Dopo questa pausa estiva, riapriamo la rubrica “Il Gatto di Schroedinger” ricordando il grandissimo fisico italiano Nicola Cabibbo, scomparso lo scorso 16 Agosto a 75 anni.
Nicola Cabibbo ha fatto una delle sue ultime apparizioni sulla stampa italiana ed internazionale nel 2008, quando gran parte della comunità scientifica si è scandalizzata dell’esclusione di Cabibbo dal Nobel per la fisica, assegnato ai suoi colleghi giapponesi da Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa, che hanno esteso la sua teoria a dimensioni multiple.
Vediamo qual è, allora, questa teoria, e quali sono le sue conseguenze. In passato ho già avuto modo di parlare della forza debole, una delle quattro forze fondamentali, responsabile del decadimento del neutrone in un protone. Questa forza però è responsabile anche di altre interazioni, a livello subnucleare, che apparentemente sembrano essere diverse dal semplice decadimento del neutone in un protone o del muone in un elettrone (il muone è un elettrone più pesante).
All’inizio degli anni ’60 erano noti solo 3 tipi di quark, i mattoncini costituenti le particelle subatomiche. I protoni e i neutroni, per esempio, sono detti “adroni” e sono composti da 3 quark. Altre particelle, dette “mesoni”, come per esempio i pioni, sono composte da 2 quark. Generalmente i quark in questione sono due: il quark “up” e il quark “down”. Il protone è composto da due quark up e da un down (uud), mentre il neutrone da due down e un up (udd). Già dagli anno ’40 era noto un terzo quark, detto “strange” che, quando presente, conferiva certe proprietà alla particella. Le particelle “strane”, di cui ho avuto già modo di parlare su un post riguardante l’antimateria, vengono anche dette “iperioni” e il loro decadimento era all’epoca molto complicato da spiegare. Proprio su questo Cabibbo era estremamente impegnato.
In particolare, Cabibbo voleva capire perché l’interazione debole agisce separatamente sui leptoni (per esempio il decadimento del muone) e sugli adroni (il decadimento del neutrone) e che cosa c’entra tutto questo con le particelle “strane”. Il risultato della sua ricerca, una soluzione semplice quanto geniale, tipica della Meccanica Quantistica, è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Physical Review Letter” ed è ad oggi uno degli articoli più citati in assoluto, posizionandosi tra l’altro al top del Page Rank di Google. Tutte le forze fondamentali sono “trasportate” da una particella chiamata “bosone mediatore”. Quando due particelle interagiscono, per esempio tramite forza elettromagnetica o forza gravitazionale, si scambiano dei messaggi, che sono questi bosoni mediatori. Nel caso della forza elettromagnetica il bosone mediatore è il fotone. Per la forza debole ci sono ben 3 bosoni mediatori (a seconda di che cosa le particelle si “vogliono dire”) e sono due particelle cariche W+ e W- e una particella neutra, lo Z. All’epoca la descrizione della forza debole non era così chiara, ma Cabibbo intuì che particelle diverse hanno una probabilità diversa di interagire tra di loro, seppur con la medesima interazione (quella debole). Ha per questo definito un parametro, chiamato angolo di Cabibbo. Il quadrato del seno e del coseno di quest’angolo rappresentano le rispettive probabilità che una particella agisca in un modo o nell’altro attraverso la forza debole. Facciamo un esempio pratico.
Prendiamo un quark down, contrassegnato con la lettera d nella figura a fianco. Quando soggetto a un’interazione debole, quindi interagendo con il bosone mediatore W-, il quark down può trasformarsi in un altro quark. Nel quark up, o nel quark strange. Le rispettive probabilità sono date dal quadrato del coseno dell’angolo di Cabibbo per diventare un up, e dal seno dell’angolo per diventare strange. Sperimentalmente si è osservato che quest’angolo è 13,1 gradi, di conseguenza sarà molto più probabile per un down diventare un up (circa nel 95% dei casi) mentre la probabilità di diventare “strange” è molto ridotta (circa il 5%).
Kobayashi e Maskawa hanno esteso questa teoria, descrivendo non solo 3 quark, ma tutti e 6 i quark, che sono oggi descrivibili attraverso la matrice CKM (Cabibbo, Kobayashi, Maskawa) e per cui hanno ottenuto il premio Nobel nel 2008.
