di  -  lunedì 11 Aprile 2011

Nei post precedenti, abbiamo imparato cos’è la radioattività e le basi della radioprotezione, in particolare le unità di misura coinvolte e le dosi di esposizione consentite. Oggi cercheremo di capire perché le radiazioni, ovvero le particelle ad alta energia, sono dannose per il nostro corpo. Per chi non ha letto i post precedenti, consiglio di farlo, perché in questo post darò per scontate le informazioni spiegate in precedenza.

Cominciamo con la differenziazione tra la radiazione interna ed esterna. Quando siamo esposti a radiazione da fonti esterne (per esempio guardiamo a pochi metri di distanza un blocco di uranio) siamo soggetti a radiazione esterna. Quando si fanno misure di radiazione per strada o in un ambiente vuol dire che posizionandosi in quel luogo si è soggetti ad una certa dose di radiazione. Se ciò avviene, possiamo proteggerci, facendo uso di sistemi di schermatura. Che schermatura usare dipende dal tipo di sorgente radioattiva che abbiamo di fronte. Le particelle alfa, per esempio, ineragiscono molto con la materia, per cui uno strato sottilissimo di materia è sufficiente per proteggerci d esse. Per fermarle basterà un foglio di carta. Al contrario la radiazione gamma è molto penetrante, quindi per fermarla sarà necessario usare un materiale più denso. Per dimezzare la quantità di raggi gamma a cui siamo esposti, per esempio, dovremmo usare un pannello di 1 cm di piombo. La quantità di radiazione a cui siamo sottoposti dipende anche dal tempo in cui veniamo colpiti. Se la sorgente della radiazione è esterna a noi possiamo quindi allontanarci da essa, per cancellarne gli effetti.

Il problema sorge però quando la sorgente della radiazione è interna al nostro corpo.  Per esempio, il Radon 222 è un elemento che si presenta in forma gassosa e quindi può essere respirato. Una volta all’interno dei nostri polmoni decade, con una vita media di 3,8 giorni, emettendo una particella alfa. Questa particella è dentro il nostro corpo, per cui non abbiamo nessun modo per schermarci, e perderà tutta la propria energia interagendo con le molecole del nostro corpo.

Quando una particella interagisce con le nostre cellule può danneggiarne il DNA. Per questo la natura ci ha munito di un sistema di protezione: le cellule sono in grado di autoripararsi entro certi limiti. Quando si è sottoposti a della radiazione, quindi, possono succedere diversee cose: la cellula viene danneggiata, ma poi si autoripara e quindi non vi sono conseguenze. Le cellule colpite non sono in grado di ripararsi, quindi muoiono per apoptosi cellulare, come accade per tantissime cellule del nostro corpo, e vengono quindi sostituite da nuove cellule. Può anche succedere che il DNA sia così danneggiato che il sistema di riparazione non sia sufficiente, oppure il processo di riparazione produca degli errori. In questo caso il malfunzionamento delle cellule colpite e mal riparate può portare allo sviluppo di forme tumorali.

Come spiegato in precedenza, quando una particella interagisce con atomi o molecole del nostro corpo, cede loro una certa energia. Questo può avere diversi effetti nelle molecole dell’uomo. La prima fase viene detta fisica, poiché è di natura prettamente fisica: l’energia cinetica della particella è trasferita allle molecole o atomi. La seconda fase è fisico-chimica, poiché quest’energia si distribuisce alle molecole o atomi, con la produzione di radicali liberi, ovvero molecole o atomi che hanno un elettrone spaiato. Per esempio, nel caso della molecola d’acqua H2O, abbiamo due radicali: H-O-H -> H+OH. La terza fase è puramente chimica: reazioni chimiche tra i radicali liberi e molecole intatte possono portare alla formazione di molecole con una strutture anormale, modificandone la funzionalità. L’ultima fase, che comincia pochi secondi dopo l’interazione e può continuare per anni a seguire, è di natura biologica e include lo sviluppo di danni biologici a tessuti o processi biologici. L’azione della radiazione ionizzante sulle molecole può essere diretta, quando ne causa la ionizzazione e quindi la rottura, o indiretta, con la creazione di radicali liberi che poi causano il danneggiamento di altre molecole interagendo con loro. Nel caso di azione diretta, una particella (alfa, beta o gamma che sia) agisce sulla doppia elica del DNA, causando la rottura dei filamenti. Il danno diretto sul DNA provoca come reazione un processo riparativo che tuttavia è per sua natura soggetto ad errori. Cioè il DNA si replica e ripara le rotture ma a volte con sostituzioni di basi diverse rispetto alle originali. Nel caso dell‘azione indiretta, la particella crea un radicale libero, OH-, H+, H, OH, che poi interagisce con il DNA danneggiandolo. Per definire il tipo di radiazione si introduce una grandezza chiamata LET (Linear Energy Transfer), ovvero la quantita di energia rilasciata per unità di distanza (keV per micrometrto). Radiazioni ad alto LET (come neutroni o particelle alfa) danneggiano il corpo generalmente per azione diretta, mentre radiazioni a basso LET (come radiazione X o gamma) hanno un’azione perlopiù indiretta.

Quando le cellule sono danneggiate comincianad avere un comportamento fuori dalla norma cioè una instabilità del normale ciclo cellulare,ad avere un comportamento fuori dalla norma cioè una instabilità del normale ciclo cellulare , L’effetto dipende molto dal tipo di tessuto colpito dalla radiazione. In particolare, un tessuto è tanto più sensibile quanto più alto è l’indice di proliferazione cellulare, mentre è inversamente proporzionale al grado di differenziazione cellulare. Per esempio gli organi emopoietici, come il midollo osseo, ghiandole come il timo e tessuti linfoidi, sono in assoluto gli organi più sensibili alla radiazione. Seguono gli organi riproduttivi, la pelle, le ossa e i muscoli. L’organo meno sensibile alla radiazione è il sistema nervoso. Analogamente, un embrione in fase di sviluppo è più sensibile alla radiazione di un feto già formato, in particolare l’embrione nei primi tre mesi è più sensibile di un embrione nel secondo trimestre.

