Qualche settimana fa abbiamo parlato degli effetti delle emissioni radioattive sul corpo umano . Esistono però, anche altri tipi di radiazione. Se l’energia trasferita dalla radiaziona alla materia è insufficiente per ionizzare gli atomi, ovvero non riesce a strappare un elettrone dagli atomi o dalle molecole, si dice che la radiazione è “non ionizzante” (NIR, non ionising radiation). In questo caso gli elettroni appartenenti ad atomi e molecole verranno solamente “eccitati”, ovvero portati ad un livello di energia successivo.
Lo spettro delle radiazioni non ionizzanti ha una nomenclatura che può creare confusione se si considera l’intero spettro elettromagnetico, ma per convenzione si usa suddividere i campi NIR in due regioni principali: la regione ottica e la regione detta convenzionalmente elettromagnetica. La radiazione ottica si suddivide a sua volta in ultravioletto, visibile e infrarosso. La regione elettromagnetica corrisponde al dominio del radio e va dalle altissime frequenze(nel radio), ovvero le microonde, e le basse frequenze radio. Per essere più precisi le NIR vengono suddivise in:
- Campi elettrici o magnetici statici 0 Hz;
- Campi di frequenza estremamente bassa (extremely low frequency, ELF), da 0 Hz a 300 Hz;
- Frequenze radio (RF) e microonde (MW), da 300 Hz a 300 GHz;
- Radiazioni ottiche: infrarosso (IR) 760 – 106 nm, visibile 400 – 760 nm e ultravioletto (UV) 100 – 400 nm
L’immagine seguente può essere utile per capire la suddivisione dello spettro elettromagnetico:
Le radiazioni non ionizzanti possono avere un’origine naturale, come la luce solare o le scariche elettriche dei fulmini, oppure possono essere causate dall’uomo, come le radiazioni delle telecomunicazioni wireless, le applicazioni industriali e scientifiche.
Nonostante l’energia trasportata da questo tipo di radiazioni sia molto bassa, esse possono comunque avere un effetto biologico, provocando una modifica nel sistema. Bisogna stare attenti a sottolineare, però, che un effetto biologico non e’ sempre la stessa cosa di un rischio biologico . Infatti un effetto su un sistema biologico diventa un pericolo solo quando questo causa una modifica misurabile nella saluta dell’individuo o sul suo sviluppo. Queste modifiche indotte su un organismo, su un tessuto o una cellula possono essere di tipo fisiologico, biochimico o comportamentale.
Generalmente le radiazioni non ionizzanti interagiscono coi tessuti umani attraverlo la generazione di calore. I pericoli legati a questo fenomeno dipendono dalla capacità delle radiazioni di penetrare il corpo umano e dalle caratteristiche di assorbimento dei diversi tessuti. Tutte le radiazioni non ionizzanti producono un qualche effetto su un sistema biologico, anche se solo alcune possono rappresentare un vero rischio per la salute. In genere la popolazione è molto preoccupata degli effetti delle onde radio, microonde, o di bassissima frequenza, perché rappresentano la stragrande maggioranza della radiazione elettromagnetica artificialmente prodotta dall’uomo per sistemi di telecomunicazione, e sappiamo essere presente in ogni casa, attraverso il modem wireless, il cellulare, il forno a microonde e così via. La realtà è che la radiazione elettromagnetica più pericolosa a cui siamo sottoposti è la radiazione UV del Sole. Il danno prodotto dalle radiazioni agenti nello spettro ottico è confinato esclusivamente alla pelle e agli occhio.
Può essere di due tipi: termico e fotochimico. Nonostante il fatto che i fotoni provenienti dal nostro Sole nel campo ultravioletto non portino energia sufficiente per ionizzare le molecole del nostro corpo, hanno lo stesso la capacità di danneggiare il tessuto della pelle, anche danneggiando la struttura del DNA. Per questa ragione l’esposizione continuata a onde ultraviolette può, a lungo termine, causare il tumore della pelle. Recenti studi, inoltre, hanno provato che l’esposizione continuata a radiazioni ultraviolette riduce l’efficacia del sistema immunitario e può anche limitare la validità di vaccini assunti in precendenza. Preoccuparsi di parlare troppo al cellulare e poi sottoporsi a sedute di lampade abbronzanti, quindi, non ha assolutamente nessun senso.
