Facebook apre il proprio codice

facebook_applications.jpg Facebook , social network di punta che si è fatto conoscere velocemente, sia per la sua struttura innovativa che permette a chiunque di sviluppare applicazioni all’interno del sito per aumentarne le funzionalità, sia per gli attacchi contro la privacy dei propri utenti, ha reso open source parte del proprio codice. L’apertura riguarda proprio l’engine che permette l’integrazione con le applicazioni sviluppate da terzi, che da ora in poi potrà essere personalizzato ed utilizzato da tutti gli sviluppatori di servizi web.

Il grosso limite dei social network è che sono confinati nel proprio domini, permettendo l’interazione solo tra utenti che utilizzano lo stesso servizio, così si cercano delle soluzioni come questa. Mam Facebook non è l’unico servizio a muoversi in questo senso.

Il primo colpo che ha iniziato a far tremare questa rigida struttura è stato l’Open Social di Google. Si tratta di un progetto open source che permette di condividere tra più servizi lo stesso account. Ogni sviluppatore, grazie a queste API, può decidere di creare un sistema di gestione degli account utilizzabile anche da altri siti web, per condividere con essi le informazioni e i dati contenuti nel profilo dell’utente, oppure di utilizzare nel proprio sito gli account di un altro, importandone i contenuti, per poterli elaborare ai fini di restituire un servizio all’utente.

Per spiegarlo con un esempio, MySpace ha adottato Open Social cosicché gli account possano essere sfruttati in altri servizi come PhotoFlexer, un editor per immagini online sviluppato con Flex, che permette di importare le immagini direttamente dal social network (ma anche da altri siti) semplicemente inserendo ID utente e password di MySpace.

Ora grazie a Facebook possiamo ottenere un risultato diametralmente opposto. In questo modo non saranno più gli utenti a spostarsi da un sito all’altro utilizzando lo stesso account dappertutto, ma potranno comodamente rimanere nelle proprie pagine abituali (come la propria home di un social network, un’home page personalizzata come iGoogle) e a questa aggiungere tutte le funzionalità che si vogliono, aumentando anche le possibilità di interazione con tutti gli altri utenti.

Questi due approcci sono visibilmente in competizione tra loro e sono entrambi validi, ognuno con i suoi limiti. Gli utenti nei prossimi anni con le loro preferenze saranno tenuti a scegliere quale approccio alla fine la spunterà.

Agli albori del web la guerra era tra motori di ricerca, oggi invece, nell’era della condivisione i social network rappresentano l’essenza del modo di vivere il web.
Nei prossimi anni vedremo una battaglia serrata tra le varie piattaforme che somiglierà a una guerra mondiale: molti si scontreranno direttamente, e chi non parteciperò allo scontro direttosi muoverà strategicamente nelle retrovie per favorire una fazione o l’altra, come sta facendo Google, che dopo la magra figura di Orkut ha cambiato strategia mettendosi tra i social network e il resto del mondo con il suddetto Open Social.

Tra i due, voi quale approccio preferite?

Comments (2)

Comments are closed.

Press ESC to close