di  -  mercoledì 26 Gennaio 2011

Dopo un’introduzione sull’argomento “Amiga” PowerPC e aver parlato del futuro modello di punta, l’AmigaOne X1000, come avevo anticipato mi occuperò dell’ultimo arrivato della famiglia Sam di ACube, la scheda madre 460ex che si affianca alle precedenti 440ep e 440ep-Flex.

L’idea rimane la stessa, cioè sfruttare ciò che offre il mercato embedded per la realizzazione dei prodotti, con la differenza, rispetto all’X1000, che la vocazione è prettamente industriale, come testimonia la presenza di un FPGA (a cui è collegato un connettore che mette a disposizione diversi pin di I/O) e come recita una frase nel sito (“Available now for the industrial market, and soon for the AmigaOS market“).

In ogni caso parliamo di un SoC che in un solo package racchiude la CPU, il controllore della memoria, e diverse periferiche, in ottica di risparmio sui costi (un chip costa generalmente meno della “somma” dei componenti, comportando anche costi ridotti di progettazione e realizzazione della scheda madre, che risulta più semplice).

Quello adottato da ACube per la 460ex è, senza troppa fantasia, il 460ex di Applied Micro (APM d’ora in poi), già fornitrice del 440ep per le precedenti Sam. Il nome non deve trarre in inganno, perché non si tratta di un derivato del PowerPC 460, ma dello stesso 440 a cui APM ha poi apportato alcune migliorie.

Il PowerPC 440, presentato nel 1999, fa parte della famiglia 400 che IBM ha lanciato 16 anni fa nel mercato delle soluzioni embedded per gli usi più disparati, fra cui ovviamente i SoC di cui fa parte questo processore. A livello architetturale non ci sono PowerPC desktop paragonabili, ma presenta alcune affinità coi PowerPC della serie 600 (in particolare col 603e) e altre coi loro successori (la ben più nota e fortunata famiglia G3, com’è stata poi chiamata la serie 700 da Apple e Motorola/FreeScale), come d’altra parte ci si aspetterebbe trattandosi di un progetto di quel periodo.

Dal diagramma a blocchi è possibile prendere visione della semplicità del progetto e di alcuni limiti che saltano all’occhio dalla sua analisi:

Similmente al 603e, a ogni ciclo di clock il 440 preleva due istruzioni dal flusso di quelle da eseguire (ovviamente a meno di salti eventualmente intercorsi, che richiedono lo svuotamento e il ricaricamento della pipeline), passandole all’instruction unit. Qui vengono pre-decodificate, e fino a un massimo di due inserite in una coda di 4 istruzioni da eseguire. Successivamente fino a due istruzioni vengono passate alle unità di esecuzione a disposizione.

Dallo schema si nota che a ogni ciclo di clock una delle due istruzioni può essere eseguita soltanto dall’unità intera “complessa”, in grado cioè di svolgere tutte le operazioni aritmetiche (quindi incluse moltiplicazioni, divisioni, manipolazione del registro dei flag, ecc.). L’altra istruzione può essere smistata all’unità di load/store, oppure all’unità intera “semplice” che può eseguire soltanto alcune operazioni (le più semplici, appunto: somme, sottrazioni, and, or, ecc.).

Il 603e, invece, non ha questa rigida limitazione, perché può smistare le due istruzioni (al massimo) in una qualunque delle sue cinque unità di esecuzione (intera, che corrisponde grosso modo a quella complessa del 440; “di sistema”, che si occupa dei flag e alcune operazioni semplici sugli interi; load/store; FPU; di salto). Quindi si tratta di un meccanismo più flessibile, che permette di sfruttare al meglio le unità di esecuzione disponibili in un preciso momento.

E’ bene rimarcare che il 440 non è dotato di una FPU, ma può essere aggiunta esternamente al core(come nel caso dei modelli commercializzati da APM) tramite quella che nello schema è definita come APU (Auxiliary Processor Unit), e in questo caso un’istruzione a lei dedicata prende il posto di una delle due istruzioni da eseguire, quella riservata all’unità complessa. Lo stesso avviene per le 24 istruzioni “DSP” che sono state aggiunte a questo microprocessore, che vengono eseguite dalla medesima unità.

Riguardo ai salti, questa CPU è dotata di un’unità di predizione dinamica che agisce allo stesso livello della decodifica delle istruzioni in modo da intercettare il prima possibile alcuni tipi di salti, e in questo differisce dalla linea 600, dove si preferisce che l’istruzione segua il normale processo di decodifica, e una volta inserita nella coda delle istruzioni da eseguire vengono effettuati poi i controlli sul suo tipo e le predizioni. Il questo modo il 440 risparmia un prezioso ciclo di clock. Purtroppo non ho trovato i dati relativi alla dimensione della branch history table per effettuare un confronto con gli altri processori, ma suppongo che debbano esserci non meno di 512 entry (valore comune all’epoca).

Da questo punto di vista risulta simile il G3, che integra l’unità di branch in quella di fetch delle istruzioni, come si può vedere dal diagramma a blocchi:

Le similitudini, però, finiscono qui, perché il G3 segue la linea tracciata dal 603 (il 603e, di cui ho parlato finora, ne rappresenta una “riduzione” e riadattamento per il mercato embedded, con prestazioni inferiori), migliorandone alcuni aspetti (di cui accennerò soltanto ad alcuni).

In particolare e come il 603, il G3 è in grado di prelevare ben 4 istruzioni, da cui estrarne poi al più due da decodificare e spedire alla coda per eseguirle successivamente. Può sembrare un cambiamento di poco conto, perché alla fine le istruzioni inviate alla coda sono, come per il 603e e il 440, al massimo due, ma ciò consente di elevare l’ILP perché nelle altre due istruzioni prese dalla cache ne possono essere presenti alcune eseguibili.

Le unità di esecuzione sono, quindi, diventate ben 6, per riuscire a servire in maniera più efficiente le “variegate” istruzioni che arrivano. Due intere, di cui una più complessa e in grado di eseguire anche moltiplicazioni e divisioni; una di “sistema”; una di load/store; una di salto; e infine una per l’FPU (che tra l’altro è collegata direttamente con l’unità di load/store). Nulla a che vedere col 440, quindi, che può eseguire anch’esso due istruzioni per ciclo di clock, ma coi pesanti vincoli già discussi.

E’ interessante la configurazione delle cache L1, di 32KB per codice e altrettanti per i dati sia nel G3 che nei modelli 440ep/460ex di APM, dove questi ultimi sono avvantaggiati dall’avere un’associatività a 64 vie anziché a 8, che consente di ridurre il rischio di “miss” (per maggiori informazioni sul significato consiglio di leggere l’ottimo articolo di Yossarian).

Per quanto riguarda la cache L2, invece, il 440ep non ne possedeva alcuna, mentre nei primi G3 era disponibile (ma esternamente al core della CPU, limitandone le prestazioni). Il nuovo 460ex, invece, ne aggiunge una da 256KB interna (con banda massima teorica pari a 3,2GB/s, e la possibilità di utilizzarla come SRAM), come i G3 più moderni (ad esempio il 750CXe o il successivo 750GX utilizzati in alcune schede AmigaOne, che introducono altri vantaggi), contribuendo sicuramente a migliorarne le prestazioni rispetto al modello precedente. In ogni caso e all’atto pratico la cache L2 mostra prestazioni inferiori a tutti gli altri PowerPC.

Un’altra innovazione è rappresentata dall’interfaccia con le memorie, che adesso supporta sia le DDR che le DDR2, ma con una frequenza massima di 400Mhz e per un banda teorica di 3,2GB/s. Il precedente 440ep supportava soltanto le DDR (200 e 266), con una frequenza massima di 133Mhz e banda teorica di 1,1GB/s.

Il vantaggio è notevole, ma in particolare se vengono impiegate delle memorie DDR, in quanto offrono una ridotta latenza rispetto alle DDR2, e soprattutto permettono di accedere a singole locazioni di memorie, mentre per queste ultime una volta iniziato il burst per l’accesso alla memoria, lo devono completare, con evidente perdita di efficienza (se servono meno locazioni).

Le DDR2 hanno senso se è possibile sfruttare ciò per cui sono nate: frequenze più elevate, e di conseguenza maggior banda verso la memoria. Un altro vantaggio è costituito dal loro minor consumo, caratteristica che può essere utile e/o desiderabile, ma che non ha nulla a che vedere con le prestazioni.

La Sam 460ex permette di montare soltanto memorie DDR2, fino a 533Mhz di clock, tramite uno slot SO-DIMM. Questo significa che, nonostante la banda teorica possa arrivare fino a 4,2GB/s, se ne potrà sfruttare al massimo 3,2GB/s (per il summenzionato limite interno della 460ex).

Un altro svantaggio è costituito dal fatto che in questa configurazione la frequenza base utilizzata è pari a 133Mhz, per cui il sistema utilizza cicli di clock da 7,5ns per l’accesso alla memoria. Per confronto, rimanendo sempre in piedi il limite dei 3,2GB/s, se se ne fosse utilizzata una da 800Mhz, i cicli di clock sarebbero stati da 5ns, migliorando le prestazioni almeno da questo punto di vista.

Secondo alcuni primi test effettuati con un noto benchmark sintetico, RageMem (la versione usata è la 0.37), la 460ex con clock di 1,166Ghz presenta valori leggermente inferiori in lettura confrontata alla 440ep-flex a 800Mhz (285MB/s contro 299MB/s), ma decisamente superiori in scrittura (462MB/s contro 165MB/s). Quindi supera alcune macchine basate sui G3 (che presentano valori simili alla 440ep-Flex), assestandosi su livelli un po’ superiori alle macchine Pegasos II, ma in ogni caso inferiori a MacMini et similia.

Tirando le somme sulla CPU, è evidente come a livello prestazionale non sarà certo un gioiello, poiché si posiziona grosso modo fra un “G2” (il 603e di cui prima) e un G3, con quest’ultimo che a parità di frequenza risulterà mediamente superiore, ma che potrà tranquillamente dire la sua anche lavorando a frequenze più basse della 460ex.

Un primo esempio è rappresentato da alcuni test basati sul famoso Blender, dove un AmigaOne SE a 733Mhz riesce ad avere tempi (12:56:03) di poco superiori (12:42:57) alla 460ex a 1Ghz, riuscendo persino a superare un AmigaOne dotato di G4+ a 800Mhz (13:19:62).

Questo non deve sorprendere, perché stiamo parlando di architetture diverse, e quindi non deve meravigliare nemmeno il fatto che un G3 con un clock più basso superiori il suo successore che viaggia addirittura a frequenze più elevate. I G3 sono stati degli ottimi processori, e con la loro pipeline costituita da soli 4 stadi possono risultare più efficienti (anche se limitati nello scalare in frequenza), mentre G4+ e 440/460 fanno uso di 7 stadi poiché sono stati progettati per raggiungere frequenze più elevate, e potrebbe benissimo essere questo ad avere influito nei risultati.

In ogni caso c’è da dire che i G4 sono dotati dell’unità SIMD Altivec, per cui, se sfruttata (penso che il test di Blender non ne abbia fatto uso), sono in grado di fornire un notevole boost a cui né i G3 né tanto meno i 440/460 possono ambire. Il problema rimane sempre lo stesso, però: bisogna utilizzarla, e ciò non è sempre vero. Basti pensare anche alle 24 istruzioni DSP di cui parlavo prima e di cui sono dotati i 440.

