In guerra con la macchina da presa: la Eyemo

EyemoIn Videodrome – ai confine del video, abbiamo già analizzato due importanti e popolari marchi di macchine da presa: la Bolex e la Eclair. Continuando su questa linea, oggi andremo a vedere un altro diffuso tipo di cineprese: la Eyemo.

La Eyemo è una macchina da presa 35 mm prodotta sin dall’inizio della sua lunga carriera dalla Bell & Howell Co. con base a Chicago. Attualmente non viene più prodotta ma molti esemplari, per vari motivi, sono ancora presenti in circolazione (e ancora rigorosamente in funzione per riprese “al limite”).

Prodotta e distribuita per la prima volta nel 1925, è stata per molti anni la più compatta camera 35 mm, con magazzino dalla capacità accettabile; le sue dimensioni ridotte e la solidità che l’ha sempre contraddistinta hanno permesso alla Eyemo di essere una delle macchine preferite per il giornalismo, per la documentaristica e per l’utilizzo in zone di guerra. Infatti, come largamente documentato, molti cameraman in Vietnam usarono proprio questa macchina da presa per risprese amatoriali o video ad uso dei vari eserciti. Comunque, venne largamente usata anche su set più “canonici”.

Cinepresa Eyemo 35 mm usata da Stanley Kubrick per il suo Lolita:

Eyemo Stanley Kubrick Lolita

Tra i “combat cameraman”, reporter di guerra, la Eyemo era un dispositivo estremamente diffuso. Soprattutto il modello 71 (e seguenti sviluppi) ad obiettivo singolo, venne largamente usata in teatri di guerra. Il primo modello di 71 venne usato nella Seconda Guerra Mondiale dall’esercito canadese (che nella campagna d’Italia realizzò più di 100 reportage con questa cinepresa), per poi diffondersi anche in altri paesi diventando, con la Eyemo Spyder 71QM, di fatto lo standard per le riprese di conflitti.

La Eyemo e’ una camera non-reflex (esistono però sul mercato dell’usato delle macchine modificate trasformate in reflex), il viewfinder perciò non permettere di vedere la sequenza filmata attraverso l’obiettivo; obiettivo che in alcuni modelli e’ unico, mentre successivamente, intorno agli anni trenta venne sviluppata anche una camera con tre lenti intercambiabili e rotanti.

Disponibile con diversi motori elettrici, alcuni a batteria ed altri a corrente alternata. Alcuni modelli possono montare anche un motore sincronizzato che permette il sincrono tra immagini ed audio anche se, purtroppo, con nessun medello si è riusciti a ridurre il forte rumore prodotto in fase di ripresa.

Eyemo Manuale

Con magazzino da 30 metri la Eyemo permette riprese (a 24 fotogrammi al secondo) della lunghezza di poco più di un minuto; è possibile comunque trovare magazzini più capienti. Inoltre, recentemente si possono trovare molte Eyemo ovviamente modificate, capaci di montare ottiche diverse e non originali, e motori dalle prestazioni migliori. Motori come il Revolution, da montare sul lato della camera, come si può vedere nella prima foto all’inizio dell’articolo.

Sempre la Bell & Howell realizzò successivamente, su modello Eyemo, una macchina da presa in 16 mm divenuta presto molto popolare: la Filmo.

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