nessuna parte dire che un dispositivo di potenza bassissima come un cellulare ha la capacità di attivare gli stessi effetti, INCLUSI i link che hai messo nell’articolo.
“Ora il punto che manca è stabilire QUANTO faccia male e questa la comunità scientifica NON lo dice o NON VUOLE dirlo.”
Cominciamo con le teorie di complotto?
“Non dimenticare che nemmeno 50 anni fa lo stato forniva le sigarette ai militari e fumare era “cool” Oggi invece ci scrive sopra che provoca il cancro…..”
Il paragone con le sigarette non regge: gli effetti nocivi si conoscevano anche negli anni 50.
“Non credi anche tu che le scritte “tenerlo lontano dal corpo almeno 3cm” che sono ultimamente apparse sui libretti di istruzione andrebbero scritte in grande e ben in evidenza?”
Se bastano 3cm per stare al sicuro, dove starebbe il problema a tenerlo in tasca? Tra il cellulare e i testicoli ci sono 10 cm buoni di coscia, e sopratutto solitamente in tasca il cellulare non è in trasmissione.
#12:
“Tra l’altro ne parlavo oggi con una biologa: le microonde riscaldano, è una certezza; il riscaldamento dei testicoli provoca infertilità, è una certezza. LA frequenza di risonanza dell’acqua è la stessa delle microonde ed il feto è immerso nel liquido amniotico che è al 99% acqua, è una certezza.”
Esatto, tutte queste sono certezze scientifiche: le microonde ovviamente riscaldano, tutti i fornetti che abbiamo funzionano su questo principio, MA quelli generano microonde di 300-500 W, che sono 2000 volte maggiori di quelle di un telefono UMTS in piena potenza. Quanto tempo servirebbe a un cellulare a fornire abbastanza energia per far danni?
Possiamo fare qualche calcolo per divertimento: mettiamo che il feto e il liquido amniotico insieme siano boh, 1 kg di acqua in totale, e che ci sia un telefono che stia trasmettendo a 100 mW (valore medio tipico anche per una trasmissione GSM) proprio attaccato. Considerando il calore specifico per l’acqua, risulta che per elevare di 1 K la temperatura servirebbero più di 11 ore continue (4186*1*1/0.1 s), ovviamente considerando il sistema adiabatico.
Ci sono altre semplificazioni fatte in questo calcolo ma tanto c’è già poca scienza in questa discussione.
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Per la precisione: io non sto cercando di convincere in modo assoluto che i cellulari non fanno male (altrimenti farei lo stesso errore dell’articolo), ma sto criticando l’articolo di sensazionalismo e non dipingere l’attuale comprensione dell’argomento, oltre a fare pubblicità al proprio sito.
Cerchiamo di essere ragionevoli.
Il cellulare fa male?
Certo!
Ci sono un sacco di cose che fanno male: il cioccolato (obesità), lo zucchero, il caffè e il te (caffeina), il sale (sclerosi), le pene d’amore, l’olio, il fritto (fegato), gli schiaffi della mamma, una postura scorretta, la guida aggressiva, la luce solare (ustioni e tumori della pelle), etc. :-)
L’importante è non abusarne.
Per molte di quelle cose il corpo umano è attrezzato per sopportarli (un po’).
Ad esempio, la luce solare ha energia e frequenza molto più alte dei cellulari, ma la pelle ha la melatonina per proteggersi.
In un modo simile, anche dalle microonde la pelle si può difendere, infatti non riescono a penetrare più di pochi millimetri, che comunque sono sempre troppi.
Le onde del cellulare non mi pare abbiano esattamente la stessa frequenza di risonanza dell’acqua, ma non ci va tanto distante, e le armoniche superiori sono abbastanza forti da scaldare anche in questo modo.
Infatti anche il surriscaldamento ha i suoi effetti deleteri.
Tutto invecchia più rapidamente se sottoposto ad alte temperature, un’auto parcheggiata per mesi sotto il sole d’estate, o un monitor che sta sempre acceso.
Anche il corpo soffre delle temperature più alte del normale per lungo tempo.
Basta essere ragionevoli, non fare telefonate troppo lunghe, alternare le orecchie, non tenere il cellulare nel taschino sopra il cuore o nella tasca davanti dei pantaloni, scegliere un cellulare con l’antenna grande (maggior guadagno=meno potenza e spalmata su una superficie maggiore), usare l’auricolare, non tenere l’auricolare bluetooth fisso all’orecchio, poggiare il cellulare sul tavolo se si sta tanto seduti per evitare di tenerlo attaccato alla pelle, scegliere un operatore che prende bene nella propria zona (più tacchette prende minore sarà la potenza irradiata, e la batteria ringrazia), metterlo in ricarica distante dal letto.
Anche spegnere il wifi di notte può essere utile.
Perfino l’impianto elettrico e gli elettrodomestici possono essere una fonte di campi elettromagnetici che vanno a sommarsi agli effetti del cellulare.
Non è tanto il cellulare in se ad essere pericoloso, ma lo sono di più i ripetitori delle celle.
Infatti chi abita vicino (molto vicino) ad uno di essi, alla lunga, riceve costantemente una bella dose di radiazioni elettromagnetiche.
Alla fine, non è tanto l’intensità del campo che conta, ma:
1 – La distanza. Infatti il campo si indebolisce con il quadrato della distanza.