Le frequenze che vanno da 780 nm fino a 1 mm, ovvero tra la banda visibile e l’infrarosso, possono danneggiare principalemente la retina e la cornea dell’occhio. Questo avviene sia per effetto termico, di surriscaldamento o addirittura bruciatura della retina, sia per effetto fotochimico, a seconda delle frequenze coinvolte.
Le radiazioni di bassa frequenza, radio e microonde, hanno effetti quasi esclusivamente termici. Se l’innalzamento della temperatura superficiale sia effettivamente un rischio per l’uomo, nella misura in cui siamo sottoposti durante l’utilizzo delle apparecchiature domestiche, resta ancora da dimostrare. È vero che il sistema di omeostasi termico dell’uomo può risultare inefficiente se un fattore esterno condiziona in maniera eccessiva la temperatura del corpo.
Se la temperatura del nostro corpo dovesse innalzarsi considerevolmente, le conseguenze per la salute ci sarebbero senza dubbio. Ma le dosi di radiazione elettromagnetica a cui veniamo sottoposti tramite le strumentazioni radio che ci circondano sono abbondantemento al di sotto dei limiti che possono causare un tale effetto (quest’articolo della Word Health Organization lo spiega con dovizia di particolari. Sistemi industriali, come centrali dell’alta tensione, per esempio, possono rappresentare un rischio, per cui è bene mantenersi a distanza adeguata e/o non esporsi a tali radiazioni per un tempo prolungato.
Nell’ambito delle radiazioni radio di uso comune, possiamo a loro volta suddividerle in base all’intensità e alla frequenza di operazione. In particolare notiamo come le emissioni dei cellulari siano considerevolemente più intense rispetto a quelle prodotte dalle strumentazioni Wi-fi di cui disponiamo in ambito casalingo e lavorativo. Secondo la Mobile Telecommunications and Health Research (MTHR), un anno di esposizione continuativa a segnali wi-fi, corrisponde ad una telefonata al cellulare di 20 minuti.
I cellulari inoltre, operano ad una frequenza più alta, nella banda delle microonde, e quindi rappresentano l’unico oggetto di uso comune che potenzialmente può costituire un pericolo per il nostro corpo (almeno per quanto riguarda l’emissione elettromagnetica). Le microonde infatti sono di frequenza più alta rispetto alle onde radio di banda larga, per cui possono avere effetti termici considerevoli. Basti pensare che usiamo le microonde per cucinare nei forni a microonde (che sono oppurtumamente schermati per non lasciar trapelare radiazioni dannose).
Nonostante questo, la potenza di emissione di un cellulare picca attorno ai 2 W, e rimane quindi al di sotto della soglia di sicurezza per il rischio di assorbimento eccessivo di radiazione da parte del corpo umano. Inoltre, sebbene sia provato un’aumento della temperatura della zona cerebrale attorno all’orecchio, non è dimostrato che questa possa avere conseguenze sulla salute. Tra l’altro il sistema di regolazione della temperatura del cervello umano riesce in genere a gestire queste differenze senza problemi. Restano ancora da studiare in modo più approfondito gli effetti del telefono cellulare sul cervello dei bambini, più indifeso rispetto a quello degli adulti.
In ogni caso risulta chiaro dalle ricerche che un uso moderato del telefono cellulare non comporta alcun rischio. L’utilizzo di auricolari nel caso di un uso prolungato è raccomandabile per scongiurare ogni rischio, ma tranquillizza sapere che studi più approfonditi sono ancora dedicati alla comprensione degli effetti dei telefoni cellulari sul corpo umano.
Energia e frequenza sono due cose separate.
Non sto a fare una lezione di fisica, ma nell’articolo su questo c’è molta confuzione.
I danni al corpo umano sono si dati dalla frequenza ma un parametro molto importante è l’assorbimento specifico di energia che si misura in W/kg.
Mi spiego, qualsiasi frequenza è in grado di fare molti danni se ha una densità di energia elevata (Watt), infatti i forni a microonde cuociono la carne perchè hanno si basse frequenze ma alte energie.
Nel caso dei telefoni cellulari il danno può derivare sia dalla frequenza (1,8 Ghz) sia dall’energia (2 W si dice nell’articolo ma fortunatamente è molto meno).
C’è stato un esperimento sui topi, onde elettromagnetiche da 2 Ghz di frequenza e 2 W di energia sono in grado di istupidire i topi, cioè di fargli perdere il senso dell’orientamento.
I telefoni adesso vanno a 1,8 Ghz e 0.2W, ma sono in previsione i 5 Ghz e sono possibili aumenti di potenza (2 W li fanno per adesso solo i telefoni delle automobili).
