Un nuova progetto del governo inglese per la sicurezza nazionale.
Stando alle notizie riportate da vari quotidiani locali, molto probabilmente, entro breve, ogni persona che vorrà acquistare un telefonino cellulare all’interno dei confini del Regno Unito sarà costretta a registrare la propria identità in un data base nazionale. Il tutto all’interno di un progetto governativo per allargare lo stato di sicurezza interno.
I clienti dovranno presentare il proprio passaporto (o un qualsiasi altro documento di identità valido) al momento dell’acquisto di un telefonino o di una sim card, per potersi così far identificare e registrare dal punto vendita.
Inoltre, si sta anche pensando ad una registrazione obbligatoria per i proprietari dei 72milioni di cellulari circolanti nel Regno Unito per la creazione di un data base allargato dedicato alla lotta al terrorismo. Un data base immenso con dati personali di praticamente l’intera popolazione che, da quanto dichiarato da fonti governative, servirà a stanare quei 40milioni di utenti di sim card prepagate non obbligati a lasciare i propri dati al momento dell’acquisto, cosa invece obbligatoria se si sottoscrive un contratto.
Sembra infatti che queste schede siano popolarissime tra “i cattivi”: utilizzate da terroristi, manager calcistici, politici italiani e criminali in genere, difficili da rintracciare e da intercettare.
Progetto sviluppato all’interno di un piano portato avanto da GCHQ, centro di intercettazioni e immagazzinamento dati personali del governo inglese con base a Cheltenham, che mira di arricchire la banca dati già esistente con informazioni che riguardano anche email personali, siti visitati, rubriche contatti, informazioni mediche, videocamere di sicurezza ecc. ecc.
Inoltre, per completare questo bel quadro da “Big Brother” evoluto, il Sunday Times ha recentemente riportato che GCHQ installerà sulle linee di comunicazione gestite da Vodafone e BT, migliaia di “scatole nere” di registrazione per un sistema di intercettazioni a copertura quasi totale.
Perplessi?
Fonte: BoingBoing
be’, che problema c’è? Credo sia una cosa intelligente… tra l’altro anche qui da noi in teoria se acquisti una sim card devi fornire un documento di identità (che ti lega alla sim in questione).
Ripeto: non capisco dove sia il problema… avete paura di essere “spiati”? Se siassero me si annoierebbero pareccchio, e anche in fretta :D
Il governo inglese dovrà sudare non poco per far digerire una cosa del genere a un popolo che, giustamente, al solo parlare di carta d’identità obbligatoria è pronto all’insurrezione IMHO.
perchè “insurrezione” per la carta di identità?
mi sembra che qui da noi sia cosi’ da anni, non ci vedo nulla di strano..
Si vede che non conosci il popolo inglese – basta mormorare la parola “sicurezza” e anche li tutto e’ permesso: ti ricordo che la gran bretagna e’ il paese con piu’ telecamere di sicurezza al mondo … qualche anno fa ne avevano DUE MILIONI E MEZZO circa, e ti assicuro che le vedi muovere e seguire le persone.
Gli inglesi non hanno foto sulla ID card, ma ce l’hanno per esempio su un tesserino per la convalida degli assegni, etc.
un problema in piu’ per i criminali che volessero comunicare fra loro
l’efficacia di un sistema di sicurezza sta sopratutto nel non infastidire la normale vita della gente comune, sopratutto ste schede prepagate anonime mi sembrano una gran vaccata, una grave mancanza in termini di sicurezza
Capisco che per loro è la rivoluzione, in quanto la privacy viene prima di ogni cosa in UK, ma per noi niente di nuovo… dovrebbe già esser così da anni, per legge, su qualsiasi carta sim in giro.
Se così non è è a causa della illegalità applicata diffusa da rivenditori senza scrupoli, ma noi abbiamo un altro problema: siamo avanti per una miriade di leggi e regolamenti, in compenso non si fa nulla se la gente non li rispetta…