2 – Il tempo. Gli effetti dannosi sono cumulativi, come anche il surriscaldamento.
3 – Predisposizioni genetiche. Che sempre contano ma non possiamo saperlo a priori.
Bisogna tenere conto della “dose”, come per le radiazioni ionizzanti.
Infatti chi deve stare in zone radioattive porta con se non un contatore Geiger, ma un dosimetro.
Sono cose diverse, ma alla pratica si affrontano allo stesso modo. :-)
Stare ad una decina di metri da un trasmettitore da un MW per poche ore non fa niente, mentre stare migliaia di ore a pochi millimetri da un trasmettitore da 1W è di sicuro molto peggio.
Se uno sa di essere un utilizzatore accanito del cellulare è meglio che si compri un auricolare, tanto con quello che spende di ricariche può permetterselo, oltre ad essere molto più comodo.
Tenerlo in tasche esterne è preferibile.
Poi per il resto è meglio non farsi troppe paranoie e goderci il nostro cellofono con rilassatezza, perché anche lo stress fa male… ;-)
Molto male… XD XD
Mamma mia… la fisica presa a schiaffi.. le radiazioni ionizzati paragonate alle microonde di un cellulare….
Prova a stare dieci.. dicesi 10 secondi di fronte, a 10 metri da un trasmettitore da 1MW nella banda dei 2.4 GHZ e poi mi racconti se non fa’ male..
1W e’ la potenza MASSIMA di emissione di un cellulare..devi avere la cella alla massima distanza possibile, non devi generare buchi di comunicazione.. hai voglia.
Io preferisco 1000 ore vicino a un cellulare che trasmette ad 1W piuttosto che 10 minuti a 10 metri ad un trasmettitore da 1MW.
sono convinto anch’io che l’uso massiccio del cellulare possa creare dei problemi a lungo termine sulla salute , ma anche se dovesse uscire uno studio scientifico sulla dannosità dei cellulari , come da copione ci sarebbe subito dopo un altro studio che smentirebbe gli studi precedenti visto l’immenso business collegato pertanto visto che siamo circondati da campi magnetici presumo che la difesa migliore sia quella di usare le auricolari ed vitare per quanto possibile i sistemi di trasmissione WI fI in casa
cremona
Elia ing Sciacca
Signori, che dire, sapere che in Italia esistono persone così critiche, così difficili da convincere con così poche informazioni mi fa davvero felice!
In un paese del genere un grillo qualsiasi non potrebbe certamente mai fondare un partitucolo sulle favole che diventi il secondo d’Italia e sono sicuro che i mafiosi finirebbero direttamente in carcere…
Che bello avere la possibilità di condividere il mio tempo con voi, così attenti e competenti.
Sono certo che voi abbiate letto molto più di me in materia ma mi permetto, se mi è consentito, di portare il mio modestissimo parere il laureato in ingegneria elettronica con tesi in compatibilità elettromagnetica proprio su questo argomento.
Se me lo consentite!
Ed immagino che sarà così visto che c’è qualcuno che a gran voce ha richiesto titoli, competenze, esperienze.
Non ho la laurea in medicina che qualcuno di voi ha richiesto con grande enfasi ma posso fare i nomi dei medici ho consultato per scrivere la mia tesi, se questo dovesse essere sufficiente. È un dato pubblico, peraltro, per cui non avrei difficoltà!
Vorrei dedicare a ciascuno la giusta attenzione ed è per questo che cercherò di rispondere punto per punto.
Ad Andres, vorrei dire che sono perfettamente d’accordo con lui.
Fortunatamente c’è un modo di controllare la coerenza di quello che dico e potrete verificare voi stessi se quello che dico io ha fondamento oppure no per il semplice fatto che sono aduso ed avvezzo a citare sempre la fonte quando esprimo un’opinione.
Vi basterà andare su Google e scrivere qualcosa del tipo “Piero boccadoro cellulari”. Quello che troverete parlerà da solo.
Mi piaceche questo paese sia un paese in cui la gente parla solo di quello che sa, solo quando lo sa, perché anche io desidero un paese come quello di cui ho parlato in apertura.
A Z80Fan vorrei umilmente e molto gentilmente far notare che il giudizio su quali siano i danni dei cellulari oserei dire che non lo da nè Emanuele Bonanni, né Piero Boccadoro. A dire che le cose stanno in questo modo è stata l’OMS (che sono sicuro di non dover spiegare essere l’acronimo di organizzazione mondiale della sanità) nel maggio del 2011.
Ancora una volta quello che dico è verificabile. Aprite sempre lo stesso motore di ricerca di prima e scrivete soltanto “oms cellulari”.
Buona lettura…
Visto che qualcuno richiedeva titoli di studio, lauree in medicina ed esperienze decennali in materia, sono sicuro che sarà sufficientemente soddisfatto dallo scoprire, per la prima volta in vita sua, che l’insieme delle più alte menti che esistono al mondo che siano competenti in medicina si era espresso in una maniera che evidentemente non conosceva da un tempo di cui non aveva coscienza :D
La mia modesta esperienza al loro confronto è assolutamente irrilevante ma sono contento che l’insieme delle lauree in medicina soddisferanno anche i vostri palati così raffinati e le vostre menti così speculativamente intelligenti.