Esistono anche effetti acuti di esposizione alla radiazione, che si sono osservati per esempio nel caso delle persone soggette alla bomba di Hiroshima, oppure per gli astronauti soggetti ai raggi cosmici. In questo caso si parla di avvelenamento da radiazione (o Acute Radiaton Syndrome, ARS). Questo avviene quando si è esposti ad un’altissima dose di radiazione, altamente acuta, e i cui effetti sono visibili immediatamente o comunque entro pochi mesi dal momento dell’esposizione. Questi effetti, quali vomito, diarrea, febbre alta, leucopenia (ovvero la drastica riduzione  del numero di leucociti – globuli bianchi- presenti nel sangue) , possono portare alla morte della persona esposta, a seconda della dose di esposizione. In seguito mostro una tabella degli effetti in seguito a un’esposizione di tipo acuto:

Sintomi Dose Mortalità dopo pronto intervento
lieve leucopatia 1-2 Sv 0-5%
leucopatia, emorragia 2-6 Sv 5-50%
leucopatia grave, febbre alta, diarrea, vomito 6-8 Sv 50-100%
Nausea, forte diarrea, febbre alta, shock 8-30 Sv 100%

Ricordiamo che questi effetti si hanno solo nel caso di esposiozione acuta, quando l’intero corpo è esposto a una forte radiazione, come nel caso di una bomba atomica. Ben diversi sono gli effetti nel caso che sono una parte del corpo sia esposta. Inoltre, se gli effetti dovuti all’esposizione acuta sono noti e studiati approfonditamente dopo i tragici eventi di Hiroshima e Chernobyl, molto meno si sa sugli effetti dovuti alla bassa esposizione continuata. Infatti è molto difficile studiare gli effetti dell’esposizione a basse dosi, in quanto l’uomo è sempre esposto a una certa quantità di radiazione, la radiazione naturale di fondo, a cui non possiamo sottrarci. Studi hanno dimostrato come la correlazione tra bassi livelli di esposizione  a sorgenti radioattive sia correlato in forma minima con l’insorgere di tumori, tanto da rendere difficile capire se questa correlazione è entro la fluttuazione statistica dello studio.

Giorni sottratti all’aspettativa di vita per diversi tipi di fattori di rischio

Attività
Numero di giorni persi dalla propria aspettativa di vita
Fumare 20 sigarette al giorno 2370 (6.5 anni)
Essere sovrappeso del 20% 985 (2.7 anni)
Lavoro in miniera 328
Lavoro in ambito delle costruzioni 302
Agricultura 277
Lavoro governativo 55
Manufatturazione 43
Radiazione 3.40 mSv/anno per 30 anni 49
Radiazione – 1 mSv/anno per 70 anni 34

Dove la perdita di aspettativa di vita è calcolata in base alla percentuale di morte dovuta a un determinato fattore di rischio e pesata sull’età media al momento della morte.

In conclusione, a causa degli effetti non evidenti e della chiara difficoltà a condurre esperimenti (non è proprio una buona idea sottoporre insiemi di individui a diverse dosi di radiazione per studiarne gli effetti), la conoscenza sugli effetti biologici dei bassi livelli di radiazione sul corpo umano è ancora molto limitata, ed è in questo cambo che gli studi di settore stanno concentrando il proprio impegno e interesse.

39 Commenti »

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  • # 1
    Gianni
     scrive: 

    Agricultura? Agricoltura semmai!
    Comunque trovo più chiara la tabella originale….
    http://www.jlab.org/div_dept/train/rad_guide/effects.html

  • # 2
    Roberto
     scrive: 

    Ma è la stessa in inglese..

  • # 3
    Muffo
     scrive: 

    Articolo molto interessante!

  • # 4
    Risk
     scrive: 

    Ma l’apoptosi cellulare non è la morte programmata delle cellule che contribuisce a mantenerne il numero costante?
    A causa delle radiazioni non dovrebbero morire per necrosi?

  • # 5
    Risk
     scrive: 

    come non detto.

  • # 6
    markogts
     scrive: 

    L’articolo parte bene differenziando tra radiazione esterna einterna, ma poi dà l’impressione di minimizzare perché non parla del CEDE o Committed Effective Dose Equivalent. In sostanza, se la radioattività ambientale è dovuta a radioisotopi con emissione alfa, le cose sono molto più gravi di quanto una comparazione dei Sv con le tabelle possa far sembrare. Pensate solo a Litvinenko: nessuno è rimasto danneggiato dalle radiazioni esterne, perché le dosi di polonio erano irrisorie: ma una volta nel corpo, queste lo hanno distrutto in poche settimane.

  • # 7
    Carlo
     scrive: 

    All’inizio del 6° paragrafo una frase è ripetuta 2 volte. Comunque articolo interessante come sempre; finalmente ho capito come la radiazione interagisce col corpo umano.

  • # 8
    Eleonora Presani (Autore del post)
     scrive: 

    @markogts

    questo perché non hai letto i post precedenti! :P L’argomento è vastissimo e sto avendo difficoltà a semplificarlo e farlo stare in poche righe, per cui ho deciso di farlo.. a puntate!
    In ogni caso anche in questo post ho specificato come il vero problema insorga quando il materiale radioattivo venga ingerito o inalato.

  • # 9
    marco
     scrive: 

    Eleonora, grazie mille per lo sforzo che stai facendo per tenere assieme semplicità e correttezza su temi così complessi e delicati. È proprio il tipo di lavoro di cui abbiamo più bisogno.

  • # 10
    Alessandro
     scrive: 

    Questi dati sono confortanti.
    Ma i media sono portati a non considerali e fare terrorismo mediatico.

    Per Fukushima all’infuori del perimetro dei 5km
    ed entro i 30 km (all’infuori le radiazioni sono quasi normali.

    se uno vivesse un anno con le radiazioni attuali
    il 2/3 e’ sotto i 20 millisievert all’anno ed un 1/3 e’ sotto i i 30 ms.

    ma considerando le misure preventive (allontamanto o stare in casa) e considerando che le emissioni dai reattori sono sempre minori, ed infine tra due mesi la stagione delle piogge lavera’ l’80% delle particelle radiattive.

    di questi diecimila , forse qualcuno avra’ un tumore che sara’ guaribile al 90%.

