L’Olanda è da sempre la patria dei mulini a vento, ed è già da diversi secoli che si serve dell’energia eolica per produrre energia.
In passato i mulini a vento erano delle fabbriche, si utilizzava la forza del vento per produrre farina, tinte di colori e ovviamente per liberare l’Olanda dall’acqua, ingegnierizzando al massimo come rubare la terra al mare.
Per non smentirsi, l’Olanda, anzi, dovrei dire i Paesi Bassi, perché il fatto è avvenuto nella regione dello Zeeland, ha eseguito delle prove con molti mulini a vento, di diverse forme e dimensioni, per vedere se vi è una tipologia ideale che possa migliorare il rendimento.
L’idea è anche quella di mantenere le dimensioni più contenute possibile, perché generalmente la popolazione non ama avere un pasaggio deturpato da grandi pale rotanti davanti alla finestra. Inoltre, sarebbe di grandissimo interesse poter semplicemente montare un mini mulino a vento sul tetto della propria abitazione per rendersi totalmente indipendenti in fatto di energia.
In sostanza, nella regione dello Zeeland, una delle regioni più ventose d’Olanda, sono stati messi alla prova 12 differenti modelli di piccoli mulini a vento, con la speranza di poter dimostrare di riuscire a ottenere una quantità di energia sufficiente anche con mulini a vento di ridottissime dimensioni. Per un intero anno (dal 1 Aprile 2008 al 31 Marzo 2009) è stata misurata l’energia prodotta da ciascun mulino a vento, sottoposto a una velocità media del vento di 3.8 metri al secondo.
Tre mulini si sono purtroppo rotti nel corso dell’anno, e anche gli altri, a dire il vero, hanno dato dei risultati abbastanza deludenti.
In media una casa olandese consuma 3400 kWh all’anno. Riporto qui sotto una tabella che mostra quanti mulini servirebbero, in base al modello, per soddisfare il fabbisogno di una famiglia olandese:
– Energy Ball : 47 mulini a vento (202,288 euro)
– Ampair : 14 mulini a vento (124,950 euro)
– Turby : 14 mulini a vento (298,900 euro)
– Airdolphin : 9 mulini a vento (157,932 euro)
– WRE 030 : 9 mulini a vento (265,608 euro)
– WRE 060 : 7 mulini a vento (260,309 euro)
– Passaat : 6 mulini a vento (55,434 euro)
– Skystream : 2 mulini a vento (21,484 euro)
– Montana : 2 mulini a vento (37,016 euro)
Se consideriamo che tutto sommato gli olandesi non sono i consumatori di energia più accaniti nel mondo, purtroppo sembra impossibile utilizzare questi mini mulini a vento per contribuire all’energia della propria abitazione. Gli unici due mulini che sembrano dare un risultato accettabile sono lo Skystream e Montana, ma montano rispettivamente pale di 3,5 e 5 metri. Pale di queste dimensioni non sono facilmente gestibili sopra il tetto di una casa.
Inoltre il costo non sembra assolutamente giustificare lo sforzo, visto che un mulino a vento di dimensioni standard (con un diametro di rotazione di 18 metri) produce 143000 kWh all’anno, sufficienti per fornire di energia 42 abitazioni! Un singolo mulino a vento di queste dimensioni costa circa 190000 euro, per cui non troppo di più di tutti i piccoli mulini a vento combinati. Inoltre, producendo circa 20 volte l’energia dei mulini di piccoli dimensioni, riduce nettamente il costo per singola casa, che diventerebbe solo 4500 euro per abitazione.
In sostanza, l’energia eolica è una buona soluzione per produrre energia elettrica, e sicuramente è giusto continuare a investire in questo campo. Munire le singole case di un mini mulino a vento personale, però, sembra un traguardo ancora molto lontano poiché, in questo caso si può proprio dirlo, le dimensioni contano…
Fonte: Low-Tech magazine e Provincie Zeeland
non e’ stato menzionato il rumore … una pala eolica quando e’ in funzione da veramente fastidio; se e’ grande gira piu’ lentamente e emette frequenze piu’ basse.
ma che mulini a vento e Don Chisciotte…
quel che ci vuole è il nucleare casalingo
http://blog.wired.com/gadgets/2007/12/toshibas-home-n.html
wow!
velocità media di 3,8 m/s !? lol
ne servono almeno 10 di media per produrre un decente quantitativo di elettricità con l’energia eolica, a meno che quel brevetto (già citato su AP) che permette alle pale di girare in ambo i sensi [produzione continua] non venga messo in produzione per farne calmierare il suo costo ancora eccessivo.
l’R&D è tutto.
ah no: this is a country for old men….
[…] Original Link: http://www.appuntidigitali.it/3724/mini-mulini-a-vento-alla-prova-le-dimensioni-contano/ […]
velocità media di 3,8 m/s !? lol
Guarda che è molto. Anche se poi in realtà il dato fondamentale è la varianza, o comunque quante sono le ore con vento forte (> 7-8 m/s).