La bellezza della Meccanica Quantistica è proprio quella di riuscire a spiegare con considerazioni “semplici” dei fenomeni a prima vista estremamente completti. Il rovescio della medaglia è che spesso per dare queste spiegazioni è necessario introdurre dei parametri, spesso arbitrari. Perché, per esempio, l’angolo di Cabibbo è esattamente 13,1 gradi e non un qualsiasi altro valore? Queste domande sono ancora aperte e sono date da rispondere alla Teoria del Tutto, una generalizzazione della Meccanica Quantistica che si spera sia in grado di mettere luce su alcuni punti ancora oscuri della nostra conoscenza dell’Universo. Cabibbo era perfettamente coscio di questo, infatti è stato anche il responsabile del progetto APE dell’INFN di Roma, un progetto di array di supercomputer necessari per la soluzione di calcoli estremamente complessi nel campo della fisica teorica.
L’interesse di Nicola Cabibbo per la fisica non è stato mai esclusivamente tecnico. Per molti anni è stato presidente dell’INFN (l’Istituto Nazionali di Fisica Nucleare), presidente dell’istituto ENEA, membro dell’Accademia dei Lincei e della National Accademy of Science, nonché presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze, dove ha dato il suo contributo per conciliare la religione e la scienza da grande scienziato e religioso quale era.
Probabilmente rimarrà l’amaro in bocca a molti, pensando al Nobel mancato per questo grande fisico italiano, ma la sua vita dovrebbe ricordarci sempre che l’Italia porta avanti una scuola di fisica di altissimo livello, a partire da Fermi e i ragazzi di via Panisperna, Amaldi, Cabibbo, Pontecorvo, Parisi, Maiani, Regge, Rubbia e tantissimi altri. L’Italia non deve vivere solo sulla memoria delle grandi menti passate ma investire ed appoggiarsi sulle grandi menti presenti e future, per portare avanti il nome di una scuola che è nota e rispettata in tutto il mondo.
Panisperna e non Palisperna…
http://it.wikipedia.org/wiki/Ragazzi_di_via_Panisperna
Grazie per l’ottimo articolo, cmq!
Toglietemi una curiosità, ma voi in TV avete sentito se qualcuno ha dato la notizia della sua scomparsa ?
La sera che morì mi ricordo di averne letto l’annuncio nei feed dell’ansa, tipicamente cinque righe cinque e poi basta, fine.
Va bene che il giorno successivo sarebbe morto Cossiga e per qualche ragione in itaglia un politico guadagna sempre la precedenza negli speciali televisivi (forse perchè è più facile mettere in piedi il solito cumulo di blablabla mentre fare lo stesso con degli studi di alto livello non lo è per niente) ma a parte questo in quello stesso periodo sono riusciti a fare speciali su tutto perfino su Taricone, poi ovviamente non parliamo di tutto lo scodazzo di polemiche sul match tra galletti ambientato a montecarlo… se fa casino è benvenuto in TV (a sgarbi e cecchi paone stendono letteralmente il tappeto rosso) se vuole far riflettere o se, blasfemia, vuol spingere la cultura finisce relegato in qualche buco in quinta serata…
@Cochrane
Grazie, corretto…. errore di “stumpa”..
ottimo articolo,
mi sembra che il primo passo del progetto APE utilizzava i transputer e occam…ma dobbiamo andare indietro di 20 anni, adesso si è evoluto in maniera eccellente, resta il fatto che la dipendenza da BigBlue è disarmante nei sistemi di calcolo…ma nell’anno domini 2010 cosi’ va al mondo…
Ehm complessi e non completti.
[b]”ma investire ed appoggiarsi sulle grandi menti presenti e future, per portare avanti il nome di una scuola che è nota e rispettata in tutto il mondo”[/b]
…e io sono a casa a scrivere un articolo moneyless, va beh facciamolo per la scienza (me lo ripeto continuamente).
Abbiamo grandi menti fisiche qui in italia
Non fosse per Faggin, probabilmente non saremmo davanti al nostro pc a scrivere questi commenti!
Io metterei prima di tutto Galileo, padre della fisica moderna. Poi i nomi sono così tanti che … ne dimenticheremmo senz’altro qualcuno (come E. Maiorana p.es.).
Mi sono sempre chiestocome mai siamo unpopolodi naviganti, santi e … fisici!
Cmq ottimo articolo, vorrei avere più tempo per approfondire! Peccato che la stampa nazionale e la TV non n eabbiano parlato.
“Mi sono sempre chiestocome mai siamo unpopolodi naviganti, santi e … fisici”
Più che altro siamo un popolo di cialtroni. Come menti abbiamo tutto quello che possiamo desiderare eppure a forza di ignorare e mortificare questi personaggi finisce sempre che li facciamo scappare all’estero.
Si fa presto a dire “Faggin era un italiano”, “Colombo era genovese” ecc. ma intanto passano i secoli e puntuali le “nostre” menti devono sempre emigrare verso la mecca di turno per poter sperare di veder considerato e rispettato il proprio lavoro e la propria intelligenza.
