Tempo di vacanze, anche per il PC

L’estate è qui, la maggior parte di noi è in vacanza, il PC è solo un lontano ricordo per molti, ma non per tutti. Tante persone rimangono nelle vicinanze dei propri elaboratori elettronici per svariati motivi: chi ha la fortuna di vivere in un luogo di villeggiatura, non ha la necessità di scegliere tra continuare l’avventura con il proprio gioco preferito o un fine settimana al mare (o in montagna), visto che se li può permettere entrambi. Durante il giorno, al mare, e la sera, una sessione allo sparatutto preferito. Vacanze da favola, insomma!

Molti altri sono obbligati a salutare il proprio compagno di tante ore notturne (e diurne) di giochi e navigazioni sul web per saltare in macchina ed affrontare chilometri di code per potersi godere un minimo di riposo vacanziero. E mentre si preparano, ripulendo magari la casa per ritrovarla al proprio ritorno pulita e accogliente, spesso e volentieri si dimenticano di occuparsi anche del PC, che ha lavorato tutto l’inverno e che merita, anche lui, un po’ di riposo.

polvere.jpg

La rubrica odierna di The Hot Spot è incentrata proprio su questi ultimi, i quali si stanno ancora organizzando per la partenza per le agognate vacanze e non vogliono ritrovarsi al loro ritorno con un PC che ha risentito eccessivamente della calura estiva durante la loro assenza. Cosa fare quindi per ritrovarsi un pc in perfetta forma al nostro ritorno? Ecco una breve lista di consigli da seguire se si vuole ritrovare un PC svelto e scattante dopo una lunga pausa estiva.

Per prima cosa, accertarsi di aver scaricato gli utimissimi aggiornamenti sia del sistema operativo che del antivirus. Il discorso ovviamente vale sia per chi preferisce Windows, sia per chi ha invece simpatie per il pinguino. Verificate che tutti gli aggiornamenti siano stati correttamente scaricati e che non siano previsti a breve termine, durante la vostra assenza, aggiornamenti critici e/o di protezione. Per windows è relativamente semplice, basta cercare un po’ in rete sui forum dedicati agli aggiornamenti del sistema operativo di casa Microsoft, dove solitamente vengono anche indicate le date previste di uscita di aggiornamenti importanti.

Il secondo passo è effettuare una scansione approfondita con l’antivirus installato e aggiornato. Per completa non intendo solo della cartella Documenti, ma intendo veramente completa, dell’intero sistema. Se abbiamo sempre fatto regolari scansioni, non dovremmo avere brutte sorprese. In ogni caso, se vengono trovati virus et simila, il mio consiglio è di non disperarsi ed annotarsi il nome da qualche parte, se non si riesce ad eliminarli subito. Molto probabilmente al vostro ritorno dalle ferie l’antivirus avrà un aggiornamento che include anche le minacce appena trovare. Un aggiornamento veloce al nostro ritorno e successiva scansione dovrebbe risolvere il problema, senza grossi patemi d’animo.

E siamo a tre: Se non lo abbiamo già fatto, sarebbe il caso di ripulire non solo il sistema operativo, ma anche l’HW del nostro PC: a PC rigorosamente spento e con cavo di alimentazione staccato dalla presa di corrente e interruttore dell’alimentatore in posizione OFF (se presente) apriamo il case e con una passata di aspirapolvere aspiriamo tutta la sporcizia che troviamo, compresi animaletti e moscerini vari che hanno fatto del nostro amato PC un cimitero elettronico.

In cinque minuti et voilà: l’interno del nostro PC è lindo e pinto come se fosse nuovo. O quasi…. Per aiutarci nelle pulizie estive, armiamoci di un pennello pulito con setole abbastanza morbidi e lunghe, non troppo largo, e spazzoliamo il retro della scheda video aspirando con l’aspirapolvere la polvere che man mano rimuoviamo. Facciamo lo stesso per le ventole del dissipatore sulla CPU (se non abbiamo un sistema di raffreddamento a liquido) e quelle dell’alimentatore, facendo ovviamente attenzione a non danneggiare componenti sulla scheda madre, scheda video o altro.

Per il punto quattro mi rivolgo ai possessori di un sistema di raffreddamento a liquido: so che è noioso, ma sarebbe buona regola svuotare l’impianto dal liquido e farci scorrere per almeno un paio di ore acqua pulita e fresca, per eliminare eventuali residui che si sono depositati con l’uso. Approfittiamo anche per filtrare, se effettivamente ci sono residui (alghe, calcare, ecc) il liquido con un panno pulito e che non si sfilacci, dentro una bacinella anch’essa pulita, e poi raccogliamo il liquido così ripulito in una bottiglia di plastica con chiusura ermetica, e riponiamo quest’ultima in un luogo fresco e asciutto, lontano dai raggi solari.