A mio avviso il più grande valore aggiunto della 440ex rispetto alle precedenti Sam è rappresentato dal supporto all’interfaccia PCI-Express (4x), tramite la quale sarà possibile utilizzare schede video più recenti (prima era possibile impiegarne soltanto di PCI). Questo non tanto per la banda a disposizione (ma col PCI c’è un abisso; in meglio, ovviamente), come vedremo nell’articolo di chiusura del tema Amiga PowerPC, quanto per l’impiego di GPU più moderne.

Da questo punto di vista le Sam sono rimaste il fanalino di coda delle schede o modelli Amiga PowerPC, ma finalmente possono dire la loro, anche se il collo di bottiglia a questo punto si sposta per lo più sulla CPU che, sebbene sia un deciso passo in avanti rispetto al passato, non potrà garantire la potenza di calcolo necessaria per sfruttare gli autentici mostri che ormai da tempo il mercato mette a disposizione.

Questo per chi volesse impiegare la nuova Sam per giocare. Tolto il lato ludico, le prestazioni per l’utilizzo di AmigaOS4 dovrebbero essere di tutto rispetto, grazie anche all’annuncio della disponibilità di appositi driver, anche se limitati ad alcuni modelli di schede Radeon (per cui gli acquisti vanno fatti in maniera mirata, ma questo consiglio vale sempre per qualunque cosa).

In alternativa e per chi non fosse interessato all’acquisto di una scheda video, la scheda madre integra un chip Silicon Motion SM502 che mette a disposizione un sottosistema video 2D che arriva fino a 1280×1024 di risoluzione massima e 24 bit di profondità, dotato di buone caratteristiche di accelerazione hardware e che si occupa anche dell’audio 5.1. Il 3D non è assolutamente supportato, come pure non è presente alcun altro tipo di accelerazione (ad esempio per i video), ma non è questo lo scopo per cui è nato questo dispositivo.

Questo chip è in grado di utilizzare memoria appositamente dedicata, oppure sfruttarne una parte di quella di sistema. Dalla descrizione della Sam 460ex dovrebbe essere quest’ultimo il caso, in quanto si parla di “massimo 64MB di memoria” (altrimenti il valore sarebbe ben specificato). Le prestazioni non saranno quindi elevate, ma per una soluzione molto economica può andare benissimo anche così.

Grave risulta, invece, la presenza di un solo connettore SATA II, che consente di collegare un solo dispositivo (un disco rigido o lettore ottico), il quale rappresenta un passo indietro facendo un paragone con le altre Sam, che ne mettevano a disposizione ben 4. Peggio ancora, sfruttando l’unico slot PCI-Express 1x il SATA non funziona, in quanto l’utilizzo dei due è mutuamente esclusivo.

Poiché non è affatto raro il caso di più dispositivi di archiviazione di massa da collegare, le soluzioni sono soltanto due: acquistare una scheda PCI-Express con più SATA, oppure impiegare le porte USB2 allo scopo. Entrambe presentano problemi,; nel primo caso servirà un apposito driver, mentre nel secondo si attende un nuovo stack per gestire l’USB 2.0, appunto.

L’ultima nota riguarda la memoria. Finalmente con le Sam è possibile arrivare ai famigerati 2GB (con le altre il limite era di 512MB o 1GB) di memoria massima supportata da AmigaOS4, sfruttando il singolo slot SO-DIMM. Purtroppo l’uso di questo tipo di memoria rende decisamente più caro l’acquisto, confrontato con un normale modulo DIMM, sebbene offra vantaggi in termini di consumo e risparmio energetico.

In conclusione, non v’è dubbio che questa nuova scheda madre presenti vantaggi, pure notevoli, rispetto alle schede di vecchia generazione, anche se a fronte di qualche pecca (in particolare con l’impiego delle SO-DIMM l’avrei vista meglio per un portatile, che per una postazione desktop), e l’inutilità di un FPGA di cui un utente comune difficilmente si avvarrà.

Il costo di quasi 900€ è in assoluto molto elevato, se consideriamo che a scheda madre e CPU integrata va aggiunta altra roba per formare un computer completo, ma giustificabile se l’obiettivo è quello di far girare AmigaOS 4 con una scheda video più moderna.

Ricordo che parliamo di un settore di nicchia molto particolare e, soprattutto, hobbistico, dove il piacere di utilizzare qualcosa di diverso rispetto al solito può valere una spesa del genere (ovviamente per chi può permetterselo). D’altra parte se si arriva a spendere anche 700€ soltanto per un telefonino, penso che ci sia ben poco da scandalizzarsi davanti a un prodotto che dovrebbe avere un ciclo di vita decisamente più lungo e un impiego, diciamo, “più nobile”…

UPDATE: preciso che assieme alla Sam 460ex viene fornita una copia di AmigaOS 4.

66 Commenti »

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  • # 1
    RunAway
     scrive: 

    @Cesare Di Mauro:
    Credi sia possibile che Hyperion possa realizzare un port di Amiga OS 4.x per i Mac PPC?
    Visto che ci sono molte similitudini col G3 per esempio, potrebbero cominciare proprio con gli iMac.

    Ho visto in azione Amiga OS 4.1 proprio su una Sam in occasione di un Pianeta Amiga di qualche anno fa, e sono rimasto sbalordito dalla reattività del sistema e anche dalla modernità graifca (mi aspettavo una cosa peggiore).
    Per questo la mia domanda, secondo me se si slegassero un po dalla nicchia, potrebbe avere un discreto successo ridando vita ai Mac ormai “dimenticati” da Apple.
    IMHO poi un port su ARM o X86 sarebbe auspicabile.
    Tuttavia non ho idea di quanto siano complicati i rapporti legali/contrattuali fra Hyperion e cià che rimane di Amiga.

  • # 2
    TheKaneB
     scrive: 

    @RunAway: ci sono stati dei tentativi di porting di AmigaOS 4 su MacMini G4, ma il progetto (chiamato Moana) è morto per tutta una serie di motivi legali, a seguito del presunto furto di un portatile contenente il suddetto “bootloader Moana” e conseguente diffusione in rete dello stesso. Non ricordo bene i dettagli, ma sui forum dedicati ad Amiga puoi tranquillamente ricostruire la vicenda leggendo i post relativi.

    @Cesare: il 440 è proprio una bomba D-: ma scoppia anche?

  • # 3
    [D]
     scrive: 

    Avevo già capito che le sam non erano paragonabili per prestazioni ad un G4 (attualmente il massimo in campo amiga ng, sic…) ma che venissero addirittura calpestate da un G3 di frequenza nettamente inferiore non me l’aspettavo proprio. Lo stilicidio determinato dalla scelta della ram, la sata mutualmente esclusiva, il chip video praticamente inutile (neanche una vaga accelerazione mpeg 2 ? ma se ci riescono le ati rage da 2 euro su ebay…) ed ovviamente le ciliegine lasciate in sospeso da quel bidone di OS4 che qualcuno si ostina a chiamare “sistema operativo” chiudono un quadro veramente penoso.

    900 euro per sta roba ? Proprio senza vergogna…

    Sta roba qui deve tornare in fabbrica e fare il piacere di non uscirne più.

    Se amiga dev’essere rappresentata da simili candidati fa prima a morire e lasciare ai posteri il ricordo mitico di quello che è stata.

  • # 4
    paolo besser
     scrive: 

    Con tutto il bene che voglio ad ACube, alla piattaforma Amiga, a chi fa qualcosa per mantenerla in vita… mi sembrano scelte tecniche davvero indifendibili, proposte a un prezzo ridicolmente elevato. Invece di andare avanti si va indietro e ad aumentare sono solo i costi da sostenere per chi vuole adottare la piattaforma. Non sarà il mio prossimo computer, questo è sicuro.

  • # 5
    ^___^
     scrive: 

    certo che per chiunque sia estraneo a questo cosidetto settore di nicchia è molto difficile capire perchè spendere considerevoli cifre per tali computer desktop arretrati ma non vintage, il tutto per un sistema operativo fondamentalmente inutile e senza software di rilievo, dove resta solo il nome di amiga con qualche linea di codice tratte da un sistema operativo vetusto e uscito dall’orbita della competitività da più di dieci anni…

    fate voi

  • # 6
    [D]
     scrive: 

    Mi ricordo che ai tempi del AmigaOne G4-XE tra l’euforia generale, c’era già chi faceva notare la discreta età del progetto, ma tutto sommato si manteneva un certo ottimismo in quanto il divario di età non era eccessivamente marcato e comunque si pensava, si supponeva che quella sarebbe stato solo l’inizio, una base per cominciare.

    (eravamo intorno al 2002 ed anche se su piattaforma pc, athlon xp e pentium 4 spopolavano, c’era ancora molta gente che tirava avanti con pentium III e Duron)

    Invece, sono passati quasi 10 anni da allora e quella scheda che avrebbe dovuto essere una “base per cominciare” s’è trasformata nel MODELLO DI PUNTA di tutta la linea AmigaOne(+Sam) e resterà tale ancora a lungo se X1000 finirà per essere un vaporware.

    Amiga NG è caratterizzata dal passo del gambero. Mentre gli altri vanno avanti, qua si monta la scatola del cambio al contrario e si fa ingranare la quinta alla retromarcia.

    Dopo un primissimo momento corretto (s’è passati dalle schede acceleratrici per classic alle teron CX e poi PX – questa è il G4XE-) è stato tutto un ritorno alle origini (in senso negativo però) prima con le micro-A1-C e adesso con le Sam.

    Hyperion poi è una software house talmente grossa (2 programmatori due) che dovrebbe impegnarsi su un solo sistema alla volta, invece è lì che fa incetta di sistemi da supportare e non riesce neanche a lanciare per tempo la versione personalizzata del sistema per ogni scheda al momento del lancio di quest’ultima. L’ultima arrivata in termini di sistemi “supportati” niente meno che os4 per amiga 1200 espanso capace di ridurre il tutto da sistema hobbystico a puro esercizio di stile.

    Che pena… Se mai amiga avrà una speranza, questa passerà per morphos quando si deciderà a mollare i ppc per gli x86 (che si basino pure sui mac intel se lo preferiscono, tanto ci sono milioni di hackintosh che sanno come arrangiarsi)

  • # 7
    [D]
     scrive: 

    “certo che per chiunque sia estraneo a questo cosidetto settore di nicchia è molto difficile capire perchè spendere considerevoli cifre per tali computer desktop arretrati ma non vintage,”

    Con la crisi che abbiamo in questo momento, ti assicuro che il tarlo del dubbio sta cominciando a farsi strada anche tra gli appartenenti alla nicchia.

    Sai l’entusiasmo ti piglia un paio di volte, magari credi veramente di contribuire in qualche modo, sacrificandoti, credendo che le cose possono cambiare in futuro se ci si impegna con il cuore ed il portafogli, ma quando ti accorgi che in alto non ci sono assolutamente progetti di crescita ed è tutto un vivere alla giornata cominci a domandarti che senso ha.
    Di certo se i pochi che ci hanno ancora creduto decidono di tirarsi fuori è veramente finita per altrove, altra gente, non se ne trova.

