Tecnologia per non pentirsi

disperazioneGoogle ha da poco rilasciato all’interno dei Gmail Labs una funzione che impedisce di mandare email di cui poi ci si potrebbe pentire; non è niente di trascendentale – in determinate finestre temporali prima dell’invio vengono proposti alcuni quiz matematici con tempo massimo per rispondere, altrimenti la posta viene archiviata e non inviata – ma potrebbe avere una sua utilità, specie se siamo già stati vittime in passato di una situazione simile. La cosa ha portato ad alcune riflessioni che vale la pena di condividere.

Sul blog sloshspot è apparso un post che tra il serio e il faceto indica sette tecnologie che trarrebbero beneficio da una simile implementazione, e precisamente:

  •  il T9. Gli stati di alterazione uniti ai tasti piccoli, alla poca attenzione prestata e al contesto in cui si è mentre si scrive sono la causa di grandi equivoci negli scambi di messaggini sui cellulari. Alcune volte invece ci si accorge delle castronerie che il T9 inserisce solo nel momento esatto in cui si preme INVIA.
  • la tastiera del telefono quando si è ubriachi. Direi che non necessita di molte spiegazioni, anche se sarebbe bello che il telefono potesse capire da solo quando si è ubriachi.
  • eBay. l’acquisto impulsivo ha dato grattacapi a molte persone, figuriamoci gli acquisti effettuati senza essere perfettamente lucidi. Una serie di somme matematiche prima di inserire il prezzo potrebbe giovare all’economia domestica.
  • le chat di gruppo su Skype. dovrebbe essere obbligatorio risolvere il quiz per poter aprire due conversazioni di gruppo contemporaneamente, per provare che si sarà in grado di gestirle senza fare gaffes.
  • twitter. per impedire di far arrivare cose sconvenienti direttamente sui cellulari dei followers.
  • facebook. per impedire di modificare il proprio status di relazione in “single” dopo una litigata con la fidanzata e permettere alla notte di portare il giusto consiglio.
  • instant messenger. per impedirci di mandare troppo spesso lo stesso messaggio o importunare i nostri contatti.

Ora, è ovvio che parte di quell’articolo è scherzoso, però io trovo che una riflessione di questo tipo possa essere fatta ugualmente: per esempio il filtro su ebay e facebook mi sembra molto sensato e potenzialmente efficace. Sempre in ambito mail troverei doverosamente necessario avere un simile plugin per la posta aziendale, dove il rischio legato all’invio “feroce” è molto alto e le conseguenze possono essere molto pesanti. I CMS per i blog sono altri ottimi candidati.

In generale i candidati ideali mi sembrano i servizi ove ci sia comunicazione, sincrona o asincrona, ma la fantasia in questo caso è importante. Vediamo chi ha l’idea migliore nei commenti!

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