Ci sono studi seri sui danni che questo potrà fare?
Qual’è l’energia massima per ogni frequenza che consente di utilizzare i dispositivi in sicurezza? Nessuno lo sa e questo non va bene, bisognerebbe scoprirlo prima per non doversi pentire dopo.
Per farlo basta fare investimenti nella ricerca. Investimenti, investimenti .. no il dizionario italiano non riporta la parola.
Sono d’accordo con Giorgio, quando si parla di salute è sempre meglio essere prudenti, molto.
Inoltre bisogna stare attenti a quello che dice l’ICNIRP perché tra di loro, da quello che ne so io, non ci sono ne medici ne biologi, sono tutti ingegneri (non sto screditando la categoria, sto studiando ingegneria) con tutti i loro limiti quando si parla di salute.
nelle onde elettromagnetiche energia e frequenza sono strettamente legate, (http://it.wikipedia.org/wiki/Fotone#Dualismo_onda-particella_del_fotone)
Se con “energia” intendi potenza (http://it.wikipedia.org/wiki/Potenza_%28fisica%29) allora siamo tutti d’accordo… ;)
lol stai sottovalutando ing. biomedica forse ?
Mi sa che c’è un po’ di confusione di termini, e che non sono stata in grado di chiarire le cose nel modo corretto nel post.
Energia e frequenza SONO la stessa cosa, infatti E=f*c dove c è la velocità della luce.
Quello che è diverso, e che conta quando si cuoce un pollo o si calcola quanta energia viene depositata nel corpo umano è l’intensità dell’onda, che è il quadrato della funzione d’onda. Infatti quando si imposta il microonde si usano i watt. In particolare, parliamo di cifre attorno ai 500-1000 MW, da paragonarsi contro i 2 W del cellulare. I 2W sono il valore massimo raggiungibile con i cellulari gsm, fortunatamente è vero che è molto meno, ma quando si mettono le regole di radioprotezione si fa sempre in eccesso, per ragioni di sicurezza.
Siamo perfettamente d’accordo sul fatto che servono ancora studi approfonditi in materia, infatti questa è la conclusione del post. Quello che ho detto è che i risultati finora dimostrano che le radiazioni prodotte dai segnali wi-fi dei computer non sono dannose per il corpo umano, mentre potrebbero esserle quelle dei cellulari. Gli studi in materia finora non hanno portato nessun risultato conclusivo, molte ipotesi, pochi risultati concreti.
AGH!!! Errore da infarto… E = h * f, dove E è l’energia (di un singolo fotone), f è la frequenza, h la costante di Planck… la velocità della luce non c’entra nulla, non tornerebbe neanche dimensionalmente… (vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Photon nella sezione Physical properties)
L’energia del singolo fotone, per quanto ne so io, è importante se stiamo cercando di capire se una radiazione è ionizzante, se c’è effetto fotoelettrico e in generale se c’è una qualche interazione complessa (e che fa entrare in gioco la meccanica quantistica, come suggerisce la costante h) che non sia il semplice riscaldamento del tessuto per via della trasmissione di calore per irradiazione. L’intensità, misurata in W/m^2 (cioè la quantità di energia in Joule trasportata dall’onda attraverso una superficie di un metro quadrato in un secondo di tempo) non è una variazione dell’energia del singolo fotone, ma del numero di fotoni. Poiché un qualsiasi tipo di “fascio” elettromagnetico è composto da un grande numero di fotoni, un aumento del numero di fotoni aumenta l’energia del fascio, e anche un aumento della frequenza. Gli effetti quali la ionizzazione e l’effetto fotoelettrico dipendono però solo dall’energia del singolo fotone,a prescindere dal numero di fotoni (per via della meccanica quantistica – questo effetto è precisamente uno di quelli per cui la meccanica quantistica è stata inventata). Il trasporto di energia sotto forma di calore, invece, dipende dall’energia di tutto il fascio: dunque più fotoni = maggiore intensità = più calore trasmesso.
Per questo motivo le radiazioni non ionizzanti, che non possono fisicamente provocare i gravi danni di quelle ionizzanti, trasmettono comunque energia (l’intensità è appunto una misura dell’energia trasmessa dall’onda). Dunque, aumentando l’intensità dell’onda aumenta l’energia trasmessa, dunque il riscaldamento dei tessuti, dunque i danni. Ad un’intensità bassa, le onde e.m. non ionizzanti non costituiscono alcun pericolo da questo punto di vista perché trasmettono troppo poco calore per riscaldare significativamente un tessuto. Aumentando l’intensità, aumentano i danni da calore (ma quelli da ionizzazione rimangono assenti, anche se il cellulare fosse una sorgente da 10^10 Watt di potenza).