  • # 8
    Giacomo
     scrive: 

    questa serie di articoli sui “nuovi” Amiga mi hanno messo una gran tristezza e depressione addosso… -__-

  • # 9
    Giacomo
     scrive: 

    questa serie di articoli sui “nuovi” Amiga mi ha messo addosso tristezza e depressione nel vedere cosa è diventato quel glorioso marchio.. -__-

  • # 10
    Z80Fan
     scrive: 

    La soluzione migliore penso sia sempre passare agli ARM. Peccato che i diritti siano stati comprati da gente che con l’Amiga non ha niente a che fare. Una bella scheda ARM, ti prendi i driver già belli pronti da Linux e hai il sistema pronto con poco lavoro… Ostinarsi con i PowerPC è inutile.

    Aggiungo un’altra riga alla lista dei miei progetti: progettare una scheda ARM per fare da degno successore all’Amiga :) (probabilmente un giorno lo farò veramente, anche se non per venderlo di sicuro)

  • # 11
    Nessuno
     scrive: 

    Certo che fare le pulci ad una CPU va oltre un GHz e mezzo quando il più veloce (vero) Amiga andava a 60MHz e praticamente era in grado di fare quasi tutto quello che si fa oggi…
    Stiamo parlando di qualcosa che va 20 volte più veloce. Che una versione diversa (e magari più costosa) vada 25 o anche 30 volte più veloce non credo che faccia molta differenza. Sempre che il codice oggi sia ottimizzato come quello di un tempo.
    Il vero problema è avere un sistema di sviluppo a costo accettabile con un OS finito su cui poter sviluppare qualcosa di sensato.

    Oggi, HW a parte, non c’è nulla di tutto questo. E investire tanti soldi in un oggetto del genere, anche se me lo potrei permettere, davvero non ha nessun senso. E lo dico da profondo estimatore di quello che un tempo era il SO Amiga.

    Preferisco prendere una schedina con un Coldfire qualsiasi sopra da meno di cento euro e divertirmi a programmarla. Non avrò il piacere di fare le stesse applicazioni che farei sotto Amiga OS4, ma credo che potrebbe essere divertente in egual misura.

  • # 12
    [D]
     scrive: 

    Scusa ma perchè progettare quando le soluzioni vengono già servite su un piatto d’argento ?

    http://it.computers.toshiba-europe.com/innovation/generic/b2c-toshiba-ac100

    Tegra 2 a 1Ghz (dual core), 512MB di Ram, 8GB di SSD (ma si trovano anche modelli da 32GB), Wifi, BT, HSDPA, SD… il tutto in vendita a 200 euro

    Quanto ci vorrebbe a raddoppiare la ram ed a mettere un disco più capiente, eventualmente anche il classico meccanico, in un case leggermente meno sottiletta ? Tra l’altro dalle recensioni salta fuori che Android attualmente installatoci sopra non è proprio al top e l’alternativa passa per il solito ubuntu. Hyperion dovrebbe perfino fare calcolo di contattarla Toshiba e raggiungere un accordo invece di correre dietro bidoni da 2 mila e passa euro.

    Le soluzioni ci sono sono se si ha la voglia di cercarle, non serve reinventare l’acqua calda (anzi marcia, tanto è vecchia)

  • # 13
    [D]
     scrive: 

    “praticamente era in grado di fare quasi tutto quello che si fa oggi…”

    Inzomma, espressione un po’ esagerata. Al giorno d’oggi non ha molto senso elaborare un video se non è almeno in 720p (facciamo pure direttamente 1080p). I vecchi amiga era tanto se vedevano il VHS ma penso, voglio sperare, che non ci si metta a discutere pure su questo: c’è già abbastanza da ridere ad assistere a certe scene di distacco dalla realtà quando si afferma che 15 minuti per convertire un mp3 è un tempo accettabile o meglio il fatto che si usi lame per fare un benchmark…

    “Sempre che il codice oggi sia ottimizzato come quello di un tempo.”

    Per la cronaca non c’è neanche un codice vagamente decente lato i/o (usb 2 in amigheseenneggì si traduce con “ussbidue ? Si mangia ?”) e lato 3d (minigl ? roftl !)

    Mettiti comodo e goditi lo spettacolo: http://www.youtube.com/watch?v=8OCk7td4oVU <– Risultati 3D su un Amiga NG di fascia alta…

    Io con quella Radeon ci facevo filare fluido Doom 3 con dettagli e risoluzione medio alta: nemici, effetti di luce, ombre, texture con dettagli a iosa almeno fino ai boss finali, non stentavo 15 fps in un corridoio vuoto…

    Dopo quanto visto vogliamo parlare di ottimizzazioni ?
    Parlerei piuttosto di zappe, concime e di come reimpiegare un po' di braccia nell'agricoltura…

    "Non avrò il piacere di fare le stesse applicazioni che farei sotto Amiga OS4"

    Avrai piaceri maggiori e se proprio vorrai sentirti amighista, accenderai la stampante e tirerai fuori un bell'adesivo che tanto è la prassi nell'ambiente

  • # 14
    saidone
     scrive: 

    @[D]
    Su questo concordo pienamente, vedasi anche questo ad esempio:

    http://www.h-online.com/open/news/item/Fanless-3-watt-PC-with-Dual-Core-ARM-CPU-HDMI-and-Linux-1177240.html

  • # 15
    [D]
     scrive: 

    Bellissimo quello scatolino :) Ecco l’hardware ideale per un amiga ideale :) Nel frattempo se non avessi già una barca di roba vecchia da recuperare (per carità rispetto ad un amiga ng, è a dir poco futuristica, aliena… un Athlon 64… :P) ci potrebbe scappare un magnifico mediacenter (giusto ancora il costo di un telecomando wireless con dongle usb piccino da attaccare dietro).

    Veramente molto bello, thx, me lo segno che se mai mi dovesse scappare l’occasione…

  • # 16
    Rocco
     scrive: 

    Amiga e’ morto, da un pezzo. Questi sono i soliti meri tentativi di spillare soldi facendo leva su una generazione di 35-40enni e forse meno cresciuti con Amiga masticando codice C, qualche riga di ARexx e tanto tantissimo Assembler 68000 e notti insonni sull’hardware Manual. Mi piace parlarne, mi piace leggere gli articoli e tuffarmi nei ricordi. Ma se ho vera nostalgia scendo in cantina e do un po di corrente al mio vecchio A4000/040 e dopo un quarto d’ora di workbench una partita a turrican ed una a cannon fodder, mi sono gia bello che rotto i maroni. Torno in casa ed accendo il mio fidato Mac, e tra un sito internet, mia figlia che strilla, la wii che va’. il viaggio nel tempo e’ finito. torno alla realta’ siamo nel 2011 non ho piu 17 anni…

  • # 17
    planet-x
     scrive: 

    Il problema di questo computer (non ci riesco a chiamarlo Amiga… siamo seri) è che evidentemente c’è qualcuno che LO COMPRA!!!

    Ma al masochismo non c’è limite. Poi gli italiani… più una cosa fa schifo, più ci piace trovare pregi dove proprio non ce ne sono, e difendere a spada tratta l’indifendibile.

    I cellulari da 700 euro, per MOLTI aspetti sono più potenti (di sicuro più versatili) di questo accrocco costosissimo, buggato, e senza software. Ma l’iPhone 4 lo fa Apple, quindi è comunista e cattivo…

  • # 18
    andres
     scrive: 

    OT
    @planet-x
    difficile immaginare un’azienda culturalmente più a destra di Apple… cattiva e comunista…

  • # 19
    [D]
     scrive: 

    Credo che quella parola abbia perso nel tempo il suo significato originale. Bisogna pensare come alla fonte e dal momento che la fonte perde la testa quando vede rosso beh… se è cattiva è cattiva :P

    Fine OT

    Tornando allo scatolino (argomento infinitamente più degno dell’oggetto dell’articolo), più ci penso e più sono convinto che è quella la strada da seguire. Quali dimensioni può avere quella cosuccia ? Ci può stare dentro il case di un Amiga 600 ? Secondo me sì ed avanza pure un bel po’ di spazio.

    Se, allo stato attuale, si recuperasse un vecchio A600 oramai morto, da ricambi, si tratterebbe di prendere il case, sbiancarlo, dargli due colpetti di dremel ed altrettanti di vetroresina, stucco per carrozzerie, primer, bomboletta, si recuperano due o tre piattine per far uscire eventuali porte che rimarrebbero sul lato “nascosto” dalla tastiera (quello interno), probabilmente una schedina per interfacciare la tastiera CBM con lo standard attuale, si richiude tutto per bene e si avrebbe l’hardware completo.
    Si prende poi ubuntu preinstallato, lo si strizza per bene, e-uae, kickstart, os 3.9 e si avrebbe un amiga più amiga di quanto c’è in giro adesso, alla faccia di sti affari con i case per pc.

  • # 20
    amonpaike
     scrive: 

    aveva ragione mister @D, lei ha sempre ragione
    http://www.youtube.com/watch?v=0YvS6EDjgbM

    mi arrendo :)

  • # 21
    [D]
     scrive: 

    Oltre a postare video di una caciarata girata in cg e green screen, hai qualche argomento serio di cui discutere o stai chiedendo un parere su quando amiga ng sarà in grado di elaborare scene simili con la sua caratteristica fulminea crescita evolutiva ? :P

  • # 22
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    La finiamo con questa storia? Siete stati già avvisati nel precedente articolo, e ho già la mannaia pronta. A buon intenditor…

  • # 23
    planet-x
     scrive: 

    @andres: era ovviamente ironico… per difendere l’indifendibile devi avere un nemico da aggredire (prima Microsoft, adesso anche Apple).

    A proposito di quest’ultima, tanto per rimanere IT, a me sembra che per ora sia l’unica azienda in grado di fare quello che faceva la Commodore a suo tempo:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Apple_A4

    L’X-1000 tenta (sulla carta…) un timido riavvicinamento, tuttavia non capisco perché affidarsi ancora ad un binario (PPC) morto nel 2006, visto che proprio la Pa-Semi ormai fa parte di Apple e si concentra su A4 e A5 (prossimo venturo).

    Forse sanno che ne venderanno talmente pochi che non c’è pericolo per le scorte di CPU…

    La SAM-460… con quello che costa si prende un PC che la emula perfettamente al triplo della velocità. E sicuramente a consumi minori (meno tempo di rendering, meno tempo la macchina accesa…).

    Proprio non ha alcun senso, a meno di feticismo e/o religioni strane che venerano l’anti-intel.

  • # 24
    TheKaneB
     scrive: 

    @planet-x

    Concordo, punto per punto :-)
    Effettivamente Apple cerca tutt’oggi di rimanere fedele alla vecchia scuola, non tanto per la customizzazione dei Chip (cosa che Samsung, ad esempio, fa da sempre e anche meglio di Apple) quanto per la qualità dei materiali, l’attenzione per i dettagli e l’estetica, l’ergonomia e altri particolari che danno un valore aggiunto alle proprie macchine. Chiaramente ci sono prodotti più riusciti e altri meno riusciti. Ad esempio preferisco altri smartphone al posto dell’iPhone, ma a livello di computer soprattutto portatili, Apple sforna delle buone macchine, sebbene il prezzo non sia praticamente mai in linea con le specifiche tecniche, ma questo fa parte della loro strategia, sono scelte consapevoli fatte a tavolino con ben precisi studi di marketing dietro.

    Riguardo il discorso di Sam460ex e dell’X-1000, c’è da considerare che il “mercato” sostanzialmente è circoscritto.
    Gli acquirenti di queste macchine sono un sottoinsieme proprio, e molto ristretto, di ex-amighisti. Allo stato attuale delle cose la piattaforma è destinata a morire al primo ricambio generazionale.