Sinceramente anche io mi riterrei soddisfatto se solo fossi così arguto.
Ad Alessio Di Domizio dico che è riuscito a centrare esattamente il punto. L’articolo è introduttivo e c’è davvero tanto da studiare, che porterebbe via anni. Solo che nessuno aveva intenzione, ne sono certo, con questo articolo, di ritenersi esaustivo.
C’è un fatto, la maggior parte di quelli che hanno commentato questo articolo non ne sa nulla, va avanti per sentito dire, si arrocca su posizioni indifendibili e non si informa…
Ma magari mi sbaglio perché in un paese del genere le cose non andrebbero come la mia premessa…
Vorrei far notare, infatti, che Emanuele ci avrebbe anche provato a specificare quale è il tono lo scopo di questo breve articolo ma non ha avuto il successo che meritava… quantomeno per la coerenza e la chiarezza.
Quando una persona dice che “il senso principale dell’articolo è combattere la superficialità e sciogliere lo scetticismo” vuol dire che per sua stessa ammissione cercando di combattere il suo, magari personale, Golia.
Il problema vero, se posso esprimere questa opinione, è che, nel corso del tempo, mi sono imbattuto in una serie di persone di posizioni abbastanza contrastanti, molte del tutto non fondate.
La ragione per la quale io personalmente ho puntato ad approfondire questo tema è proprio questa: io non riesco a sopportare il discorso che altri portano avanti nel modo in cui lo portano avanti.
Io per parlare di una cosa devo conoscerla, almeno al meglio delle mie possibilità.
Se posso permettermi di citare un più famoso Michele Salvemini “non parlo di cose che non conosco”.
A Cesare Di Mauro vorrei far notare che questi studi di compatibilità elettromagnetica riguardano le frequenze in gioco, non i dispositivi in particolare. Questo tipo di studi riguarda le bande operative piuttosto che i dispositivi singoli.
Ecco che i dispositivi cordless, magari i telefoni, sono esattamente come i cellulari nel loro funzionamento.
Il Wi-Fi, per chi non lo sapesse, ma soprattutto per chi più avanti ha citato la frequenza di risonanza dell’acqua senza sapere effettivamente di quanto (certamente di cosa) stiamo parlando, funziona a 2,4 GHz, mentre la frequenza di risonanza dell’acqua e pari 2450 MHz.
Il Bluetooth, non a caso, è diviso in “classi”.
Lo studio deve tenere in conto e deve valorizzare, in un certo senso, le frequenze in gioco nella specifica applicazione, le potenze in gioco ed anche, se c’è, una certa “direzionalità” delle antenne.
Ovviamente nei cellulari questo ultimo concetto non deve esistere, ma sono sicuro di non doverlo spiegare…
A Caterpillar vorrei dire che effettivamente quei video sono una traccia interessante… Ma non sono assolutamente esaustivi e non bastano per approfondire l’intera materia.
Chi qui grida ed esige, quasi sbraitando, pretendendo delle lauree in medicina, non ha poi tutti i torti…
Per comprendere questa materia serve tanto studio su quello che è già stato fatto ma soprattutto serve molta esperienza personale in materia!
Ed ora veniamo a Nilo.
Guarda, io personalmente adoro le persone che fanno le obiezioni punto a punto. Sono esattamente il genere di persone con le quali mi trovo bene a parlare.
Ciò nondimeno queste ultime godono anche di altre irrinunciabili (per me) caratteristiche.
La prima, tra tutte, se non la più importante, è l’apertura mentale.
Seguono a ruota la disponibilità a discutere, la capacità di mettersi in discussione, l’onestà intellettuale e così via dicendo.
Pertanto vorrei farti una domanda: tu sei laureato in? Con esperienza in questo campo maturata in quanto tempo?
Sono certo che visto che ti esprimi in questi termini di lauree tu ne abbia quattro o cinque, almeno. E sono certo che il laboratorio di ricerche che possiedi e dirigi abbia condotto degli studi approfonditi che sono davvero all’avanguardia.
Visto che hai così disperatamente bisogno di fonti, ti do un consiglio: inizia con quelle che ho citato fino a questo momento e poi ne riparliamo…
Solo che, fai un favore a tutti, abbia un minimo di pietà per tutti noi che poi dobbiamo leggerti: spendici almeno un annetto a ricercare e POI torna a far commenti.
E quando finisci, per favore, istruisci il tuo laboratorio di ricerca personale perché conduca una serie di test che possano arrivare a mettere la parola fine a questo tema.
Sono contento che tu sappia che esistano le radiazioni ionizzanti ma temo che tu non sappia che le radiazioni non ionizzanti sono tali non perché non facciano male o perché non possono avere degli effetti ma semplicemente perché la loro energia non è in grado di rompere i legami delle molecole “direttamente”.
Sono certo che tra le quattro o cinque lauree che possiedi quella in ingegneria, con grandi nozioni di fisica, sarà sicuramente presente e quindi sono certo di non dover spiegare cos’è il fenomeno della risonanza.
Se proviamo ad unire questi puntini, stile la settimana enigmistica, scopriamo che le radiazioni non ionizzanti possono provocare od eccitare la risonanza in una molecola, ed effettivamente possiedono “l’energia” sufficiente e gli strumenti adatti per rompere una molecola.
