di  -  giovedì 29 Novembre 2012

Non v’è dubbio che un movimento o partito politico che fondi sulla tecnologia la sua operatività e organizzazione, e la richiami pure nei suoi punti programmatici, non possa che attirare l’attenzione (se non addirittura rapire) di chi opera nel settore.

Dall’interesse alla verifica che quanto scritto sia consistente, il passo è molto breve, a causa della tipica deformazione professionale con la quale, spesso involontariamente, ci si approccia a problemi anche di altra natura. Ed è il motivo che mi ha portato a mettere nero su bianco le mie impressioni su alcune cose di carattere puramente tecnico che ho rilevato in merito a questo nuova compagine politica.

Il punto di partenza è stato il programma politico, che si può scaricare da qui. Evitando di entrare nel merito di tutti i punti, perché non è certo questa la sede, l’analisi di ciò che è “tecnico” o a esso attinente è certamente possibile.

Il documento in questione è strutturato in maniera semplice, ma ciò nonostante presenta degli errori nella numerazione delle pagine o “grafici”. Infatti la pagina 3 viene indicata come 2, e lo stesso vale per la 6, che però presenta qualche sbavatura nel numero totale di pagine, che dovrebbe essere 15, mentre sembra che l’ultima cifra sia la risultante della sovrapposizione di due diversi caratteri. Identico errore nella pagina 7, mentre la 8 viene ancora una volta classificata come 2.

La 12 presenta un altro errore grafico che questa volta lascia intuire quale potrebbe essere l’origine di questo tipo di problematiche, in quanto è evidente la sovrapposizione di due scritte diverse: “pagina 2 di 13” e “pagina 2 di 15”, segno che il documento abbia avuto delle modifiche che hanno portato il numero di pagina da 13 a 15.

Può sembrare una sciocchezza, ma stiamo parlando del programma politico di un partito i cui sondaggi attualmente danno a circa il 20% di preferenze. Una maggior cura nella redazione dei documenti ufficiali da presentare al pubblico dovrebbe essere il “minimo sindacale”, e dunque oltre al lavoro di mera redazione sarebbe stato opportuno quello di revisione e correzione degli eventuali errori.

A maggior ragione se consideriamo il ruolo che la tecnologia ha per questo movimento, il documento sarebbe dovuto esser redatto da personale che avesse almeno un po’ più della semplice confidenza con gli strumenti che l’informatica mette a disposizione.

Ma forse il problema sta proprio in questo: l’informatica è assente. Fra i tanti punti del programma che ricadono sotto il cappello dell’Information Technology (IT), è internet a dominare, ma non l’informatica, che non risulta mai menzionata.

Si parla, infatti, di copertura dell’ADSL di tutto il territorio (ma immagino che il dubbio di come sia possibile realizzarlo proprio in un territorio come il nostro non se lo sarà posto nessuno dello staff), di ripetitori WiMax (l’unica soluzione sensata per il precedente problema), di copertura del paese con la banda larga. Tutte citazioni presenti in posti diversi, come se le questioni non fossero strettamente connesse.

Internet è estremamente importante anche nell’insegnamento, e difatti copre buona parte dei punti programmatici relativi all’istruzione, tant’è che, a loro dire, anche i libri di testo dovrebbero essere sostituiti da equivalenti digitali scaricabili da internet e… gratuiti.

Ma un libro di testo in formato digitale non è automaticamente gratuito: si può copiare facilmente, questo, sì, senza che all’editore arrivi un centesimo, ma così facendo ci si mette fuori dalla legalità. Un chiarimento sulla questione è certamente necessario.

Internet ovunque, quindi, obbligatorio nelle scuole, e il cui accesso, anche qui assolutamente gratuito, dovrebbe essere un diritto per tutti i cittadini, fin dalla nascita. Ma attenzione: soltanto dei cittadini. Gli immigrati che risiedono nel nostro paese, pagano le tasse, e i cui figli frequentano la scuola, non rientrano in questo grande piano. Ciò, comunque, non mi sorprende, per la posizione che il movimento ha nei confronti degli immigrati.

Rimane aperta la questione della gratuità di internet, a cui fa il paio la copertura nazionale (altrimenti alcuni cittadini potrebbero venire esclusi da questo diritto fondamentale): chi pagherà per tutto ciò? Di certo non è possibile scaricare i costi sulle compagnie telefoniche, visto che parliamo di aziende private. Non nemmeno è possibile imporre loro l’allineamento delle tariffe a quelle europee (altro punto presente nel programma), visto che siamo in un regime di libero mercato.

A parte questo, c’è da chiedersi come possa conciliarsi l’onnipresenza di internet con l’assenza dell’informatica. Per la scuola è previsto l’obbligo dell’accesso a internet per gli studenti, come pure l’obbligo dell’insegnamento dell’inglese fin dall’asilo, ma non è prevista nessuna infarinatura d’informatica.

Non v’è dubbio che i bambini moderni siano già “tecno-dotati”: imparano a smanettare con telecomandi, tastiere, mouse, dispositivi touch, ecc., allo stesso tempo che a camminare, ma è sufficiente questo? Basta sapere scrivere www.qualcosa.it, chattare o stare attaccati su Facebook per essere a posto con la tecnologia? Per i miei, i nostri figli mi aspetto qualcosa di più.

In definitiva il programma dal punto di vista dell’IT lo trovo carente e pressappochista: troppi slogan e poca visione di ciò che realmente serve, e come realizzare alcune cose. Non affronta neppure la classica diatriba sul software chiuso/aperto/libero/a pagamento: non se ne parla da nessuna parte.

Eppure è ben noto che le posizioni di Grillo e degli attivisti del movimento siano per il software aperto e/o libero: alcune volte si legge dell’uno, altre volte del secondo. Forse non è ben chiara la differenza fra i due, e il fatto che Beppe abbia idolatrato per anni Skype, che non ricade in nessuno dei casi, è indice di un po’ di confusione sull’argomento.

D’altra parte basti andare a controllare le proprietà del file PDF del programma del movimento, che riporta a bella posta “Microsoft® Word 2010” come Creator e Producer (usando Foxit reader). Ma lo stesso capita col famoso “Non statuto”, il cui PDF è scaricabile da qui, che riporta “Microsoft Word” come Creator e “Mac OS X 10.6.7 Quartz PDFContext” come Producer.

In entrambi i casi, nulla che possa essere definito “aperto” o “libero”, e lo stesso vale per i famosi “meetup“, gestiti da un sito a pagamento e di cui non è possibile visionare i sorgenti.

E’, quindi, un rapporto molto strano quello fra il movimento e la tecnologia, che si riflette anche in altre occasioni, anche particolarmente importanti. Di recente sono scoppiate delle polemiche riguardo alla presentazione dei candidati per le prossime elezioni, alcune alimentate da proprio da problematiche di carattere strettamente tecnologico, com’è possibile appurare da una pagina di Facebook, di cui riporto la parte interessata:

Un attivista è risultato “non validato”, con la conseguenza di non poter votare, perché il documento che aveva spedito a un certo punto è risultato “corrotto”. Premesso che è bene prender con le pinze ciò che è successo, se fosse vero sarebbe naturale chiedersi in che modo vengano gestiti i dati, visto che a quanto pare non sarebbe presente nemmeno un banale sistema di backup…

In situazioni come queste sarebbe stato molto utile anche un sistema di “ticketing“, che possa garantire chi ha una particolare problematica di poter tenere traccia di tutto, del materiale inviato, delle date, delle richieste di sollecito, ecc..

Il dubbio che possano capitare problemi soltanto a chi risulta indesiderato o in rotta con gli esponenti del partito è più che lecito, vista la gestione tutt’altro che democratica, che ormai risulta palese a seguito delle varie epurazioni, diktat, e scomuniche varie.

La trasparenza degli atti e degli affari pubblici è uno dei cavalli di battaglia, ma la stessa solerzia e garanzia non è presente al loro interno. Dal punto di vista tecnologico non è stato messo in piedi nulla che possa garantire una gestione completamente trasparente del movimento.

Ad esempio un amministratore dei sistemi utilizzati potrebbe tranquillamente far piazza pulizia di informazioni “scomode”, ma rimangono ugualmente fumose le questioni tecniche che hanno creato tanti altri problemi sempre per definire le candidature per le prossime elezioni.

Dal punto di vista tecnico (tale rimane l’analisi, in questo pezzo) il movimento 5 stelle lascia, dunque, a desiderare, ed è bene che faccia chiarezza e ponga rapidamente rimedio alle varie “falle” del sistema, considerato lo stretto rapporto che ha con la tecnologia, la quale rappresenta l’elemento fondante (senza un dispositivo connesso a internet si è del tutto fuori) e collante / di aggregazione, oltre che propagandistico.

93 Commenti »

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  • # 1
    goghicche
     scrive: 

    “Dal punto di vista tecnico (tale rimane l’analisi, in questo pezzo)”.

    La parte degli immigrati (tra l’altro falsa), sono un punto di vista tecnico?

  • # 2
    [D]
     scrive: 

    Trovarli dei politici (e rispettivi movimenti) che sapessero veramente come portare avanti le promesse che fanno alla gente…

    Trovarli dei politici che pur sapendo come fare fossero veramente interessati a farlo e non solo a raccontare balle pur di rubarsi un po’ di sedie oscenamente stipendiate…

    Di sicuro non in italia… Di sicuro non con gli italiani, troppo succubi, troppo supini, troppo ipocriti e codardi per dare veramente il giro a tutta questa feccia…

  • # 3
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    @goghicche: l’argomento in quel contesto era l’accesso gratuito a internet. Argomento tecnico, mi pare, no?

    Quanto agli immigrati, c’è un link che dimostra come sia tutt’altro che falsa la posizione del movimento su di loro e di cui parlavo. Se te ne servono altri, una rapida ricerca sarà più che sufficiente…

  • # 4
    goghicche
     scrive: 

    @Cesare Di Mauro

    Ripeto, se volevi solo parlare dell’argomento tecnico, la questione dell’eventuale accesso con pari diritti rispetto ai cittadini italiani, te la potevi risparmiare, mi sembra chiaramente argomento Politico.

    Come l’hai messa tu giù, sembra che il Movemento 5 stelle sia contro l’immigrazione, hai impostato tutto il tuo articolo (?) prendendo pezzi in ordine sparso, ed hai tratto le tue conclusioni.