    Chi oggi legge il marchio Amiga (o quello che ne rimane) per la prima volta, prima pensa ad un film erotico sudamericano/spagnolo, poi vede che si parla di computer obsoleti e chiude il sito.

  • # 25
    [D]
     scrive: 

    “La finiamo con questa storia?”

    Io la finirei anche ma certa gente non la vuole proprio capire, certe risposte me le tira fuori con le pinze. Ci sono elementi che di fare un sano e logico ragionamento proprio non hanno voglia quindi la soluzione migliore è simpaticamente la pompa del… letame.

    “Allo stato attuale delle cose la piattaforma è destinata a morire al primo ricambio generazionale”

    E quando avviene un “ricambio generazionale” in ambito informatico ?

    Non penso che possiamo riferirlo solo al passare del tempo perchè altrimenti, fissandolo ad esempio ogni 25 anni, potremmo dire lo stesso dei pc

    Potremmo riferirlo all’introduzione di nuove tecnologie ma nel caso di amiga la cosa non si applica neanche per scherzo.

    Si può riferire solo alle persone ma a conti fatti quante dei vari sottogruppi hanno ancora tempo, voglia e soldi da investire in queste robe ? Non sono computer moderni ma non sono neanche retrocomputer, fanno compagnia al pentium iii che abbiamo tutti buttato nello sgabuzzino/regalato al canile/accompagnato al bidone. Si compra pagandolo carissimo e poi di fatto non possiede nessuna rivalutazione: forse tra 20 anni varrà la metà o un terzo del suo costo come quel amiga 3000 espanso che gira su ebay (ma anche no perchè un 286 più o meno dello stesso periodo se lo sogna di costare 1000 euro).

    Il ricambio generazionale in amiga è legato solo alla pazienza ed al grado di fanatismo di quei quattro gatti che ancora seguono la cosa e spendono (evidentemente potendolo fare) senza battere ciglio.

  • # 26
    [D]
     scrive: 

    “Chi oggi legge il marchio Amiga (o quello che ne rimane)”

    Anni di guerre per il possesso del marchio e nessuno che si è preoccupato di difenderlo veramente a livello di marketing.
    Qualunque altra azienda terrebbe gli artigli affilati e si premurerebbe di fare a fette qualsiasi uso improprio, perfino a livello di sinonimi.
    La Renault si dice avesse denunciato una famiglia che di cognome faceva proprio “Renault” in quanto aveva chiamato la figlia, “Megane” (tra l’altro almeno 10 anni prima del lancio della prima megane auto) e pare avesse preteso che le cambiassero nome. Ovviamente l’azienda venne sonoramente sconfitta in tribunale ma tanto per dire cosa non si fa pur di difendere un marchio.

  • # 27
    TheKaneB
     scrive: 

    @[D]:

    chiaramente intendo il ricambio generazionale degli utenti, non dei computer.
    Quando il numero di persone facenti parte di quella precisa nicchia, scenderà sotto la soglia critica per la commercializzazione di tali prodotti, ecco che il marchio potrà riposare in pace.

    /OT:
    Ad ogni modo, non capisco il tuo piglio compulsivo nel puntualizzare e polemizzare ogni singola frase che venga detta dagli utenti del blog. Persino quando si è sostanzialmente d’accordo con te hai qualcosa da ridire/precisare/puntualizzare/sottolineare e questo può essere irritante.

    Non lo dico per me, perchè sono una persona molto calma figurati, ma noto che molti altri invece si accendono come pagliuzze e ciò impedisce che potenziali discorsi interessanti si sviluppino a dovere nei commenti, che invece vengono infestati da battibecchi che sono fondamentalmente estranei all’argomento e noiosi da leggere.

    PS: non vorrei che ti offendessi per quanto ho scritto, si tratta solo di una mia riflessione ad alta voce, nel massimo rispetto del pensiero e dei modi di fare di ciascuno :-)

  • # 28
    fr3ddy
     scrive: 

    @[D]: La penso esattamente come te.
    Anche io penso si dovrebbe passare ad altro: ARM o X86.
    Malgrado il mio attaccamento ad Amiga (oltretutto sono iscritto anche in forum amighisti) non riesco a concepire Il PPC.
    15 anni fa,quando presi la ppc 603+ per ilo mio 1200 si poteva anche fare.
    Ma ora vedo soltanto uno spreco di risorse.
    Solo per dire che Amiga non è X86….
    Ma non è neanche PPC!!!!!!
    Amiga è nato col 68000 ed è morto li.
    Noi vogliamo la retrocompatibilità ma è proprio questo che ci fregase invece si potesse passare ad X86 con vere Killer-applications per un OS Amiga-like penso che in molti lo proverebbero.
    Penso che in molti siano come me (thekaneb è uno di loro).
    Ho un vecchio PowerMac preso lsolo per provare Morphos e devo dire di seesrne rimasto molto colpito.
    Ogni tanto accendo AROS per il gusto di usare un AmigaOs-like su un x86 e la cosa mi piace, e non poco.
    Se si migrerebbe su X86 magari programmando driver per alcune schede video ad esempio, e non per tutte,mantenendo una specie di sistema chiuso alla MAC,penso che AmigaOS (e parlo di AmigaOS e non di computer Amiga perchè non esistono più) ne trarrebbe molti vantaggi.

  • # 29
    biffuz
     scrive: 

    Che tristezza…

    La cosa più triste non è tanto l’hardware (che pure è già fin troppo triste di per sé) quanto il fatto che ad ogni nuova macchina spacciata per Amiga si sprechino paroloni per presentarla come la nuova meraviglia che riporterà la piattaforma alle antiche glorie e ne risolleverà le sorti commerciali.

  • # 30
    andres
     scrive: 

    se segui la piccola nicchia Amiga, nessun produttore dell’OS nè dell’hardware (parlo di AmigaOS/AmigaOne e serie Sam) ha mai sprecato paroloni di nessun tipo.
    Anzi, hanno infinite volte detto direttamente e chiaramente che si tratta di prodotti per appassionati, con tutti i limiti (e il fascino) dei prodotti di nicchia.

    Così come vorrei capire come si possano giudicare le Sam buggate (commento di planet-x)…
    Oltretutto, chi ha usufruito dell’assistenza (e della disponibilità) di ACube ne ha sempre parlato benissimo…

    Critichiamo tutto quello che ci pare, ma perfavore cerchiamo di essere corretti…

  • # 31
    Nessuno
     scrive: 

    Al giorno d’oggi non ha molto senso elaborare un video se non è almeno in 720p (facciamo pure direttamente 1080p). I vecchi amiga era tanto se vedevano il VHS ma penso, voglio sperare, che non ci si metta a discutere pure su questo

    No no parliamone. Non ha senso quello che dici perchè oggi l’elaborazione video può essere fatta da HW ad hoc che costa 2 euro e consuma 1/10 di una CPU in grado di fare lo stesso. Credi che in un lettore BluRay ci mettano un Intel i5 da 3Ghz per elaborare l’immagine?
    E’ ovvio che dal 1987 a oggi la quantità di dati che viene elaborata è immensamente aumentata. Ma non servono CPU da millemila MHz per scrivere una lettera, navigare in Internet, elaborare 3 JPEG della macchina fotografica o fare quello che il 90% della gente fa con il computer. Testimonianza è il successo di Atom, dei netbook e oggi degli smartphone e tablet (che sono ancora più lento degli Atom).

    Per lo sviluppo di driver per le schede grafiche moderne, vedasi quello che sta succedendo con il supporto AMD per Linux. Purtroppo sono macchine così complesse che non ha senso pensare che 4 garagisti le possano sfruttare a dovere. Fan già fatica quelli che la producono a fare driver decenti per Windows.

    Per il discorso x86 secondo me il problema è solo di tipo “evolutivo”. Amiga era un sistema con una efficienza altissima perchè usava un micro disegnato da gente che sapeva fare micro decenti nel ’78, con ISA pensata degnamente il giorno 1 che ha subito minime modifiche in 15 anni di evoluzione, preservando l’efficienza binaria e aumentando quella mentale. x86 è invece una
    accozzaglia di ISA incollate l’una alle altre con supporto 16,32,64 bit ed estensioni varie disordinate che non permette di poter creare un codice efficiente che duri nel tempo. La ricerca sfrenata all’aumento di IPC in un sistema tanto inefficiente energeticamente non lo permette.
    La soluzione ARM potrebbe essere la mossa più giusta per il futuro, considerando anche SOC tipo quelli nvidia che hanno costi decisamente ridotti a potenza sufficiente per fare moltissimo (sìsì, incluso decodificare video da 1080p) o il futuro progetto Denver.

  • # 32
    TheKaneB
     scrive: 

    Giusto ieri ho visto all’Auchan (un supermercato) un bellissimo netbook Toshiba con Tegra 250 (ARM Cortex A9 dual core) e Android :-) Costava circa 250 euro, un gioiellino…

  • # 33
    Alanford
     scrive: 

    bello si quel netbook hanno fatto anche il tablet con lo stesso hardware , ma hanno cannato alla grande.

    Il netbook come hai scritto tu è davvero un gioiellino e di prezzo contenuto

  • # 34
    Simone Bernacchia
     scrive: 

    Allora, essendo questa discussione principalmente portata verso Amiga os4.x e l’hardware a loro dedicato, ammetto che le mie competenze non sono ottimali come quando invece si parla del mio pupillo AROS, ma la questione del ricambio generazionale e della sopravvivenza del nostro hobby preferito mi sta alquanto a cuore.
    Ricordo di aver visto in uno dei forum dedicati -non ricordo esattamente quale- un interessante passaggio: ovvero si citava come “Gli Amiga OS devono capire cosa faranno da grandi”; il significato recondito della frase e’, tenuto conto che dopo i travagliati anni novanta e la causa hyperion-Amiga Inc, gli Amiga OS si trovano a ripartire quasi da capo in un mercato che e’ profondamente diverso da quello in cui l’originale Amiga si affacciava; i limiti intrinsechi dei sistemi Amiga che ci portiamo dietro (e che si sta lavorando in diversi modi per superare) e gli anni perduti lo hanno fatto diventare praticamente un passatempo per retrocomputeristi e per smanettoni, ed anche un passatempo costoso visti i costi/prestazioni dell’hardware e del software; l’atteggiamento praticamente dogmatico di molti degli sviluppatori e anche dei pochi utenti rimasti ha fatto il resto.
    Ecco che di fronte a questo ‘reality check’ la parola ‘Cosa fare da grande’ assume il significato di ‘come posso fare in modo che la cultura amighista sopravviva e avere un ricambio di utenti’; ovvero chi si occupa e sviluppa i vari Amiga OS,MorphOS ed AROS deve decidere quale sia il bacino di utenza alternativo all’amighista die-hard e di ritorno, fornirgli risposte diverse a seconda della disponibilita’ economica (leggi hardware per entry level, per middle level, per high level), dargli strumenti per poter utilizzare proficuamente il sistema (leggi programmi) e metterlo in condizione di sviluppare i propri tool se serve (leggi linguaggi, tools per sviluppo rapido, drivers, SDK, API e soprattutto documentazione documentazione documentazione!).
    Personalmente ritengo che utilizzare un sistema operativo, anche solo per hobby, debba dare all’utente un feedback positivo, metterlo in grado di farci qualcosa, non solo di mostrare le finestre, i demo e giocare a giochi portati da linux: magari l’era del software esclusivo a certi sistemi e’ tramontata, ma anche adattare software esistenti a un look and feel caratteristico del sistema ospite (esempio concreto la versione di OWB per MorphOS) porta ad associare positivamente l’esperienza e aumentare il legame con il sistema.
    L’ultima cosa che vorrei aggiungere – ancora una volta qualcosa di ovvio e compatibile con il buon senso e’ che, vista la scarsa diffusione totale dei sistemi amighisti, sarebbe veramente ora che gli sviluppatori di tutti e tre i sistemi si mettessero d’accordo per avere delle basi comuni da cui poi sia possibile costruire tools, applicazioni e programmi per tutti i sistemi, almeno fino a che non si ri-raggiunge una massa critica per cui sia possibile differenziare l’offerta; non e’ solo una questione di disponibilita’: l’attuale massa di utenti e troppo piccola per garantire un ritorno economico e supportare tutti i sistemi ne aumenta le possibilita’: devo purtroppo rammentare che l’attuale situazione e’ simile a tentare di costruire qualcosa sulla sabbia o sull’argilla: senza adeguate fondamenta l’edificio rischia di crollare….
    Chiaro che alla fine quel che sto dicendo ora e’ stato ripetuto decine e forse anche centinaia di volte tra i vari forum, newsgroup, mailing lists e discussioni orali, ma penso che ripeterlo non possa che giovare, sperando che qualcuno porga orecchio finalmente in maniera decente.