    Quindi pesare 28mila morti per tsunami in un ora contro 15 che morranno in 30 anni mi sembra da terroristi (penso repubblica, il fatto ecc)

    forse solo diecimila persone assorbira’ piu’ di 20ms in un anno

  • # 11
    Marco
     scrive: 

    @Alessandro
    BTW, il rating dell’incidente è ora ufficialmente a 7.

    http://www.iaea.org/newscenter/news/tsunamiupdate01.html

  • # 12
    zephyr83
     scrive: 

    Già, nonostante tutte le rassicurazioni fatte (anche qui), il livello dell’incidente è portato a 7 come Chernobyl! Che dire? hanno avuto “fortuna” quelli che lo ipotizzavano da tempo (vedi Greenpeace o altri scienziati) oppure era una cosa prevedibile? Ho visto in alcuni precedenti articoli dove la situazione sembra ormai tranquilla e sotto controllo cn bassi livelli di radiazioni, sn stati chiusi i commenti!!
    Non so che dire, alla fine il problema nn erano certi quelli che facevano allarmismo ma quelli che hanno minimizzato anche cn una certo senso di superiorità!!!

  • # 13
    Eleonora Presani (Autore del post)
     scrive: 

    Zephyr83

    Purtroppo è proprio questo il punto: “fortuna”?
    Io ho sempre e solo criticato il metodo in cui l’argomento è stato trattato, a voler strumentalizzare il fatto. Il fatto che sia a livello 7, come Chernobyl, NON vuol dire che i danni siano gli stessi di Chernobyl! I reattori hanno subito i danni che hanno subito e non sono cambiati ormai da settimane. Il problema sorto è dovuto alla dispersione dell’acqua marina utilizzata per il raffreddamento. La situazione rimane totalmente diversa da Chernobyl. Gravissima, senz’altro, ma diversa. Le conseguenze sono anche diverse, in quanto non ci è stata l’esplosione (in quanto fisicamente impossibile da avvenire) che ha disperso i materiali combustibili nell’atmosfera. Diversi km attorno alla centrale dovranno essere disabitati per anni, è il più grande incidente dopo Chernobyl a cui abbiamo assistito, ma ricordiamo che nessuno, e dico nessuno, è morto per le radiazioni acute descritte in questo post. Vuol dire che si può stare tranquilli? No! Ma vuol dire che la situazione va vista in modo razionale e che i problemi andranno risolti nel giro di anni e con duro lavoro, ma la tragedia umana, (purtroppo non quella economica) potrà essere evitata….

  • # 14
    zephyr83
     scrive: 

    @Eleonora Presani

    Io dico che invece nn è fortuna! La cosa era prevedibile e nn capisco perché invece eravate così sicuri e “tranquilli” del contrario! Le informazioni non sn mai state chiare fin dall’inizio e ci sn state continue smentite (dai fatti). Già questo un minimo la pulce all’orecchio a persone nn sprovvedute doveva metterla!!! Inoltre se continua a uscire radiottività e arrivano addirittura a dover riversare acqua marina in mare vuol dire che la cosa è molto grave! Per me, da persone un po’ informate e con una certa “conoscenza” su argomenti del genere (e soprattutto da persone non ingenue) la cosa era molto ma molto ipotizzabile. Come hai detto sei stata infastidita dal “metodo” usato dalla stampa e i media e hai reagito e risposto a quello più che alla situazione della centrale in se. Qualcuno rileggendo i vostri precedenti articoli potrebbe pensare che nn avevate le conoscenze necessarie per trattare un argomento del genere visti i risultati, ma io so che nn è così visto tutti gli altri lavori realizzati (questo articolo compreso). Secondo me vi siete fatti prendere dall’emotività anche voi e questo è stato il risultato.
    Sulla differenza di gravità dei due incidenti non saprei, qui si sta inquinando seriamente e gravemente il mare…..a me nn sembra cosa da meno rispetto a Chernobyl. Non so come si potrà mai rimediare a un danno del genere.
    Inoltre è vero che a chernobyl c’è stata un’esplosione ma nn mi risulta fosse di natura “nucleare”, è stata causata dall’idrogeno…….cosa simile avvenuta anche a fukushima!!

  • # 15
    Cesare Di Mauro
     scrive: 

    OK, allora dicci in che modo sarebbe stata prevedibile con quei dati a disposizione.

    Piccolo vincolo: le sfere di cristallo non valgono. Soltanto metodi scientifici, grazie.

  • # 16
    zephyr83
     scrive: 

    @Cesare Di Mauro

    Semplice, basta conoscere l’argomento!!! Eccome cosa diceva Sergio Ferrari esperto nucleare ora in pensione in un’intervista pubblicata il 12 marzo (realizzata poche ore dopo l’incidente)
    http://qualenergia.it/articoli/20110312-centrale-nucleare-fukushima-probabile-la-fusione-parziale-del-nocciolo

    E questo proprio a inizio incidente (poche ore dopo)! ha fatto subito un’analisi di cosa potrebbe esser successo e si è posto qualche domanda sui livelli di radiazione dichiarati, era evidente che qualcosa nn tornava! Nn è stato ne’ allarmistico ne’ ha minimizzato l’accaduto! Conoscendo bene l’argomento ha ipotizzato cosa potrebbe essere successo e ci ha “preso” fin da subito.
    Ora, se si sa che c’è stata una parziale fusione della barre di combustibile, che il vassel è danneggiato, che c’è una continua fuoriuscita di radiazioni tanto da nn poter far avvicinare gli elicotteri, se si arriva a riversare acqua marina (dove praticamente da subito si rilevano valori di radiaazioni milioni di volte superiori al normale) sicuramente la situazione è molto più grave di quello che si pensa! Dire che la situazione è sotto controllo nn vuol dire che è tutto risolto!
    Quelli di green peace avevano detto da tempo che i livello sarebbe arrivato a 7 (per loro già da prima) in base ad alcuni rilevamenti fatti (nn da loro ma da altri esperti, mi pare tedeschi). Se c’è gente che continua a dire fin dall’inizio che la situazione è grave, che continua a peggiorare e nn si risolverà facilmente, e dall’altra c’è gente che continua a rassicurare a dire che la situazione è sotto controllo, la radioattività nn è alta e cose del genere per me fra i due nn hanno capito molto questi ultimi! sn questi da criticare, nn certo i primi!!! Non sono i primi che hanno la palla di cristallo, sn i secondi che hanno preso grossi abbagli! continuare a “difendersi” dietro i dati ufficiali dimostra soltanto che nn si sn volute fare valutazioni proprie, cosa che invece mi aspetto da chi vuole dare un contributo TECNICO!

    ed ecco come, sempre Sergio Ferrari, nuovamente intervistato, parla degli ultimi avvenimenti e del confronto cn Chernobyl
    http://qualenergia.it/articoli/20110412-fukushima-una-chernobyl-con-piu-insidie
    Bhe c’è una bella differenza rispetto a quello che qui si continua a leggere dagli autori di AD.