Un diverso problema che forse andrebbe studiato sono le interferenze che le onde e.m. potrebbero causare con il sistema nervoso, il cui funzionamento in parte si basa su impulsi elettrici. Questo non ha assolutamente nulla a che vedere con i discorsi suddetti.
Comunque ottima idea l’articolo, ma suggerirei una maggiore precisione quando si parla di argomenti fisici. Spero di aver contribuito ad un chiarimento, se son stato troppo confuso ditemelo, torno da lezione adesso (studio ingegneria elettronica) :)
Ops, scusate l’ingegnerese… quando dicevo che E= f * c non sarebbe “dimensionalmente corretto”, intendevo dire che f*c, essendo una frequenza per una velocità, NON è un’energia, bensì un’accelerazione (metri al secondo quadro).
@Arunax
Scusa, ora non riesco a leggere tutto il tuo commnto ma hai ragionissima sullo strafalcione iniziale, purtroppo ho scritto il commento di corsa uscendo dall’ufficio e mi è sfuggito uno strafalcione veramente da infarto.
La prossima volta mi trattengo e commento da casa.
In ogni caso il senso resta lo stesso, anche se la costante cambia.
ben detto arunax!
credo che la questione dell’interferenza di campi EM di opportuna frequenza con il sistema nervoso sia il target degli studi sulla dannosità degli apparecchi wifi e cellulari. almeno lo spero, perchè gli effetti termici sono evidentemente trascurabili e non credo sia necessaria alcuna indagine in proposito.
tuttavia le onde celebrali misurate non superano i 100 Hz di frequenza, perciò dubito che il nostro cervello possa risentire in qualche modo delle onde generate dai comuni apparecchi RF o MW
http://en.wikipedia.org/wiki/Brain_wave#Normal_activity
@Giorgio
E come è possibile spiegare una volta per tutte che il moto ondulatorio di una particella si misura in frequenza e più è alta la frequenza e più energia possiede!
Altro fatto è l’energia spesa per creare le particelle ad alta energia che viaggiano appunto a frequenze proporzionali al loro stato energetico!
Una volta ho sentito un elettricista ignorante che parlava di antenne ripetitori associando i kwat che consumano alla loro pericolosità!
L’onda , la sua frequenza e l’energia intrinseca che trasporta, non centra con quanta energia si spende per produrle!
E’ come quando si stringe la mano ad un’altra persona, se scuotimamo la nosta a una alta frequenza, l’altro riceverà un saluto più vigoroso e potene, se invece diamo la mano mollamente con gesti ampi e di bassa frequenza… lo faremo schifare o, addirittura addormentare! ha ha ha!
Duindi il problema da verificare è quello di trovare a quale frequenza un organismo perde ogni difesa!
Perciò il problema è determinato dalle particelle ad altissime frequenze ovvero ad altissime energie, Per questo, dobbiamo capire quali e quante il nostro corpo può soppotrare. (esempio RaggiGamma sono distuttivi e raggiX a lunga esposizione sono deleteri! ecc.)
Il resto è inutile chiacchera! Capito Giorgio?
Dire che in un forno a micro-onde vi è BassaFrequanza e Alta energia è da dementi!
Forse tu hai letto l’etichetta sbagliata
Hai Letto 1300-2400W di potenza e 220-volt a 50Hz di alimentazione… Ma magari ci fosse un micro-onde che consuma meno!
e con questo … vi do un energetico e caloroso Saluto!
:-Hz)
QUESTO E’ UN LINK MOLTO INTERESSANTE SU QUESTO ARGOMENTO:
http://www.progettohumus.it/inquinaradia.php?name=effetti
Ho semplificato, dato l’articolo mi sembrava doveroso, però ho parlato di densità di energia, cioè di W/kg e questa può causare problemi.
L’esempio del microonde serve per mostrare gli effetti dannosi della trasmissione di calore delle radiazioni a bassa frequenza, mentre gli effetti di interferenza con il sistema nervoso sono da studiare.
@ Giorgio
Ok hai semlificato parecchio!
Non solo W/Kg ma va tenuto conto anche il Tempo di Esposizione!
