Foto: Shoemoney
Diari personali, appunti che viaggiono online, siti web personali vetrina o raccolta di pensieri sparsi: i blog hanno subito – o sarebbe meglio dire creato – nel tempo mille trasformazioni, soprattutto dal punto di vista dei contenuti e della loro organizzazione.
Anche l’informazione professionale ha subito una svolta decisiva con l’adozione dei blog su tutti i giornali online per non parlare del fenomeno nanopublishing, un modo alternativo per fare informazione creando contenuti editoriali ed anche di un certo spessore. Mentre inizialmente non c’era alcuna mira di guadagno oggi i blog vengono utilizzati anche per guadagnare e fare soldi. Vi chiederete: in che modo?
Sono pochi e ormai noti i casi nei quali esser blogger permette di guadgnare a sufficienza quasi come un lavoro a tempo pieno: John Chow è noto per aver aperto il suo blog Make Money Online ed aver scritto un ebook (file .PDF) nel quale spiega come fare soldi stilando anche una guida all’ottimizzazione SEO/SEM del proprio blog.
Nel mese di novembre Chow ha guadagnato circa 27 mila dollari: la maggior parte dei soldi arriva dalla pubblicità, l’advertising online del quale sentiamo sempre più spesso parlare è formato da diversi servizi che consentono affiliazioni e vendite di link.
I servizi più redditizi sono dunque Review Me, Text Link Ads, Kontera e TTZ Media; stranamente non compare Google Adsense come metodo nonostante il suo blog inizialmente adottasse questa forma pubblicitaria che rimane comunque una delle più diffuse sui blog.
Le metriche del blog di Chow sono di tutto rispetto e davvero sorprendenti: 323 mila page views con 185 mila visitatori circa ed oltre 14 mila iscritti al Feed RSS. Sono dei numeri difficilmente ripetibili nellla realtà italiana ma che vanno considerati con attenzione soprattutto nel considerare questi più che i link ome attendibilità nella notorietà e nel successo di un blog: per certi versi un necessario ritorno al SEO d’annata, quello del Web 1.0 che spesso viene preso in considerazione per i siti web più visitati di Internet.
Questo fenomeno è così appetibile che non mancano chi per emulare decide di seguire una strada simile come il caso dell’omonimo blog John Cow che si pone gli stessi fini del più noto, fare soldi online: sembra ci stia riuscendo incassando diverse migliaia di dollari al mese anche se sul suo blog attualmente non c’è alcun report preciso. E’ chiaro però che la vendita (specie quella privata) di link è il metodo più redditizio: attenti però ad esser penalizzati da Google e dai motori di ricerca; Matt Cutts chiarisce proprio in un suo ultimo post la posizione di Google nella vendita dei link.
E’ difficile guadagnare tantissimo per ora con i blog e questi sono casi isolati: non fatevi dunque ingannare da dichiarazioni sensazionali che fanno pensare più a telefilm anni ’70 che a realtà conclamate. Certo che a guardare la dimensione della blogosfera Africana vien da chiedere a questi “Rockefeller del blog” di donare qualcosina dei loro guadagni ai “colleghi” africani.
Dario, bell’articolo, ti segnalo solo una piccola imprecisione: l’altro si chiama cow e non chow (quindi non sono omonimi)
I soldi coi blog qui in Italia non li faremo mai. :) Le mie entrate adSense arrivano al 95% da siti esterni a Napolux.com, nonostante non sia proprio un blog da buttar via: ben posizionato nelle classifiche (Top 10 assoluta su Wikio), oltre 700 lettori via feed e abbastanza visitato.
La lingua inglese è ancora troppo “dominante”. :)
@Massimiliano Cuccia: Grazie, ho dimenticato le virgolette su “omonimo”. ;)
@Napolux: Vero e lo sappiamo tutti: la domanda è ovviamente provocatoria e l’inglese domina come lingua e come mercato. Non basta però soltanto scrivere in En..
Invece secondo me basta. Andrea Micheloni con la versione in inglese del suo blog è arrivato a tirar su 1000$ al mese…
Le stesse cose, in italiano credo gli abbiano fruttato molto meno
;)
Ma il sito quasi omonimo è veramente orripilante!Il segreto per fare soldi con il web? Credo che purtroppo sia livellare i contenuti verso il basso, tanto da essere compresi anche dalla generazione k,x e tvb ed essere disposti a fregare i propri utenti, come fa un famosissimo blog tecnologico con più di un pubblicità spenna polli. Mi domando perchè nessuno li abbia ancora denunciati.
Be’, noi ci proviamo, comunque!
Certo che i Blog, con tutte le opportunità che ci han dato Joomla, WordPress e compagnia hanno aperto un mercato prima riservato solo agli addetti ai lavori (i programmatori) o a chi poteva permettersi di pagarli.
Viva WordPress!
Certo, fare 27 mila dollari in un mese mi pare un miraggio ma… chi sa mai?
John, sei un mito, sei tutti noi (anche sommando i guadagni ;-))!
E’ proprio dura fare i soldi con un blog..
Però io ne sto costruendo uno di nicchia, e sono convinto dell’ equazione:
Blog di qualità = tante visite = buone entrate = soddisfazione personale.
Voi non trovate?
Guadagnare con “più” blog di nicchia non è molto difficile, ci vuole solo molto lavoro seo x posizionar ei blog più su possibile