A Franco vorrei dire che lo scopo è esattamente quello; anche questo è un aspetto fondamentale della questione.
Essere informati, essere consapevoli di avere la capacità di reperire informazioni e collegarle tra di loro non è semplicemente una specie di panacea per tutti i mali ma è anche un metodo di vita, una forma mentis.
A Rob, vorrei dire che effettivamente il dubbio che sia così viene…
Però mi piace pensare che, in realtà, io non esattamente così perché se davvero fosse così staremo parlando con gente di ben poca levatura.
Invece mi sembra di aver capito che qui abbiamo di fronte esimi professori in più di una materia… :)
A francesco farei notare che da quello che abbiamo detto fino ad adesso ne deriva che, evidentemente, non esiste “certezza assoluta” se non di quello che l’organizzazione mondiale della sanità ha decretato.
Spero che dalla mia premessa si sia capito che anche io credo in un paese in cui la gente abbia lo spirito critico, la capacità di osservazione, la voglia di ricercare una risposta, il giusto scetticismo uniti ad un minimo di apertura mentale ed onestà intellettuale.
Perché la verità, purtroppo, è che senza le ultime due, le prime sono assolutamente inutili! ;)
Ad Alberto vorrei dire che questa non è una gara. Non stiamo cercando quello che fa più male di altro. Stiamo solo molto modestamente cercando di ragionare per capire se una cosa faccio male o meno…
Non si è mai trattato di una gara di “popolarità” tra le cose che fanno male e quelle che ne fanno di più…
Inoltre temo che anche tu faccia un errore: ti sai focalizzando sui dispositivi mentre qui si sta parlando delle onde elettromagnetiche…
L’osservazione che fai sulla distanza è un’ottima traccia.
Sai che cos’è l’EIRP? Spero di sì perché così ti sarà anche chiaro che le antenne non si studiano in maniera uguale indipendentemente dalla distanza ma bisogna considerare delle condizioni relative al “campo vicino” ed al “campo lontano”.
Sono certo di non dover spiegare il perché…
Ad FB vorrei rispondere molto brevemente dicendo che quello che ha scritto lo ritrova esattamente citato all’interno delle numerose fonti di cui ho parlato fino a questo momento.
Non sono io o Emanuele o un altro sconosciuto qualunque a spiegargli che quell’esempio non c’entra niente. Ma è l’Organizzazione Mondiale della Sanità. :D
Sono certo che questo sarà sufficiente.
Ancora per Z80Fan, una piccola nota: questo articolo vuole essere introduttivo, se interpreto bene lo spirito!
Questo articolo avrebbe il desiderio, più che l’ambizione, di introdurre al problema e stimolare una discussione.
Non vuole mica essere esaustivo di per sé… Se capisco lo spirito! Perché lamenti la superficialità di un articolo introduttivo?
Che bisogno ce n’è? Mi sembra strano…
Qua non si tratta di volerla sciorinare l’ultima “teoria del complotto” disponibile.
Qua non stiamo parlando di scie chimiche ma di studi e di dati…
Vorrei far notare che prima del 2007 nessuno affermava a voce alta che il fumo passivo potessi incidere sull’aumento della caduta di capelli…
Ma tanto per dirne una…
Non mi interessa fare l’elenco delle scoperte che sono state fatte…
Non mi interessa nemmeno andare a ricercare il primo studio ufficiale che parla dei danni del fumo…
Quello che mi interessa sottolineare, quello che credo sia importante capire, è che qualunque studio scientifico nasce da un dubbio ed il dubbio è il figlio della mente creativa, sveglia, attenta ma soprattutto intelligente.
Per dirla in altri termini: “solo gli stupidi non hanno mai dubbi. Ne sono certo!”
In ultimo vorrei dirti che i tuoi conti mi fanno sorridere…
Sinceramente!
Tu credi davvero di poter modellare un sistema complesso come il corpo umano sollecitato da una così complessa moltitudine di stimoli come le onde elettromagnetiche mediante semplici proporzioni?
I tuoi conti sono esilaranti ma se proviamo a parlare di scienza, ovviamente, le cose non stanno esattamente così…
Ma sono certo che non sei serio… :)
Sono sicuro che tu come altri qui possiedi almeno una laurea in fisica ed una in medicina per cui sono sicuro che hai solo voluto calare certi concetti nell’ottica di alcuni comuni mortali come me che ti leggono… :D
Riguardo poi l’ultima cosa che hai scritto: “Per la precisione: io non sto cercando di convincere in modo assoluto che i cellulari non fanno male (altrimenti farei lo stesso errore dell’articolo), ma sto criticando l’articolo di sensazionalismo e non dipingere l’attuale comprensione dell’argomento, oltre a fare pubblicità al proprio sito.”
Voglio soltanto dire che tanto acume mi stupisce davvero.
Sono sicuro che sai quello che dici.
Si capisce da quello che dici che sei una persona di spessore.
Ed è un onore per me sapere che in questo paese esistono persone così argute, così intelligenti, così “duttili” con un cervello così sveglio…
Ragazzi…. cerchiamo di fare le persone serie, cerchiamo di essere adulti!
Discutere, confrontarsi, scambiare pareri, opinioni non vuol dire questo.
