I primi plug computer vennero proposti già alla fine del secolo scorso e nascosti dentro la scatola a muro che normalmente ospita le prese di corrente offrivano, a fronte di consumi ridotti, modeste prestazioni per un utilizzo in ambito office.
L’idea di tecnologia piccole e invisibile ha sempre stimolato i desideri di tanti, per questo collegare mouse, tastiera e monitor direttamente al muro a quel tempo sembrò una prospettiva affascinante, ma nessuno li preme mai realmente in considerazione, a causa di prestazioni veramente modeste, anche in ambito office, nel momento in cui AMD e Intel erano nel pieno della guerra dei MHz e i produttori di software ottimizzavano i propri software con la stessa cura con cui un miliardario fa attenzione al conto al supermercato.
In una decade e poco più gli scenari sono cambiati notevolmente nel panorama dell’hardware, e oggi anche quegli oggetti che una volta chiamavamo “telefonini” sono capaci di riprodurre file multimediali e fare persino del fotoritocco, quindi perché non usare le stesse tecnologie per realizzare dei server?
La risposta a questa domanda c’è e sono i moderni plug computer, che nello spazio normalmente occupato dal caricabatterie del vostro smartphone, un processore ARM e circa 5 watt permettono di configurare dei server adatti ad ogni tipo di utilizzo e con una capacità di reggere carichi di lavoro insperati. Il tutto per costi inferiori ai 100 dollari.
Non hanno uscire video di sorta, ma si possono gestire via LAN o via internet, solitamente con interfaccia web based, naturalmente il sistema operativo è Linux e i campi di applicazione già disponibili e facilmente configurabili già dal primo avvio senza installare altro software sono tanti: P2P server, file server, NAS, FTP, web server (compreso scripting lato server e database) e altro ancora.
La dotazione di ram di questi dispositivi si aggira intorno ai 512MB e altrettanto spazio si trova nella memoria flash integrata. Lo storage solitamente si può espandere sia attraverso un card reader integrato che collegando dischi esterni alla porta USB 2.0.
In rete si possono trovare luoghi dedicati a questi dispositivi, come ad esempio Computing Plugs, una wiki dedicata ai plug computer e, cosa più interessante, ospitata da un plug computer.
Sul sito, che ha recentemente resistito ad una slashdottata (ovvero alla tempesta di accessi generata da un link in entrata proveniente dal celebre Slashdot), si possono vedere anche le statistiche del carico di lavoro del piccolo server.
“…già alla fine del secolo scorso…”
Fa sorridere ma è vero…
;-)
Ottimo PC per scaricare con Torrent!!!
il solito beota coi torrent… si usa megaupload nel 2009!!! Cmq interessantissima cm idea!
LOL!
megaupload gli fa un baffo a torrent
O_O bellissimo, need!
A saperlo prima… io mi sò dovuto comprare l’eeePC701 e fare i peggio casini per farlo andare come va ora… mai sentito parlare di questi mini-computer!
Qualcuno sa indirizzarmi a un distributore/rivenditore di questi gioiellini pliz?
Molto carini, ho un coso simile a casa, ricavato da un vecchio NAS cui si è rotto l’HD e sostituito con una CF.
Il problema della mia soluzione è che la versione custom di Yellow Dog Linux non è aggiornabile e non posso installarci un compilatore, quindi se devo aggiungere qualcosa devo cercare una versione già compilata sulle vecchie distro per PowerPC, difficili da trovare.
Quasi quasi ci faccio un pensiero…
Ma non illudiamoci: resteranno giocattoli da geek.
Ciao a tutti. Sto seguendo lo sheevaplug da mesi. A giugno era uscita la notizia dell’imminente commercializzazione anche in Europa da parte di Dlink, Buffalo etc ma per ora ancora nulla… Qualcuno sa qualcosa in proposito?
Estremamente interessante… qualora il MacMini G4 dovesse schiattare saprò già con chi sostituirlo!
ahah scaricatevi un HDrip con megaupload, poi vediamo la superiorità di questo su bittorrent.
Ho capito male io, o il plug computer i questione è compatibile anche coi repositary di Ubuntu? Visto che tra gli applicativo leggo anche OpenOffice, saarebbe quindi possibile installarci, senza troppi smanettamenti, anche amule?
Se si, sarebbe davvero mooolto interessante :)
@biffuz
mai sentito parlare di cross compilatori?
mica devi per forza avere un compilatore sul sistema nativo per aggiungere nuovi programmi
Io ne ho uno, il Tonido Plug, in pratica uno SheevaPlug della Marvell con preinstallata la suite Tonido.
Spettacolare, ha mille utilizzi.
Confermo la possibilità di usare i repository Ubuntu (monta Jaunty): potete farci TUTTO.
Anche come NAS casalingo è ottimo, tiene fino a 10 hd usb se usate un hub alimentato, qualunque filesystem senza bisogno di formattare, e consuma SOLO 3 WATT!!!
Unico problema, costa sì solo 99 dollari, ma farselo spedire qui dagli USA (unica opzione al momento) porta via altri 50/60 dollari. Ma ne vale la pena, io sono ultrasoddisfatto: vi accedo dal lavoro via web in SSL, ascolto la mia collezione di MP3 da qualunque browser esterno o interno alla mia lan, idem per le foto, idem per i file, idem per i torrent… e molto altro.
Ma una domanda..
Sarebbe possibile dedicare questo scarafaggino,nel creare server dedicati /videogame/?
Essendo un “Pc”, dovrebbe andare, unica questione, ci girerebbe Win Xp?..
Grazie
No perchè Windows non supporta le cpu con architettura ARM.
scusate, ma per fare una macchina per dowload/streamig/accesso mp3 da remoto basta un device con openwrt… questo mi pare (con quella cpu da 1,2ghz) qualcosa da usare per roba più evoluta…
@pino
troppo sbattimento crearsi tutto l’ambiente di cross compiling e configurarlo, impiegherei intere giornate… e con cosa mi ritroverei? con un PPC da 266 MHz e 64 MB di RAM, con pochissime info e senza uno straccio di porta a cui attaccarci qualcosa.
Faccio prima a spendere 100 euro e prendere uno di questi.