    @[D]
    questa mia e’ una risposta generale, non specificatamente su uno dei commenti: che la situazione attuale degli Amiga OS sia praticamente disastrosa e’ assodato, cosi anche lo stato dell’utenza e del software, ma questo in mia opinione non giustifica le tue risposte, che paiono avere un tono direi dogmatico certe volte. Noi la pensiamo diversamente, ci divertiamo con i nostri ‘giocattoli’ nel tempo libero, ci investiamo soldi e tempo e ci piace; se non sei contento della situazione stare a brontolare qui non e’ d’aiuto, anzi: fai qualcosa di solido, magari punta le magagne via bug reports, proponi soluzioni (no, smetterla e buttare via tutto non e’ una soluzione accettabile), magari se hai le capacita falle te le soluzioni, ma per favore basta brontolare. E si che sono un bastian contrario cronico anche io….

  • # 35
    planet-x
     scrive: 

    @andres, a proposito del bug, cito dall’articolo:

    “Grave risulta, invece, la presenza di un solo connettore SATA II, che consente di collegare un solo dispositivo (un disco rigido o lettore ottico), il quale rappresenta un passo indietro facendo un paragone con le altre Sam, che ne mettevano a disposizione ben 4. Peggio ancora, sfruttando l’unico slot PCI-Express 1x il SATA non funziona, in quanto l’utilizzo dei due è mutuamente esclusivo.

    Poiché non è affatto raro il caso di più dispositivi di archiviazione di massa da collegare, le soluzioni sono soltanto due: acquistare una scheda PCI-Express con più SATA, oppure impiegare le porte USB2 allo scopo. Entrambe presentano problemi,; nel primo caso servirà un apposito driver, mentre nel secondo si attende un nuovo stack per gestire l’USB 2.0, appunto.“

    A me, se fossi un potenziale acquirente, farebbe pensare che questa macchina ha qualche problemino intrinseco…

  • # 36
    G
     scrive: 

    Amigaos commercialmente morirebbe nell’esatto istante in cui verrebbe compilato e sistemato per x86… per questo la sh che lo produce si avvinghia disperatamente a questi sistemi desktop a dir poco discutibili… o addirittura al mondo classic

  • # 37
    TheKaneB
     scrive: 

    @planet-x: ho letto il white paper della AMCC relativo al SoC AMCC 460ex, che include al suo interno non solo la cpu ma anche i vari controller di periferica, e la mutua esclusività della linea PCI-express 1x e della linea SATA sono documentate a livello di chip. Quindi non si tratta di bug della scheda ma di un limite intrinseco del System On Chip montato. Se vuoi ti linko il paper, ma dovrebbe essere sufficiente una veloce ricerca sul sito per trovarlo al volo.

  • # 38
    [D]
     scrive: 

    @TheKaneB

    “Ad ogni modo, non capisco il tuo piglio compulsivo nel puntualizzare e polemizzare ogni singola frase che venga detta dagli utenti del blog.”

    Fino adesso mi pare di aver posto il discorso su una base logica, di studio di cause e conseguenze. Non ho dato spazio a ragioni di amore o odio e quando qualcuno ci prova, inquinando di fatto, una discussione seria, forse l’unica degli ultimi anni, sul vero stato di amiga, beh scusa se mi piglia la voglia di polemizzare e caricare pesante.

    “Persino quando si è sostanzialmente d’accordo con te hai qualcosa da ridire/precisare/puntualizzare2/sottolineare e questo può essere irritante.”

    E’ una discussione quindi è normale che alcune parti intervengano più volte. Non so, forse irrita il fatto che l’antifona l’ha capita meglio chi non va in giro con una maglietta con sopra stampato un boing a quadri ?
    Non è colpa mia se quello che dovrebbe essere il forum italiano di riferimento del mondo amiga è invece un vespaio dove non si riesce a fare discussione decente senza creare casini nel giro di un paio di reply.

    @andres

    “Anzi, hanno infinite volte detto direttamente e chiaramente che si tratta di prodotti per appassionati, con tutti i limiti (e il fascino) dei prodotti di nicchia.”

    Un patetico tentativo per giustificare prezzi assolutamente fuori da ogni grazia divina che viene spacciato come metodo per valorizzare un hobby. Nei commenti riguardo x1000, ho scritto qualcosa riguardo i trenini elettrici, il loro costo e la vera passione con la quale vengono realizzati. Prova a riapplicare il concetto in chiave amiga e dimmi se quella roba che vendono gli si avvicina anche solo vagamente.

    @Nessuno

    “Ma non servono CPU da millemila MHz per scrivere una lettera, navigare in Internet, elaborare 3 JPEG della macchina fotografica o fare quello che il 90% della gente fa con il computer.”

    Parliamone ? Ok parliamone. Ma su amiga ng le scrivete le lettere ? Ce l’avete una suite office possibilmente senza emularla ? Ma su amiga ng potete navigare su internet ? Ce l’avete un browser che rasenti almeno la decenza ? Su Amiga ng quante ore ci mettete a trasferire un po’ di foto dalla digitale ? Bella la ussbiunopuntouno ? L’altra invece ci mettete la panna sopra.

    “Testimonianza è il successo di Atom, dei netbook e oggi degli smartphone e tablet (che sono ancora più lento degli Atom)”

    Sono più potenti, hanno il software da farci girare sopra e soprattutto costano di meno. Sottigliezze…

    “Per lo sviluppo di driver per le schede grafiche moderne, vedasi quello che sta succedendo con il supporto AMD per Linux.”

    Hanno l’accelerazione 3D, loro…

    “Purtroppo sono macchine così complesse che non ha senso pensare che 4 garagisti le possano sfruttare a dovere.”

    Se non riesci a fare bene il lavoro su una macchina, non ne supporti altre…

    “x86 è invece una
    accozzaglia di ISA incollate l’una alle altre con supporto 16,32,64 bit ed estensioni varie disordinate che non permette di poter creare un codice efficiente che duri nel tempo.”

    Intanto c’è. La gente la usa con soddisfazione, ci sono i programmi, ci sono i giochi, il mondo ci ruota intorno. Cosa ruota invece intorno al tuo mondo elitario ? Ah già vero, non ruota, ci vuole il 3D, non avete i “driver”, forse emulando qualcosa come nelle vecchie demo…

    “La soluzione ARM potrebbe essere la mossa più giusta per il futuro”

    Se invece di contestare alla fonte si compra ogni cosa che passa il convento, non stupirti se ci sarà una sam 480 ed un x2000, ovviamente ppc…

    @Simone Bernacchia

    “non giustifica le tue risposte, che paiono avere un tono direi dogmatico certe volte”

    Allora, come ho già specificato (anche se mi pare non dovesse essercene bisogno) ho messo sul piatto cause ed effetti, quanti più possibile per avere una panoramica più completa possibile. Li ho analizzati e sono giunto a delle conclusioni che tendono a diventare sentenze inappellabili quando non si trova in alcun modo, nonostante tutti gli sforzi possibili (fantasia esclusa, quella sta cordialmente fuori dalla porta), una fine alternativa.
    Tutto questo è dogmatico ? Pace, anzi chissenefrega: 1+1 continuerà a fare 2 a prescindere da quello che ci piacerebbe vedere. Le banche, noti istituti di fantasia creativa finanziaria, affermano che fa 3 per spingere gli ingenui ad investire ed intanto, fatti alla mano, abbiamo visto tutti cos’ha condotto questa pratica di moltiplicare pani e pesci senza averne diritto.
    Vedila come preferisci, tanto in queste condizioni il destino di amiga è segnato.

    “fai qualcosa, proponi soluzioni”

    Chi è che ha tirato in ballo la piattaforma arm ed indicato il toshiba con tegra ? Il Papa ? E comunque dimmi, anche andassi a proporre soluzioni qualcuno ascolterebbe un singolo ?
    Qui ci vuole una sollevazione di massa contro tutti i furbi ed i sciacalli che impestano il mondo amiga, senza risparmiare nessuno, una volta perchè ha fatto il sistema, un’altra perchè italiano, un’altra perchè qui, perchè là.
    Questa è l’unica medicina possibile e se non si vuole prendere perchè amara allora andate tutti in pace, R.I.P.
    Di sicuro questi post resteranno nella rete per molto tempo, altra gente leggerà e capirà come stanno le cose. I furbi non riusciranno così a prenderli, parlando a vanvera di gloriosi passati che non hanno mai contribuito a creare, semmai a distruggere.

    @planet-x

    “A me, se fossi un potenziale acquirente, farebbe pensare che questa macchina ha qualche problemino intrinseco…”

    Puntualizzo (bhè qualcosa da contestare ? Non mi riferisco a planet-x): Non è un bug. Un bug a volte si può correggere. Questa è proprio una scelta di progettazione fatta al fine di ridurre i costi (ah ah, ho fatto la battuta). Se di bug si parla è relativo a ben altro hardware, meno siliceo e più organico…

    @G

    “Amigaos commercialmente morirebbe nell’esatto istante in cui verrebbe compilato e sistemato per x86… ”

    OSX è per caso morto quando è passato su x86 ?
    E’ bastato introdurre un po’ di truschini qua e là in grado di differenziare la “carta d’identità” di un PC-APPLE da quella di PC-“PLEBEO”.

    Forse basterebbe fare lo stesso con Amiga. Telefonatina a Foxconn, si mettono in chiaro un paio di specifiche uniche e poi si lascia fare a loro.

  • # 39
    TheKaneB
     scrive: 

    @D: Credimi, lo vedo ad ogni tuo post che usi ragionamenti logici basati sull’osservazione della realtà, e non contestavo le cose che dici. Anzi, condivido sostanzialmente quasi tutto quello che hai scritto relativamente al topic. Ho solo esposto una mia riflessione sui modi non sui contenuti, e l’ho fatto soltanto dopo aver notato che molti utenti interpretano questi modi come una sorta di crociata.