Se ovviamente preferiamo sostituire il liquido al nostro ritorno, questi passi non sono necessari. Basterà disfarsi del liquido seguendo le indicazioni del produttore. ATTENZIONE: la maggior parte dei liquidi in commercio per raffreddamento a liquido per pc non dispone di alcuna indicazione per lo smaltimento, pur essendo a tutti gli effetti una miscela di acqua e sostanze chimiche, coloranti e altri composti non meglio definiti. Consiglio di contattare il produttore per richiedere informazioni, o al limite seguire le istruzioni che sono presenti sulle bottiglie di liquido per circuiti di raffreddamento per autotrazione (il classico paraflu): la composizione chimica di base è molto simile.

Svuotato l’impianto, riempiamolo con acqua distillata (per evitare la formazione di calcare e alghe durante la pausa estiva) e facciamo girare un pò il sistema fino allo spurgo di eventuali bolle d’aria. Ricordiamoci che il rame, di cui dovrebbero essere fatti la maggior parte dei waterblock in commercio, si ossida a contatto con l’ossigeno presente nell’aria. Se questo non fa decadere le performance, in linea di massima, è sicuramente un punto a sfavore per l’estetica dell’impianto, se per esempio usiamo waterblock con top in acrilico, e quindi trasparenti. Una volta riempito il sistema, spegnete la pompa e staccatela dal cavo di alimentazione.

A impianto spento, provvedete a ripulire il radiatore, sempre con il fidato duo aspirapolvere + pennello. Verificate la presenza di lamelle storte o rotte, eventuali mosche o moscerini risucchiati dalle ventole e provvedete alla loro rimozione. Se il radiatore è montato esternamente, avvolgetelo in un panno secco e pulito, per proteggerlo dalla polvere.

Finita la fase di pulizia del PC vero e proprio, ora dovrete fare altrettanto per le varie periferiche ad esso connesse: mouse, tastiera, monitor, stampante, ecc. Vi consiglio di seguire le istruzioni che vengono riportate solitamente nei rispettivi manuali, e quando non presenti, seguite il buon senso. Per il monitor, in particolare, se è del tipo TFT, staccate il cavo di alimentazione e dopo una pulizia accurata e del pannello (attenti a non danneggiarlo) ricorpitelo con un panno asciutto e pulito, per evitare che la polvere vi si depositi. Per la tastiera ed il mouse e le altre periferiche vale lo stesso discorso.

Finito anche questo capitolo, passiamo al punto cinque: la prevenzione contro danni da sovraccarichi elettrici o cadute di corrente. Sarebbe buona norma aver collegato il proprio PC ad un UPS (no, non lo spedizioniere…) – Uninterruptible Power Source – per poterlo proteggere contro sovraccarichi e cadute di corrente durante l’uso.

In caso di vostra assenza prolungata, staccate tutti i cavi sia dall’UPS alla presa di alimentazione, sia dal PC all’UPS. Spegnetelo completamente e ricopritelo con un panno asciutto e pulito. Raggruppate tutti i cavi raccolti e per evitare confusione, contrassegnateli con un laccetto colorato, o con un adesivo su cui si possa scrivere. Mettete tutti i cavi dentro ad un cassetto, per evitare di perderli e che accumulino polvere per terra.

Spegnete gli interruttori sulle “ciabatte” cui sono collegati i cavi di alimentazione del PC e delle periferiche, e staccate tutti i cavi, come per l’UPS, raggrupateli e contrassegnateli per una facile reinstallazione al vostro ritorno.

Se avete un laptop, invece, e non ve lo portate in vacanza, sarebbe cosa buona e giusta ripulirlo esattamente come avreste fatto per un PC desktop, con le ovvie limitazioni. Se riuscite ad aprire il vano che protegge la ventola del dissipatore, ripulitela e ripulite anche il dissipatore stesso. Staccate tutti i cavi di alimentazione, e riponete il laptop nella sua custodia, o nella sua borsa, se ne avete una. Non dimenticatevi di togliere eventali CD o DVD dal lettore.

E siamo arrivati finalmente al sesto ed ultimo punto di questa mini guida per le vacanze. Non c’è molto da dire, oltre quello già scritto, in effetti, se non che se decidete di lasciare il PC in funzione durante la vostra assenza, per qualunque funzione server, fate in modo di spegnere tutte le periferiche che non userete certamente (come il monitor, la stampante, lo scanner o altro) e accertatevi di aver attivato le funzioni di risparmio energetico, per consumare giusto il minimo di corrente elettrica. Se proprio lo dovete lasciare acceso, accertatevi di aver predisposto l’invio di allarmi (via mail per esempio) nel caso in cui le temperature superino una soglia prestabilita o si verifichino altre anomalie hardware – sperando che il vicino di casa sia disponibile per tamponare l’emergenza!

Al vostro ritorno, il PC sarà pronto e scattante come quando lo avete lasciato e non avrà subìto alcun danno in caso di mancanza di corrente o sovraccarico. Per i possessori di raffreddamento a liquido, dovrete ovviamente ripristinare la condizione operativa, svuotandolo dell’acqua distillata e riempendo il circuito con liquido nuovo (se avevate deciso di sostituirlo) o quello ripulito che avrete filtrato.

Seguendo questa mini-guida, dovreste poter partire per le vostre vacanze con una preoccupazione in meno. Buone vacanze!

Press ESC to close