. Infatti se per scaldare un litro di acqua in un’ora di 1 grado, da 20 a 21 per esempio, occorre circa un watt, allora si parlerà di wattora al chilo di acqua Wh/kg.
Ma non solo!
Il Chilo è di acqua!
Quindi se noi siamo fatti perl’80% di acqua allora per avere un aumento di un grado in una massa di 70Kg ci vorranno molti più watora dei 70 necessari per scaldare un litro di semplice acqua!
Infatti il restante 20% potrebbe aver bisogno di maggior energia o tempo e quindi avendo maggior inerzia termica, potrebbe globalmente rallentare il riscaldamento! Tutto il fatto sta anche nella capacità di dissipazione o isolamento del calore nel nostro corpo. (un aumento di 1-2 gradi è ben tollerato da tutti!)
L’unico problema vero sta nelle onde di certa frequenza (2.5GHk) che passano attraverso i corpi e portano ad eccitazione i dipoli presenti nelle particelle di acqua che li compongono!
Ora io penso che tanto per dire, potremmo usare un bricchetto di 1kg di acqua, termicamente isolato, similmente a come lo sia un corpo umano, disporlo negli ambienti in cui si vuol conoscere l’influenza delle onde elettromagnetiche e per ogni ora controllare di quanto aumenta la temperatura!
Diciamo così, in modo sommario ed empirico, non ho mai visto scaldare un litro d’acqua, con un cellulare, ma in futuro non si potrebbe mai sapere…. he he he….
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A come ultima cosa per un litro di acqua bisognerebbe pensare che dimensionalmente 1Wh/1Kg=1cal*1Kg*1h/1Kg=1cal*h
Quindi, in un micro-onde per esempio, per un semplice litro acqua distillata(1Kg), il ragionamento è da porre in termini di un mero conteggio tra, le calorie acquiste con l’irraggiamento di onde elettromagnetiche, di una certa frequenza (quindi di una Determinata potenza) e la naturale dissipazione, dovuta allo scambio di calore con l’ambiente! -Il tutto conteggiato per un determinato…
-Tempo di Esposizione-!
Punto!
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Ps. Il forno a micro-onde non è pericoloso per l’ambiante circostante, per il fatto che le onde sono schermate da una gabbia metallica che funuge appunto come la gabbia di Faraday.
Quindi sulla pericolosità delle Microonde 2.54Ghz (lunghezza d’onda di 12,24 cm) non ci sono dubb! Infatti è risaputo che – L’emissione di microonde all’esterno dell’apparecchio può causare ustioni e opacizzazione del cristallino con conseguente formazione di cataratta e cecità!
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Credo che questo è quello che Giorgio intendesse dire!
da un punto di vista più biologico penso che queste radiazioni, al contrario di quelle ionizzanti di cui hai parlato recentemente e che sono sicuramente dannose, non siano poi cosi pericolose, o almeno lo spero dato che ne siamo praticamente circondati.
Le radiazioni ionizzanti sono in grado di distruggere o modificare le molecole biologiche presenti nelle nostre cellule come le proteine o peggio il DNA. se una radiazione modifica il DNA il danno può essere riparato o una eventuale mutazione può anche essere innocua, ma può anche accadere che questa porti la cellula a trasformarsi in cellula tumorale o cmq farle fare qualche passo in questo processo nel quale, fortunatamente, sono richieste più mutazioni nella stessa cellula. inoltre il danno è cumulativo e permanente.
le radiazioni non ionizzanti non sono in grado di causare questo tipo di danni, quindi a meno di disturbi o patologie legate alla sede di esposizione e al calore sviluppato non dovrebbero essere pericolose.
il danno fotochimico causato dai raggi UV invece è reale in quanto sono in grado di “fondere” due molecole adiacenti di timina, una delle 4 basi zotate che si trovano nel DNA, formando dei dimeri di timina che possonio sfuggire ai sistemi di riparazione e causare mutazioni esattaemtne come le radiazioni ionizzanti.
esistono alcuni studi che sembrerebbero dimostrare che anche le radiazioni non ionizzanti possono causare un danno cellulare, ma si basano sull’utilizzo di colture cellulari, non di organismi complessi, e misurano il danno al DNA tramite marcatori indiretti del danno come il test del micronucleo o dello scambio tra cromatidi fratelli. quindi direi che lasciano il tempo che trovano.
attualmente non mi sembra ci siano evidenze di un danno importante e a lungo termine causato da questo tipo di radiazioni, almeno non nell’uso comune che se ne può fare.
intanto la percentuale di persone che dopo i 60 anni si ammala di cancro, negli ultimi anni si è moltiplicata.
