L’UE potrebbe ridurre la concorrenza tra operatori di telefonia mobile

unione europea E’ scattato l’allarme nella blogosfera. Si teme che una azione di deregolamentazione del settore della telefonia mobile, da parte della Commissione Europea porti come conseguenza immediata una diminuzione della libera concorrenza nel settore della telefonia mobile, e di conseguenza, un aumento della bolletta a carico degli utenti.

L’Associazione Italiana Internet Provider lancia il suo appello ai consumatori di telefonia mobile:

La Commissione Europea vuole eliminare la regolame-ntazione di buona parte della telefonia mobile, causando bollette ancora più alte e meno concorrenza.


Quello che sta succedendo ce lo spiega con dovizia di particolari Stefano Quintarelli: gli operatori di telefonia fissa che si trovano in posizione dominante rispetto al mercato, sono obbligati a fornire ai concorrenti prezzi all’ingrosso; grazie a questo l’operatore può essere competitivo sul mercato, sicuramente più di quanto lo potrebbe essere se non potesse usufruire delle tariffe all’ingrosso.

Nel settore mobile questo non accade, e la Commissione Europea, proprio in questi giorni potrebbe decidere di non regolamentare questa faccenda.

A trarne beneficio sarebbero gli operatori che gestiscono sia la telefonia fissa che quella mobile, avvantaggiati dalla possibilità di realizzare una convergenza, e parzialmente gli operatori di telefonia mobile.
A farne le spese sarebbero invece gli operatori di telefonia fissa che non hanno una rete mobile propria, come Tiscali e Fastweb.

Gli interessi in ballo sono elevati, e le lobby non possono non essere al lavoro nei corridoi di Palazzo Berlaymont; spettatori interessati, noi, gli utenti. Non necessariamente, però, dobbiamo essere spettatori inermi, possiamo innanzitutto parlare di quello che succede a Bruxelles, attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, e possiamo inviare una mail ai membri della Commissione Europea.

Markingegno

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