    Solitamente, quando ritengo che una (ipotetica) persona stia facendo qualcosa di stupido o di discutibile, a meno che quella tale azione non sia lesiva della salute della gente o dell’ordine pubblico (e comprare un computer non lo è di certo, per quanto schifo esso possa fare), glielo dico una volta, con toni pacati e poi proseguo per la mia strada, lasciando che la legge di Darwin segua il suo corso falciandone il corredo cromosomico nella popolazione mondiale. Di certo non ho nè il tempo nè la voglia di fargli una testa a campana per cercare di svegliarlo.

    Se uno è convinto di qualcosa che io reputo sbagliato (e magari ho pure ragione), credo che sia doveroso rispetterne le opinioni per non offendere la sua intelligenza, piuttosto che spiattellargli in faccia che è un cretino perchè fa ragionamenti illogici e basati su cose irrazionali.

    A te, che te frega di fargli capire che hanno torto? :D

    Peace and love :-)

    PS: sorry per l’OT, ma alle 4 del mattino con l’insonnia non mi rimane un granchè da fare…

  • # 40
    [D]
     scrive: 

    “che molti utenti interpretano questi modi come una sorta di crociata”

    Ogni tanto ci vogliono. Quando si perde il senso della misura o della realtà, ci vogliono delle severe bordate per riportare la cosa in carreggiata.
    Sarà una medicina amara finchè si vorrà ma la finestra è lì a due passi, in costante avvicinamento…

    “lasciando che la legge di Darwin segua il suo corso falciandone il corredo cromosomico nella popolazione mondiale.”

    Il problema è che Darwin usa cesoie troppo grandi. Ci sono cose di amiga e attualmente solo su amiga che sarebbe un vero peccato perdere. Certo però che se per avere quelle due o tre cosette carine, bisogna portarsi dietro tutto un corredo bacato, alla fine si da un taglio… Tra le varie soluzioni avevo accennato alla possibilità di creare una distribuzione linux from scratch con file system e DE modellati proprio su amiga, in modo da prelevare quel poco che ancora c’è di buono e poterlo finalmente evolvere, distaccato da giochini finanziari degni del monopolino e da assurde nostalgie di retrocompatibilità che bloccano ogni forma di crescita (un sistema che crasha insieme ai programmi ? non lo accetto da aros che è gratis e dovrei pagare per tanta gloria ?)

    “Di certo non ho nè il tempo nè la voglia di fargli una testa a campana per cercare di svegliarlo.”

    Ma infatti non sono iscritto a quel forum dove bazzichi, mi limito a farci un giro ogni tanto a leggere ed a essere sincero a farmi due risate quando leggo certe prese di posizione totalmente indifendibili.

    “piuttosto che spiattellargli in faccia che è un cretino perchè fa ragionamenti illogici e basati su cose irrazionali.”

    Mah non mi pare di aver dato del cretino a qualcuno in particolare, non mi interessa farlo. Se c’è gente che ha soldi da buttare in questo modo, buon per loro, in fin dei conti c’è chi si diverte a tagliuzzarsi con le lamette che è molto meno igienico :D

    “ma alle 4 del mattino con l’insonnia”

    Uguale… evidentemente ci passano per la testa problemi un po’ più seri di futili questioni di amore ed odio nei confronti di una calcolatrice evoluta…

  • # 41
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Purtroppo non ti rendi conto che col tuo comportamento irritante non fai che scatenare i più bassi istinti e, di fatto, vanificare quanto di buono e condivisibile potresti dire.

    Il risultato è un arroccamento in difesa di quelle cose che per te non hanno senso, non sono razionali.

    Basti vedere i commenti scritti, appunto (e non soltanto qui).

    Allora se di razionalità e buon senso vogliamo parlare, perché non esporre le critiche, se proprio si vuol criticare, in maniera intelligente e costruttiva, con toni pacati e atti a far passare soltanto il concetto da esporre?

    Esempio pratico: il “bug” (che bug non è, trattandosi di un limite intrinseco del SoC utilizzato, come ha spiegato TheKaneB) del SATA e la presenza di una sola porta di questo tipo per collegarci dispositivi di archiviazione di massa.

    Per le motivazioni esposte nell’articolo, avresti potuto rispondere semplicemente così:

    “Sarebbe stato meglio, per venire incontro alle scontate esigenze degli utenti, che fosse stato integrato un controller SATA addizionale nella scheda madre per mettere a disposizione più connettori”

    Non v’è dubbio che l’effetto sarebbe stato diverso, e sarebbe passato il tuo messaggio.

    Invece preferisci scrivere KB e KB di parole il cui unico risultato è infiammare gli animi, far esplodere la polemica, e far passare in secondo piano la critica.

    Non foss’altro per un’economia di tempo (ma vedo che nei hai in abbondanza, da quanto scrivi: forse è per questo che vai sempre avanti così), dovresti cercare di “ottimizzare” quello che scrivi, ma è molto meglio pensare al risultato finale.

  • # 42
    planet-x
     scrive: 

    @TheKaneB

    Concordo, non è un difetto in senso stretto… ma l’effetto è simile. Capisco che è un prodotto nato da una scheda destinata ad un settore diverso dall’home-computing, ma a quel prezzo non è accettabile una sola porta SATA.

    Vi immaginereste cosa si direbbe di un Mac dove collegando un mouse USB, la firewire smettesse di funzionare? :)

  • # 43
    Nessuno
     scrive: 

    Parliamone ? Ok parliamone. Ma su amiga ng le scrivete le lettere ? Ce l’avete una suite office possibilmente senza emularla ? Ma su amiga ng potete navigare su internet ? Ce l’avete un browser che rasenti almeno la decenza ? Su Amiga ng quante ore ci mettete a trasferire un po’ di foto dalla digitale ? Bella la ussbiunopuntouno ? L’altra invece ci mettete la panna sopra.

    Premettiamo che io non ho un sistema AmigaNG.
    Aggiungiamo che ho criticato anche io quella che è l’evoluzione che le nuove architetture proposte hanno preso.
    Ho avuto diversi Amiga a suo tempo e, ti sembrerà incredibile:
    1. ci si collegava a Internet
    2. i browser esistevano. Certo non esisteva quella cosa chiamata Flash
    3. Potevo scrivere lettere e fare documenti complessi
    4. Non esisteva ancora la USB.

    Il problema che non hai capito, o non ho spiegato bene, è che il mondo informatico non è più quello di 15 anni fa. Fare un driver per USB2.0 non è particolarmente difficile (io l’ho fatto per USB 1.1 su un micro). Il problema è fare i driver per le diverse periferiche (stampanti, tastiere, HDD e device vari come le macchine fotografiche). O creare dei driver che sfruttino in maniera corretta tutte le funzionalità di oggetti come un GPU moderna. Hanno l’accelerazione 3D? Fantastico. Peccato che ci hanno messo diversi mesi (loro, quelli che fanno la scheda video) a supportare il minimo delle funzionalità in modo che andassero programmi come Compiz et similia.
    Te che prendi in mano una GPU e le sue specifiche, quanto credi che ci metti a fare lo stesso loro lavoro? E quando lo hai finito, credi che la GPU sia ancora in produzione?
    Quello che voglio dire è che non si potrà mai avere lo stesso livello di supporto di sistemi come Windows anche a parità e potenza di HW. Fa già una fatica infinita Linux che ha dietro di se diverse centinaia di contributori (e con un sempre maggior supporto da parte delle stesse case produttrici), figuriamoci un sistema di nicchia come potrebbe essere l’AmigaOS in cui bisogna fare sempre tutto da zero.

    Quindi la questione è: che senso avrebbe portarsi ad usare lo stesso HW tipo x86?
    Con l’uso di HW diverso (ma non così inutilmente “esotico” e costoso come quello proposto) è possibile ritagliarsi una fetta importante. ARM come base e supporto per le varia GPU a cui viene affiancato nei SOC è una alternativa. L’importante è avere HW a prezzo abbordabile con la possibilità di scrivere driver di supporto prima che vada fuori produzione. Ma non allinearsi a quello proposto dal main market, altrimenti il confronto è perso in partenza.
    AmigaOS come Android. Pervasivo su una serie di oggetti che non sono prodotti direttamente dagli sviluppatori dell’OS. Ultimamente è esploso l’uso di tecnologia ARM. Sarebbe il caso di prendere la palla al balzo e provare ad entrare in questo mercato. Cosa vieta di avere un tablet su cui è montato un AmigaOS veramente capace di sfruttare applicazioni scritte per essere usate senza tastiera?
    Invece ci si intestardisce ad usare SOC dove la porta SATA non va insieme al bus PCI-E, memorie da 400Mhz, schede video ormai non più prodotte e via, sempre un passo (o una maratona intera) indietro rispetto al quello che il mercato offre. E’ ovvio che non ha alcun appeal verso nessuno questa situazione.

  • # 44
    andres
     scrive: 

    @planet-x
    non contesto la critica in sè, ma non c’entra nulla con i bug. E’ una caratteristica chiaramente sottolineata dalla stessa ACube fin dall’inizio.
    I motivi di alcune scelte credo vadano anche cercati nel fatto che le Sam (a differenza degli AmigaOne ad esempio) sono hardware venduto anche per altri utilizzi (non desktop).

    Quello che contesto sono critiche gratuite ad ACube, che si è sempre comportata con una correttezza unica riguardo gli aspetti commerciali e di garanzia; ricordiamo anche che questo hardware è progettato e prodotto in Italia.

    Poi, di nuovo, AmigaOS è un mondo di nicchia, con tutti i suoi difetti ma anche qualche pregio; se non si parte da questo presupposto, la discussione è completamente irrealistica.

  • # 45
    TheKaneB
     scrive: 

    @andres: beh, la critica che ha esposto planet-x, riguardo la mutua esclusività della porta PCI-express 1x con la SATA, è oggettivamente sensata. Non è una critica gratuita, ma nasce dalla constatazione di una scarsezza di risorse nella scheda.

    A questo punto meglio una Sam-440 flex, che ha 3 slot PCI (ma non PCI-express) e 4 porte SATA. Sicuramente sarà più lenta della 460ex (e di molto, visto che gli manca la cache L2 e il bus è più lento), però almeno non ti vengono le crisi per collegare le periferiche che ti servono e se il sistema è lento ti metti il cuore in pace, ma almeno riesci a sfogare la passione per AmigaOS spendendo di meno e con un sistema meno limitato dal punto di vista delle espansioni.

  • # 46
    [D]
     scrive: 

    @Cesare

    “Purtroppo non ti rendi conto che col tuo comportamento irritante non fai che scatenare i più bassi istinti”

    A vedere come hanno reagito diversi tizi ai tuoi post, sicuramente meno cattivi dei miei, mi pare di capire che nervi a fior di pelle e code di paglia altrove, letteralmente si sprecano.
    Vista la situazione sono convinto che bisogna colpire duro e senza troppi complimenti.
    Lì c’è gente completamente intorpidita che si incavola non appena qualcuno cerca di svegliarla, figuriamoci se faccio partire addosso la manichetta dei pompieri, ma se questo può servire a rimettere in discussione il futuro di amiga (attualmente condannato) allora gli scarico addosso ben altro.

    “se proprio si vuol criticare”

    Perchè ? C’è qualcosa da lodare ?

    ““Sarebbe stato meglio, per venire incontro alle scontate esigenze degli utenti, che fosse stato integrato un controller SATA addizionale nella scheda madre per mettere a disposizione più connettori””

    Il messaggio che hanno cercato di far passare a monte consisteva nel fatto che si dovevano ridurre i costi e quindi sono stati decisi dei tagli, ma quando su sta scheda vai ad includere moduli gsm, chip video inutili, fpga e molto altro che il sistema non sfrutterà mai, permetti che posso anche ironizzare sul fatto che forse c’era qualcos’altro da tagliare ?