    Posso essere daccordo che il programma non scenda troppo nel dettaglio, ma prendere una parte del programma, un parte dal blog e dire che “Gli immigrati che risiedono nel nostro paese, pagano le tasse, e i cui figli frequentano la scuola, non rientrano in questo grande piano”, e solo un modo per gettare fango sul movimento.

  • # 5
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Quel che ho scritto è la pura verità. Se per te significa gettar fango sul movimento, allora dovresti chiedere loro di cambiare orientamento sugli immigrati (non ho parlato di immigrazione), non dire a me di evitare di scriverne.

    Quella parte può avere anche carattere politico, questo non l’ho certo negato.

    Oggi si parla tanto di digital-divide, che afferisce alla sfera tecnologica, e che ha implicazioni nella società.
    Qui è la stessa cosa: con una disposizione giuridica che applichi quanto presente nel programma del movimento, di fatto si creerebbe una divisione fra la gente della stessa nazione. Una divisione non di carattere prettamente tecnico, ma puramente discriminatorio, visto che, come già detto, gli immigrati che risiedono in questo paese pagano le tasse come tutti gli altri.

    Spero sia chiaro.

  • # 6
    goghicche
     scrive: 

    ..aggiungo, prova a ordinare per “commenti più votati” il link che hai messo sulla questioni immigrati, al primo posto troverai il commento sotto riportato, e a seguire altri che ti danno l’idea di cosa ne pensano gli attivisti del movimento.

    “Noi del Movimento 5 Stelle di Torino ci troviamo a dover votare un ordine del giorno per l’adesione della Città a questa campagna. Dopo ampia consultazione in rete, abbiamo deciso di votare favorevolmente perché così vuole la stragrande maggioranza dei nostri simpatizzanti ed elettori che si sono espressi.

    Concordo che anche questo possa essere un tentativo di distrarre gli italiani dalla crisi e da problemi più concreti, ma per le centinaia di migliaia di ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, cresciuti qui come qualsiasi altro italiano, questo è un problema concreto ed importante. Io credo che, nel momento in cui ci viene chiesto di prendere posizione, non possiamo far finta di niente.

    Vittorio Bertola
    Movimento 5 Stelle, Torino”

  • # 7
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Non ti sarà difficile, cercando “movimento 5 stelle immigrati” trovare un bel po’ di materiale che disattende quanto hai riportato.

    I recenti casi di Conegliano Veneto e Pontedera penso siano eloquenti.

  • # 8
    Antonio Barba
     scrive: 

    @goghicche: Noi informatici siamo abituati a ragionare in termini logico-matematici.
    La matematica è scritta in un linguaggio rigoroso, non ambiguo e coerente. Se prendi un teorema qui, un corollario là e una formuletta dall’altra parte, queste non si contraddiranno MAI.

    Va da se che quando leggiamo le dichiarazioni delle persone applichiamo lo stesso metro di giudizio e se troviamo che due frasi dette in due posti diversi si contraddicono, ne consegue che la logica di fondo è fallata e chi fa quelle dichiarazioni è incoerente e/o ambiguo.

    Questo si riallaccia ai primissimi paragrafi in cui Cesare parla di “deformazione professionale”.
    Ovviamente io la penso come Cesare.

  • # 9
    Anonymous
     scrive: 

    articolo Spazzatura (a minuscola e S maiuscola)

    che non merita di essere commentato, non incappate nel mio errore

  • # 10
    goghicche
     scrive: 

    @Cesare Di Mauro

    Ho cercato, e ho trovato questo:

    http://www.valdera5stelle.it/2073/perche-il-m5s-non-aderisce-alla-manifestazione-di-domenica-1811.html

    Chiudo qua, tanto non ne usciamo..

  • # 11
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Te ne fornisco un altro paio io:
    http://www.senzasoste.it/dintorni/immigrati-a-pontedera-ma-chi-raccatta-il-movimento-5-stelle
    http://www.oggitreviso.it/bambini-stranieri-cavoli-loro-cittadinanza-non-meritano-54666

    Per il resto, sì, abbiamo diversità di vedute.

    Comunque piacerebbe discutere sulle questioni tecniche sollevate, piuttosto che aprire una parentesi politica. Lo dico anche per eventuali altri commentatori.

  • # 12
    goghicche
     scrive: 

    @Antonio Barba

    VOI informatici o cambiate le vostre abitudini a ragionare in termini logico-matematici, e fate “switchare” in modalità differenti il vostro cervello, o non dovreste parlare di politica, che è l’antitesi della matematica.

  • # 13
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Interessante dicotomia. Cortesemente, potresti dirmi dove starebbe scritto?

    Forse da un informatico mi sfugge…

  • # 14
    goghicche
     scrive: 

    Ho risposto con la stessa ironia che lui ha usato per rispondere a me, niente di più.

  • # 15
    goghicche
     scrive: 

    Evidentemente ti è sfuggito..

  • # 16
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Non avevo colto, e continuo a non cogliere, quella di Antonio. Limite mio, sia chiaro (d’altra parte sono un informatico, no? :D).

    Adesso se possiamo continuare a discutere soltanto dei contenuti dell’articolo, lo gradirei particolarmente. Grazie. ;)

  • # 17
    Anonymous
     scrive: 

    e’ piu’ forte di, non riesco a trattenermi e quindi mi sfogo:

    1) chi e’ senza peccato scagli la prima pietra
    2) perche’ cercate la pagliuzza nell’occhio altrui e non vedi la trave che c’e’ in te ( + o – :) )

    per scrivere il commento ho dovuto fornire nome/nick ed email, perche’ l’email e’ “required” ma required non e’

    quindi voi qui informatici gia’ avete fatto un grosso errore

    io mi aspettavo di ricevere una mail con il link di conferma, e solo dopo il commento sarebbe stato pubblicato

    il secondo errore molto grave, e’ che vi siete “fregati” la mia email senza nessuna nota informativa sulla privacy

    cosa ne viene fatto della mia mail?
    per quanto tempo viene conservata?
    come posso richiedere la cancellazione della mia email dai vostri database?

    domanda brutta :) : cosa ne penserebbe il garante della privacy di questa questione tecnica? :)

    invece di andare a cercare le pagliuzze altrove, date una passata di impregnante alla vostra trave, che stanno arrivando le piogge :)

    saluti all’autore

    in guardia editore

  • # 18
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Capisco che l’articolo possa risultare indigesto, ma rosicare fa male alla salute. O:-)

    Per il resto non abbiamo mai avuto problemi con la privacy, e non credo che sarà diverso adesso. Non vedo quale sia il problema, visto che non abbiamo un archivio di e-mail e/o informazioni personali su chi scrive i commenti.

    Comunque pongo il caso all’editore e ti farò sapere.

    P.S. Sono ateo, per cui non sono particolarmente sensibile le citazioni bibliche. Specialmente a quelle che la critica testuale ha dimostrato essere posticce, come la prima riportata. :P

  • # 19
    Alessio Di Domizio
     scrive: 

    La pagina http://www.appuntidigitali.it/legali/ è raggiungibile da un link in fondo ad ogni sezione di Appunti Digitali.

  • # 20
    Anonymous
     scrive: 

    se fosse cosi semplice, farebbero TUTTI cosi’

    ma se vuoi avere ragione sempre tu fai pure

    ps: il mio era un consiglio, caro direttore, non minacce

    che caduta di stile questo articolo rispetto agli altri

    contenti voi

    sajonara

  • # 21
    Anonymous
     scrive: 

    cosa debbo fare per essere certo che la mia email sia cancellata dai vostri database?

  • # 22
    Anonymous
     scrive: 

    La pagina http://www.appuntidigitali.it/legali/ è raggiungibile da un link in fondo ad ogni sezione di Appunti Digitali.

    “ad ogni” vuol dire anche in questa sezione?

    non lo trovo

  • # 23
    Anonymous
     scrive: 

    ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

    “le note integrative”

    trovato

    molto esplicativo, complimenti

  • # 24
    Anonymous
     scrive: 

    ripeto: “cosa debbo fare per essere certo che la mia email sia cancellata dai vostri database?”

  • # 25
    Sapo
     scrive: 

    Puoi contattare il titolo del trattamento dei dati, che trovi al link che ti è stato già fornito.

    Tutti quelli del movimento a 5 stelle sono incapaci di leggere o è una particolarità tua?

    E ricordati che il cellulare cuoce le uova e dei sassolini puliscono il bucato, lo ha detto il vostro vate, quindi è sicuramente vero.

  • # 26
    Michele
     scrive: 

    Credo che se tutti ragionassero in termini di chiarezza e coerenza (se volete chiamateli logici matematici, a me pare buon senso) invece che tifare per l’uno per l’altro partito, forse le cose in Italia funzionerebbero meglio.
    I politici sono dove sono, e sono pagati profumatamente per questo, per servire il paese e questo comporta grosse responsabilità, non si può essere approssimativi, confusi o fumosi.

  • # 27
    Michele
     scrive: 

    Certo che minacciare con un nome anonimo è veramente coraggioso, spero non siano tutti così i supporter del movimento 5 stelle.

  • # 28
    [D]
     scrive: 

    “non si può essere approssimativi, confusi o fumosi.”

    oh oh oh hi hi hi ah ah ah AH AH AH AH !

  • # 29
    Michele
     scrive: 

    @[D]
    Commento ricco di contenuto

  • # 30
    Anonymous
     scrive: 

    certo che siete proprio degli intelligentoni

    a) anonimo o un qualunque nome, sarebbe sempre anonimo, se avessi messo “pippo di leo” sareste stati piu’ contenti? cosa vi cambiava? che ne potevate sapere se era il mio nome? certo non potevate scrivere nula contro l’anonimato, questo vi cambiava

    b) vi siete impuntati sul “in guardia editore” che avete preso come una minaccia, tralasciando il succo serio del mio discorso, quello era un consiglio, un suggerimento

    c) sono solo un simpatizzante del M5S, non sono iscritto e null’altro, non c’e’ bisogno che ve la prendiate col M5S per le cose che scrivo io, certo questo richiede un minimo di intelligenza, ma io non pretendo nulla e niente da nessuno

    da mio punto di vista, nella mia parziale ignoranza, per poter commentare e’ richiesta una mail senza fornire chiaramente nessuna informativa sulla privacy

    comunque, se cosi si puo’ fare non e’ certo per me che dovete cambiare, solo che… gli altri siti sono differenti, anzi, e’ piu’ corretto dire che questo sito e’ differente

    riguardo al punto c) nessuno vi vieta di dire la qualsiasi sul M5S, pero’ l’unica associazione che potete fare tra me e il movimento e’ quella di simpatizzante

    Dio, se esisti rispondimi, perche’ hai buttato il mio stampo? :)
    e non rispondetemi, che non ho chisto a voi

    buon divertimento

  • # 31
    Qwertj
     scrive: 

    Non capisco che male ci sia a utilizzare Word e Mac OSX
    La finiamo con la solita ristrettezza mentale open source = buono e proprietario = cattivo?