    Ecco come parla una persona imparziale che conosce l’argomento! Visto? non serve la palla di cristallo e basta con sta storia di metodi scientifici. Ma poi qui quali sarebbero sti metodi scientifici utilizzati? Si è partiti dall’idea che gli altri facevano allarmismo e che la situazione nn era così grave! poi si è iniziato a riportare fedelmente alcuni dati……..questo è un metodo scientifico? Questo realizzato qui da Eleonora (ma anche il precedente) lo trovo un ottimo articolo, ma quelli relativi alla centrale di fukushima no per niente!

  • # 17
    pleg
     scrive: 

    Per me, da persone un po’ informate e con una certa “conoscenza” su argomenti del genere (e soprattutto da persone non ingenue) la cosa era molto ma molto ipotizzabile.

    Si’, era ipotizzabile. Molti scenari erano ipotizzabili: avrebbe potuto non esserci una breccia nella piscina sotto il reattore, in quel caso non avremmo avuto quella massiccia dispersione in mare; avrebbe potuto fondere completamente il reattore con un’esplosione di idrogeno dentro il vessel, nel qual caso ci sarebbe stata una contaminazione enormemente superiore e altro che 30km di zona di sicurezza! magari avrebbero dovuto evacuare anche Tokio. Ci sarebbe potuto essere un altro tsunami a seguito dell’ultimo terremoto che avrebbe potuto spazzare via quel che resta della centrale, con danni incalcolabili…

    Molte cose sono ipotizzabili. Ma credo che la cosa piu’ onesta da fare sia raccogliere dati, analizzarli e fare previsioni su quello che si sa per certo. Questo e’ quello che questi articoli hanno cercato di fare. Inevitabilmente si finisce per essere un po’ “conservatori” e poi “revisionisti”, per la serie “finora non e’ successo niente… ah no adesso e’ successo” Non e’ uan questione di minimizzare i danni o il problema, e’ una questione di raccontare quello che si sa finora. Inevitabilmente quello che si sa per certo e’ sempre un po’ indietro rispetto alla situazione corrente, proprio perche’ le cose prima devono succedere, e poi devono essere misurate e confermate.

    Inoltre è vero che a chernobyl c’è stata un’esplosione ma nn mi risulta fosse di natura “nucleare”, è stata causata dall’idrogeno…….cosa simile avvenuta anche a fukushima!!

    La differenza e’ che a Fukushima l’esplosione e’ stata solo nel contenitore secondario (il capannone che racchiude il contenimento primario), mentre a Chernobyl e’ saltato il reattore vero e proprio. Se fosse saltato il reattore anche a Fukushima le conseguenze sarebbero state enormemente piu’ tragiche. Sarebbe potuto succedere? Era ipotizzabile? Era prevedibile? Non lo so, so che per ora non e’ cosi’, ed al momento sembra assai improbabile che succeda.

    Se domani succede, saro’ accusato di “minimizzare il problema”? Sto solo ragionando in termini dei dati disponibili.

  • # 18
    zephyr83
     scrive: 

    @pleg
    “Molte cose sono ipotizzabili. Ma credo che la cosa piu’ onesta da fare sia raccogliere dati, analizzarli e fare previsioni su quello che si sa per certo.”

    bhe di certo nn si poteva sapere niente! Se hai letto il primo articolo che ho linkato Giorgio Ferrari dice:”Siamo di fronte a numeri poco verificabili. C’è troppa differenza tra 1000 volte maggiore all’interno e 8 volte all’esterno. Uno dei due dati non è vero. Non ci può essere questo distacco tra radioattività interna ed esterna.”

    In un articolo precedente di Eleonora sembrava che la radioattività all’esterno della centrale nn fosse poi così pericolosa se si rimaneva anche per alcune ore! Poi però gli elicotteri nn potevano sorvolare i reattori e nei giorni successivi si è parlato di radiazioni milioni di volte superiori al normale!! Qualcosa che nn tornava doveva essere ovvio fin da subito! inoltre il vassel danneggiato in teoria rimane ancora oggi una “ipotesi” dato che nn si può andare a controllare, idem le barre parzialmente fuse (nel caso di Three Mile Island ci vollero 4 anni prima di vedere l’effettivo stato della barre di combustibile cn una telecamera guidata). Quindi nn bisognerebbe dire proprio nulla di nulla visto che di dati certi nn ne possiamo avere! Però visto come stanno andando le cose è sicuro che il vassel sia danneggiato se no nn si spiegano questi livelli di radiazioni! Anzi è ancora probabile l’esplosione del vassel del contenitore del nocciolo. Non si tratta di tirare a indovinare o fare ipotesi campate per aria! C’è stato un incidente, chi sa come funzionano impianti del genere sa cosa può capitare e quali rischi si corrono se nn si riesce a raffreddare adeguatamente il nocciolo.
    il taglio dato fin da subito qui su AD è stato chiaro, da una parte attaccare i giornali e i media per l’allarmismo, dall’altra cercare di spiegare cn una presunta base scientifica perché l’incidente in fondo nn era così grave come volevano farci credere e che nn si poteva arrivare ai livelli di Chernobyl. A me pare non ci siano riusciti e a ogni articolo i fatti hanno decisamente smentito quasi tutto! ora siamo al livello 7, per ora le radiazioni sn più basse di quelle di Chernobyl (anche se quelli di TEPCO sn arrivati a ipotizzare che potranno superare quei livelli) ma sembra più difficile da gestire e intervenire.
    Sempre riferendomi all’intervista a Giorgio Ferrari (nel secondo link), ecco come risponde alla domanda sulle possibili soluzioni che si potrebbero prendere a questo punto:”Le soluzioni per abbattere i livelli di radiazioni sono molto difficili. Bisogna pensare che quando un nocciolo si deforma insieme alla sua struttura, cosa che sembra ormai evidente, c’è il rischio di una ricostituzione della massa critica che una volta colpita dall’acqua, che si rende necessaria per il suo raffreddamento, rimetta invece in funzione la reazione a catena. Una sorta di ginepraio da cui è difficile uscire. Direi che è arduo fare previsioni anche perché non sappiamo come sono messi al momento i diversi noccioli dei reattori. Forse dei rottami agglomerati.”
    Non è tirare a indovinare o fare “ipotesi” campate per aria! Se uno invece vuole basarsi solo sui dati ufficiali può farlo ma a quello si dive limitare senza arrivare a “rassicurare”.