Perfino quando muoiono ci si dimentica di darne notizia manco fosse il vecchio barbiere del quartiere. Non mi stupirei se qualche geniale e preparatissimo giornalista avesse letto male e commentato “è morto il gabibbo ?”. Qui da noi tutto ciò che è indegno merita la prima pagina ed il resto, che vale, a dividersi gli avanzi.
Dopo aver letto l’articolo trovo assolutamente scandaloso che non abbiano conferito il nobel a Cabibbo. Non ci sono parole. Mi sembra uno scippo in piena regola.
D: blablabla, hai dimenticato l’antipsicotico quotidiano ?
“D: blablabla, hai dimenticato l’antipsicotico quotidiano ?”
Brucia neh ?
Viviamo in una civiltà così democratica dove qualsiasi mentecatto può fare carriera ed arrivare in cima alla piramide e si presenta lo psicopatico di turno che vorrebbe levare tanta possibilità per ridarla solo a chi se la merita veramente… Fai parte di quella categoria di campioni che considera un atto dittatoriale premiare solo chi vale sul serio ?
Capisco che è più facile farsi fare una plastica oversize al seno o partecipare al grande fratello invece di mettersi testa china a studiare su un buon libro ma quel che è giusto è giusto.
“Mi sembra uno scippo in piena regola.”
Chi, a parte i fisici, s’è lamentato e s’è mosso per cercare di cambiare le cose ?
Lo stato ? Le TV ? I giornali ?
Cialtroni siamo e come tali veniamo trattati.
Se per ipotesi Cabibbo fosse stato un francese avremmo visto l’intera nazione mobilitarsi e fare un casino senza precedenti, a costo di istituire un premio parallelo al nobel onde far capire che con il loro non è permesso scherzare.
Qui invece non se ne sono neanche accorti presi come sono ad istruire crisi di governo per sport.
A prop. de i ragazzi di via Panisperna una piccola provocazione: se, causa typo, fosse stato via PanisperMa, avremo avuto almeno tre fiction in prima serata su rai 1 dedicati a fantomatici super fisicacci tipo mister olimpia ?
secondo la mia modestissima opinione, dopo gli incredibili anni da inizio 900 fino alla formulazione finale della meccanica quantistica, quella di dirac, inclusa la sua forma relativistica e le successive teorie di campo… la fisica puramente teorica ha preso una deriva d’ipotesi arbitrarie, ad hoc, al limite e oltre del non falsificabile, che nulla hanno quasi più a che fare con l’eleganza estrema concettuale, matematica, delle antecedenti rivoluzioni.
x G
ma che dici ?_?
@ G : Non sono d’accordo. E inutile far presente che cambiamenti di paradigmi sono eventi molto rari nella storia della scienza. Averne due nel arco di qualche anno e stato qualcosa di incredibile. Ma questa non e’ la prassi comune, e’ stato un evento piu’ unico che raro.
Detto cio’, ne’ la meccanica quantistica, ne’ tantomeno la relativita’ ristretta/generale rappresentanto la parola FINE nella fisica. Sono teorie che andranno modificate per tenere il passo con le scoperte sperimentali che si faranno in questi anni fino ad un momento in cui (forse tra qualche decennio, forse tra qualche secolo chi puo’ saperlo) l’edifico teorico sara’ cosi’ trabballante che ci sara’ una altra rivoluzione concettuale. Ma pensare che una cosa del genere debba avenire con scadenza millimetrica ogni 30-60 anni e fuori da ogni logica. La fisica teorica poi non si riduce alla teoria delle alte energie, o delle superstringhe. Il punto e’ che queste due sono quelle piu’ “mediatizzate”.
@D
“Chi, a parte i fisici, s’è lamentato e s’è mosso per cercare di cambiare le cose ?
Lo stato ? Le TV ? I giornali ?”
apocalittico, generico, e pure un po’ snob… bene per lo sfogo, ma a che serve?
a poco, se non a legittimare l’immobilismo? (se siamo tutti cialtroni, che ci possiamo fare?)
ma se guardi solo la TV (italiana) uno è costretto (quasi) a darti ragione, ma se si dà un’occhiatina appena fuori dalla torre d’avorio dell’indignazione sterile…
http://www.repubblica.it/scienze/2010/08/17/news/addio_a_nicola_cabibbo_che_meritava_il_nobel-6331580/index.html?ref=search
era in prima pagina sia a repubblica cartacea che online (repubblica, voglio dire, mica le scienze o micromega…)
ps: non che io con questo voglia dire che viviamo “nella migliore delle italie possibili”, macché!
“(se siamo tutti cialtroni, che ci possiamo fare?)”
Se lo fossimo tutti, i miei commenti non ci sarebbero stati, questo articolo non ci sarebbe stato.
