Ogni nuovo palazzo in Belgio andrà cablato in fibra

È una di quelle notizie che fanno salire la pressione arteriosa. L’ha fatta salire anche a me, quindi spero che ieri sera, come me, abbiate mangiato sano.

Il ministro belga dell’ICT, Van Quickenborne, ha svelato un piano per lo sviluppo della penetrazione della rete. Questo piano prevede che, dal 2010, la concessione di ogni nuova licenza edilizia richieda obbligatoriamente il cablaggio in fibra dello stabile.

Il piano è finalizzato a portare il la percentuale di penetrazione della rete dal’attuale 64% (corrispondente alla media europea) al 90% entro il 2015.

Nel piano sono inoltre previsti incentivi per il possesso di PC e la fornitura di computer ricondizionati a persone appartenenti a certi svantaggiati e disoccupati.

Secondo InternetWorldStats.com, in Belgio, a fronte di 10.4 milioni di abitanti, ci sono già 7 milioni di utenti Internet e 2.7 milioni di connessioni broadband (1 ogni 3,8 persone circa).

In Italia, a fronte di 58 milioni di persone, abbiamo 29 milioni circa di utenti Internet per 10 milioni di connessioni broadband (1 ogni 5,8 persone circa, prevalentemente su rame), con macroscopici problemi di digital divide e accesso, particolarmente al sud e nelle aree rurali.

Mentre in Belgio si cerca di migliorare un dato già eccellente in termini di penetrazione della rete, in Italia si rinnovano gli incentivi sull’auto, si rilancia Italia.it, si dimenticano i dissesti idrogeologici, e decine di migliaia di cittadini scendono in piazza per difendere la libertà di stampa.

Via blog.quintarelli.it

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