  • # 19
    Zeus
     scrive: 

    @zephyr83
    ti quoto in pieno!

    @alessandrio
    terrorismo mediatico eh? ma guardati questo video con i valori (attualmente sic!) misurati.

    http://www.youtube.com/watch?v=uD1qq3DuRcA

  • # 20
    Kelobob
     scrive: 

    Perdonatemi ma segnalo una svista:

    si cita il radon ma poi nella discussione
    relativa alle dosi assorbite in generale, e di
    attualità nel caso particolare dai Giapponesi,
    manca completamente il contributo dovuto
    all’ingestione e inalazione di particelle
    tramite polveri sospese, polveri posate sugli oggetti,
    e i radionuclidi che poi i vegetali e la catena
    alimentare in generale poi concentrano molto nei cibi
    (es, cesio 137 Chernobyl tuttora insegna)

    Questo contributo è il più pericoloso,
    probabilmente anche il contributo più grande,
    perchè una volta che le particelle sono assorbite
    dal corpo in ossa e tessuti li rimangono
    ad irradiare a vita da distanza “0”

    Adesso in Giappone nell’area evacuata di 20 km
    permetteranno di entrare solo con tute protettive
    proprio per il problema dell’ingestione/inalazione
    di polveri radioattive; le tute sono di materiali sottili,
    non servono infatti a schermare la radiazioni esterne
    ma ad evitare di “sporcarsi” e ingerire potenziali
    sorgenti interne..non si può concludere che l’area
    sia sicura per brevi permanenze basandosi
    solo sull’irraggiamento esterno..

    Contento di aver contribuito ;)

  • # 21
    Eleonora Presani (Autore del post)
     scrive: 

    Hai ragione Kelobob: ho fatto l’esempio del Radon, ma ovviamente il pericolo di avere radionuclidi interni al corpo è dannoso anche per altri elementi. Come dici tu, nel caso del Cesio, ma anche lo Iodio. Lo Iodio radioattivo, infatti ha una vita media di pochi giorni, quindi se disperso nell’ambiene è “innocuo” se si sta a debita distanza per qualche settimana. Se viene ingerito, però, non c’è modo di allontanarsi, quindi il danno è molto più grave. Hai ragione che questa sezione avrebbe dovuto essere più esaustiva, mi sono concentrata solo sugli effetti biologici, ma qualche frase in più su questo punto avrei dovuto spenderla.

  • # 22
    Kelobob
     scrive: 

    All’autore

    Propongo di mettere da parte le polemiche tra di noi
    sugli articoli su Fukushima e seguire invece le notizie
    che stanno trapelando su cui si potrebbe discutere.

    Solo se sei daccordo posso inviare per mail o postare link
    a fotografie, filmati dei reattori effettuate dai droni,
    articoli di tecnici del settore, comunicati TEPCO
    (rinvenimento prodotti di fissione a semivita cortissima),
    la cui attendibilità è tutta da verificare e andrebbe vagliata
    da più teste possibilmente competenti, io non sono esattamente
    del ramo e tutto sommato sarei più contento se venissero
    in parte o completamente smentiti, relativi a:

    – la piscina carburanti 4 innescherebbe periodicamente
    reazioni nucleari quando irrorata di acqua,
    quando l’acqua finisce di evaporare (fumo bianco)
    invece andrebbe in incendio (fumo grigio);
    sospetti che sia fonte dei famosi lampi di ionizzazione
    da fasci di neutroni insieme al nocciolo del reattore 1

    – la piscina carburanti 3 potrebbe essere parzialmente
    saltata in aria con le loro barre vaporizzate in aria
    nell’esplosione del 14 maggio, non è chiaro se ci fosse
    o meno ancora stoccato del Plutonio/MOX, nel filmato
    si vedono parti incemento pesanti delle struttura
    primaria ricadere a terra

    – l’esplosione al reattore 3 del 14 Aprile potrebbe
    non essere dovuta solo all’idrogeno ma ad una reazione
    nucleare nella piscina 3, il palazzo è sventrato fin
    sotto al 3°piano (livello piscine), involucro primario
    cemento aperto, non è chiaro lo stato del vessel metallico

    – il reattore 1 periodicamente innescherebbe reazioni nucleari,
    fermandosi quando evapora l’acqua, poi riempito di nuovo riprenderebbe, da cui la periodicità dei lampi di ionizzazione
    dovuti a fasci di neutroni osservati

    – il reattore 2 perderebbe acqua contaminata dal fianco,
    riescono a tenerlo non critico immettendo molta acqua
    a ciclo continuo

    – un altro reattore sarebbe sventrato fino al 4 piano,
    vessel giallo superiore visibile integro, struttura di
    contenimento primaria in cemento aperta

    – sospettate perdite di materiali fusi dal fondo di 3
    reattori, nel punto di inserimento delle barre di controllo

    – nel calcolo delle emissioni radioattive dichiarate
    fin’ora il Cesio non era stato convertito in Iodio equivalente
    come previsto nei calcoli INES, per cui risultava una porzione
    minore del totale, invece i conti per le sole emissioni
    in atmosfera sarebbero da rivedere al rialzo

    – al momento non vengono divulgate misurazioni su
    contaminanti pesanti, tipo uranio, plutonio, stronzio90,
    trizio, ma solo su Cesio (nuove misurazioni EPA in USA)
    e sullo iodio (il meno critico perchè decadrà da
    solo velocemente come hai gisutamente ricordato)

    Decidi tu se è il caso o meno di seguire la faccenda qui da voi,
    o se sono voci esageratamente allarmiste o se l’argomento è fuori
    dai topics di AD, io non posso/voglio obbligare nessuno.