“ma se guardi solo la TV (italiana) uno è costretto (quasi) a darti ragione, ma se si dà un’occhiatina appena fuori dalla torre d’avorio dell’indignazione sterile…”
Guarda io so soltanto che proprio in quei giorni, piuttosto che spendere due parole su quest’uomo erano riusciti a proporre la replica dello speciale su Taricone “vita, opere e pensieri” manco fosse stato il più grande genio del secolo. Per quanto mi riguarda questo spiega tutto e non necessita di ulteriori commenti.
Ieri o stamattina, non ricordo, apro la prima pagina di Libero e tra i suoi articoli di copertina mi cade l’occhio su una bionda ossigenata con la quinta di seno ed un eloquente titolo del tipo “Studiare non serve a niente”. Questa merda guadagna la prima pagina, la prima serata, è argomento di punta nei talk show di riferimento mentre chi merita tutto il rispetto di questo mondo, sparisce nell’anonimato o scappa dove viene ancora apprezzato.
Lo spot che fecero per la pupa ed il secchione con lo scienziato che scappa all’aeroporto fa capire chiaramente con una nota di triste ironia qual’è la situazione della cultura in itaglia. (errore ortografico fortemente voluto e cercato)
Poi ipocritamente, quando questa gente muore ed è evidente che con il proprio lavoro (finanziato e sostenuto da altri però) ha cambiato il mondo, qui in “cialtronia” ci divertiamo a fare il revisionismo storico, a concedere i riconoscimenti postumi, a riconoscerci in tanta genialità (ehhh il genio italico), magari a metterci in mezzo pure eventi politici importanti.
Prendiamo ad esempio la storia di Fermi. Ufficialmente la storia afferma che lo scienziato non era d’accordo con la politica fascista del tempo e se ne andò in America, ma qualcuno ci vuole credere veramente ? Secoli che, puntuale, si ripete il solito teatrino ai danni delle persone capaci e valide, dovremmo credere a questa versione della storia ? Non sarà che forse Fermi aveva cercato sostegno e finanziamenti per gli studi e dal momento che sarà stato preso a pesci in faccia dai “guru” del tempo ha pensato di levare le tende ? Evidentemente non ha pensato di fare promesse da marinaio su fantomatici raggi della morte come fece Marconi, non si sarà immaginato certe applicazioni del nucleare, non se la sarà sentita o forse avrà avuto una coscienza laddove lo scienziato che cerca finanziamenti spesso deve metterla a tacere in quanto i cordoni della borsa sono saldamente in mano a persone con idee strane delle applicazioni della scienza.
Comunque sia, certo è che non c’avremmo fatto bella figura se la mia ipotesi rappresentasse la vera realtà delle cose. Che ci dovrebbero scrivere nei nostri libri di storia: “ehh sforniamo in media un genio all’anno ma ne sfruttiamo uno ogni 5 decenni perchè siamo dei deficienti che non sappiamo e vogliamo guardare lontano” ? I libri scolastici di storia servono tra le altre cose anche a creare un’identità di cui andare orgogliosi quindi i libri italiani se la tirano con l’impero romano, come quelli cinesi di quello Han: certe verità non potrebbero mai esporle salvo casi ben giustificabili. Con Colombo ci scappò la che la penisola italica non era un buon trampolino di lancio per l’Atlantico ma con molti altri questo non è possibile quindi ecco creare interessanti teatrini.
Sono assolutamente d’accordo con il tono degli ultimi interventi circa l’assoluta mancanza di giornalismo scientifico nella nostra bella ed inutile Italia. La cosa sorprendente è che oggi viviamo in una società fortemente dipendente dalla tecnologie ma quanti utilizzatori conoscono gli scienziati che hanno permesso ad esempio oggi di estendere le nostre “orecchie” oltre il nostro senso? Purtroppo anche in questa tendenza si evince come i poveri ricercatori siano oggi dei perfetti sconosciuti ed incompresi. I ricercatori nonostante passino intere giornate in laboratorio per tirare fuori idee e scoperte che ci migliorino la vita quotidiana restano dei signor nessuno.
