Non occorre che io vi dica che il mondo sta diventando sempre più piccolo. Il web in particolare sempre di più, ci permette di osservare, e anche (soprattutto?) fraintendere mondi e culture lontani dalla nostra vita quotidiana. Una sorta di babele virtuale in cui si impara, per necessità, a mettere da parte le proprie convinzioni per abbracciare nuove realtà. Succede però che, quando due culture pilotate e intransigenti si incontrano, possano nascere difficoltà e tensioni.
Ricorderete tutti il caso delle vignette francesi danesi, ritraenti Maometto, che hanno fatto infuriare mezzo mondo islamico. In questi giorni sta avvenendo un episodio per certi versi opposto a quello appena citato e Google si è trovata a dover fare da arbitro alla faccenda.
La pietra dello scandalo è un filmato di quindici minuti, di cui sconsiglio la visione per le immagini cruente contenute. Viene mostrata una sequenza di attentati terroristi e barbarie attribuiti a quelle flange dell’Islam più fanatiche e violente, alternandoli a letture di alcuni versi del corano, con lo scopo di incriminare la religione musulmana stessa, additandola come il nuovo male da sconfiggere, dopo il nazismo e il comunismo.
Tralasciando la falsità di alcune congetture, palese per chi conosce un minimo di storia contemporanea, il video ha suscitato lo sdegno del mondo musulmano, sia chi non vuole essere associato a questi atti violenti, sia chi ci si riconosce e non ama che si faccia propaganda a loro avversa, specialmente con una rappresentazione caricaturale di Maometto.
Il sito web che ha messo online il video è stato oscurato, successivamente Live Leak su cui era stato caricato il medesimo filmato ha deciso di rimuoverlo per via del gran numero di proteste e minacce ricevute. [Aggiornamento: il filmato è di nuovo disponibile su Live Leak, forse caricato da altri utenti.]
Non hanno operato abbastanza in fretta però per impedire che qualcuno rippasse il filmato per poi caricarlo su Google Video, che ora si trova con questa patata bollente.
La scelta sul da fare non è certo semplice: se non vi è ombra di dubbio che il contenuto sia fin troppo esplicito perché possa essere visualizzato da chiunque, che è offensivo per un gran numero di persone e che da una visione distorta e pericolosa della realtà su temi delicati, è anche vero che rappresenta l’espressione di una delle fobie che serpeggiano nella nostra società e che solo portandola in superficie può essere riportata nei ranghi della ragione.
Ma il popolo dei navigatori, secondo voi è pronto a usufruire di contenuti simili, o si rischia soltanto di alimentare la spirale di paura?
Ad ogni modo, eccovi un bel video sulla questione Islam/Occidente: vincitore nella sua categoria in occasione degli Youtube Video Awards 2007, Stop the Clash of Civilization” è stato visto da più di due milioni di persone.
via | TechCrunch.com
La tua frase ”che da una visione distorta e pericolosa della realtà su temi delicati” dice tutto per me…ovvero che dovrebbe esser tolto…certi argomenti Devono essere trattati però in modo giusto e non usando mezzi come qsto video che distorgono la realtà dei fatti…internet è un ottimo posto per discutere però va fatto con gli strumenti adeguati e corretti…:)
tutti i posti sono utili per discutere non per offendere e chi minaccia perchè ignorante non merita di parlare,ogni civiltà e basata sul rispetto e sul dialogo tra religioni o etnie,ma è chi alza le mani e impugna un mitra contro la sua gente cristiana o islamica o buddista che non merita di parlare,o chi difende la religione con la vita non merita di parlare,e chi disprezze le altre razze non merita di parlare,se parliamo tutti assieme non potra mai andare bene anche perchè non siamo tutti all’altezza di parlare,e se per speculare bisogna offendere le altre cività forse e meglio stare zitti e contare.
bello il video a reso l’idea in che fogna di mondo siamo ma allora mi chiedo dove finiremo di questo passo?.
“Stop the Clash of Civilization” è un video, come ho già scritto nel mio blog, a mio avviso troppo semplicistico. Innanzitutto è indifendibile la tesi del relativismo estremo, secondo cui tutto sarebbe solo “un punto di vista” valido quanto l’altro.
In secondo luogo tende a semplificare troppo i problemi etnici e religiosi che fomentano odi secolari tra popoli, il che mi fa molto dubitare della veridicità dei dati indicati.
Nel complesso ho comunque trovato il video carino in certi passaggi, per il messaggio di speranza che da e per la buona realizzazione tecnica.
precisazione: le (a parer mio bellissime) vignette che han offeso i maomettani erano danesi
@Federico
Riguardo al fatto che sia semplicistico sono d’accordo, ma è pur sempre uno spot di pochi minuti.
Io più che un elogio al relativismo nel video “Stop the Clash of Civilization” vedo un invito al confronto e alla comprensione, per smontare la cortina di odio montata ad arte dai leader politici, sia occidentali che mediorientali.
Quindi non promuove semplicemente la tolleranza di opinioni diverse, anzi,un umile confronto tra persone di diverse culture, per crescere attingendo da quanto c’è di buono in ognuna.
Riguardo alla veridicità dei dati riportati da questo video: non ho modo di verificare le statistiche, ma i fatti riportati sono tutti autentici.
Dalla strage nei treni spagnoli, che si voleva attribuire a estremisti islamici per questioni politico-elettorali (mancavano pochi giorni alle elezioni, in cui si giocava anche la possibilità del ritiro delle truppe spagnole) fino alle manifestazioni in medioriente.
Gli attriti tra tutte le religioni del ceppo mesopotamico (dall’Ebraismo all’Islam e i vari gruppi in cui questo si è scisso, passando per il Cattolicesimo) sono sempre dovuti alla volontà da parte di qualcuno di usare la fede per creare forti identità etniche da fomentare.
Quella che stiamo vivendo oggi è una storia che si ripete da migliaia di anni.
ale grazie per la segnalazione, ho corretto il post. In realtà però dire che i musulmani si siano offesi per le vignette non è proprio esatto.
Sarebbe più corretto dire, che mesi dopo la pubblicazione delle vignette, senza che nessuno nel frattempo si sia lamentato (e in nord-Europa di musulmani ce ne sono tanti), il Governo della Sirya, in un momento di crisi diplomatica con gli USA, ha deciso arbitrariamente di scatenare la rabbia della propria popolazione.