    Cordialmente!
    Kelobob

  • # 23
    Kelobob
     scrive: 

    ..scusate..

    14 Maggio e 14 Aprli = 14 Marzo..

  • # 24
    zephyr83
     scrive: 

    @Kelobob

    beh qualche link puoi sicuramente postarlo, a me la cosa interessa molto!

  • # 25
    zephyr83
     scrive: 

    servizio di ieri delle iene su Chernobyl 25 anni dopo!!! Nn c’è molto da aggiungere!!

    http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/223196/pelazza-chernobyl-25-anni-dopo.html

  • # 26
    Kelobob
     scrive: 

    Ciao, posto un di partenza con una serie aggiornata
    di articoli e fotografie su Fukushima (in inglese),
    non metto pareri, chi vuole dia un’occhiata:

    http://blog.alexanderhiggins.com/

    Qui un altro sito con molte notizie tecniche

    http://enenews.com/report-on-neutron-beams-has-a-reactor-at-fukushima-gone-critical

  • # 27
    Kelobob
     scrive: 

    Sempre per chi fosse interessato,
    qui c’è un sito che pubblica le misurazioni giornaliere del
    fondo di radiazione a Tokio in una postazione fissa (Wako campus)
    (picco a 7 volte fondo naturale dopo l’esplosione al reattore 3);
    ad oggi sono a circa 2,5 volte il fondo naturale:

    http://chottomatte.net/2011/03/16/tokyo-radiation-levels-daily-updates/

    Sembra non essere la postazione peggiore, perchè lo stesso
    governo giapponese ha dichiarato un picco di 23 volte
    il fondo naturale a Tokio sempre nei giorni successivi
    alle esplosioni (15 marzo):

    http://www.marketwatch.com/story/tokyo-radiation-levels-23-times-normal-officials-2011-03-15-04540

    Cercando in rete si trovano poi articoli e video interviste
    di uno scienzato inglese , Chris Busby, del comitato ECRR
    (European Committee on Radiation Risk) e autore di uno studio
    per aggiornare il modello di rischio esposizione a bassi dosi radiazioni, che parla direttamente, o si appoggia a pareri di
    tecnici francesi e russi, che discute
    – dei possibili effetti sulla popolazione nei prossimi anni,
    – dello stato dei combustibili nella piscina del reattore 4,
    – sulla probabile dispersione dei combustibili che erano nella piscina del reattore 3

    Altre ricerche correlate:

    – video su youtube relativi a “explosion reactor 3”
    per farsi un’idea diretta della dispersione di materiali,
    maggiore rispetto ai video circolati in tv relativi alla piccola
    esplosione al reattore 1 ( e alla media esplosione al 4 )

    – cercando “Hi-res photographic proof reactor exploded”
    si trova una descrizione di dove sarebberoposizionate le piscine
    nei reattori e un paragone con le foto dopo le eslosioni
    (nella pagina che si trova c’è link per scaricare foto
    alta risoluzione e provare a farsi un’idea diretta)

    – altra via per foto, cercando:
    “Fukushima Daiichi Nuclear Plant Hi-Res Photos”

    – video ripresi da minibot volanti radiocomandati,
    che arrivano ad inquadrare da vicino il vessel esposto
    del reattore 4 e le gru verdi che erano sopra le piscine:
    “video robot aerial fukushima”

    Per mio interesse sto raccogliendo molti materiali,
    mi fermo qui per non abusare dello spazio
    (e per non inimicarmi il filto antispam ;)

    Un saluto a tutti

  • # 28
    zephyr83
     scrive: 

    45 persone “misteriosamente” morte dopo l’evacuazione dalla centrale????
    “Japanese citizens are demanding explanations for 45 mysterious deaths of hospital workers and patients over the course of the last month. Patients and workers were in the area when the Fukushima #3 nuclear reactor exploded and since the explosion and over the course of the following month a total of 45 have died so far.”

    Chissà quando si saprà la verità su tutto l’accaduto!! Il video delle mucche è davvero inquietante!!!

  • # 29
    Kelobob
     scrive: 

    Ciao zephyr83
    mi sbilancio un pochino:

    l’esplosione al 3 è stata nella migliore delle ipotesi
    l’equivalente di una bomba “nucleare sporca” come quelle usate
    in guerra (esplosione con dispersione di polveri di uranio
    e in questo caso plutonio, i carburanti che erano nella piscina).
    Nei siti che ho messo sopra si inizia a parlare di dati di misurazioni EPA di stronzio, uranio, plutonio sulla costa
    Ovest USA, li dosi piccole, ma immagino in giappone,
    pur con il vento rivolto spesso verso il mare, sia peggio.

    Ufficialmente per l’esplosione al reattore 3 c’erano
    stati giusto “22 feriti e ricoverati” immediati tra
    i famosi liquidatori (persone scelte in base all’età:
    più sono anziani è più hanno speranza di non arrivare
    a subire effetti a distanza di anni), può essere
    correlato alla notizia che citi tu?

    Ci sono anche articoli di cadaveri dello tsumani nell’area
    di pochi km intorno alla centrale cosi contaminati dopo le
    esplosioni da non poter essere avvicinati e trattati
    dalla morgue senza essere a propria volta irradiati

    Qualcuno si allarga e si chiede se non sia stata addirittura
    l’equivalente di una piccola atomica tattica, la prima
    esplosione all’idrogeno avrebbe compattato i carburanti
    già parzialmente attivi e fusi nella piscina, e reso
    critiche le reazioni nucleari gia in corso, in rete
    trovi siti di appassionato di esplosivi che ragionano
    sulle temperature necessarie a fondere i metalli delle travi
    come nel reattore 3 e di quanto idrogeno sarebbe servito
    per avere quella potenza..non saprei dire se ci hanno preso..
    chi ha i satelliti potrebbe saperlo se ha rivelato un’emissione
    gamma anche se molto schermata dall’edificio polverizzato
    (nel caso chi fosse stato nell’area, oltre alle polveri
    avrebbe ricevuto una dose alta di radiazioni in un attimo)