@ D
ecco, non vorrei davvero polarizzare il dibattito – il bell’articolo di Eleonora Presani e soprattutto la memoria di Cabibbo non lo meritano – quindi mi limiterò ad alcuni punti essenziali…
“Prendiamo ad esempio la storia di Fermi. Ufficialmente la storia afferma che lo scienziato non era d’accordo con la politica fascista del tempo e se ne andò in America, ma qualcuno ci vuole credere veramente?”
beh, la Storia non afferma assolutamente nulla, casomai gli storici fanno alcune affermazioni su di essa, e alla storia è raccomandabile crede, dato che chi la nega o la manipola o la ignora o ha cattivi fini; il difficile -ovviamente- sta nell’interrogarla e nell’interpretarla al meglio..
dunque, è un fatto che Fermi trovò negli USA proprio quei finanziamenti che venivano negati in Italia proprio dopo la morte di quel Marconi che tu non mi sembri trattare troppo bene..
ma d’altro canto è un fatto (enorme) che nel 1938 venissero approvate le leggi razziali…
SECONDO TE, cosa ha più influito nella scelta di Fermi (e nella dissoluzione del gruppo dei “Ragazzi”), la mancanza di finanziamenti o l’alleanza con la Germania di Norimberga e la privazione dei diritti civili nei confronti della moglie, della famiglia della moglie, dei colleghi Pontecorvo, Segré ecc. ecc.?
gli storici “ufficiali” (ma chi sono?) hanno dato una risposta (motivata, anche loro son scienziati, no?), dai la tua…
io dico soltanto che gli scienziati (e soprattutto gli scienziati di quella generazione) non sono eteree bestioline da laboratorio tutte tese solamente a portare avanti le loro ricerche, ma individui immersi nelle vicende, nei sogni e nelle ansie del loro tempo…
“Guarda io so soltanto che proprio in quei giorni, piuttosto che spendere due parole su quest’uomo erano riusciti a proporre la replica dello speciale su Taricone “vita, opere e pensieri” (…)
Ieri o stamattina, non ricordo, apro la prima pagina di Libero e tra i suoi articoli di copertina mi cade l’occhio su una bionda ossigenata con la quinta di seno ed un eloquente titolo del tipo “Studiare non serve a niente”. Questa merda guadagna la prima pagina, la prima serata,”
QUELLA prima serata, QUELLA prima pagina… se ti indignano perché non cambiare giornale o canale (o spegner la tv)? se ti indigini ma continui a guardarli e leggerli fai un po’ parte del problema, non credi?
non voglio – ribadisco – magnificare la stampa né tantomeno la televisione italiana (per quest’ultima siamo il peggio del peggio, lo ammetto convinto) ma trovatemi il paese nel quale Fermi o – chessò – Gabor siano più famosi di Sylvester Stallone, o siano più citati di Paris Hilton nella stampa non specialistica… (non dico USA Today, ma manco l’Herald Tribune…)
fra l’altro in italia esistono alcuni giornali “generalisti” che ospitano inserti culturali-scientifici non completamente disprezzabili, la già citata Repubblica, la Stampa di qualche tempo fa (è un po’ che non la consulto), il Sole24ore della domenica, ecc ecc,,,
“I libri scolastici di storia servono tra le altre cose anche a creare un’identità di cui andare orgogliosi quindi i libri italiani se la tirano con l’impero romano, come quelli cinesi di quello Han: certe verità non potrebbero mai esporle salvo casi ben giustificabili.”
ma quando hai studiato Storia? nel ventennio o ai tempi di re Umberto?
i libri italiani “se la tirano” con cesare, quelli cinesi con kublai, i francesi con asterix.. e quelli del Lussembrugo poverini?
ma andiamo, i manuali di Storia mica sono tromboni celopiùduristi per le auguste e magnifiche sorti della patria, cesare e pericle li studiano ovunque (magari con accenti diversi) perché il diritto romano e la filosofia politica greca sono le basi qualificanti di quello che chiamaiamo “occidente”…
ci sarà un motivo se le biblioteche di Franklin, di Jefferson e degli altri padri della patri americana (tranne forse Washington) traboccavano di classici greci e latini, e se il motto degli USA è “E pluribus unum”..
o no?
chiudo l’OT (per quel che mi riguarda)
alla sera dopo essermi spaccato le mani per otto ore a legare braghe dei cessi vorrei accendere la tv e non trovarmi delle facce da morto che parlano di specialisti su tutte le 6 reti pubbliche contemporaneamente.
io non so in che mondo vive mister D, ma le sedie in italia del nord sono occupate tutte da persone qualificate.
chi dice il contrario è un invidioso piantagrane o affetto da manie di persecuzione.
se una persona è ignorante e non sa scrivere peggio per lui, non farà bella figura ad una cena di cariatidi universitarie, l’importante che sappia fare bene il suo mestiere.
la pupa ed il secchione è un gioco, prendi troppo sul serio la televisione, gli ignoranti non la guardano, noi passiamo il tempo a giocare a call of duty :) ma questo non lo diranno mai, perchè oggi al 50% è TV autoreferenziale, salotti di beduini di psicologheggiano sui reality show o su come è cambiato il guardaroba del conduttore TV.
parlate della TV come fosse il male, la TV è il passato, non conta più un cazzo di niente.