Lo dico da spettatore di questo mezzo scempio: questo non è un dibattito è un linciaggio…
Ben lungi dall’essere io un cristiano, non mi viene in mente nulla che si avvicini di più a quello che state facendo rispetto alla parabola della “prima pietra”…
Tanto più che qui ci sono certamente esimi studiosi in materia mentre Emanuele che un povero progettista qualunque…
Pozzame c’ha quasi preso :D
Più o meno ci siamo…
I concetti “introduttivi” alla materia ci sono! :)
Spero e mi auguro vorrei approfondire il tema perché lo troverai certamente affascinante.
Ad Alberto vorrei esprimere solidarietà umana per tranquillizzarlo: nessuno ha intenzione, né qui né altrove, di sbeffeggiare una materia nobile come la fisica.
Tutt’al più qui c’è solo gente che cerca, a suo modo come può, di farsi un’idea… :)
credo che il discorso sia semplicemente “non ne conosciamo bene gli effetti, e nel dubbio prendiamo eventuali precauzioni che non ci limitano nell’utilizzo”. usare l’auricolare può anche essere comodo, metterlo in modalità aereo quando si va a letto (o spegnerlo) non è faticoso, e appoggiarlo su un tavolo invece che tenerlo sempre in tasca idem.
#21 Piero Boccadoro:
“Non vuole mica essere esaustivo di per sé… Se capisco lo spirito! Perché lamenti la superficialità di un articolo introduttivo?
Che bisogno ce n’è? Mi sembra strano…”
Perchè non introduce nulla. Forse tu (se non dispiace uso il tu visto che siamo quasi coetanei) non visiti molto questo sito, però in passato altre persone hanno parlato di argomenti molto complessi riuscendoli però a descrivere in termini “umani”; tante volte gli argomenti si estendevano su più articoli, ma ci sono anche tanti che sono ottimi anche singolarmente.
Detto questo, quello che ha scatenato il mio commento è l’assolutismo delle prime e ultime frasi, come se ci fosse una certezza matematica, quando per tutto l’articolo si dice praticamente che “non si sa ancora bene”, unito al fatto che in due degli articoli collegati (inclusa la tesi) le conclusioni indicano come non ci siano effetti significativi per l’uomo.
A fronte di queste incongruenze, ho cominciato a dubitare dell'”onestà” dell’autore; certo, è possibile che io abbia capito male, che “i cellulari fanno male? Si!” fosse per attirare l’attenzione e non per dare un giudizio assoluto, è solo che io lo ho interpretato nel secondo modo, aspettandomi quindi un articolo con dettagli scientifici che però non sono arrivati e mi hanno lasciato l’amaro in bocca.
“Qua non si tratta di volerla sciorinare l’ultima “teoria del complotto” disponibile.”
Attenzione al contesto: quella risposta è riferita alla frase “la comunità scientifica NON lo dice o NON VUOLE dirlo.”; ora, io sono parecchio… “allergico” ai complottisti, proprio non li posso sopportare, e frasi simili mi fanno scattare una visione diversa della persona (anche se aveva intenzioni pacifiche); ciò spiega anche la parte seguente.
“Tu credi davvero di poter modellare un sistema complesso come il corpo umano sollecitato da una così complessa moltitudine di stimoli come le onde elettromagnetiche mediante semplici proporzioni?”
No, e non me ne vanto, come non pretendo fosse un calcolo serio; come ho detto “tanto c’è già poca scienza in questa discussione”.
“Ma sono certo che non sei serio… :)”
Per fortuna hai capito, ma poichè temo che questa frase sia collegata a quello che hai scritto dopo, è meglio prcisare:
“Sono sicuro che tu come altri qui possiedi almeno una laurea in fisica […] Ed è un onore per me sapere che in questo paese esistono persone così argute, così intelligenti, così “duttili” con un cervello così sveglio…”
No, io non ho una laurea in fisica, medicina, ottica, chimica o altro, sono in un campo completamente diverso (ingegneria informatica), ma per questo non sono un idiota come la tua canzonatura vuole indicare; non tutti gli utenti qui sono dei “tuttologi” all’italiana come l’utente Nilo, e di sicuro non io.
Quello che ho scritto nell’ultimo paragrafo è vero: non sto dicendo che i cellulari NON fanno male, o che questi studi sono falsi etc, io critico l’articolo di non contenere abbastanza informazioni per una “vera” introduzione all’altezza di quelle che Appunti Digitali mi ha abituato in questi anni, e se rileggi i miei commenti, vedi che è così, tralasciando i complottisti e la fisica da bar (non una delle mie migliori uscite).
Detto questo e mettendo tutto da parte, sarei interessato proprio alla tua tesi: le diapositive da sole non dicono molto senza un commento; potresti cogliere l’occasione e collaborare con lo staff di AD per scrivere un articolo accompagnatore dove spieghi i vari punti e magari fai chiarezza sui grafici (cosa rappresentano etc) e su come interpretare i risultati (che non sono ben chiari dall’articolo su EMCelettronica).
Certo, non potrà mettere a tacere i saccenti alla Nilo, ma almeno sarà di interesse per chi ha veramente voglia di esplorare il lato scientifico della vicenda.
@Piero Boccadoro
Guarda che quello cui chiedevo lauree e cose varie non eri mica tu, era Emanuele.
Anche perchè in effetti non avevo ancora visto la presentazione allegata, e mi riferivo unicamente al commento.