    Non mi interessa se la scheda è destinata al mercato industriale, qua si parla di amiga, di un computer desktop che deve avere caratteristiche da computer desktop.

    “Non v’è dubbio che l’effetto sarebbe stato diverso, e sarebbe passato il tuo messaggio.”

    Tranquillo, non sarebbe comunque passato. L’unico messaggio che passa su certi lidi è comprare a scatola chiusa senza neanche farsi sfiorare l’idea riguardo una critica. Se adesso mi iscrivessi al forum e facessi credere di aver comprato sta roba e di esserne non solo soddisfatto ma completamente preso, verrei portato in trionfo come un ritrovato eroe della patria. Diversamente sarebbero i san pietrini.

    Lì l’unico messaggio che deve passare è che amiga non ha futuro e che la causa è una commistione di software house/produttori hw furbetti unita ad completa mancanza di autocritica da parte dei sostenitori della piattaforma che si credono tali solo perchè foraggiano questo scempio. Non ci sono grandi speranze di far staccare i primi (tranne che applicando l’olio sulle ferite, come si fa per le zecche sui cani) ma colpendo duro e mettendo davanti la realtà i secondi, forse qualcosa…

    “Invece preferisci scrivere KB e KB di parole il cui unico risultato è infiammare gli animi, far esplodere la polemica, e far passare in secondo piano la critica.”

    Scusa preferisci che mi limiti a scrivere “amiga merda” ?
    Credo che una simile affermazione possa far scoppiare ancora più polemiche, forse è meglio spiegare per filo e per segno come stanno le cose in modo da informare chi non sa e da zittire chi invece cerca di fare il furbo spacciando le proprie sensazioni, i propri sogni per fatti concreti.

    “dovresti cercare di “ottimizzare” quello che scrivi, ma è molto meglio pensare al risultato finale.”

    Devo quindi scrivere “amiga merda” e sparare un elenco di perchè limitandomi ad una riga per ognuno ?
    Per una volta tanto si può fare una discussione completa sull’argomento, non vedo perchè limitarsi a liste della spesa.

    @Nessuno

    “Ho avuto diversi Amiga a suo tempo e, ti sembrerà incredibile:”

    Piccola nota a margine: non ho mai criticato gli amiga classici ma solo i “nuovi”.

    “Il problema è fare i driver per le diverse periferiche”

    Invece ho capito benissimo. Dico che se non riesci a sviluppare driver decenti per una piattaforma (tipo i primi amigaone), per una scheda quindi per un numero molto limitato di componenti, per quale motivo ti butti a sviluppare su molte altre con effettiva moltiplicazione degli stessi ?

    Ci sono ragioni economiche intese come mancanza di pezzi ? (del resto eyetech è sparita tra le nebbie ed i vari casini di amiga inc non hanno aiutato)

    Allora non ti butti a supportare roba nata morta come X1000 o schede industriali dai costi improponibili in rapporto alle loro prestazioni, ma ti ricicli su hw veramente economici e soprattutto prodotti in quantità tali da non rischiare di restarne senza. Se sei un minimo furbo, ti cerchi una configurazione compatibile con il mondo delle console e cerchi di avvicinare anche il mercato dei videogiochi. Abbiamo parlato più volte di ARM e PowerVR: proprio stanotte ho letto la notizia della nuova psp. Indovina su cosa la baseranno ? Cerca un po’ l’ipad di apple e vedi un po’ su cosa l’hanno basato ? Se ci fosse veramente la volontà giusta di fare le cose sarebbe solo questione di furbizia ma evidentemente le cose non stanno così.

    “Quindi la questione è: che senso avrebbe portarsi ad usare lo stesso HW tipo x86?”

    Potenza, know how di milioni di persone… forse non otterrai lo stesso livello di supporto di windows, ma sempre meglio che girare a vuoto con roba che viene usata (e poi ancora mi chiedo per quanto, anche i programmatori industriali andranno in contro ad un ricambio generazionale) da gente specializzata in un settore che con il desktop non ha nulla a che spartire.

    @andres

    “con tutti i suoi difetti ma anche qualche pregio”

    Quali e soprattutto quale peso hanno su una bilancia pesantemente compromessa tra hw scarso, os scarso, mancanza di software anche dei più basilari, assurde battaglie per il possesso di un marchio senza però difenderlo e promuoverlo (lettori mp3 cinesi esclusi) e non ultimo prezzo completamente fuori di melone ?

    Non mi puoi liquidare questo scempio con la parola hobby. Un hobby prevede rispetto che qui semplicemente è morto da anta…

  • # 47
    andres
     scrive: 

    @D
    non ho nessuna voglia, nè tempo di fare polemica.
    Se AmigaOS non è un hobby che ti interessa pace, non vedo perchè non accetti il fatto che per altri la cosa possa essere diversa…

  • # 48
    divina
     scrive: 

    I complimenti in ogni caso (che piacca o meno la scheda in oggetto) vanno fatti ad ACube, poiché ha portato a termine il progetto che si era prefissata e questo è un dato sempre positivo.

    Da quanto indicato nel messaggio di ACube, a mio parere emergono alcuni elementi più o meno interessanti: mi pare di intendere che Hyperion non “partecipi” particolarmente attivamente al progetto; se ho ben inteso “non si sono fatti in quattro” per supportare le nuove schede video PCIe a livello di driver 2D by Hans, nel loro OS.

    Complessivamente invece, avrei preferito che la Sam460 venisse rilasciata successivamente, con da subito un supporto completo a livello di driver in AmigaOS4.x (2D e 3D, audio, SATA via PCIe); questo mi riporta alla mente l’ iniziale supporto della Sam Flex che sino al update/fix del OS presentava svariati problemi software, ma in quest’ ultimo caso pare si parta in situazione ancora più di “handicap”. In tal senso non ho ben inteso se ciò è dettato dai soliti “ritardi” di Hyperion o se cmq anche ACube deve fornire in modo più o meno significativo supporto in tal senso.
    Come giustamente ha fatto intendere @Piru in amiga.org l’ utente finale, rilasciato un prodotto non dovrebbe fare da “beta-tester”, meglio piuttosto aspettare che il tutto sia a priori ok.

    A questo discorso si unisce purtroppo la situazione di AmigaOS4.x, che a mio parere è sempre più sconfortante; più i mesi passano e gli altri concorrenti migliorano in modo significativo (AROS e MorphOS2.x), più l’ Hyperion team pare non riuscire a cavare un tubo … basti vedere la situazione USB (USB2.0 non ancora rilasciato), 3D ridicolo, un desktop environment ridicolo, MUI … etc … etc… come disse qualcuno (@will mi pare) sono rimasti fermi al palo mentre gli altri continuano a migliorare e a far divertire gli utenti finali. In questo contesto mi riesce ancora più chiaro capire perchè ACube aveva tempo addietro preso contatti con il MorphOS team per un porting del OS.

    Ritornando alla Sam460 la CPU è quella che è, come già si sapeva da sempre; purtroppo come qualcuno ha già fatto notare considerando gli AmigaOne G4 XE e Pegasos2 G4 degli anni 2002/2003 si fa il passo del gambero e qui purtroppo non c’è giustificazione che tenga; si può dire tutto e di più sulla CPU, ma alla fine essa ha valenza nelle applicazioni comuni e nel OS stesso. A mio parere era molto più comprensibile la scelta adottata da ACube nel primo modello proposto 440 e nella sua versione “espansa” Flex, ma al terzo step un grosso passo in avanti in tal senso andava fatto.

    Dato positivo, uno dei pochissimi che vedo in questo hardware è finalmente l’ utilizzo del PCIe a livello di scheda video, ma come indicato prima non trovo ottima la scelta di rilasciare l’ hardware con un supporto non completo 2D per tutte le schede video ed assente per il 3D. Oltre a ciò l’ indirizzabilità della memoria volatile a 2Gb.

    Il prezzo è un altro punto ostico purtroppo; come qualcuno spesso ricorda MorphOS2.x utilizza hardware usato (elemento negativo quindi) ma se confrontiamo per un istante un sistema usato completo PowerMac G4 o persino G5, esso costa un frazione rispetto ad un sistema Sam460 completo e tale Sam non vede neppure lontano con un binocolo un sistema PowerMac G5 del 2003/2004/2005. Discorso analogo per un sistema x64 nuovo AROS capable.

    Traendo le somme lato hardware più lato software emerge a mio parere un quadro piuttosto sconfortante e questo è un grosso peccato, perchè bisognerebbe essere MOLTO contenti quando esce un prodotto nuovo hardware/software per il nostro hobby.

    Il mio augurio per ACube è che nel loro prossimo prodotto hardware PowerPC riescano a proporre un prodotto con CPU decisamente più moderna e migliore rispetto ai PowerPC G4 e a mandare veramente alle ortiche Hyperion ed il loro OS e passare definitivamente a qualcosa di decisamente più moderno lato PowerPC ovvero MorphOS. Analogamente per un loro eventuale prodotto x64 ad abbracciare AROS e/o MorphOS in futuro.
    ciao

  • # 49
    [D]
     scrive: 

    “(elemento negativo quindi) ”

    Almeno è un mac. Puoi provare morphos, fartelo anche non piacere e finisce lì: lo togli, se non l’hai registrato non hai neanche avuto una perdita economica, ci metti osx ed hai un sistema abbastanza presentabile. Viene sviluppata ancora moltissima roba in universal binary tra i quali lo stesso sdk del iphone, hai insomma una macchina utile.
    Prendi un amigaone/sam, la paghi oro, ti rompi di os4 e cosa ci fai dopo ? Linuxppc ? Ma linux lo faccio girare sul pc recuperato dal cassonetto a costo zero e con prestazioni migliori che non su una schedozza dal costo improponibile.

  • # 50
    TheKaneB
     scrive: 

    quoto divina :-)

    Ho preso un vecchio PowerMac usato solo per MOS e ci ho speso una sciocchezza. 70 euro compreso un hard disk e un po’ di Ram nuovi.

    Se anche mi dovessi stancare di MOS, e se anche dovessi buttare tutto nel cassonetto, almeno non ci ho speso uno stipendio e mi ritrovo con un OS che per molti versi è superiore all’originale AmigaOS e con una macchina sicuramente vecchia ma di qualità elevata e con molte opzioni di espansione (di certo non sto ad elemosinare il numero di slot PCI su un PowerMac, che ai tempi era una bella workstation) :-)

  • # 51
    divina
     scrive: 

    @[D]
    utilizzo giornalmente MorphOS2.7 registrato su più postazioni (PowerMac FW800 dual G4 e altro modello e Pegasos2) :-) (inoltre sui medesimi anche OSX e Linux); e quando uscira per PowerMac G5 ne registrerò un altro :-)

  • # 52
    [D]
     scrive: 

    Personalmente, salvo offertone speciali possibilmente sulla versione MDD, avrei una mezza voglia se si decidessero di supportare i portatili, anzi sono convinto che dovrebbero dar loro la precedenza così uno si prende sto affarino e lo porta in giro.
    Tolto l’hardware, tolto il software uno dei più grossi fallimenti di amiga ng è stato anche sul lato promozionale: al di fuori di quei quattro gatti, ma chi lo conosce ancora ?
    Linux per anni è stato un sistema a dir poco impresentabile per un utilizzo desktop ma questo non ha impedito ai fan di organizzare manifestazioni per farlo conoscere. Amiga dov’è che si presentava al mondo ? Ad Empoli ? Tolti venditori, aficionados e fidanzate, qual’è stato il volume di pubblico negli ultimi anni ?

