Sempre più voce viaggia su IP.

voice Complice la diffusione delle connessioni a banda larga x-dsl, sono sempre più numerose le soluzioni a disposizione degli utenti per comunicare in voce sfruttando Internet. Solo pochi anni fa, parlando di Instant Messenger ci si riferiva a strumenti che consentivano si di comunicare in tempo reale, ma quasi esclusivamente tramite chat, messaggi testuali.

Oggi si può dire che non c’è IM degno di questo nome che non permetta di mettere in contatto audio – se non anche video – i propri utenti. Da MSN Messenger a Gtalk, passando per il messenger di Yahoo!, senza contare Skype, nato fin dai suoi esordi come strumento per il Voip.

Gli operatori di telefonia cercano di proteggere le loro quote di mercato, in alcuni casi cercando di contrastare la diffusione del Voip, ad esempio limitandone l’utilizzo in mobilità, in altri casi proponendo delle offerte o delle opzioni di traffico in grado di competere con la riduzione dei costi introdotta dalla nuova tecnologia. D’altro canto gli operatori Voip sono impegnati a semplificare l’accesso e l’utilizzo dei loro servizi.

Skype ad esempio, ha lanciato prodotti come lo Skypephone, o più recentemente, AIGuru SV1 , un videofono che funziona con Wifi o cavo e che dovrebbe essere semplicissimo da configurare, e che consente di effettuare videochiamate verso tutti gli utenti Skype. Certo il costo superiore ai 250,00 Euro non lo rende particolarmente abbordabile al target delle famiglie, almeno non per questo Natale che si preannuncia all’insegna del risparmio per molti italiani. Però è facile immaginare un futuro calo dei prezzi, come per tutti i prodotti di tecnologia, come non è difficile ipotizzare che nei prossimi mesi nuovi prodotti del genere vengano proposti anche da altri operatori Voip, soprattutto se dovessero arrivare conferme della presenza di una nicchia di mercato interessante.

Nell’ottica della semplificazione dell’accesso al Voip non si possono non citare le applicazioni di Facebook che consentono di effettuare chiamate all’estero in maniera economica, attribuendo all’utente un numero telefonico nazionale, abbattendo così i costi della chiamata, che viene poi reindirizzata verso il reale numero dell’utente tramite Voip.

Tutti questi sono segnali positivi, che fanno ben sperare di avere servizi più semplici economici ed efficaci, più complessa da realizzarsi, se non utopica, pare al momento la speranza che ci sia una qualche convergenza tra le diverse piattaforme.

Dal canto loro, le compagnie telefoniche, in tutto il mondo, stanno pensando a quali contromisure adottare. Lo si legge, neanche tanto tra le righe, nel recente guest post di Michael Manzo CMO di Openet, per Telco 2.0.

[photo credit: Altemark]

Markingegno

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