    Anche su wikipedia si parla di una possibilità che un
    reattore incidentato o un deposito carburanti esploda
    con reazione critica a neutroni lenti (meno potente di una
    reazione supercritica in una bomba ma comunque non piacevole)

    Ps.: ci sarebbe da fare una discussione, magari con esperti
    del ramo, anche solo sulle stime aggiornate delle emissioni complessive di radioattività, tanti sostengono che siamo molto
    oltre il 10% di Chernobil, forse oltre, es:

    -un forum di fisici ragionavano sulle quantità e qualità dei materiali nelle piscine 3 (eventualmente con MOX/plutonio)
    e 4 (con una quantità di materiali stoccati elevatissima,
    parte dei quali avrebbero preso fuoco) e ipotizzava in quale percentuale satebbero stati diffusi nell’ambiente dava
    dei range facendo calcoli diretti, quando si avrà
    l’inventario deimateriali rimasti nelle piscine e nei
    nocioli si saprà

    -una rete di rilevamento mondiale (analisi delle misurazioni
    in più punti del glogo) indipendente, molto sensibile in quanto creata per monitorare i test nucleari nascosti, parla già di
    effetti rilevabili pari almeno a quelli misurati con Chernobyl

    La cosa buffa è che se cerchi con pazienza in inglese,
    quasi tutte le notizie hanno tracce o conferme già
    nei comunicati ufficiali Tepco e governo Giapponese
    (seppur magari ammissioni parziali e con un mese di ritardo)
    ma nei mezzi di comunicazione non sfondano..
    sensazione di cover up..dovremo aspettare per fare bilanci.

  • # 30
    Kelobob
     scrive: 

    Un’altro ingegnere che discute dell’esplosione
    al reattore 3, il video è in inglese,
    lui vota per l’ipotesi reazione atomica nella
    piscina innescata dall’esplosione dell’idrogeno:

    http://petrolio.blogosfere.it/2011/04/fukushima-unesplosione-nucleare-al-reattore-3.html

  • # 31
    Kelobob
     scrive: 

    Qui un altro video dell’esplosione commentato

    http://www.youtube.com/watch?v=1Q3ljfLvHww

    nel primo commento sotto c’è un link ad
    un’articolo scientifico pubblicato che
    sostiene che già Chernobyl sia stata
    una esplosione atomica e non chimica,
    in controtendenza con la vulgata comune
    che i reattori non possano “esplodere”;
    la tesi è riproposta anche dal già sopra
    citato Professor Christopher Busby del ECRR

    che ci abbiano preso o meno su esplosione chimica/atomica
    il punto importante rimane la dispersione di materiali polverizzati della piscina nella nuvola dell’esplosione.

  • # 32
    zephyr83
     scrive: 

    Chissà se sapremo ma la verità!?!?!

  • # 33
    Kelobob
     scrive: 

    Con tutti i dati, immagini, misurazioni
    in giro che ci sono al nostro tempo
    es.: le misurazioni della rete mondiale
    CTBT citate qui:

    http://www.newscientist.com/article/dn20285-fukushima-radioactive-fallout-nears-chernobyl-levels.html

    penso che nel giro di qualche anno si avrà
    un quadro piuttosto preciso..salteranno fuori
    anche molte testimonianze dirette quando si
    calmerà l’emergenza e magari il governo
    giapponese mollerà un po’ la presa

    Ps.: il Criirad francese (laboratorio che esegue
    misurazioni indipendenti in francia) suggerisce
    per qualche tempo di evitare latte e formaggi
    non stagionati e al limite verdure foglie larghe
    anche qui in europa per via dello iodio radioattivo
    (comunque siamo messi molto meglio rispetto all’america),
    le singole dosi sono piccole negli alimenti ma
    l’effetto accumulo non è trascurabile, parlano
    di fino a 10 mSv totali in 2 settimane di alimentazione,
    pari ad almeno 4 anni di esposizione al fondo naturale

    http://www.criirad.org/actualites/dossier2011/japon_bis/risques_en_france_v5.pdf

    Non sarà un grande rischio ma mi da fastidio
    che in Italia non se ne parli neanche, magari chi
    ha bambini ci terrebbe a curare anche questi dettagli..
    cosa siamo, i più fessi? (anche se è vero che abbiamo
    qui tanti altri problemi di altro genere più grandi)

    Ps:
    mi avevate messo curiosità con la polemica
    del calcolo dei morti per Chernobyl,
    tra chi parlava di 4000 e chi di un milione
    (lo studio della New York Academy)..
    con un amico medico ne parlavamo,
    se ho capito bene si arriva a 3000-4000
    contando i caduti tra i 200000
    liquidatori (esposizione diretta)..
    gli altri sono calcolati sull’esposizione
    a “piccole dosi”, le sostanze diffuse in
    Russia ed Europa, per molti non contano
    ma il picco di tumori alla tiroide anche in italia
    tra il 2001 e il 2005 non lascia molti dubbi..
    ci siamo mesi anche a gogglelare, il modello
    ufficiale di risposta alle “piccole dosi”
    sarebbe al momento in corso di critiche/revisione.

    Vabbè, la sto prendendo troppo seria, ma è per come
    è nata la faccenda, non mi piace sentirmi preso in giro..

    Saluti

    Sarà materiale per documentari tra q

    ualche anno,
    a bocce ferme..quando si allenta la pressione
    (il governo giapponese non ama che se ne parli
    troppo adesso)..ma con tutti i dati e misurazioni
    in giro che ci sono

  • # 34
    bobkelo
     scrive: 

    Al momento stime provvisorie della radioattività
    rilasciata a fukushima limitate a iodio e cesio
    sono per esempio quella fatta dall’istituto centrale
    per la meteorologia e la geodinamica di Vienna (Zamg),
    stimano che nei primi 4 giorni di emergenze sarebbe
    stato emesso il 50% del Cesio emesso nel totale dei 15
    giorni di Chernobyl, a cui aggiungere il rilascio
    più basso ma continuo del mese successivo (che all’inizio
    le autorità giapponesi avevano sottostimato dichiarando
    i bequerell emessi totali iodio+cesio senza convertire
    il cesio in iodio equivalente)

    Dati indipendenti vengono forniti dalla rete
    di monitoraggio mondiale dei test atomici,
    la Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty(CTBT),
    che ha un suo sito on line e di cui si discutono
    i dati anche qui:

    http://www.newscientist.com/article/dn20285-fukushima-radioactive-fa

    Secondo me nel giro di qualche anno, quando l’emergenza passa, testimonianze dirette, fotografie, misurazioni in quantità permetteranno di fare un quadro abbastanza preciso.