In pratica:
zona UNO con vento constante per 8600 ore/anno a 4 m/s
zona DUE con vento costante per 4300 ore/anno a 8 m/s, e a 0 m/s per 4300 ore/anno.
La zona DUE produrrà mooolto di più.
Mi sermbrano molto strani i dati della tabella indicata. Concordo ad esempio che la energy ball sia completamente fuori mercato come prezzo, ma da dove hai ricavato che ne servono 47?? Io leggo che ha una potenza di 0.5kw, e che in un anno ha prodotto 350Kwh (considerando 700 ore equivalenti, cosa ridicolarmente bassa per un posto così ventoso, mi fa venire in mente qualche errore nel montaggio.. in liguria siamo a 1500-2000 ore equivalenti…)
cmq, 3500 kwh / 350 kwh sono 10 turbine, non 47… dove sbaglio?
ehm si :D hai ragione è molto ma siccome la mia scala delle preferenze geografiche si scosta da quel valore (diciamo media annua di 5m/s nel luogo più ‘calmo’) mi risulta poco….
sono una persona difficile che vuoi farci …. :D
non si era capito che prediligo il vento alla pioggia ? :P
Caspita, allora, mi sa che a te converrebbe una di queste pale :-) cavoli 5m/s è una bella zona (per curiosità, più o meno dove ti trovi?)
bhe il risultato della ricerca non è mica da buttare (e penso neanche tanto sorprendente), Immagino che la sfida fosse piuttosto sulla conformazione della pala. il risultato è chiaro, più grande è, più è efficiente. quindi visto che anche i “paesaggisti” eheh (che non sono ambientalisti, visto che un ambientalista dovrebbe sapere quanto sono necessari i mulini eolici ) saranno accontentati. è più utile un mulino eolico alto 400 metri che tanti mulini sparsi un po’ come le antenne televisive su ogni tetto.
Ma fare una simulazione fluidodinamica al computer no eh?!
Mazza che spreco di tempo e soldi!
sarò boaro ma ad esempio 55,434 euro sono 55€ o 55.000€?
In base alle mie conoscenze tecniche, ritengo che per le abitazioni private, la strada di rendeci autonomi dal punto di vista energetico sfruttando l’energia eolica sarà sempre impraticabile, per i seguenti motivi:
1- Le pale dovranno essere parte integrante di una sorta di giroscopio in modo che vengano sfruttate tutte le direzioni dei venti
2- La parte ruotante dei mini mulini dovrà essere costituita da materiali ultraleggeri e nello stesso tempo particolarmente resistenti agli sforzi di taglio e ai momenti flettenti.
3- Non solo le pale dovranno essere il più possibile lunghe (il momento di una forza è direttamente proporzionale non solo all’intensità della forza ma anche alla distanza dal centro di rotazione delle pale) ma tutta la parte rotante del mini mulino dovrà esere posta ad una quota il più alta possibile (questo è necessario per via dei fenomeni convettivi del calore)
Insomma a causa delle precedenti caratteristiche l’installazione risulterebbe particolarmente onerosa (anche se ammortizzabile), la tecnologia non sarebbe applicabile in ogni situazione (anche per ragioni estetiche, ci lamentiamo delle inestetiche antenne TV figuriamoci per questi mulini formato famiglia) e comunque i rendimenti resterebbero sempre bassi e insignificanti per il normale fabbisogno di un nucleo familiare.
Sono convinto che in un futuro più o meno prossimo, verrà sfruttata sempre di più l’energia solare, e già in questi ultimi anni i costi degli impianti solari si sono abbassati, inoltre l’impianto è semplicissimo servono dei pannelli solari ed un inverter. Poi c’è da dire che contrariamente a quanti asseriscono il contrario i pannelli solari non sono ingombranti si possono realizzare pannelli che sostituiscono le tegole dellla copertura.
Facciamo l’ipotesi di dover posizionare N pale eoliche da qualche parte per fornire energia ad una piccola citta’. I posti che piu’ mi vengono in mente sono le colline. Io abito sul piacentino, quindi provincia tipicamente appenninica, dove abbiamo anche boschi e un parco naturale. Il problema che ora si pone e’:
1) trasportare questi pali sul sito
2) posizionare i pali
3) cablare
4) manutenere
per ora mi vengono solo in mente queste quattro problematiche. Ebbene vediamo gli effetti di tutto cio’:
1) 4) implica costruire strade
2) implica scavare, cementificare
3) implica scavare
in pratica posizionare questi pali eolici in posizioni “strategiche” significa deturpare il territorio dal punto di vista ambientale oltre che paesaggistico. Ecco io parlo solo del piacentino e quindi non di una grande citta’. Facciamo la stessa ipotesi sull’intero territorio nazionale considerando anche le, forse, poche zone utili.