Ormai il dilagare del cancro è allucinante.
Da qualche parte dovrà pur esserci una causa, e stranamente ho idea che questa causa sia prodotta dall’uomo.
Si va ogni giorno all’altro mondo, si moltiplicano le malattie, le allergie, i disturbi, a forza di rimpirci di schifi, bere, mangiare, toccare, leccare, vestirci di schifi, respirare e vivere a stretto contatto con sostanze artificiali create uincamente affinchè qualcuno possa guadagnarci, in barba alla salute e all’ambiente – basta solo guardare sconcertati l’oceano di sostanze plastiche che le industrie ci tirano addosso ogni anno invogliandoci o obbligandoci a comprarle – e che non abbiamo il diritto di sapere cosa siano veramente e che effetti portino, e questo prima ancora di andare a vedere come vengono prodotte e quanto male fanno prima di arrivare sugli scaffali del supermercato.
Ci stupiamo? Siamo poi più preoccupati di scagionare tizio e caio, questa e quell’industria – o meglio tutte, in blocco: mica vorremo rallentare il progresso che ci ammazza, economicamente e biologicamente… saremmo mica retrogradi??? giammai! – che di andare e catalogare seriamente tutte le merde nocive. Non si fa perchè altrimenti dovremmo ritornare a vivere in modo naturale invece che artificiale, e questo annullerebbe il potere assoluto del soldo e dell’industria e il giogo alla distesa immane dell’umanità… e non sia mai! I telefonini fanno bene, come il cibo fatto con gli scarti industriali, il cemento e la plastica, il petrolio e i metalli pesanti, il ciarpame radioattivo, gli OGM, i vaccini, i nuovi virus – ovunque nasce nel mondo un virus, tutti gli altri paesi devono poterne godere il più presto possibile – generosamente esportati col vento della globalizzazione, altra meravigliosa forzatura disumana, e chi più ne ha più ne metta, di più, sempre di più… mi raccomando, non fermiamoci mai.
@Mhx
C’è una cosa che vedo di continuo e che mi infastidisce parecchio: K sono gradi kelvin e k sono chili.
Non è per un commento scritto di fretta che posso capire, ma vedo Kg o Km scritti ovunque e se non si rispettano le convenzioni sono solo lettere scritte a caso.
Non volevo dire che il microonde è pericoloso, ma solo che onde elettromagnetiche ad alta densità di energia lo possono essere anche se a frequenza non ionizzante. Questo è indubbio, bisogno stabilire qual’è la soglia di densità accettabile e bisogna farlo prima possibile.
Bè cancro e inquinamento vanno sicuramente di pari passo, sono d’accordo con te.
tuttavia penso che tra tutte le forme di inquinamento quella dovuta alle radiazioni non ionizzanti sia la meno pericolosa.
inoltre, anche se e verissimo che l’inquinamento ha aumentato molto i casi di cancro, c’è da dire che la vita media si è molto allungata cosi come le tecniche diagnostiche, quindi prima della rivoluzione industriale si moriva meno di cancro, ma si viveva meno a lungo e molte tipologie di cancro sono correlate all’età. inoltre sicuramente molti casi non venivano diagnosticati.
non volgio giustificare la società occidentale ne la globalizzazione, ma non si può fare di tutta un’erba un fascio. Gli OGM saranno forse inutili, ma non fanno male, almeno alla salute dell’uomo, all’ambiente e all’economia forse. e nemmeno i vaccini, molti faranno poco o niente come anche questo per la suina, ma molti altri hanno salvato milioni di persone e debellato malattie molto pericolose
@ Giorgio
Dalla tua risposta è evidente che sei un Provocatore!
Comunque… Correggiamo…
Qunque, in caso di 1_litro di acqua distillata dal peso di un kilo… attraversata da un campo elettromagnetico avremo che aumentarà la sua temperatura di 1°C ovvero di una Caloria se sottoposta ad un campo di potenza 1W per un’ora.
1Wh/1kg=1cal*1kg*1h/1kg=1cal*h=1Wh
Ripetendo che ad ogni Frequenza corrisponde una lunghezza d’onda ben precisa e che per questo abbiamo una ed una sola Energia Emessa; La temperatura raggiunta Quindi DIPENDE DAL TEMPO!