“beh, la Storia non afferma assolutamente nulla, casomai gli storici fanno alcune affermazioni su di essa, e alla storia è raccomandabile crede, dato che chi la nega o la manipola o la ignora o ha cattivi fini; il difficile -ovviamente- sta nell’interrogarla e nell’interpretarla al meglio..”
La storia la scrive chi rimane e chi ha ovviamente degli interessi a farla apparire in un certo modo, ovvero i vincitori. I perdenti, ammesso che siano ancora vivi, possono solo stare zitti a mangiarsi la zuppa quotidiana di cacca che viene loro assegnata d’ufficio.
“dunque, è un fatto che Fermi trovò negli USA proprio quei finanziamenti che venivano negati in Italia proprio dopo la morte di quel Marconi che tu non mi sembri trattare troppo bene..”
Beh uno che se ne va in giro a promettere “raggi della morte” come lo scienziato pazzo di un urania a caso non è proprio il massimo come esempio. Gli si può solo rendere conto del fatto che politici e militari non hanno una mentalità tanto rivolta alla scienza quanto all’uso spiccio della stessa. Guarda caso appena sono stati completati gli studi sulla fissione il primo uso che n’è stato fatto è stata la mitica bomba, poi sono arrivate le centrali ad uso civile: tutto il mondo è paese.
“SECONDO TE, cosa ha più influito nella scelta di Fermi (e nella dissoluzione del gruppo dei “Ragazzi”), la mancanza di finanziamenti o l’alleanza con la Germania di Norimberga e la privazione dei diritti civili nei confronti della moglie, della famiglia della moglie, dei colleghi Pontecorvo, Segré ecc. ecc.?”
Come ho già detto, politici e militari hanno una visione spiccia della scienza che evidentemente non era chiara a quei tempi riguardo il nucleare. Se lo fosse stata, credo che nel caso di Fermi ed eventuali colleghi avrebbero chiuso un occhio su eventuali origini dei suoi familiari.
“QUELLA prima serata, QUELLA prima pagina… se ti indignano perché non cambiare giornale o canale (o spegner la tv)? se ti indigini ma continui a guardarli e leggerli fai un po’ parte del problema, non credi?”
Quando cambi canale è gioco forza che rischi di cascare dentro questi spettacoli penosi visto e considerato che la mitica guida EPG del meraviglioso digitale terrestre è praticamente inutile quindi è impossibile fare una selezione a priori come si deve. Di sicuro appena preso contatto con questa roba, tempo 30 secondi e si è già passati oltre. Non crederai mica che sto a perdere tempo dietro quella roba ?
“non voglio – ribadisco – magnificare la stampa né tantomeno la televisione italiana (per quest’ultima siamo il peggio del peggio, lo ammetto convinto) ma trovatemi il paese nel quale Fermi o – chessò – Gabor siano più famosi di Sylvester Stallone, o siano più citati di Paris Hilton nella stampa non specialistica… (non dico USA Today, ma manco l’Herald Tribune…)”
Sarei curioso di sapere da degli americani se anche da loro va di moda ricordare “l’americanità” di tutti quei scienziati che sono dovuti emigrare per poter trovare finanziamenti e sostegno alle loro ricerche. Forse da loro questo problema non esiste perchè sono la mecca che attrae studiosi da tutto il mondo invece dell’inferno che li fa scappare. Credo che ad uno scienziato non interessi tanto finire su usa today quanto di vedersi rispettato e riconosciuto per il proprio lavoro.
“fra l’altro in italia esistono alcuni giornali “generalisti” che ospitano inserti culturali-scientifici non completamente disprezzabili, la già citata Repubblica, la Stampa di qualche tempo fa (è un po’ che non la consulto), il Sole24ore della domenica, ecc ecc,,,”
Caspita quanto lusso. Una manciata di articoli a settimana, il giovedì con super quark ed a letto a bambini ? Ammazza, allora siamo a posto così ? Il resto del tempo possiamo tranquillamente perderlo a discutere di lati B ?
“ma quando hai studiato Storia? nel ventennio o ai tempi di re Umberto?”
Nei tuoi libri di storia, quanto spazio hanno dedicato alla Cina e quanto a Roma ? Vogliamo fare la stessa domanda ad uno studente cinese in Cina ? O magari ad uno indiano in India ?
E comunque in ogni caso hai mai letto su questi libri due o tre considerazioni sul perchè fior di invenzioni e scoperte sono frutto di italiani avvenute però puntualmente lontano dall’Italia ?