  • # 32
    Alessio Di Domizio
     scrive: 

    @ 31
    Conveniamo con la tristezza, non siamo certo noi a dire open source=buono a prescindere (e viceversa). Sono in effetti prese di posizione che, se astratte da un contesto applicativo concreto, valgono solo ad imbonire chi non capisce di cosa si parla.

  • # 33
    goghicche
     scrive: 

    Molti punti dell’articolo sarebbero da rivedere…

    Open source non come “religione” ma per evitare gli sprechi nella pubblica amministrazione, ovviamente dove è possibile farlo.

    Non sono un grande esperto, ma penso che una grossa parte delle “postazioni”, sarebbero altrettanto funzionali usando software “open”, senza ingrassare zio Bill con licenze di Windows e Office.

  • # 34
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    E’ possibile, ma bisogna sempre tenere presente tutti i costi (TCO: Total Cost of Ownership).

    Per il resto attendo le critiche ai punti da rivedere. Se ce ne sono veramente…

  • # 35
    [D]
     scrive: 

    @Michele

    Perchè te riesci ad essere serio di fronte un’affermazione del genere ?

    Quanti politici conosci da vicino ? Io qualcuno ho la sfortuna di conoscerlo, gente che sta anche abbastanza in alto e ti assicuro che non sono buoni neanche a girare il letame altro che mandare avanti un Paese.

  • # 36
    Blobay
     scrive: 

    Ammetto la mia ignoranza in merito al movimento 5 stelle.

    Quello che non comprendo di questo movimento/partito, è la contraddizione che pone il fondatore rispetto alla tecnologia.
    Ricordo bene quando in alcuni dei suoi spettacoli, lo vidi spaccare computer sul palco. Ne criticava la pervasività nella vita quotidiana, invitando tutti ad imitarlo per riprendere possesso della propria vita (o qualcosa di simile).
    Oggi viene esaltato internet, come unico mezzo civile/democratico di comunicazione senza considerare il fatto che per accedervi, bisogna circondarsi di mezzi informatici.
    Sinceramente non lo comprendevo allora e non lo comprendo oggi, per lo stesso motivo tra l’altro: internet ed i mezzi informatici sono UNO dei mezzi esistenti di comunicazione di massa. Ricordiamoci che l’informazione digitale, una volta cancellata è irrecuperabile, basti pensare a quante volte uno ha perso dei dati senza averne delle copie backup, o quando un amministratore, siè semplicemente rifiutato di rinnovare il dominio (parlo per esperienza personale). I libri ed i testi scritti, i manuali, i documenti firmati, se ben conservati, si ha la necessità di eliminare fisicamente il supporto per cancellare l’infomazione, o questa rimane per millenni.

    Altro cruccio che mi soprassale è l’utitlizzo smodato di Facebook come mezzo di comunicazione. Ricordiamoci che è un residente in un server americano che è quantomeno irrispettoso della privacy dell’utenza, irrispettoso delle regole democratiche, che dipende (indirettamente) da uno stato americano, che in teoria potrebbe abusarne a proprio uso e consumo.
    Al contrario, il sito del movimento 5 stelle è ospitato all’interno del blog di Beppe Grillo. In pratica è un movimento ad uso e consumo di una persona che ne detiene tutti i diritti di scrittura e modifica dei testi e degli argomenti.

    Sarà che io sono abituato a siti e forum (assolutamente amatoriali) in cui esistono staff, amministratori, webmasters, moderatori… in cui una decisione deve essere presa quasi all’unanimità prima di venire applicata. Siti in cui il fondatore è stato cacciato per essere in disaccordo con l’intero staff…
    Insomma, non mi piace un movimento che si fonda su un sito di cui non ne detiene i diritti.

    Cito testualmente dall’articolo del non statuto:
    http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Regolamento-Movimento-5-Stelle.pdf
    “La “Sede” del “MoVimento 5 Stelle” coincide con l’indirizzo web http://www.beppegrillo.it.
    I contatti con il MoVimento sono assicurati esclusivamente attraverso posta elettronica
    all’indirizzo MoVimento5stelle@beppegrillo.it

    Insomma, poniamo che il m5s vinca le elezioni politiche italiane.
    Il suo centro di aggregazione risiederebbe in un sito di proprietà esclusiva di un singolo soggetto.
    Per quel che mi riguarda la democrazia è un’altra cosa, a partire dalle fondamenta della costituente.

  • # 37
    Michele
     scrive: 

    @[D]

    Ok riesci ad esprimere qualche pensiero che non siano solo suoni gutturali.

    Quindi alle prossime elezioni non voti?

    È una possibilità che potrebbe avere senso. Anche se sinceramente non lo ritengo molto utile perché alla fine comunque avremo un governo che deciderà del nostro futuro.

  • # 38
    Ezio Vergine
     scrive: 

    Sinceramente non capisco il punto dell’articolo e l’accanimento con cui molti lettori rimangono attaccati alla malapolitica con tesi del valore discutibile riguardo al fatto che il sito ufficiale (e non la vera anima, i meetup) ed il logo siano di proprietà di Beppe Grillo.
    Innanzitutto il m5s, quale movimento, non ha un leader. Ripeto, è un movimento, non un partito,
    Sono d’accordo sul fatto che non ci sia una piattaforma unica e ben strutturata, ma ricordo che il movimento non riceve soldi e quindi tutto quello che è stato realizzato proviene da persone che si dedicano alla causa e mettono a disposizione il loro tempo e le loro conoscenze. La struttura è ancora in evoluzione, ma ci sono cose interessanti come l’arrivo della piattaforma per le votazioni (liquid feedback) http://www.bergamo5stelle.com/2012/09/07/il-meetup-di-bergamo-presenta-liquid-feedback/, che ovviamente ha meno valenza informatica rispetto all’imprecisione sul numero totale di pagine, chiedo venia. Io ho modificato tale piattaforma per un’altro meetup per togliere la gestione delle deleghe, in quanto si vuole utilizzare il sistema della “democrazia diretta”, e devo dire funziona egregiamente. Infine, per rispondere a bloobay, cerco di fare chiarezza: il m5s non è un partito e quindi non ha una sede legale, Bebbe Grillo detiene il copiright sul logo (ripeto, Beppe Grillo detiene la proprietà sul logo, non sul movimento), e questo lo sanno tutti. Se le regole che si accettano per l’utilizzo del simbolo vegono violate, ti viene chiesto di non utilizzarlo più. Con una lettera dell’avvocato di chi detiene la proprietà di tale marchio registrato (Beppe Grillo). Ora penso si possa ricominciare a parlare di informatica

  • # 39
    [D]
     scrive: 

    @Michele

    Quando penso ai politici i primi suoni che mi escono sono intestinali poi gutturali.

    “Quindi alle prossime elezioni non voti?

    È una possibilità che potrebbe avere senso. Anche se sinceramente non lo ritengo molto utile perché alla fine comunque avremo un governo che deciderà del nostro futuro.”

    E invece è molto utile perchè attraverso il non voto si delegittima dal governare tutto questo sistema falso e marcio fino all’osso.

    Si comincia sempre con la delegittimazione infine si passa a grattare via la merda ed i resti decomposti di una democrazia non più tale da troppo tempo.

  • # 40
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    @Blobay: alcune questioni non ho voluto trattarle perché si tratta di casi “borderline”, che avrebbero portato la discussione sul piano politico, ma sostanzialmente concordo.

    Invece ho dimenticato di evidenziare un fatto importante, che hai riportato tu: l’accesso a internet da solo non serve a nulla, senza un dispositivo connesso (in parte alla fine del pezzo l’avevo citato, ma era troppo poco). Se la democrazia diretta richiede che ogni cittadino possa controllare e partecipare, non è consentendo la mera libertà d’accesso e gratuità al mezzo di trasporto delle informazioni che ciò possa compiersi, perché manca, appunto, il dispositivo che collega il “cittadino” a tale mezzo.

    @Ezio Vergine: il punto di vista dell’articolo è sintetizzato nel titolo e sviluppato nel pezzo. Se c’è qualcosa che non ti è chiaro, esponi pure il tuo dubbio o pensiero.

    Che tutto sia di proprietà di Grillo è palese. Anche i PDF di cui ho postato i link si trovano nel suo sito, e ovviamente il sito stesso del movimento risulta incubato in quello suo. Non si sarebbe potuto scegliere un posto diverso, nelle mani di un’associazione (simbolo e marchio incluso) anziché di un singolo individuo? Il problema del controllo del sito e in generale dell’informazione del e nel movimento è concreto, come ho delineato anche nell’articolo, e penso che debba essere risolto.

    Anche perché nel momento in cui ricevi la lettera dell’avvocato che ti diffida a usare simbolo e marchio, che appartengono a una sola, a quella persona, sei automaticamente fuori dal movimento. Perché è il proprietario a decidere così, e non la gente “dal basso”.

    Checché tu ne dica, quindi, il movimento non soltanto ha un leader, peraltro autoproclamatosi tale dopo il “boom” e che opera come tale, ma anche, e soprattutto, un proprietario, come già detto. Cose in palese contrasto col concetto di movimento che hai citato, e con quello di democrazia dal basso, diretta, che dovrebbe essere l’unico mezzo di decisione. Cose a cui dovete pensare seriamente, non foss’altro per garantire coerenza fra ciò che dite e ciò che effettivamente si riscontra.