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In modo analogo penso che pure le eventuali modificazioni genetiche dipendano dal Tempo di esposizioe… Vedi l’esempio dei raggi_X o dei più comuni Ultraviletti che possono provocare pure il cancro della pelle che ci si espone per troppo tempo… (Ma non tutti hanno la stessa pelle e quindi gli UVA non sono dannosi in modo Assoluto, ma in relazione al fototipo della pelle!)ecc…….
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Ora te l’ho scritta in modo che tu non possa più obbiettare suollo strafalcione che hai detto nel tuo primo post e sulle fesserie che sostieni quando dici:
“Qual’è l’energia massima per ogni frequenza che consente di utilizzare i dispositivi in sicurezza? Nessuno lo sa e questo non va bene, bisognerebbe scoprirlo prima per non doversi pentire dopo.
Per farlo basta fare investimenti nella ricerca. Investimenti, investimenti .. no il dizionario italiano non riporta la parola.”
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Da questo si deduce che sei tu ad aver capito male il legame tra energia e frequenza delle onde elettromagnetiche!
Ogni frequenza ha una lunghezza d’onda ben specifica e quindi ha una enenergia ben determinata e determinabile. Questo lo sanno tutti!
Non esistono Energie massime o minime per una stessa frequenza, ma una sola energia è possibile!
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Ti sbagli con la potenza energetita della corrente espressa in wattora da applicare ad un elettromagnete per ottenere una onda elettromagnatica con una certa frequenza ed quindi che ha intrinsecamente una e una sola energia ben precisa… impossibile da diminure o aumentare se non cambiando la Frequenza d’onda!
(La potenza di corrente assorbita da un Forno a Mocroonde dipende dall’efficienza dell’elettromagnete che produrrà la famosa microonda che eccitterà i dipoli dell’acqua presente nei cibi e la porterà addirittura ad ebollizione).
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Ora fai un po te Giorgio… capisci quello che te pare… io cedo che tutti hanno capito che tu non hai intenzione di ammettere la tua iniziale ingenuità … comunque Basta non voglio aumentare polemiche!
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In analisi finale l’effetto biologico di queste onde di energia relativamente bassa non hanno mai fatto male a nessuno… ne siamo attorniati e ci viviamo ormai da sempre.
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Il proliferare di tumori può dipendere da fattori molto diversi dall’elettomagnatismo non ionizzante…
Pensiamo alle discariche abusive e ai rifiuti tossici che inquinano le falde… e a Cernobill… e a tutto quello che mangiamo respiriamo assorbiamo e non ce ne accorgiamo!
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Non dico che il cellulare tenuto a meno di 1cm dal cervello non faccia male, ma come ho spiegato nelle formule che tenendo costante una certa energia elettromagnetica,
Il VERO PROBLEMA se c’è, è solo in due fattori da considerare:
1)L’attenuazione della frequenza per via della distanza della fonte e per l’interferenza con altre fonti di energia o per dissipazione per scontro con ostacoli,
2)Il Tempo di Esposizione!
Considerando la costanza dell’energia che ha una certa onda elettromagnetica in un certo punto……
IL PROBLEMA SI RIDUCE NUOVAMENTE AL TEMPO DI ESPOSIZIONE!
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Tutto il resto credo che sia ignorante terrorismo e allarmismo spesso forviante ed inutile!
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Un saluto a tutti e che l’Onda Lunga sia sempre con Voi!
Giogio, io comincerei a scrivere qual è invece di qual’è.
dice l’autrice
“Inoltre, sebbene sia provato un’aumento della temperatura della zona cerebrale attorno all’orecchio, non è dimostrato che questa possa avere conseguenze sulla salute”.
Senza spirito di polemica, ma dato che la prudenza non è mai troppa, riporto un fatto di cronaca italiana, che contrasta un pò con l’affermazione, a mio avviso, troppo benevola riportata sopra:
“L’uso prolungato del telefono cellulare e cordless è «concausa» dei tumori al nervo trigemino: per questo la Corte d’Appello di Brescia ha condannato l’Inail a risarcire un dirigente che per lavoro trascorreva al telefonino o al cordless 5 o 6 ore al giorno.
Il dipendente è stato operato per l’asportazione di una neoplasia al nervo della faccia ed è rimasto invalido all’80%. Per la prima volta un giudice ha sancito un nesso di causa tra quella malattia e l’esposizione alle onde elettromagnetiche dei cellulari.”