Ora che l’ho visto sono più perplesso di prima, considerando che nelle conclusioni riporti chiaramente: “Da quanto visto, è chiaro che l’energia emessa da cellulari e BTS noncostituisce pericolo per la salute.”
Insomma, da che parte stai?
Io non ho condotto nessuno studio sull’argomento, e infatti non sto sostenendo che i cellulari siano sicuramente non dannosi.
Semplicemente mi irrita la facilità con cui si dica “massì, di sicuro fanno male” senza nemmeno degnarsi di argomentare la propria posizione, come aveva fatto Emanuele nel famoso post che ho poi quotato chiedendogli di mostrarmi ciò che l’ha portato a tale conclusione.
Un consiglio per il futuro: se vuoi insultare qualcuno insultalo e basta, la tecnica dell’insulto travestito da complimento oltre a risultare estremamente fastidiosa serve solo ad allungare inutilmente il post e a far salire il crimine a chi poi deve leggerselo tutto cercando di capirci qualcosa.
Intervengo brevemente ma preanuncio che è la seconda ed ultima volta.
Ringrazio davvero di cuore per l’invito a partecipare su questa community.
In effetti non la frequento assiduamente, è vero, ma la leggo di tanto in tanto. E di tanto in tanto trovo anche cose interessanti.
Detto questo, faccio notare ad entrambi che aver letto (a stento, forse) le conclusioni delle slides di presentazione della tesi NON vuol dire aver letto la tesi.. :D
Anche perchè sono certo che entrambi troverete chiarificazione per i vostri dubbi sulle (apparenti) incongruenze tra ciò che scrivo oggi e ciò che ho scritto allora se solo aveste (o avrete, come preferite voi) la carità cristiana di leggerla tutta!!!!
Lo so, per essere una tesi di laurea un malloppo da 150 pagine è pesante ma se io ho messo tanto impegno per scriverla forse, se proprio la dovete commentare (e non l’ha prescritto il medico!), almeno voi potreste avere il buon cuore (per non dire il buon gusto) di leggerla…
Specie, ripeto, SE la dovete commentare…
Detto questo, dedico giusto un appunto a Nilo (comunque egli si chiami… io qui ho messo il mio nome ed il mio cognome veri e quando mi propongo io ci metto la faccia!) voglio solo dire che io sono una persona, e chi mi conosce lo sa bene, che non ha problemi a dire ESATTAMENTE quello che ha in testa.
Tradotto, se devo dirti che sei un deficiente, non ho problemi a farlo.
Le tecniche, le tattiche, le strategie, non mi appartengono.
D’altronde, like the old saying goes, “ciascun dal proprio cor l’altrui misura”.
D’altronde, giusto per fugare ogni dubbio, fammi capire una cosa: quale complimento pensi d’aver meritato, scusa?! :D
And that’s all, folks!
#25 Piero Boccadoro:
Ora è già molto più chiaro; sospettavo che quelle 14 pagine non potessero essere tutto il materiale presente…
Ti posso assicurare che ho letto più e più volte questo e tutti gli articoli collegati per controllare di non aver dimenticato qualcosa o di aver mal interpretato, e se il testo fosse stato disponibile per il download l’avrei anche letto, o per lo meno mi avrebbe dato le informazioni che cercavo e probabilmente non avrei nemmeno scritto il primo commento.
Ti ringrazio lo stesso del tempo speso a rispondere. :)
Non perdo nemmeno tempo a rispondere và..
Ma ancora?
Nessuno ha commentato la tua tesi, nè tantomeno mi interessa farlo francamente.
Hint: non stavo parlando con te. (e siamo alla seconda volta che lo scrivo, dovrò farlo una terza? Via al televoto!)
Dato che sei stato TU a tirarla in causa, mi sono semplicemente limitato a dare un’occhiata e visto che a una lettura veloce sembra incongruente con quanto tu stesso affermi qui, te l’ho fatto notare.
” Tradotto, se devo dirti che sei un deficiente, non ho problemi a farlo.”
Vabbè, se lo dici tu.
Ma probabilmente sono io che sono incapace e non ho mai detto ciò che penso “direttamente” in 20000 parole.
@Nilo
Leggiti questo
http://it.emcelettronica.com/tesi-di-laurea-sullo-studio-sugli-effetti-delle-radiazioni-sul-corpo-umano-conclusione-e-bibiografia
ma anche questo
http://en.wikipedia.org/wiki/Mobile_phone_radiation_and_health
e questo
http://www.cancer.gov/cancertopics/factsheet/Risk/cellphones
MA INTERAMENTE, e segui i riferimenti, poi semmai ne riparliamo.
@Z80fan
L’articolo è necessariamente superficiale, l’argomento è talmente vasto che non è possibile trattarlo in un singolo post ma solo lanciare un campanello d’allarme affinché si rifletta sull’uso del telefonino e di tutte le microonde in genere. Basta seguire i link per approfondire, leggere le bibliografie, cosa che io ho fatto, come del resto pubblicare sul mio blog articoli sul tema, già da parecchi anni.
Anche a te consiglio di leggere bene l’ultimo link inviato sopra.
@Elia Ing. Sciacca
Concordo pienamente, infatti quello che dici è già successo, con un balletto di informazioni e commissioni di parte….. nel frattempo utilizziamo l’auricolare (col filo)
@Pozzame
Finalmente qualcuno con cui dibattere nella giusta interpretazione del post.