    Conosco il software liquid feedback, perché è in uso al partito pirata italiano (di cui di recente Grillo ha registrato il marchio; e non si capisce il motivo, visto che è il padrone di quello del movimento 5 stelle), e spero che si diffonda e, soprattutto, che l’intera piattaforma sia resa trasparente. Il che, per me, significa garantire che qualunque operazione sia immediatamente loggata, replicata, e visionabile da chiunque, in modo da appurare eventuali abusi di potere.

    Questo è il mio punto di vista, sia chiaro, e concordo che si debba parlare di informatica, che non si limita certamente all’analisi dei numeri di pagina, la quale rappresenta soltanto uno degli argomenti trattati (sebbene abbia spiegato perché rimane importante).

  • # 41
    Neutrino76
     scrive: 

    ahi, ahi! Mai mischiare la politica con qualsivoglia argomento, anche tecnico: si rischia di innescare reazioni di difesa e attacco imprevedibili. Questo per la natura stessa (faziosa) dell’argomento che genera sentimenti di appartenenza e fanatismo profondamente radicati nella psiche umana e quindi molto difficili, per i più, da trattare oggettivamente e con coscienza.
    Per il resto: apprezzo l’articolo anche se non si può forse pretendere troppo da un movimento che tenta in qualche modo di diffondere la tecnologia a livello della “massa bovina”. E la “massa bovina”, come risaputo, è ben poco incline ai cambiamenti e ai vari tecnicismi. Quindi, pur ritenendo valide le tue (@autore) considerazioni, è anche vero che il Movimento (mi ritengo fuori dalle discussioni politiche, eh!), sta tentando in qualche modo di “potabilizzare” la tecnologia come nessuno prima di loro ha fatto. Bhè, direi che comunque è un inizio; migliorabile sicuramente, ma pur sempre un inizio.

  • # 42
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    In tal caso dovrebbero accettare le critiche e farne tesoro, anziché arroccarsi a difesa della “fede”. ;)

  • # 43
    blobay
     scrive: 

    @EzioVergine #38
    Le mie riflessioni erano esclusive all’informatica.
    Ho volutamente omesso di citare l’articolo 7 che esula dall’argomento informatico (che mi obblighi ora a citare), ma che determina più degli altri la vera natura del movimento, ovvero la discriminante dei candidati: i quali se non esistono nel sito (di proprietà di Beppe Grillo) non esistono nel movimento. E’ sufficiente un semplice “ban” per gettare alle ortiche le idee politiche di un eventuale amministratore di una locale.
    Siamo come detto dall’autore però, in un argomento “border line”.

    Tornando in tema, mi sarebbe piaciuto che il m5s avesse un sito personale, con l’intestazione del dominio a nome del movimento, non di un singolo; con un server a nome del movimento, non di un singolo. Non servono “grandi soldi” per aprire un sito internet.
    Anche se non riceve donazioni, con 200€ l’anno e un po’ di buona volontà si mantiene il tutto. Si possono comunque sottosrcivere donazioni volontarie.

    Concludo dicendo che per come la vedo io, il movimento può e deve “maturare”, uscendo dall’ombra del suo creatore, prendendo forma ed autonomia. Per questo gli faccio un grande augurio di lunga vita e prosperità, ma torno a ripetere che “deve” rendersi autonomo.

  • # 44
    Neutrino76
     scrive: 

    @Cesare: hai ragione. Questo è quello che dovrebbe fare chi ha la priorità di fare qualcosa per migliorare, ma in quasi tutti i casi, qualsiasi movimento crea solo fazioni che se criticate provocano una violenza reazione emotiva perchè ci si senti minacciati dalla critica e non stimolati.

  • # 45
    Luca84
     scrive: 

    @blobay

    qualcosa tipo “www.movimento5stelle.it” ? controlla che c’è.
    Ad oggi è registrato a nome di Grillo, non ti sò dire se il movimento è un soggetto giuridico che possa registrarsi un dominio.
    Aggiungo che non è un solo sito intestato a un solo nome, anzi al contrario sono molto frammentati, ed è un casino seguirli dappertutto, perchè hanno domini tipo nomecittà5stelle.it e nomeregione5stelle.it più altri che non sò.
    Inoltre ad esempio, le persone del meetup Sicilia possono avere idee diverse dalle persone del meetup di Roma, a seconda delle problematiche locali, pur avendo in comune il simbolo del movimento, hanno una certa indipendenza.
    A questo indirizzo http://files.meetup.com/871832/Come%20Attivarsi_Vademecum_0.4.pdf trovi la descrizione di cosa è il movimento, che rapporti ha con Grillo, e tante altre risposte alle domande più dubbiose.

  • # 46
    Michele
     scrive: 

    @[D]

    Quindi tu conosci 2-3 politici su circa 900 tra deputati e senatori, da questo campione non molto rappresentativo estrapoli la tesi che sono tutti marci ed arrivi ad una conclusione che sembra scritta da una matricola di scienze politiche…

    Direi che come sciocchezza è imbattibile.

    Forse a scuola prima di insegnare Internet dovrebbe inziare ad insegnare a ragionare.

  • # 47
    blobay
     scrive: 

    In effetti il sito esiste, ma è completamente vuoto. Il forum rimanda sempre a quello di beppegrillo.it.

    Questa è gente che dovrebbe rappresentare “l’Italia nel mondo”, vorrei fossero almeno organizzati e con le idee chiare.
    Spero in una maturazione ed organizzazione di tutto il movimento, anche a livello informatico.

    Così com’è non va da nessuna parte.

    Per quanto riguarda la registrazione del dominio, la risposta è sì, se vuoi ti porto alcuni esempi di partiti italiani.

  • # 48
    Orsovolante
     scrive: 

    Bah… Grillo a livello tecnoclogico e scientifico non ha mai capito nulla.
    da quando aveva detto che la rete era una cazzata, alla biowashball, passando per gli svaraiti annunci di cure miracolese che ci verrebbero tenute nascoste.

    Per quanto mi riguarda la sua credibilità è scesa a meno di zero quando mi sono preso la briga di verificare quello che scriveva contro la giunta Bresso in piemonte.
    Andavo a leggermi le leggi che lui accusava e non ci trovavo scritto quello che lui sosteneva.

    Alcuni Grillini sono meglio del capo, almeno riguardo all’onestà intellettuale. Ma per il resto è un movimento di fatto basato sulla mentalità complottista e quindi del tutto incapace di realizzare qualcosa di concreto. Non puoi progettare un futuro sulle balle o su leggi fisiche inesistenti.

  • # 49
    [D]
     scrive: 

    @Michele

    Quei 900 lì dovrebbero essere il massimo punto di riferimento del Paese per quanto riguarda doti come responsabilità, capacità di gestione ed onestà.
    Non dovrebbero esistere 2 o 3 che non vanno “perchè tanto la media è positiva” (chi lo dice poi, te ?) così come non dovrebbe esistere un sistema, interno al parlamento stesso così come esterno (cioè noi) disposto a tollare una situazione che non sia di assoluta eccellenza.
    La presenza di gente, viene da chiedersi se stupida o disonesta a sua volta, che tollera la presenza di individui indegni a ricoprire la carica che occupano legittima lo sfacello che assistiamo ogni giorno e col passare del tempo legittimerà sempre di più il ritorno di sistemi e personaggi di ben altra pasta.
    Del resto se un albero cresce storto lo leghi ad un tutore e lo obblighi a tornare dritto.

  • # 50
    Michele
     scrive: 

    @[D] buffo il tuo modo di ragionare, quando ho scritto la stessa cosa io pochi post sopra l’hai definita una sciocchezza. E ora la stai ripetendo…

    La media non c’entra nulla, quando vai a votare non scegli in blocco la classe politica, ma scegli chi ti deve rappresentare, quindi essere qualunquista non serve a nulla.

    Dal momento che conosci delle mele marce, saresti così cortese di dirci a quale schieramento politico appartengono, così noi che andiamo a votare abbiamo qualche elemento in più per scegliere?

  • # 51
    fridolin
     scrive: 

    Come vedi autore , per questi per contestare il tuo post consiste nell’attaccarsi ad una sola parola “immigrati”,
    per il resto probabilmente credono che Turing sia la traduzione inglese di Torino.
    In effetti un administrator un po’ scafato fa dei, e sui, dati quello che gli pare, senza contare che riguardo alle votazioni su internet, egualmente, il solito utente può votare, con gli accorgimenti del caso, centinaia di volte.
    Avrebbero potuto usare, per la redazione dei loro documenti, open office e pdf creator o pdf24, per la conversione, ma la filosofia grillesca è “no guadagno no party”.

  • # 52
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    @Luca84: quel documento è propagandistico. Il rapporto fra il movimento e Grillo non è certo quello che viene dipinto. Non credo ci sia bisogno che riporti un po’ di link, no? Sei all’interno del movimento, e dovresti sapere come vanno realmente le cose.

    Un appunto sulla contrapposizione fra democrazia e anarchia. Non confondete anarchia e caos, che sono due cose completamente diverse. L’anarchia è ordine, non disordine. E’ la più elevata forma di governo che è stata pensata.

    Chiusa questa parentesi, tornando in topic e ricollegandomi anche al commento di fridolin, dalle proprietà del documento di cui hai postato il link emerge questo: “Microsoft® Office PowerPoint® 2007”.

    Visto l’uso pervasivo e ubiquo che fate del software chiuso & a pagamento, vorrei sapere a questo punto qual è la vera posizione del movimento nei confronti del software: siete a favore o contro quello chiuso? A favore di quello aperto? Di quello libero? Oppure, come auspico, il vostro giudizio sul software è di neutralità?

    Te la sentiresti di consultarti coi responsabili del movimento (non soltanto siciliani, quindi) e di riportare la posizione ufficiale del movimento in merito?

    Non mi serve una risposta immediata: prenditi il tempo che ti serve. Per me è sufficiente e significativo che si faccia chiarezza, visto che è uno degli argomenti trattati nel mio articolo, e che vedo ripetersi ovunque nella documentazione del movimento.

    @Tutti: per favore, abbassiamo i toni, evitiamo le polemiche, e soprattutto evitiamo di andare off-topic. Se rimaniamo sul tecnico è meglio per tutti. Grazie. :)

  • # 53
    Cipo
     scrive: 

    Cesare, in questo flame spero che mi leggerai, ti scrivo da simpatizzante M5S: hai mai pensato di dare una mano al movimento con i tuoi consigli/capacità?

