Gmail ci aiuta a “spiare” i nostri contatti?

Fatti altrui?Uso Gmail da quando è nato, l’ho visto crescere fin dalla sua più tenera età. Ho perlopiù sempre ignorato le cicliche denunce contro la privacy policy di Google: ritengo ci sia molto più da esser preoccupati per quello che accade in casa nostra, il caso Telecom per esempio.

Da qualche settimana a questa parte tuttavia sono vittima di qualche preoccupazione. Vi spiego perché. Una delle chiavi del funzionamento di Google, consiste nel tener traccia di alcune nostre attività, in modo da presentare advertising più pertinente e contenuti più rilevanti per l’utente, come per esempio, risultati delle ricerche personalizzati in base alla cronologia.

Tutto questo è ovviamente possibile, o comunque molto più facile, quando le attività che svolgiamo sui servizi Google, avvengono mentre siamo autenticati p. es. a Gmail: in quel caso, pur aprendo un altro tab del browser, Google intercetterà il nostro account e userà tutte le nostre attività cui ha accesso – anche la cronologia è in fase di sperimentazione – per personalizzare contenuti e advertising.

Questa premessa è indispensabile per introdurre un dubbio che da tempo mi assilla: non sarà che Gmail personalizza l’advertising anche in base a quel che sa del nostro interlocutore, e che quindi manda ai nostri contatti advertising basato su quel che sa di noi?
Sono arrivato a pormi questa domanda osservando che, in ogni mail da parte di un mio contatto che ha dei problemi di fonazione, mi arriva advertising contestuale (nella striscia in alto, oltre alla fila di pulsanti superiore “archive”, “report spam” etc.) relativo alle terapie contro la balbuzie – non ne abbiamo mai parlato via mail prima.

A distanza di tempo la questione mi ha insospettito e ho iniziato a tener d’occhio tutte le mail in arrivo. Devo dire che non ho riscontrato evidenze consistenti – d’altro canto potrebbe trattarsi di una funzione sperimentale, o semplicemente di mancanza d’informazioni da parte di Google – salvo alcuni casi di contatti in presenza dei quali, ogni volta, vedo visualizzati messaggi pubblicitari sullo stesso identico tema.

Con uno specifico contatto, per esempio, vedo in ogni mail che mi arriva, advertising relativo a “linguaggio del corpo” e “seduzione”. È una donna. Sarà il caso di invitarla a prendere un caffè?

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