  • # 53
    divina
     scrive: 

    @[D]

    I modelli MDD e FW800 si trovano ad importi poco significativi ormai ed aggiungendovi una buona scheda video hai un hardware favoloso per MorphOS2.x ((ho optato a suo tempo per un bel FW800 dual G4@1420 con 2gb ram, hd recentemente portato a 500gb PATA con 60MB/s in MorphOS ;-) e scheda video Radeon 9250 128/256Mb AGP 2x/4x/8x, in attesa di aggiungervi una Radeon 9800 256Mb AGP 4x/8x )) ed ho speso poco :-) e con risultati ottimi :-)
    In MorphOS2.x tutto si ottimizza, sfrutta al meglio e partendo da una base già solida G4 il risultato è splendido per l’ utente finale.

    Notizia di ieri da @Piru (sviluppatore di MorphOS) che il 3D in MorphOS2.x ha superato in prestazioni quello di OSX (è da tempo che si è conoscenza dei continui miglioramenti che stanno attuando al già più che buono 3D)
    // And just as a final remark the work in progress MorphOS 3D drivers already run Quake 3 faster than Mac OS X

    Per il resto hai già una variegata scelta: PowerMac meno recenti ma interessanti ed espandibili agevolmente con ulteriori CPU G4 card di terze parti (es. le Sonnet G4) es. i Quicksilver 2002 e 2001 …etc… sino alle versioni PowerMac G4 più econiche, aggiungi i Mac Mini G4 (e gli Emac G4) ed hai già un parco hardware molto completo.

    Mancano i notebook, ma si sta avvicinando nella timeline di MorphOS2.x il supporto per i modelli più performanti Powerbook G4@1670 ed alcuni modelli G4@1500, che si “porterà dietro” il supporto 2D e 3D delle schede video ATI 9600/9700/9800.
    A quel punto (ed aggiunti i PowerMac G5) il supporto parco hardware sarà totale, completo, ed alla portata, interesse di tutte le tasche ed esigenze :-)

    Si tratta di OS hobbistici, dubito che una forma pubblicitaria significativa sarebbe utile; si tratta di OS monoutenza, ma nche per MorphOS2.x il più completo e funzionale, mancano ancora moltissimi elementi per renderlo papabile per l’ utenza consumer comune.

  • # 54
    [D]
     scrive: 

    \I modelli MDD e FW800 si trovano ad importi poco significativi\

    Mi segnali i numeri di modello delle relative configurazioni dual g4 ? Importo poco significativo s’intende ? Cosa significano quei due numerini che seguono la scritta Powermac x,y ? Ho capito che servono ad identificare i modelli supportati ma non ho chiaro rispetto a cosa.

    \Si tratta di OS hobbistici, dubito che una forma pubblicitaria significativa sarebbe utile;\

    Lo potresti portare in giro il che non è certo poco. La maniglia del powermac è più decorativa che realmente utile ed il peso non indifferente. In ogni caso sempre meglio portare in giro morphos che os4: se qualcuno ti dovesse passare una chiavetta usb la figuraccia non sarebbe garantita. Os hobbystico è una cosa, baracca un’altra.

  • # 55
    divina
     scrive: 

    @[D]
    Leggi qui http://amiga.ikirsector.it/forum/viewtopic.php?f=40&t=14437
    in questa guida (ve ne sono altre interessanti tra l’ altro nella sezione MorphOS) hai una panoramica con un diverso layout ed inoltre nella “legenda” trovi url utili anche per gli “identificatori” ; di DUAL troverai trante varianti a seconda della frequenza di tuo interesse ed applicata al particolare modello (più cards CPU G4 daughterboard di terze parti)

    Grosso modo direi che si parte da un minimo di 50,00 ad un massimo di 300,00/350,00

    Servono ad identificare il modello specifico (leggi la guida sopra indicata ed i vari url nella “legenda”)

    Beh se lo dici a me che uso giornalmente MorphOS2.7 e che lo considero il miglior OS amigoso (ma pur sempre hobbistico) :-D

  • # 56
    [D]
     scrive: 

    “Grosso modo direi che si parte da un minimo di 50,00 ad un massimo di 300,00/350,00″

    Te quanto hai speso per il FW800 ?
    Personalmente non sarei disposto a superare i 150 e punterei ad avere un DP da almeno 1Ghz con scheda video aggiornata: a 350 cominciano a girare i G5 (forse addirittura dual). Se si trattasse di portatile ad esempio il G4 12” allora valuterei un esborso intorno ai 250 ma poi basta.

  • # 57
    divina
     scrive: 

    @[D]
    per il PowerMac FW800 dual G4@1420 se non ricordo male 350,00 o poco più (anche se poi ho aggiunto un HD PATA da 500gb, una scheda video ATI 9250 AGP 128bit ed altre cosette molto carine :-D )

    Grosso modo con 150,00 dovresti riuscire a trovare un buon PowerMac G4 Quicksilver, per es. con G4@867 o superiore … oppure se sei più fortunato anche di meglio.

    Se intendi gli IMac G5, direi di sì, per i PowerMac G5 AGP e PCIe se opti per i dual G5 sei già ad un importo superiore rispetto a quello che indichi a mio parere; ne utilizzo un paio di PowerMac G5 dual AGP e PCIe ,al momento con OSX server e client e distribuzioni Linux

    Non puoi utilizzare alcun Powerbook G4 12″ con MorphOS2.x, potrai eventualmente solo modelli 15″ e 17″ (che hanno scheda video onboard ATI)

  • # 58
    divina
     scrive: 

    @[D]
    per il PowerMac FW800 dual G4@1420 se non ricordo male 350,00 o poco più (anche se poi ho aggiunto un HD PATA da 500gb, una scheda video ATI 9250 AGP 128bit ed altre cosette molto carine :-D )

    Grosso modo con 150,00 dovresti riuscire a trovare un buon PowerMac G4 Quicksilver, per es. con G4@867 o superiore … oppure se sei più fortunato anche di meglio.

    Se intendi gli IMac G5, direi di sì, per i PowerMac G5 AGP e PCIe se opti per i dual G5 sei già ad un importo superiore rispetto a quello che indichi a mio parere; ne utilizzo un paio di PowerMac G5 dual AGP e PCIe ,al momento con OSX server e client e distribuzioni Linux

    Non puoi utilizzare alcun Powerbook G4 12″ con MorphOS2.x, potrai eventualmente utilizzare i modelli 15″ e 17″ (che hanno scheda video onboard ATI)

  • # 59
    [D]
     scrive: 

    Gli ibook g4 hanno la ati 9500, non confonderli con i trabicoli intel

  • # 60
    Dax
     scrive: 

    La scheda va meglio dei G3 (tanto è inutile parlare di Mhz, i G3 a 1.2Ghz non esistono e quelli in giro sono piu lenti di questo 460 per via del basso clock) e in blender se la batte col G4 (ancora una volta: è inutile parlare di Altivec, tanto Blender ottimizato Altivec potete scordarvelo).
    Tra l’altro i valori di lettura scrittura riportati sono gia obsoleti dato che Acube ha scritto sul forum Amiga.org i nuovi valori (quoto): “I was able to enhance the speed just recently and now the figures are as follow:

    Read: 350 MB/s – Write: 560 MB/s

    Next U-Boot versions for our board will include modifications on the DDR config code to achive higher speed transfers.”

    Per chi vuole AmigaOS questo è un buon prodotto di nicchia, magari c’è pure chi la vuole al posto di un A4000 ipercarenato che si rompe ogni volta che lo sposti ( e se lo vuoi comprare, su ebay costa piu di questa Sam), o magari interessa la possibilità di utilizare le nuove schede RadeonHD (per adesso è supportato il 2D ma il driver 3D basato su Gallium è già in lavorazione).
    Sempre in un ottica di personalissimo hobby chiaro.

  • # 61
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Questo è chiaro.

    Riguardo ai valori di lettura e scrittura, non posso certo prevedere il futuro: ho usato quelli che avevo a disposizione quando ho lavorato all’articolo. In ogni caso rimaniamo distanti dai valori dei MacMini (dotati di G4, ovviamente).

    Infine riguardo al G3, rimangono valide le considerazioni che ho fatto nell’articolo. Tant’è che i G3, proprio nei test con Blender, mostrano valori comparabili ai G4 e al 460, pur girando a frequenze ben inferiori…

  • # 62
    Dax
     scrive: 

    Nulla da dire sul G3, solo che è piu veloce solo in teoria, mentre all’atto pratico è piu lento.
    Di A1 (o varianti che dir si voglia) con frequenze molto alte non ve ne sono e in pratica, considerazioni teoriche apparte, all’utente della 460 il rendering finirà prima, cosa quanto meno apprezzabile.
    Ricordiamo che in caso di scene piu complesse l’aumento delle tempistiche è piuttosto esponenziale e il margine di “risparmio” (di tempo) aumenta anche considerevolmente.

  • # 63
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Veramente il G3 è più veloce anche in pratica, come dimostrano i test. Non lo è in assoluto soltanto perché le macchine testate girano a frequenze ben inferiori al G4 e al 460, e il distacco è veramente esiguo.

    Per cui non si può certo parlare di considerevoli vantaggi del 460, visto che sono, al contrario, ben contenuti.

  • # 64
    Dax
     scrive: 

    Per essere piu veloce in pratica, anche di un solo secondo, devi essere piu veloce (cioè terminare il rendering prima della concorrenza).
    Capisco cosa intendi, ma per l’utente Aos questa “pratica” di veder viaggiare il G3 ad alte frequenze e dunque terminare il rendering di Blender ben prima della 460EX non esiste (e rimane una giustissima considerazione teorica).
    Nella fattispecie, “SE” le due CPU “avessero” (un sacco di consdizionali) la stessa frequenza il G3 terminerebbe il rendering molto prima ma dato che A) non ce l’ha e B) non esistono A1 con questi G3 clockati alti, la “pratica” quotidiana è che il possessore di A1 G3 dovrà attendere di piu dell’utente Sam460, non ci piove.
    Quanto sia esiguo quel “di piu”, dipende anche dalla complessità della scena, dato che i tempi di rendering spesso umentano esponenzialmente e ancor di piu se si tratta di un animazione.
    In questi casi i 10 secondi da attendere in piu si trasformano magari in 20, e nel caso si trattasse di animazioni, questi secondi andrebbero moltiplicati per il numero di fotogrammi (diventando svariati minuti da attendere in piu per l’utente A1 G3).
    Era questo che intendevo con vantaggio solo teorico, vista l’assenza di G3 clockati alti per Aos,all’atto pratico, come utente 460 io attendo meno e dunque godo di maggior velocità. Che questa poi arrivi dal maggior numero di Mhz mi sembra tacido, nessuno vuole dire che il 460 sia superiore al G3.

  • # 65
    luke
     scrive: 

    ho visto sul web ci sono schede Free scale 440ex identiche a quella , cosa gli hanno fatto cambiato un bios? se compro una scheda ci gira aos4?

  • # 66
    Cesare Di Mauro (Autore del post)
     scrive: 

    Sicuramente sono partiti dalle reference board di Freescale, ma hanno effettuato delle modifiche. Quanto questo possa incidere sulla possibilità di eseguire AmigaOS 4, francamente non ne ho idea.

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