  • # 54
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Ho pochissimo tempo, perché ho tante cose da fare e progetti a cui mi sto dedicando dalla mattina alla notte.

    Comunque quest’articolo penso sia una buona mano per il movimento, se avrà la capacità di “digerirlo” e cambiare seriamente la sua organizzazione.

    Altro non posso fare. Anche perché non ho tanti punti in comune col programma (troppi slogan; mancanza di punti fondamentali per portare avanti una nazione), ma soprattutto è la gestione dello stesso che cozza violentemente con le mie idee, e finché non verrà risolto questo è impossibile un avvicinamento.
    Lo dico anche per il bene del movimento stesso: basta personalismi e autoritarismi, e mettete in pratica realmente, coi fatti, quello che dite. Se democrazia diretta dev’essere, lo sia veramente.

  • # 55
    nibble
     scrive: 

    Caro Cesare,
    noto che i tifosi del M5 ti hanno risposto puntalmente su ciascun punto. E non divagano. A proposito: ma il gol di Mutari c’era o no?
    ciao

  • # 56
    lured
     scrive: 

    Risposta al Post n.54 di Cesare di Mauro:

    Ma non era un articolo volto a mettere in evidenza solo problematiche di tipo tecnico e non politico?

    Come tutti i giornalisti, eviterei di passare per un casto e volenteroso interprete asceto e neutro della realtà, quando alla fine con questo post dimostri assolutamente intenzioni POLITICHE. Mi ricordi la tua collega che narrava dell optimo Nucleare e che fukushima era un qualcosa da poco. I fatti ovviamente hanno dimostrato il contrario.

    Mah. un consiglio: limitati ai soli aspetti tecnici, quelli politici forse non sono coerenti ed in sintonia con la testata giornalistica nella quale scrivi (o sbaglio? non sarete tutti finanziati da qualche lobby politica… spero?!)

  • # 57
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Se ti fossi preso la briga di riflettere prima di rispondere, ti saresti accorto che il mio commento #54 è la risposta che ho fornito al commento precedente, che esprimeva una richiesta nei MIEI, PERSONALI, confronti, e non riguardava quindi il pezzo di per sé.

    Avrei potuto ignorarlo per evitare facili polemiche pretestuose come le tue, ma dato il carattere genuino e sincero con la quale è stata formulata, mi sono sentito di fare altrettanto, e ho esposto chiaramente e senza ipocrisia il mio punto di vista.

    E’ politico? Sicuramente. Non conosco nessuno che non abbia una sua idea politica (ciò non vuol dire che debba necessariamente coincidere con quella di un partito), e il tuo stesso commento ne è un esempio.

    E’ evidente che rosichi troppo per quello che ho scritto. Ti dà fastidio, come ti hanno dato fastidio gli articoli che sono stati scritti in passato e che hai citato. Immagino che allo stesso modo ti avranno disturbato terribilmente anche quelli che parlano di energia, e in particolare quelli sui termovalorizzatori. “Casualmente” tutte cose leggermente lontane dal programma politico del movimento.

    Beh, non sta scritto da nessuna parte che si debba essere tutti d’accordo, e che qui si debba accontentare tutti, in una forma di buonismo qualunquista e generalista che personalmente mi ripugna.

    Dovresti accettare l’idea che c’è gente che la pensa diversamente, e farne tesoro. Le critiche, invece di rovinarti il fegato, dovresti prenderle e lavorarci per eliminare le problematiche, per aiutare te stesso e gli altri che ne sono coinvolti. La guerra santa per far fuori gli infedeli apostati non porterà a nulla di buono, perché i problemi restano, e altri arriveranno e li tireranno fuori nuovamente.

    Molto meglio, quindi, rimboccarsi le maniche, piuttosto che spiattellare la solita minestra riscaldata delle lobby, sempre buona in occasioni come queste. Ma dopo anni di esperienza, siamo vaccinati ad attacchi di bassa lega di questo tipo.

    Anche se capisco che è il periodo, e che ti sei semplicemente uniformato alla massa acritica, che al minimo attacco alla fede costituita risponde con frasi preconfezionate come quella che hai riportato. Avresti potuto anche dire che siamo pagati dal PD, avrebbe avuto lo stesso effetto: fa parte del repertorio comune che si porta dietro uno stuolo di piccoli robot usciti dalla stessa catena di montaggio.

    Adesso se vuoi entrare nel merito dell’articolo, togliendoti il peso che hai sullo stomaco, possiamo tornare a discutere di questioni tecniche. Ma dopo un giorno e mezzo dalla pubblicazione del pezzo, se tutto quello che sai fare è cercare improbabili appigli pur di appagare il tuo ego violato, ti consiglio di cambiare aria e immergerti in un ambiente a te affine, dove le campane ripetono soltanto ciò che ami ascoltare. Ne guadagnerai certamente in salute…

  • # 58
    n0v0
     scrive: 

    ragazzi, grillo reclamizzava (o forse reclamizza tutt’ora) la bio wash ball… direi che non serve altro da aggiungere

  • # 59
    Andrea G.
     scrive: 

    Articolo pretestuoso ovviamente parte di una campagna stampa ordinata dall’editore come ne stanno uscendo altri su molte altre testate, evidentemente il M5S sta veramente cominciando a spaventare molti e questo è solo un bene.

    cheers!

  • # 60
    n0v0
     scrive: 

    è sorprendente l’idolatria di tantissima gente verso il movimento di grillo.. qualsiasi critica è bollata all’istante come tentativo di lesa maestà, complotto, falsità. L’integralismo è una barzelletta al confronto.
    Mi ricorda tantissimo la foga con cui i sostenitori delle scie chimiche rispondono a chi li contesta

  • # 61
    lured
     scrive: 

    risposta al post n.57

    Cara la mia anima pia, non inquietarti, io non lo sono. Registro e leggo fatti. I fatti sono esposti in modo lampante nel tuo articolo (tra l’altro piuttosto lungo e particolareggiato)nel quale ti ricordo che hai affermato:”…mettere nero su bianco le mie impressioni su alcune cose di carattere puramente tecnico che ho rilevato…”. Proseguendo poi non solo sugli aspetti tecnici come inizialmente hai dichiarato ma commentando palesemente e spesso nemmeno troppo sottilmente i contenuti politici del programma.
    Il resto è difficilmente commentabile. Certamente ho colpito nel segno e certamente ti sei sentito preso parte in causa.
    Per il resto, ti ricordo, in qualità di giornalista dovresti avere ben chiaro, spero, che ciò che scrivi è soggetto ad inevitabili commenti soprattutto quando risulta lampante, almeno a me, che ciò che hai scritto non voleva essere solo un articolo tecnico.
    Sbollisci l’animo e vivi sereno!

  • # 62
    Mede
     scrive: 

    Mah, anche io stavo leggendo il “programma” cioè una lista di idee da applicare senza alcun indizio su come farlo in maniera pratica e come dovrebbe migliorare la situazione. Magari il problema fosse la numerazione delle pagine :D
    La sola idea di dover ricomprare a telecom la dorsale, dopo che è stata costruita coi nostri finanziamenti, per poi vendere agli operatori a prezzi bassi perché ci rivendano il servizio che dobbiamo pagare di nuovo mi sembra davvero fuori di testa…

    ad ogni modo l’open source mi pare sia già regolato non saprei cosa potrebbero legiferare in merito. il massimo che possono fare è imporlo nel settore pubbico a scapito delle soluzioni commerciali, ma in coscienza sulla carta potrebbe essere una buona idea ma è difficile prevedere all’atto pratico se sia effettivamente un bene, un po’ come il 90§% del “programma”.

    Grillo non ci capisce assolutamente nulla di nulla basta sentirlo parlare ma questo potrebbe essere un problema marginale. Più grave è che chi dovrebbe essere dietro a mettere le idee invece alla fine sfrutti l’ “utile idiota/provocatore” come tacitamente funziona con molti altri partiti moderni. Purtroppo questo partito sarà l’ennesima scottatura di chi ancora una volta ingenuamente crede in un cambiamento che è solo una facciata.
    Se davvero si trattasse di un Wiki-partito che funziona sarebbe diverso. Così com’è a me pare si configuri come una Lega2 che propone magari buoni funzionari locali dietro a proclami contraddittori per il popolino che cadono dal vertice.

    scusate il discorso politico, è solo la mia analisi, probabilmente sarà sbagliata, non è che non ho speranza che il M5S diventi una luce nel buio, è che mi sembra più un atto di fede che altro al momento.

  • # 63
    ayyyoooo
     scrive: 

    A mio avviso il problema sorge nel momento in cui si vuole definire la “cosa” un movimento.
    Non esiste un movimento senza un leader, che, per l’appunto, è il motore dell’azione. Questo cozza con l’idea stessa di internet, che vuole essere “rete”, contenitore piuttosto che contenuto. Sto parlando da un punto di vista concettuale.
    Trovo questo sia l’equivoco di fondo del grillismo nel momento in cui paragona l’esistenza del movimento 5 stelle ad internet. Difficile che un movimento possa essere solo “rete” o contenitore. Deve essere anche contenuto, ed è proprio lì che la dicotomia tra ciò che si, forse, vorrebbe fosse il 5 stelle e quello che poi è risulta più evidente. E temo che più il movimento vada ad essere forza politica, e presentandosi alle elezioni è un po’ difficile continui a dire di non esserlo, più questa divaricazione farà danni.

  • # 64
    Mede
     scrive: 

    Grillo è in una posizione di schizzofrenia totale, secondo me è pura e semplice ingenuità. ho appena visto un video (nella rete) in cui si dichiara semplicemente come “garante” per vedere “chi entra e chi esce” come se una posizione del genere possa davvero essere di secondo piano, a me sembra che abbia delle conseguenze notevoli all’interno, soprattutto sulla possibilità effettiva che avrebbe di cacciare qualcuno, che non è un ruolo da nulla.