  • # 35
    bobkelo
     scrive: 

    Segnalo anche che il CRIIRAD, un laboratorio di misurazioni
    di radioattività indipendente in francia, sostiene
    che anche da noi in europa, anche se meno che in america,
    esiste un rischio alimentare, le dosi nei cibi sono minime,
    ma essendo i rilasci di radioattività prolungati
    su più settimane, l’effetto accumulo nell’organismo dovuto
    all’alimentazione sarebbe non trascurabile.

    Consiglierebbero (almeno per i bambini, più vulnerabili)
    di evitare per un po’latte e formaggi non stagionati
    ed al limite verdure a foglie larghe,
    in circa 2 settimane di alimentazione “l’ingestion d’une cinquantaine de becquerels d’iode 131 suffit
    à délivrer à leur organisme une dose de 10 μSv”.

    Il loro documento originale (in cui si vedono anche bei
    grafici di misurazioni giorno per giorno in francia) è qui:

    http://www.criirad.org/actualites/dossier2011/japon_bis/risques_en_france_v5.pdf

  • # 36
    zephyr83
     scrive: 

    Consiglio questo video presente sul canale di annozero (ieri nn sn riusciti a mandarlo in onda per motivi di tempo)
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-05e4865c-eec7-4d86-995d-4b5ba6bcce7b.html#p=0
    Ovviamente il servizio nn l’hanno fatto quelli di annozero, credo sia francese! Che dire…..si commenta da solo!!!

  • # 37
    bobkelo
     scrive: 

    Grazie per la segnalazione..dopo un mese
    una trasmissione tv se né interessa di nuovo..

    Ps: TEPCO ha rilasciato ieri dati e grafici,
    qui c’è un’analisi dei dati, il nocciolo fuso
    del reattore 2 (uno di quelli che perde liquidi)
    si è riattivato dal 13 aprile (aumento dei valori
    di radioattività e dei livelli di iodio 131,
    che invece dovevano decrescere rapidamente)

    http://www.glgroup.com/News/TEPCO-Data-Shows-Ongoing-Criticalities-Inside-Leaking-Fukushima-Daiichi-Unit-2-53751.html

    qui una spiegazione dell’articolo scritta in italiano:

    http://www.iljournal.it/2011/fukushima-analisi-dei-dati-nel-reattore-2-la-fissione-nucleare-non-si-e-fermata/231044

  • # 38
    bobkelo
     scrive: 

    Seguo ancora gli aggiornamenti
    Un altro ricercatore che pubblica uno
    studio in cui deduce la riattivazione
    spontanea dei reattori (e dei carburanti
    nella piscina 4) dopo l’incidente alla centrale
    analizzando i dati sui campioni di acqua:

    http://dropseaofulaula.blogspot.com/2011/05/il-rapporto-tra-iodio-e-cesio-fukushima.html

    Qui invece una web came live sui 4 reattori attivata il 2 maggio,
    al momento si vede ancora fumo chiaro dal 2 e dal 3:

    http://www.youtube.com/watch?v=Ck_KEILBLlU

    La piscina del 4 invece pare che dal 28 Aprile non fumi più,
    sono state diffuse foto della piscina carburanti finalmente
    coperta di acqua, una sorgente di emissione in aria in meno, anche se continua a emettere al suolo tramite le perdite di acqua.

  • # 39
    Enzo Z.
     scrive: 

    Gent.ma prof.ssa Presani
    sono un medico pneumologo e presidente della Società Italiana di Tabaccologia (SITAB) e da molti anni seguo il problema fumo di tabacco e patologie fumo-correlate. Con l’Enea di Bologna e l’U-SERIES lab di Bologna da molti anni seguo il problema Polonio 210 nel fumo di tabacco. Con l’Istituto Superiore di Sanità 4 anni fa abbiamo esaminato la presenza di PO-210 2 Pb-210 nelle 10 marche più vendute in Italia con riscontro di Polonio 210 in tutte le 10 marche (in media 15 mBq x sig)(pubblicato su Health Physics). Attualmente è in fase di conclusione il rilevamento di Po-210 nei broncolavaggi di fumatori, ex (da almeno 5 anni) e mai, con tumore polmonare. I dati preliminari ci dicono a sorpresa che in tutti gli ex è rilevabile presenza di Po-210 come a significare che evidentemente trattasi di ex-fumatori che verosimilmente nel corso degli anni di fumo hanno sviluppato un quadro di bronchite cronica che ha intrappolato Piombo 210 (emivita 22 anni!) e che anche dopo la cessazione del fumo ha continuato a rifornire l’apparato broncopolmonare di Po-210 (emivita 138 gg.
    Il suo articolo su come agisce la radioattività alfa ha in gran parte risposto ad una mia curiosità che da un pò di tempo mi portavo dietro e cioè: come il Po-210 agisce praticamente sulle cellule e sul DNA.
    E cioè la sua arma letale è la produzione di enormi quantità di radicali liberi sia nella sua azione diretta che indiretta o questi intervengono solo nel meccanismo indiretto? Se così fosse si potrebbe ipotizzare che i pazienti fumatori, anche quando hanno smesso di fumare, se hanno già sviluppato una bronchite cronica, con conseguente clearance muco-ciliare ridotta e intrappolamento di Piombo 210,questa rischia di automantenersi e di progredire anche fino al IV stadio GOLD da un lato e dall’altra di sviluppare un tumore polmonare. Un’unica causa Pb-210/Po-210 potrebbe spiegare due patologie, bronchite cronica con enfisema e tumore polmonare, che presentano un forte link clinico ed epidemiologico.
    Cosa ne pensa?
    Grazie per le ulteriori delucidazioni che potrà darmi.
    Enzo Z.

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