“ma andiamo, i manuali di Storia mica sono tromboni celopiùduristi per le auguste e magnifiche sorti della patria,”
No, infatti sono puntualmente scevri di tutte quelle considerazioni che andrebbero fatte riguardo la crescita culturale e sociale della popolazione nei secoli ovvero di quelle cose che realmente ci rendono quello che siamo. 1492 o 2010 siamo le stesse teste di c…o, che diamo la precedenza a quello che non dobbiamo e che mettiamo sotto i piedi chi invece dovrebbe essere portato in trionfo.
In ogni caso la questione di Fermi era solo una mia congettura. Il punto principale del discorso erano uno stato ed una società dediti a mortificare la cultura, facendo scappare i suoi migliori rappresentanti, impedendo con ogni mezzo che i giovani possano crescere (quando un ministro urla ai quattro venti che vuole riformare la scuola, vuol dire solo che sta cercando un machete molto affilato per tagliare posti di lavoro a “muzzo”, senza fare niente per migliorare veramente le cose), portando in gloria ogni tipo di feccia, elevandola ad esempio da seguire.
Il semplice fatto che non si sia capito questo dai miei post e ci sia lanciati come api sul miele su uno sterile blablabla politico fa capire a quale livello si è arrivati e che spesso è inutile fare discorsi complessi. Frasi, idee, concetti semplici per menti limitate, ecco cosa ci vuole.
“alla sera dopo essermi spaccato le mani per otto ore a legare braghe dei cessi vorrei accendere la tv e non trovarmi delle facce da morto che parlano di specialisti su tutte le 6 reti pubbliche contemporaneamente.”
Intanto io non ho detto che tutta la TV deve avere delle mummie intente a parlare di cultura mentre adesso è un dato di fatto che tutta la programmazione dà la precedenza all’esatto opposto.
Con il digitale terrestre ogni emittente s’è creato il proprio network di canali ma nessuna ha messo fuori qualcosa per la cultura.
“la pupa ed il secchione è un gioco”
Certo che è un gioco ma intanto mostra qual’è la realtà dei giorni nostri. Spiegami quale messaggio danno ai giovani questi programmi. “Non fare niente, anzi “instupidisci” ancora di più che è la via maestra verso il successo”, “Sei maschio ? Fatti i pettorali ! Sei femmina ? Pompa il seno come l’omino michelin”,”Vuoi farti una cultura ? Sfigato ! Non ti daremo niente, anzi dall’alto della nostra ignoranza ti metteremo i bastoni tra le ruote”
“ma questo non lo diranno mai, perchè oggi al 50% è TV autoreferenziale, salotti di beduini di psicologheggiano sui reality show o su come è cambiato il guardaroba del conduttore TV.”
Ecco, spazzarli via e sostituirli con qualcosa di utile ? Sarebbe già un piccolo passo avanti.
Non so se ce l’hai presente ma a causa di questo andazzo lo stesso mondo del lavoro è andato letteralmente a pu..ane perchè non è più in grado di selezionare e valutare correttamente la gente qualificata da quella non.
A noi ce la vengono a raccontare che è colpa del mercato globale, della Cina ecc.ecc. intanto però un ingegnere cinese che emigra da noi si trova con le porte spalancate.
Mercato globale o semplicemente l’ingegnere italiano e quello cinese sono prodotti di due modelli culturali estremamente diversi con il nostro indegno di fare anche solo da suola per le scarpe dell’altro ?
@ D
ora mi sta sorgendo un dubbio sulla tua età, quindi – davvero- è meglio (per me) troncarla qui..
solo tre cose
1) parli di discorsi complessi, ma la complessità richiede fatica, fatica di comprensione, approfondimento e meditazione.. ti consiglio di aumentare, di variare le tue fonti perché le tue argomentazioni sono ben oltre il limite dell’imbarazzo (quello di chi ti legge e quello che dovresti provare nel dire tali enormità)
e.g.: trovami UN solo scritto di Marconi che parli del raggio della morte (liquidare Marconi come babbeo ciarlatano, MARCONI?! ma stiamo scherzando?!) oppure prova a riconsiderare le tue opinioni riguardo l’effetto delle leggi razziali, che forse non son state una “fissazione” o un “ghiribizzo” dei tuoi “politici e militari”, ma forse qualcosa di diverso…
ma sempre SECONDO TE, se avessero detto a Fermi e co. “ok, perseguitiamo tutti gli Ebrei d’Italia TRANNE le vostre famiglie perché voi ci servite…” quelli sarebbero rimasti? Davvero lo pensi?!
2) Secondo te italiani, cinesi, indiani e americano studiano la “loro” storia solo per dimostrare chi è più fico? E come mai roma si studia pure in Svezia o Napoleone si sia atteggiato da Augusto e non da Vercingetorige? Come lo spieghi?