    Fa ovviamente tenerezza sentirlo dire che probabilmente sbaglierà e che vorrebbe essere aiutato dal basso piuttosto che essere preso a mazzate (lui e Casaleggio) per questo… secondo me però il suo stare dentro e fuori, con il sito che è suo, il movimento vorrebbe che non si dicesse che è suo ma in realtà è difficile sostenere che non sia il leader, è molto difficile da leggere e bisogna fare un’atto di fede non solo sulla sua buona fede (che non mi riesce difficile), ma soprattutto sulla sua capacità/competenza/lucidità, che mi pare molto più dubbia.

    tanto per parlare di cose tecniche hanno messo online i video di presentazione dei candidati alle “parlamentarie”, ho visto quella del lazio e sono rimasto basito dal vuoto.
    Il sito del M5s invece non è online al momento. e comunque non riesco a trovare le info che invece alcuni quotidiani online pubblicano, ancora non ho capito com’è organizzato

  • # 65
    Roberto
     scrive: 

    Scusa Cesare, torno ai primi commenti perchè leggo solo ora e visto che la tua premessa di un’analisi tecnica è sfociata in diverse considerazioni politiche, dico anche io la mia.

    Condivido con te buona parte delle critiche al movimento, ma non capisco davvero cosa ci sia di male a considerare internet un diritto per i cittadini, e non per i non-cittadini. Hai tu un concetto basilare di cittadinanza, di stato? Lo stato si occupa dei suoi cittadini, non dei cittadini di altri stati, mi pare talmente ovvio che mi stupisco di quante persone commettano l’errore di considerare la cittadinanza come qualcosa che possa essere regalato. Ciò nonostante, i non-cittadini hanno accesso a tutti i servizi, anche quelli che non hanno contribuito a creare o che non pagano per via dei redditi bassi e dei nuclei famigliari allagati, come le case popolari o l’assistenza sanitaria. Lascio perdere, per non prendermi del demagogo, il fatto che con la crisi ci sono pensionati che rovistano nella spazzatura dopo 40 anni di lavoro…

    L’ordine corretto è integrazione -> cittadinanza, non cittadinanza -> integrazione… ovvero se ti integri con i padroni di casa (che non significa rinunciare alle proprie origini, ma solo rispettare quelle di chi in Italia ci vive da secoli) e vuoi entrare a far parte della comunità avrai la cittadinanza, in caso contrario no.

    Infine ricordo che lo jus soli esiste solo nelle americhe (per tradizione terre d’immigrazione, ma prova ad entrare negli USA a partorire un figlio e poi ne riparliamo…) mentre in nel resto del mondo, e in particolare in europa, c’è solo lo jus sanguinis ad eccezione della germania che però prevede che almeno uno dei genitori abbia il permesso di soggiorno permanente da 3 anni e risieda in germania da 8, in pratica che possa chiedere egli stesso la cittadinanza.

    E il primo che salta fuori col razzista farà una bella figura di M visto che sono sposato con una extracomunitaria :D

  • # 66
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Non entro nel merito sull’immigrazione, perché sfocerei nella politica, e mi sembra se ne sia parlato già abbastanza finora.

    Il punto è che se non sono cittadino, ma vivo qui e pago regolarmente anche le tasse, dovrei poter usufruire degli stessi servizi dei cittadini.

    Consentire l’accesso gratuito a internet soltanto ai cittadini non sarebbe giusto a mio avviso, perché i soldi per pagare questo servizio (che ha un costo: internet gratis non esiste), e in generale di tutti i servizi di questo stato, escono fuori anche dalla tasse di chi cittadino non è.

    In pratica i non-cittadini si troverebbero a pagare un/i servizio/i per i cittadini senza poterne beneficiare.

    A mio avviso un’assurdità. Lecita quanto si vuole, per carità, perché siamo abituati a veder promulgate leggi di tutti i tipi, ma ai miei occhi rimane sempre un’assurdità.

    Spero di essere stato chiaro.

  • # 67
    Mede
     scrive: 

    mi sembra un discorso controverso, diciamo che ognuno può avere le sue idee su questo, ma tanto per fare un po’ di analisi si può incominciare col dire che credere che “internet” sia un diritto per tutti e che lo stato “ce lo debba regalare”, perché più o meno è questo il tono, non significa molto. Innanzitutto nel programma c’è scritto che lo stato deve ricomprare la dorsale a telecom e poi vendere a prezzi bassi agli OPERATORI. ora gli OPERATORI non lavorano gratis. Io vorrei ben capire dietro al proclama populista che cosa si intende per “internet” e cosa vogliano davvero fare, perché a me pare che Grillo non conosca la differenza tra un cavo e un sito internet.
    Se in un momento di intasamento della rete gli si dice di soffiare nel cavo per stapparlo probabilmente lo farebbe.

    detto questo a priori mi si deve convincere (dicendomi come) che spendere i SOLDI PUBBLICI per realizzare un disegno in cui a tutti viene fornito per legge un collegamento a internet sia in ultima analisi un investimento che farà risparmiare allo stato dei soldi o che accrescerà gli introiti dalle tasse per un indotto. e cioè che sia appunto un INVESTIMENTO e non una SPESA.

    riguardo all’immigrazione ognuno ha le sue opinioni, io sono italiano, non so fino a che generazione sicuro i miei nonni erano italiani e anche una generazione prima almeno, sinceramente il discorso “vivo qui da secoli” non si applica al mio modo di concepire l’umanità, un uomo può avere al massimo un secolo, io ne ho molti di meno e non mi considero migliore o più cittadino o con più diritti di uno che sta qui da 2-5-8 anni e si fa un mazzo così e paga le tasse. ma qui andiamo sulle opinioni, bisogna specificare che si intende per “integrazione”, pagare le tasse? parlare italiano? parlare con gli italiani? assorbire la cultura italiana? mangiare la pasta?

    su entrambi i problemi ci sarebbe da fare temi su temi

  • # 68
    Gendo Ikari
     scrive: 

    Tutto quanto riportato dall’articolo non solo e’ facilmente verificabile, e quindi inoppugnabile nei fatti, ma e’ anche assolutamente in linea con il profilo di Beppe Grillo e del movimento.
    Beppe Grillo nasce nella sua popolarita’ come tecnofobico. Famosissimi i suoi sketch comici contro i computer, contro le nuove tecnologie, etc… ( http://youtu.be/4jdHN4edCqA?t=1m40s )
    Poi si e’ riciclato dopo aver trovato Casaleggio. Non Stallman. Non Torvalds. Non Knut Yrvin. Non Wales. Casaleggio. L’intera comunita’ che Grillo si e’ costruito prima come comico e poi come politico e’ completamente estranea alla comunita’ di sviluppatori, informatici, hacker e nerds. Estranea e nemmeno in contatto.
    Il loro essere per il software libero e’ una vaga idea che si sono appiccicati, anche in buona fede, senza essere dentro alle meccaniche e all’anima di questo mondo.
    L’uso della piattaforma chiusa Meetup, la pubblicita’ al protocollo chiuso voip di Skype, l’uso continuo di tecnologie proprietarie per scrivere documenti, per il blog, etc… sono l’evidente segnale che la cultura open non e’ nel loro DNA. Non e’ mai stato cosi’. Non sono ne’ hacker ne’ programmatori, ne’ hanno nel loro entourage hacker o programmatori. Ne’ hanno collegamenti con questo mondo, con le startup, con le comunita’ di sviluppo e ricerca opensource e simili.
    Il Movimento 5 Stelle non rappresenta niente della tecnologia moderna informatica. Il Movimento 5 Stelle rappresenta la visione che l’italiano medio ha della tecnologia moderna informatica, di internet, del web. Lo stesso Beppe Grillo, con il suo blog, non usa nessuno dei paradigmi social&share del momento. Il confronto con paradigmi comunicativi moderni e’ impietoso.
    Dove sono gli hangout di Beppe Grillo? Dove sono i video su youtube, in streaming, delle riunioni del M5S, delle decisioni di Grillo. Dov’e’ la comunicazione bilaterale? Dov’e’ l’API REST per ottenere tutte le informazioni del movimento?
    Se un Notch fosse il leader del M5S avrebbe condiviso in streaming diretta su Twitch Tv la scrittura del non-statuto. Se Stallman fosse il leader del movimento tutto il software coinvolto nella piattaforma web sarebbe stato open, gpl, trasparente. La realta’ e’ diametralmente opposta a tutto cio’.
    Questo movimento incarna l’idea che l’italiano medio ha della tecnologia, di internet. Gli obiettivi del movimento in campo informatico sono in linea con quelli che l’italiano medio pensa siano le priorita’ informatiche. La comunicazione del movimento usa le tecnologie informatiche come l’italiano medio farebbe se dovesse allestire un sito.
    Perfino Google, che e’ un’azienda privata, ha un approccio piu’ democratico e simmetrico nella propria comunicazione del Movimento 5 Stelle. La Blizzard nello sviluppo dei suoi giochi ha coinvolto la community nel processo di sviluppo, piu’ di quanto Beppe Grillo ha coinvolto i cittadini nella costruzione del programma, dello statuto, della piattaforma. Due mondi completamente diversi. Completamente.
    Il Movimento 5 Stelle e’ italianissimo e provincialissimo, in un mondo che sempre piu’ parla una lingua diversa, in un modo diverso.

  • # 69
    cristian
     scrive: 

    L’articolo nasce in effetti come qualcosa di tecnico, per poi diventare politico lasciando intravedere le antipatie personali dell’autore su questo movimento, confermate infatti dai suoi commenti sopra esposti.
    Intendiamoci, le critiche, anche se politiche sono in gran parte esatte. Ma siccome a differenza dell’autore non ho nulla di politico contro il movimento, vedo queste stesse critiche molto valide anche per qualcosa di molto più concreto, come il decreto crescita 2.0
    Con la differenza che questo è passato oggi, seppur sappiamo tutti come e con quali conseguenze. In questo decreto si parla di banda ultralarga, di editoria digitale, e di startup senza precisare come ed in che modo possa essere valido tutto questo. Eppure l’argomento è ben più importante di un programma elettorale, ma guardacaso non ha trovato spazio su queste pagine.

  • # 70
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    I redattori non sono onniscienti né si interessano o possono interessarsi di tutto.

    Se te la senti di buttare giù un pezzo, in linea con la qualità del sito, puoi sempre esprimere le tue opinioni su quanto hai riportato. L’indirizzo lo trovi sotto la casella di scrittura del commento.

    Per il resto, e come già detto, non conosco nessuno che non abbia idee politiche, per cui è ovvio che abbia le mie.