Secondo me bisognerebbe trovare altro.
Intanto incominciamo a non lasciare i sacchetti dell’immondizia nei fossi; a non gettare di ogni dall’auto; a non riempire i torrenti/fiumi dietro casa nostra di ogni; a non lasciare bottiglie di plastica nei boschi quando ci facciamo una passeggiata.
Cominciamo a tenere pulito non solo casa nostra, ma anche il territorio.
Poi ci verra’ si una buona idea.
l’eolico mi affascina tantissimo, tuttavia lo trovo un po’ dubbio. quanto durano ste pale? quanta energia si usa per produrle e metterle in funzione? quanta manutenzione richiedono? secondo me se le fanno belle toste e resistenti allora ha un senso, se si rompono una volta ogni due anni e ne durano 10 ti saluto…
insomma sono davvero così convenienti o sono un’alternativa costosa e poco inquinante per non costruire centrali elettriche?
@Mede
L’eolico e’ redditizio DA SUBITO … ovviamente, dove c’e’ vento. Per questo in genere viene condotta una “campagna eolica” di misurazioni che dura almeno un’anno, per grandi installazioni anche due/tre/quattro.
L’italia ha migliaia di chilometri di costa dove il vento spira con regolarita’ durante il giorno, ospiterebbe molti siti perfetti: pero’, per qualche motivo si preferisce impiantare una bella centrale nucleare o a carbone, che tutti sanno deturpare l’ambiente molto meno di una turbina eolica.
Noi potremmo addirittura impiantarle lontano dalla costa, in mare … ma in questi periodi di crisi, piu’ cemento si getta piu’ son tutti contanti e contenti.
@Fede
La faccenda del giroscopio mi sfugge – nella foto in alto, la prima e la quinta da sinistra sono rotori verticali, in gradi di raccogliere il vento in qualsiasi direzione, la sette e la otto si orientano grazie alla pinna .. per le altre, se son trascinate si orientano da sole grazie alla forma dell’elica. Nota bene, le verticali sono quelle che fanno meno rumore: se questo e’ poco importante in grossi siti di produzione … e’ invece fondamentale per le pale “uso abitazione”, dove invece il costante ronzio o lo spalettamento da veramente fastidio e/o puo’ far giustamente insorgere il vicino di casa :D
Mah, nonostante abiti nella zona più ventosa d’italia credo che il posto dell’eolico sia sulle cime di monti e colli, in casa il top è il solare (o geotermico stile islanda/toscana dove possibile) al massimo fare una palestra con alternatori invece che disperdere l’energia in freni e pesi…
X Ilruz
Fai riferimento ad una fotografia che non ha nulla a che fare con il tipico ambiente dei centri abitati, in quella foto molto propabilmente è ritratto un luogo scelto ad hoc per produrre energia elettrica da quella eolica dove sicuramente la presenza di energia eolica è costante e non trascurabile.
Non sono sceso molto nei particolari, però quello che volevo sottolineare è che nelle normali situazioni eoliche dei centri abitati la spinata dei venti è estremamente ridotta e dunque un eventuale minimulino formato famiglia dovrà essere costruito con maggior accuratezza in modo da sfruttare qualsiasi livello di spinta sia in termini direzionale che in termini d’intensità (per esempio la forma delle pale è fondamentale).
Ad ogni modo sono pienamente convinto che per quanto siano raffinate le soluzioni tecnico costruttive di questi presunti minimulini i rendimenti risulteranno sempre esigui.
Sottolineo nuovamente che il futuro sono gli impianti ad energia solare, questi non richiedono sofisticate tecniche costruttive ed i rendimenti sono relativamente elevati
Ovviamente resta fermo il concetto che le grandi centrali eoliche forniscono importanti contributi al fabbisogno energetico.
poi volevo sottolineare un’aspetto … in questi ultimi tempi c’è qualcuno che propina a famiglie miracolose centrali eoliche in formato minifamiliare che soddisferebbero tutto il fabbisogno energetico del nucleo familiare, è chiaro che questi soggetti sono interessati solo a vendere attrezzature di indubbia efficacia (sicuramente made in Cina), quindi stiamo attenti a parlare di questo argomento o perlomeno cerchiamo di farlo in modo scientifico altrimenti rischieremo di far propaganda ai predetti soggetti.
[…] moltissime risorse per migliorare la conoscenza in questo campo (come per esempio spiegai in un post precedente […]
[…] il miglior risultato in una comparazione di turbine eoliche effettuato in Olanda, il quale risulta il più economico tra diverse marche famose come la Energy Ball. In sostanza il test ha confrontato l’energia annuale prodotta […]
Salve a tutti ! Mi chiamo Achille e sono un ricercatore indipendente in materia di energie alternative. Avrei bisogno di notizi riguardanti un revetto che permette alle pale di girare in entrambi i sensi citato da Densou il 20 Aprile 2009 Grazie a tutti ! Siete in gamba