Nei manuali di storia ci sono molte delle considerazioni che tu ritieni assenti, ma torniamo allo stesso punto: se non ti sprechi a leggerli…
3) i tuoi post forse verrebbero presi un po’ più sul serio se almeno tu scrivessi “qual è” senza apostrofo…
@ polemico
ma perché la tv deve essere come (e solo come) la vuoi tu che manco la guardi?
e comunque sappi che il 70% degli italiani si informa SOLO attraverso la tv, il mio è un dato verificabile, la tua affermazione mi sembra invece – come dire – fuffa (questa sì) autoreferenziale…
“io non so in che mondo vive mister D, ma le sedie in italia del nord sono occupate tutte da persone qualificate.
chi dice il contrario è un invidioso piantagrane o affetto da manie di persecuzione.”
ma certo, tipo la sedia di renzo b.
ma, scusa una cosa, e questo come lo sai? l’ha forse detto enrico papi alla pupa e il secchione?
poche idee e guai a chi te le tocca, vero?
@bolkonskij
Comincio seriamente a rompermi di parlare con degli imbecilli.
Ho detto che tutto il discorso su Fermi era una mia speculazione, che non era il punto principale del discorso, che serviva solo a mettere in mostra un certo indegno comportamento della nostra società ma niente. Ecco spuntare un altro che ha subito capito dove focalizzare l’attenzione. Erano i cinesi che si erano inventati quel proverbio di guardare la luna invece del dito ? Qui ho dei furboni miopi che al dito si divertono a fargli le seghe.
“Secondo te italiani, cinesi, indiani e americano studiano la “loro” storia solo per dimostrare chi è più fico?”
E ancora, anche qui, ho fatto notare che la storia si dovrebbe studiare con uno scopo che dovrebbe andare oltre al mero elenco di date eventi e luoghi. La storia dovrebbe essere studiata al fine di capire le cause dell’evoluzione di una determinata società quindi i vari testi dovrebbero contenere riflessioni e commenti, eventualmente pepati, per far capire alla gente cosa è stato sbagliato e come eventualmente correggere. Non si fa, però proprio perchè a certi livelli non si vuole che nella gente cresca uno spirito critico, ecco quindi veder mortificare la cultura e proliferare tette e culi.
“i tuoi post forse verrebbero presi un po’ più sul serio se almeno tu scrivessi “qual è” senza apostrofo…”
A parte il fatto che in grammatica si accetta anche questa versione, mi spieghi cosa cambia nel senso del discorso che ho fatto questo immenso errore ? Vuoi tanto salire in cattedra, far vedere “che sai” e poi non sei neanche capace di capire quali sono i punti importanti del discorso, tanto è vero che come un burino qualunque sei caduto non appena ho deviato il discorso su elementi secondari ma in quale modo d’impatto.
Proprio vero che se si vuole cogliere l’interesse di una massa di basso livello bisogna limitarsi a spargere alcune “calamite” nel discorso, parole chiave (manco l’intelligenza della gente fosse pari a quella del crawler di un motore di ricerca, anzi probabilmente sarebbe pure più bassa). Nel mio caso è bastato aggiungere parole tipo “raggio della morte”, “fascismo”, “pupa”, “tette” che come per magia il senso generale della cosa è stato frainteso.
eh eh eh
ok, questa è l’ultima per davvero…
mi hai illuminato, d’ora in poi farò come dici tu, per rendere più efficaci le mie argomentazioni le supporterò con “speculazioni” fasulle… è così che si fa, ma perché non c’ho pensato prima?…
ti chiedo ancora scusa per aver interpretato il tuo pensiero in base a ciò che hai scritto (ma cosa m’era venuto in mente?)
e il manuale storia da elenco di date e fatti privi di rapporti di causalità (ma non erano i bignami?) diventerà una sorta di vademecum (pepato) sul “cosa sarebbe stato giusto fare quando…”, da portare sempre con noi…
e hai ancora ragione tu, “qual è” e “qual’è” sono parimente ammessi dalle grammatiche… di plutone, quelle del pianeta terra invece ammettono solamente (e tassativamente) la prima (per un motivo molto semplice, è un troncamento non un’elisione, tanto che si usa anche con le consonanti; “qual pervicace testone!”)
ti avevo corretto per iniettarti un cicinìn di spirito critico (che è anche auto-critico, bello mio), e anche perché – di solito – chi scrive male pensa anche male.
che ci vuoi fare, mi manca il tuo stile nel ricorrere agli insulti…
(a more’ vacce piano… )
un dubbio: qual è l’onomatopea di chi tenta di arrampicarsi sugli specchi?
SCREEEEEEEEEEEEEEKKKKKKKKKKK?
ps: se sei un adolescente (e quindi ancora salvabile), cerca di essere un po’ più umile e un po’ meno avventato, ci guadagneresti in saggezza e ridurresti le figuracce…