    Ma rimangono i contenuti tecnici dell’articolo. Che piacciano o no…

  • # 71
    Mede
     scrive: 

    @ Gendo Ikari
    esatto, hai espresso in maniera precisa il concetto. Non c’è alcun rapporto con la tecnologia, ma solo con “Internét”… ed è tutto troppo approssimativo, non bastano le buone intenzioni purtroppo. Serve competenza e capacità e su tutti i piani non solo su quello mediatico.

  • # 72
    lured
     scrive: 

    Gendo Ikari

    concordo in parte sulla tua analisi. Ad esempio sugli aspetti “informatici” devi considerare che il M5S ha, rispetto le altre forze politiche un maggiore e migliore uso delle tecnologie. Non in senso assoluto. Questo è vero. ma se allarghiamo al panorama italiano allora sono super avanti altro che provinciali.

    Per il resto non si può limitare il movimento ad un aspetto strumentale. Quello che conta è che nel movimento c’e’ democrazia e si fa democrazia ma quello che più mi intriga è la possibilità (forse utopica?) di dare una bella scossa alla società civile italiana per renderla più partecipe e più reattiva. E’ in questi termini che osserverei il processo evolutivo del movimento nella società italiana. Vedremo come andrà a finire.

  • # 73
    Mede
     scrive: 

    in questo caso relativizzare non credo serva a molto. e comunque per partecipare serve che il sistema informatico funzioni e sia bene organizzato. Sulla democrazia lascerei cadere il discorso visto che è tutto da dimostrare che ci sia all’interno del gruppo, per il momento è l’emanazione di un singolo che ha un seguito di gente che crede in questa possibilità futura di democrazia liquida, non so mi viene in mente la rivoluzione Russa… A me sembra solo un patetico tentativo di sfruttare mediaticamente questa realtà senza però nessuna reale competenza. almeno gli altri non fanno finta di averla questa competenza…

    il giorno in cui qualcuno farà un partito di informatici razionalisti probabilmente avrà il mio voto :D fino ad ora vedo i vecchi metodi applicati malamente al web.

  • # 74
    Yari
     scrive: 

    Anche le votazioni online delle parlamentarie sul piano “tecnico” stanno dimostrando di avere qualche lacuna.

    http://www.yari.net/5s/archives/96

  • # 75
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Il fatto che sia tu a dirlo, da candidato e, soprattutto, informatico, lo trovo molto importante.

    Grazie per la tua preziosa testimonianza.

  • # 76
    bonni
     scrive: 

    Anche un bambino si accoregerebbe che il movimento 5 stelle è un movimento composto da mediocri e che rispetta e propone le paure/sentimenti/idee dei mediocri. Una mediocre conoscenza tecnica di internet e dei suoi mezzi non porta a grandi risultati, ed è sotto tutti gli occhi di tutti. Purtroppo il movimento sembra mal digerire le critiche dei “veri” tecnici, di chi da decenni opera nella rete, di chi l’ha vista nascere e ha contribuito alla sua nascita. Ho paura che anche in altri campi queste lacune siano gravi. chi non capisce quello che Cesare ha scritto nel post e vi vede un attacco politico, mi dispiace ma deve studiare di piu’ e meglio se vuole continuare ad essere chiamato un “tecnico”.

  • # 77
    Anonymous
     scrive: 

    infatti, studiamo e siamo umili

    http://www.sicilia5stelle.it/trattamento-economico/

    nessuno è perfetto

    sajonara :)

  • # 78
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Pura propaganda. Lo stato non risparmia dalla (falsa) “riduzione” dello stipendio, che viene regolarmente erogato, per poi essere destinato, da chi l’ha percepito, secondo le finalità decise dal partito o movimento. Come capita anche con altri eletti, che girano una parte dello stipendio al partito/movimento, che lo userà secondo le sue finalità.

    Inoltre agli eletti vengono versati contribuiti previdenziali per l’importo completo, che faranno comodo ai fini pensionistici.

    Riparliamone, pertanto, quando si potrà leggere nella busta paga: “netto: 2.500,00”.

    Ciò detto, ti faccio presente che l’articolo parlava di ben altro, per cui, se proprio ti senti in dovere di postare qualcosa che testimonia qualche novità, sei cortesemente invitato a farlo sulla scorta dei fatti ed argomenti trattati. Grazie. :)

  • # 79
    Anonymous
     scrive: 

    se avessi aperto la pagina, e poi avessi letto, saresti a conoscenza delle finalità decise dal partito o movimento:

    I Cittadini 5 Stelle all’Ars restituiranno fin da subito le somme restanti tramite bonifico all’Assemblea Regionale, con l’impegno di destinare le stesse ad un apposito capitolo di bilancio vincolato, in favore di un “fondo per il microcredito a sostegno delle microimprese, come definite al comma 3 art. 2 dell’allegato 1 del Regolamento (CE) n. 800/2008, della Regione Siciliana esistenti o di nuova costituzione da destinare ad interventi finanziari per l’avvio dell’attività o per ammodernamento del ciclo produttivo”. Qualora, non dovesse essere possibile quest’azione, sarà nostra premura consultarci con i cittadini attivi per valutare insieme il modo migliore per utilizzarle e gestirle. È nostra cura ed interesse che questi soldi vengano restituiti in un modo o nell’altro ai cittadini.

    ps: per i contributi pensionistici hai ragione tu, anche sul fatto che il netto non è 2500, ma che vuoi farci, sono riusciti a fare solo questo, sono solo 15, non riescono a farsi leggi adpersonam, pazienza, ma sono sicuro che tu avresti saputo fare di meglio, o no?

    sajonara :)

  • # 80
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Certamente. Io prima mi sarei informato, e avrei valutato se fosse stato possibile o meno ridurre lo stipendio “a monte”. Ovviamente prima di usarlo come slogan elettorale, perché non amo fare promesse che non so mantenere, com’è invece puntualmente capitato (e non solo in Sicilia).

    Secondo, già all’insediamento avrei presentato una proposta di legge affinché i rappresentanti regionali potessero liberamente (ma entro i massimi stabiliti) decidere l’esatto ammontare della loro retribuzione, per ottenere esattamente quanto descritto nel mio precedente commento.

    Ottenuto l’obiettivo, e solo allora, lo avrei sbandierato ai quattro venti. Com’è giusto che sia, quando si ottengono i risultati attesi. Non prima, con una campagna mediatica di puro stampo propagandistico, che ha soltanto lo scopo di coprire malamente quello che in realtà non si è riusciti a fare, illudendo falsamente la gente.

    E sì, quella pagina l’ho aperta (non capisco come fai a dire che non l’abbia fatto: hai per caso una sfera di cristallo?), ma ero già a conoscenza del contenuto, che è stato riportato da tempo dai vari giornali.
    Ribadisco, pertanto, esattamente quanto già scritto prima. e se pensi che abbia scritto delle falsità puoi sempre dimostrarmelo e correggermi.

    Ciò detto, mi auguro che ti atterrai finalmente ai contenuti dell’articolo nei tuoi prossimi interventi, se ancora dovessero esserci, invece di divagare su cose completamente diverse. Anche perché sono sicuro che ci sono tanti posti in internet dove puoi tranquillamente continuare con la tua campagna elettorale. Grazie. ;)

  • # 81
    Mede
     scrive: 

    quello che manca in generale è proprio la coerenza, questo termine per gli italiani non ha nessun significato.
    questa dello stipendio “finto” dimezzato è l’ennesima pesa in giro dell’italiano medio. Invece di rinunciarci e basta dicono di devolverlo a questo fondo di microcredito per “microimprese” (o microimprenditori? intendono forse il nano?) dopodiché io mi dovrei occupare di controllare se i soldi delle mie tasse sono finiti ad amici loro, e a quali imprese. ma soprattutto, ammesso che funzioni, è davvero vomitevole che in questo paese sia considerato del tutto normale che con i soldi miei si comprino dei voti. dal finanziamento illecito ai partiti siamo passati al finanziamento indebito dei rimasti. che paese di rincoglioniti.
    non temete i moVimentariani postSfascisti risolveranno tutto, portandoci fuori dall’euro e ricominciando con la lira, la svalutazione continua e tanti tanti debiti che non pagherà mai nessuno. O meglio prima o poi qualcuno farà il botto ma l’importante è che non sia mai la generazione in corso.

    Siamo un popolo di venduti, seguiamo solo chi ci compra. I movimentariani possono entrare in parlamento e hanno la scusa per essere espulsi alla prima intemperanza del capo per fare il salto della quaglia al doppio dello stipendio, e ci aspettano altri 20 anni della stessa solfa, al nano non pare vero.

  • # 82
    Eraclio
     scrive: 

    Da un punto di vista tecnico il tuo discorso non fa una grinza, il programma di M5S è ricco di contraddizioni. Questo fatto però, da un punto di vista strategico, non è necessariamente un male. Mi spiego, se il tuo obiettivo è quello di scrivere un programma coerente ed ordinato dal punto di vista tecnico, occorre lavorare su tutti i punti indicati. Ma se il tuo obiettivo è quello di prendere molti voti e disturbare PD da una parte e addirittura Berlusconi dall’altra, il programma deve necessariamente contenere elementi che spingano le persone a votare per il tuo programma. Uno dei tuoi avversari è capace di mandare a casa di milioni di persone, alcuni giorni prima delle elezioni, una lettera che promette il rimborso dell’imu. Tu, se vuoi guadagnare voti, devi essere capace di contrastare questa azione. In questo momento scendono in campo le scelte etiche ed i propri ideali; tutti elementi che, da un punto di vista strategico, disturbano il raggiungimento del tuo obiettivo. Ne esce che, in questo contesto, un programma per essere vincent, deve contenere elementi comunicativi adatti al pubblico a cui si rivolge (ciò viene chiamato, con intento dispregiativo “populismo”. I nomi poco interessano, ma interessa il risultato: funziona. Vorrei ricordare la prima campagna di Obama, portata avanti con toni da cambiamento epocale) Questo pubblico sono gli italiani, sono quelli che da 20 anni si contrappongono in blocchi contrapposti tra Berlusconi, il PD nelle sue varie forme, la lega, ovvero coloro che dovrebbero essere percepiti i diretti responsabili dello stato socioeconomico dell’Italia, in quanto classe politica. Ritorniamo all’obiettivo: prendere tanti voti. Se vuoi raggiungere il risultato, analizzi gli avversari ed il contesto (mediatico) in cui si svolge la sfida, ti esce il programma di Grillo o quello di Berlusconi, con tanto di lettera IMU. Il PD gode di un blocco storico che soffre dello stesso problema (non che sia un difetto, ma aiuta a non vincere le elezioni): un forte idealismo e senso etico, che sarebbe auspicabile se dall’altra parte non promettessero i condoni. Per farla breve, se vuoi raccogliere voti, oggi, in Italia, il tuo programma deve essere così. I tuoi appunti tecnici sono sacrosanti, ma applicati andrebbero in senso contrario al voluto: raccoglierebbero forse il tuo voto, utile per una strenua opposizione da qualche sparuto seggio. Ecco perché ritengo le tue analisi giuste. Ma non si chieda ad un movimento o partito che sia, oggi in Italia, di prendere voti con un programma coerente. Leggi il programma di Ingroia, impeccabile da un punto di vista formale, e vedi quanti voti ha preso.