Sono d’accordo pienamente con quello che dici, tranne che per il paragone con i ponti radio. E’ ovvio che i ponti radio sono più pericolosi perché decisamente più potenti ma non li tieni appiccicati all’orecchio e non ti ci addormenti sopra….
Inoltre coinvolgono una parte decisamente limitata della popolazione (mi riferisco alle immediate vicinanze) .
Infine, vorrei sottolineare, a proposito dei ponti radio, che i condomini che installano le antenne ricevono denaro dagli operatori telefonici ma in realtà non sono loro a subirne i danni maggiori ma i piani alti degli edifici vicini che si prendono tutte le radiazioni, mentre l’edificio con l’antenna riceve l’irradiazione minore a causa del cono d’ombra!
Dall’articolo sul Vostro sito:
Ulteriori studi hanno investigato sulla possibilità che l’utilizzo del cellulare aumentasse la possibilità di formazione di tumori all’interno del cervello e finora, per un utilizzo anche massimo ma circoscritto a 5 anni di osservazione, tale ipotesi è da ritenersi scongiurata.
Non vi è alcuna prova che sia verosimile che l’utilizzo del cellulare porti ad una diminuzione delle capacità uditive o ad un incremento nella formazione di tumori del tratto del condotto uditivo.
Finora, considerato lo stato dell’arte attuale della ricerca, sembra che sia possibile escludere, con un ragionevole grado di certezza, che i dispositivi cellulari costituiscano un pericolo per la salute. Resta, comunque, molto difficile per gli studi epidemiologici escludere la possibilità che esistano piccoli rischi in sottogruppi della popolazione, tuttavia questi sembrano biologicamente poco plausibili.
Le ultime esperienze di cui si è parlato suggeriscono che siano tante e anche molto diverse fra loro, ancora, le possibili situazioni in cui studiare il fenomeno ed approfondire gli studi.
Dall’articolo della cancer association:
Findings from specific research studies are summarized below:
The Interphone Study, conducted by a consortium of researchers from 13 countries, is the largest health-related case-control study of use of cell phones and head and neck tumors. Most published analyses from this study have shown no statistically significant increases in brain or central nervous system cancers related to higher amounts of cell phone use. One recent analysis showed a statistically significant, albeit modest, increase in the risk of glioma among the small proportion of study participants who spent the most total time on cell phone calls. However, the researchers considered this finding inconclusive because they felt that the amount of use reported by some respondents was unlikely and because the participants who reported lower levels of use appeared to have a reduced risk of brain cancer (7–9). Another recent study from the group found no relationship between brain tumor locations and regions of the brain that were exposed to the highest level of radiofrequency energy from cell phones (10).
A cohort study in Denmark linked billing information from more than 358,000 cell phone subscribers with brain tumor incidence data from the Danish Cancer Registry. The analyses found no association between cell phone use and the incidence of glioma, meningioma, or acoustic neuroma, even among people who had been cell phone subscribers for 13 or more years (11–13).
Early case-control studies in the United States, Europe, and Japan were unable to demonstrate a relationship between cell phone use and glioma or meningioma (14).
Some case-control studies in Sweden found statistically significant trends of increasing brain cancer risk for the total amount of cell phone use and the years of use among people who began using cell phones before age 20 (15). However, another large, case-control study in Sweden did not find an increased risk of brain cancer among people between the ages of 20 and 69 (16). In addition, the international CEFALO study, which compared children who were diagnosed with brain cancer between ages 7 and 19 with similar children who were not, found no relationship between their cell phone use and risk for brain cancer (17).
NCI’s Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER) Program, which tracks cancer incidence in the United States over time, found no increase in the incidence of brain or other central nervous system cancers between 1987 and 2007, despite the dramatic increase in cell phone use in this country during that time (18, 19). Similarly, incidence data from Denmark, Finland, Norway, and Sweden for the period 1974–2008 revealed no increase in age-adjusted incidence of brain tumors (20, 21). A 2012 study by NCI researchers, which compared observed glioma incidence rates in SEER with projected rates based on risks observed in the Interphone study (8), found that the projected rates were consistent with observed U.S. rates. The researchers also compared the SEER rates with projected rates based on a Swedish study published in 2011 (15). They determined that the projected rates were at least 40 percent higher than, and incompatible with, the actual U.S. rates.
Studies of workers exposed to radiofrequency energy have shown no evidence of increased risk of brain tumors among U.S. Navy electronics technicians, aviation technicians, or fire control technicians, those working in an electromagnetic pulse test program, plastic-ware workers, cellular phone manufacturing workers, or Navy personnel with a high probability of exposure to radar (6).
Dall’incipit del post:
I cellulari fanno male? La risposta sembra proprio essere “sì”!
Ma anche proprio no!!! La risposta sembra proprio essere NON LO SAPPIAMO!.
E con questo concludo anche solo per la risposta saccente e volutamente e oltremodo sarcastica di Boccadoro al quale mi ero astenuto dal rispondere. Appoggio Nilo.. se vuoi offendere fallo in modo palese e non nascondendolo per evitare la censura.
Ma la tanto dibattuta tesi di laurea si può avere a disposizione per una approfondita lettura?