Angelo Levis, genetista di Padova: «I giudici hanno dato credito a uno studio del professore svedese Lennard Hardell». Il manager bresciano dice: «Spero che il mio caso aiuti almeno a creare norme di tutela per i consumatori e per i ragazzi».
Ricordo ancora che i vecchi cellulari di prima generazione quelli TACS ed ETACS (rete in funzione sino al 2005), erano veramente pericolosi, avendolo avuto ricordo benissimo che quando qualche chiaccherone spendaccione, si tratteneva oltre 10 minuti, iniziavo a sentire caldo all’orecchio e non solo.
In una trasmissione a Porta a Porta incentrata sull’uso del cellulare, al conduttore Bruno Vespa che usava anche lui un vecchio ETACS gli ospisti esperti in materia consigliarono di cambiarlo al più presto in quanto emetteva radiazioni pari a 10-15 volte quelle di un moderno GSM, insomma gli esperti ben sapevano, ma nessuna Legge ne vieto l’uso, tant’è che dall’arrivo del GSM nel 1998, restò in essere anche il vecchio e sicuramente pericoloso ETACS per ben altri 7 anni.
Saluti
che confusione, perchè ognuno non fa il suo mestiere?
l’energia del singolo fotone è legata alla frequenza , ma l’energia totale è legata al numero di fotoni.
Conseguentement vi possono esser forni a microonde che possono generare deverse potenze ( energie/tempo ) fermo restando la stessa frequenza.
A lunghezza d’onda è legata in maniera univoca alla frequenza e alla velocità della luce nel mezzo.
Vi sono diversi tipi d interazione tra le radiazioni/particelle e gli organismi viventi, vi sono radiaazini che l’effetto è solo quello del surriscaldamente allora i limiti sono relatini a questo fenomeno , altri effeti specialmenet ad alte frequenze e radiazioni da decadimento radioattivo (es. raggi x) che possono distruggere o alterare il dna delle cellule, ed altre ancora
Oltre alla confusione mi fa specie l’arroganza di chi vuole spiegare cose che non sa neanche nelle forme piu’ elementari, mi sembra un politico
Su questo argomento ho postato un lungo articlo, molto dettagliato, per visualizzarlo basta andare sul sito di ETICAMENTE,NET, ALL’INDIRIZZO:
http://www.eticamente.net/1338/elettrosmog-inquinamento-malattia.html
@ giorgio.
Energia e frequenza sono strettamente e fondamentalmente collegate dalla relazione E = hV (h costante di plank, V frequenza).
Quello di cui parlavi tu è la densità di potenza trasferita dalla radiazione (Watt/m^2, ovvero energia per unità di area e di tempo), cioè il numero di fotoni (di energia hV) per unità di area trasferiti dalla sorgente al mezzo materiale ogni secondo.
ovviamente più fotoni interagiscono con il mezzo più energia viene trasferita (e quindi possiamo scaldare l’arrosto con il forno e non con la radio)
Per farla breve.
Le onde elettromagnetiche disturbano il fenomeno detto pompa ionica?
SI certamente. Quindi come molte altre cose sono letali.
LOL!!
Sono più interessanti i commenti che l’articolo, è il colmo.
E’ la volta buona che imparo qualcosa….. :D
bye
Io posseggo un apparecchio stuoia che pare sia miracolosa:stimola la circolazione del sangue facendolo arrivare anche ai capillari più sottili e distanti, ossia il mocrocircolo, stimola la formazione del tessuto osseo, agisce sulla pompa sodio potassio delle cellule alcalinizzando l’organismo, e tante altre cose bellissime!
L’apparecchio si chiama BEMER , io lo uso da due anni,ho avuto buoni risultati in alcuni campi, ma mi sono sempre chiesta se può avere anche degli effetti negativi! So che funziona a bassissima intensità e bassissima frequenza entro i 45 micro tesla ma il suo meccanismo non me l’ha mai spiegato nessuno ed hi sempre il dubbio se fa bene o se a lungo farà male! Il suo nome Bemer vuol dire : biorigenerazione cellulare elettromagnetica. Chi mi sa rispondere?
È stato bello leggervi, vi scrivo dal futuro 21 agosto 2020, vista l’attuale situazione, ora a posteriori, cosa ne pensate di tutte le antenne 5G che stanno installando.
Io non ho alcuna delle vostre nozioni ma sono una gran curiosa e dubbiosa.
Un saluto a tutti.
Grazie