  • # 83
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Impeccabile fino a un certo punto. L’ho letto e, ad esempio, su nucleare e vivisezione (che invece si dovrebbe chiamare Sperimentazione Animale; santa ignoranza) non so se ridere o piangere per le balle sparate.

    Comunque devo darti ragione: la coerenza non vale nulla se t’interessa prendere voti. Ti servono slogan da vendere al popolo ignorante, e più le spari più hai possibilità di far presa e di avanzare. Lo dimostrano le balle di Berlusconi su IMU e condono, come pure quella astronomica di Grillo sul reddito di cittadinanza.

    La politica non fa per chi ricerca razionalità e coerenza. Amen…

  • # 84
    Warren
     scrive: 

    Siete una èlite tecnologica, ma complimenti! Io invece faccio parte della “massa di bovini” che non sa nulla di tecnologia.
    Avete dimostrato tutti una grande sensibilità verso le gente normale, che molto probabilmente ha cose più importanti da fare (tipo, mantenere una famiglia quando si è precari) che discutere di tecnologia, chiamandola “massa di bovini”, “popolo ignorante”, “atecnologici”.
    Homo homini lupus, diceva Hobbes,e aveva ragione. Complimenti vivissimi all’autore di questo articolo e tutti coloro che lo sostengono.

  • # 85
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    L’autore dell’articolo è parimenti ignorante in tanti altri rami della scienza / conoscenza, poiché non è dotato di onniscienza.

    E, al pari degli altri, ha anche una famiglia a cui pensare, oltre al fatto che è senza lavoro da più di un anno.

    Ciò non gli impedisce di valutare razionalmente i fatti emersi, ed esporli liberamente. Con buona pace di chi non riesce a vedere oltre il proprio orticello…

  • # 86
    Warren
     scrive: 

    Nel frattempo, il movimento ha già rinunciato a 100 milioni di euro di rimborsi elettorali. E voi siete qui a discutere di tecnicismi. E mio padre è senza lavoro e probabilmente non riuscirà a mandarmi all’università per colpa di persone che come voi (io non votavo ancora) negli anni passati hanno fatto scelte di voto discutibili.

  • # 87
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Le mie scelte di voto sono state tutt’altro che discutibili. Ritengo di aver votato generalmente il meno peggio (a parte il mio primo voto, da assoluto inesperto, che andò a Salvo Lima; fu la mia prima e unica stupidaggine, commessa causa profonda ignoranza in materia di politica).
    Se ci fossero state alternative migliori le avrei valutate.
    Tuo padre, ad esempio, cos’ha votato, visto che prima non c’era il movimento 5 stelle? I vecchi partiti che avete messo alla berlina? Quindi prenditela pure con lui per la sua e la tua situazione.

    Riguardo al fatto che il movimento abbia rinunciato a quei rimborsi elettorali, non vedo cosa c’entri con tutto il resto di cui è stato discusso in questo pezzo.
    Purtroppo gente come te ha il brutto vizio di voler coprire le critiche, legittime, al movimento, parlando di tutt’altro. Dovreste imparare, invece, ad accettarle, e a lavorare affinché questi fatti non accadono più. Altrimenti non siete diversi dei “vecchi”.

  • # 88
    Warren
     scrive: 

    “Chi non riesce a vedere altre il proprio orticello” sarei io. Mi insulti in modo meno celato, la prego. Sincerità prima di tutto.

    L’autore può sempre mandare una lettera a Grillo e offrirsi come curatore della parte tecnologica, invece di criticare, giusto? Tant’è che è rimasto senza lavoro un anno fa! Se è vero che condivide la rabbia di tutti, in virtù delle proprie conoscenze, avrebbe potuto attivarsi D’altronde, lo spirito che ama il movimento è proprio l’aiuto reciproco.
    E’ senza lavoro da più di un anno? Si vede che ha una radicale ideologia a sinistra o a destra, oppure può vivere benissimo senza lavorare. E’ per questo che non si è interessato dall’inizio al progetto del movimento. La mia famiglia invece non riesce a vivere senza lavoro.

  • # 89
    Warren
     scrive: 

    “Riguardo al fatto che il movimento abbia rinunciato a quei rimborsi elettorali, non vedo cosa c’entri con tutto il resto di cui è stato discusso in questo pezzo.”
    Con questo pezzo non c’entra assolutamente nulla, con la mia vita e con il mio futuro e quello di molte famiglie… forse.

    Lascio decidere a lei se è più importante il suo articolo.

  • # 90
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Nessuno insulto: è una constatazione. Esattamente com’è stata la tua col tuo primo commento di oggi. O lo devo prendere come insulto pure quello?

    Non ho alcun interesse a mettermi a disposizione di un movimento gestito da un neo-duce, grazie. Uno vale uno, solo sulla carta, e idem per la democrazia diretta. Avete bisogno di un profondo rinnovamento al vostro interno.

    Riguardo al fatto che non lavoro, non è certo per piacere personale. Infatti il conto in banca è da un pezzo che cala vistosamente, mangiandosi risparmi e liquidazione, e non è certo un trend che può continuare all’infinito, per cui spero di trovare quanto prima un’occupazione. E scusa se chiedo troppo, visto anche il periodo di crisi. Ma se hai delle proposte, sono ben lieto di valutarle, così finalmente invertirò la tendenza del conto.

    Infine, per rispondere al tuo ultimo commento, ribadisco: non vedo perché dovrei mettermi un bavaglio ed evitare di parlare di questioni come quelle qui riportate. Se non riesci ad accettare le critiche, non sei diverso dai vecchi politicanti. “Il nuovo che avanza”. Come no…

  • # 91
    Warren
     scrive: 

    Un neo-duce? Ma è la critica che gli fanno i berlusconiani. E poi la democrazia diretta non è più cosa buona?
    Non ho voglia sinceramente di discutere.
    Va bene, lei rimarrà sulla sua posizione e non capirà le mie priorità, io invece non capirò mai le sue. Molto probabilmente non capisco nulla di politica e ho fatto la scelta sbagliata.
    Si vedrà, non possiamo certo fare previsioni esattissime.
    Buona vita e le auguro di trovare un lavoro. .

  • # 92
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    E’ una critica che si fa guardando come si comporta il pifferaio di Genova. Vedi anche i recenti avvenimenti, dove decide tutto lui: se si fanno alleanze o no, e persino quando lancia possibili presidenti della repubblica. E così via andando indietro ad analizzare tutti i suoi atti “democratici”.

    La democrazia diretta è soffocata da uno che sulla carta viene presentato come “soltanto il portavoce”, ma che nei fatti è quello che comanda baracca e burattini, e in maniera dispotica. O con lui o fuori (dai c……..; riempire a piacere).

    Tant’è che un’attivista appena eletta s’è decisa a raccogliere delle firme per chiedere di fare l’accordo con Bersani, raccogliendo peraltro le istanze di numerosi grillini che sono favorevoli in tal senso.

    In tutto ciò manca la democrazia diretta, come già detto. Tutte le decisioni sarebbero dovute esser prese tramite meet-up et similia. Ma di ciò non c’è traccia. Ci sono i diktat del grande capo, a cui fanno da contraltare i timidi tentativi di alcuni attivisti di portare alla luce ciò che molti chiedono. Almeno finché non arriverà nuovamente l’epurazione dei non allineati.

    Questi sono fatti che emergono senza bisogno di tirare in ballo presunti berlusconismi. I fatti sono tali, a prescindere da chi ne parli.

    Comunque, sì, abbiamo una visione completamente diversa. Credo sia chiaro che continuare a discutere non porterebbe a nulla.

    Grazie per l’augurio, che ricambio, visto che siamo sulla stessa barca…

  • # 93
    Mede
     scrive: 

    mah, sarò elitario, ma proprio non capisco come questo reverendo miliardario, pregiudicato e con innumerevoli processi a carico cui mi piacerebbe fosse fatta un po’ di luce, sia passato per un democratico, è inelegibile ma comanda il partito da solo, se davvero l’obiettivo era fare entrare il movimento e persone nuove in parlamento l’obiettivo è riuscito, adesso visto che il “movimento viene dal basso” e c’è la democrazia liquida perché non si toglie di torno?

    uno vale uno, ma ha me pare che l’unico che vale uno è lui, oggi come oggi non rispetta nemmeno le elezioni, il 50% degli italiani non l’ha votato ma a lui non importa, non esiste nessun dialogo con nessuno esistono solo i comizi dove ti vomita addosso i suoi slogan. ma se nemmeno un partito solido e democratico è riuscito a creare come ci si aspetta che governi un paese alla deriva? possibile che uno non ha nemmeno un dubbio?
    Poi lui stesso, era un elettore di Berlusconi, adesso redento.

    il problema non è lui, è il fatto che al movimento non importa di questa situazione, magari credono di potersene sbarazzare, ma non mi pare proprio che sia così. com’è possibile che sia impresentabile (negli stessi standard del movimento) ma allo stesso tempo è lui a comandare.
    così anche la mafia può farsi eleggere basta mettere 10 prestanome in busta paga (fino a che non sono eletti poi pagano i contribuenti) e poi comandarli a bacchetta…
    ma che modo è? dico, non è quantomeno poco serio? E poi ci lamentiamo che dicono che sono dei buffoni. ma chi guarda questo siparietto da un paese normale che deve pensare?

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