Intendo in pdf ovviamente, leggerla sul sito non è molto pratico
@Alberto
vedo che hai estrapolato soltanto una parte dei vari post, probabilmente terminando la lettura appena hai letto quello che ti serviva per confermare la tua posizione negazionista.
Penso sia quindi inutile proseguire una conversazione, io leggo TUTTI i documenti, tu rimani pure delle tue idee…….
…del resto non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire (leggere in questo caso)
Caro Emanule,
gli articoli li ho letti. Quelle sono le conclusioni degli studi.
E mi sembrano dati inequivocabili.
Vuoi che ti dia ragione? Ok, hai ragione! I cellulari fanno malissimo. Tutti gli studi riportati hanno dimostrato senza nessuna ombra di dubbio che usare un cellulare equivale ad infilare la testa dentro un microonde da 2kW e sviluppare forme di malattia correlate (leucemie, tumori, sterilita’ etc. etc).
Le conclusioni riportate in ogni studio devono essere evidentemente frutto di schizofrenia temporanea del relatore dello studio.
Non prenderti il disturbo di rispondere poiche’, adottando lo stesso metodo di qualcun’altro prima di me’, questo e’ l’ultimo post che intendo scrivere sull’argomento e direi anche su Appunti digitali che ha visto letteralmente crollare la qualita’ e quantita’ degli articoli.
E’ ovvio che facciano male, solo non si sa quanto. Mi fanno ridere quelli che lo negano.
Gli direi di provare a lasciarsi 3 cellulari accesi in chiamata a pochi centimetri dalla sua testa per un mese… poi mi dice com’è andata.
Per la cronaca alcuni cellulari hanno emissioni maggiori di altri, tipo i sony.
Insomma, da tutto questo articolo salta fuori che i cellulari fanno male perchè lo dice Emanuele Bonanni.
Il quale, leggendo tra le righe degli studi pubblicati che ha consultato, arriva a questa chiara conclusione a prescindere da quello che gli autori degli studi stessi hanno scritto nelle conclusioni.
E che, visto che abbiamo appena stabilito che le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari fanno male, possiamo senza alcun dubbio affermare che le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari fanno male e dobbiamo fare tutto il possibile per ridurle.
… complimenti per la fantasia sfrenata …
@Nilo
be’ la capirà qualunque utente unix sufficientemente esperto
e/o chiunque abbia l’opportunità di usare qualche volta il perl… :-)
Ciao!
@#37
s/abbia/abbia avuto/
ecco appunto, aggiungiamo pure chi deve correggere i propri commenti al volo! :-)
Ciao!
@Alberto
Io NON ho mai detto che i telefonini fanno malissimo e che usare un cellulare equivale ad infilare la testa in un microonde da 2KW
Invece dico (e ripeto) che ci sono degli effetti noti (termici) sul lungo periodo e degli effetti meno noti (non termici) sempre sul lungo periodo.
La maggior parte degli studi riportano che non ci sono stati casi di tumore ma che non li escludono. Però sei andato a vedere CHI ha finanziato questi studi? Inoltre ci sono anche alcuni studi che invece hanno dimostrato una possibile correlazione tra tumore e cellulari, tanto è vero che in India c’è stata una rivolta contro i ponti radio e la Corte Suprema di Roma ha definito cancerogene le onde radio (se utilizzate molto frequentemente).
Leggile tutte le fonti ;)
Quindi, nel momento stesso che l’OMS dichiara i telefonini potenzialmente cancerogeni, perché non viene scritta tale affermazione a caratteri grandi sui loro contenitori?
P.S. perché abbandoni la discussione? Parlare, confrontarsi, credo sia sempre positivo ed utile ad entrambi, soprattutto se si è su posizioni diverse ;)
I Microonde fanno male?
SI! Infatti se si mette un forno del microonde per 3 minuti, il topo muore e si cuoce anche.
Il vino e’ tossico?
SI! E’ dimostrato che se si mette un topo dieci minuti dentro il vino muore.
Certe ricerche servono sono ad arricchire dei viscidi individui che con la complicita’ di certa stampa sensazionalistica che fomenta le paure delle persone deboli e sceme cercano di instigare il terrore di certe cose.
Ogni volta che si scrive che qualcosa fa male o e tossico o e’ pericoloso c’e’ sembre qualcunaltro che diventa miliardario.
@Emanuele
No, non hai capito bene il termine.
La OMS ha classificato i cellulari nel gruppo POSSIBILMENTE cancerogeni.
Possibile vuol dire forse si’ o forse no.
Nello stesso gruppo ci sono caffe’, cioccolata, etc…
Allora l’ etichetta possibilmente cancerogena va messa anche nel Nesquick e nel Caffe’ Kimbo ?
Tutto puo’ far male, lo sai che i pomodori contengono una sostanza estremamente tossica (ma fortunatamente in piccole quantita’) ?
Detto questo, e’ buona norma , dato che gli studi citati NON HANNO PORTATO A CONCLUSIONI OVVIE (e sfido chiunque a dire il contrario) a scopo precauzionale evitare di mettere il cellulare nel cuscino quando si dorme o attaccato alla pelle tutto il giorno,dato appunto che gli effetti non termici a lungo termine non sono ancora noti e potrebbero essere potenzialmente dannosi. Usiamo il condizionale.