La domotica tra presente e futuro

pulsanti La domotica è una materia che mi ha sempre affascinato, sebbene non la conosca approfonditamente. Temo che, come spesso accade con ciò che riguarda la tecnologia, anche la domotica sia vittima dell’effetto “uomo morde cane” soprattutto ad opera dei media tradizionali. Mi spiego meglio. In giornalismo, un cane che morde un uomo non è una notizia . E’ una notizia sensazionale invece se un uomo morde un cane.Come si applica questo principio giornalistico alla domotica ed alla tecnologia in generale? E’ presto detto, invece di parlare di quanto di buono sia possibile realizzare oggi, si fanno annunci di soluzioni avveniristiche e sensazionali, con il risultato di spaventare molta gente che invece potrebbe trarre da subito piccoli benefici attraverso una migliore organizzazione della propria abitazione.

Oggi grazie alla domotica è possibile gestire con semplicità molte delle funzioni di una casa, dall’impianto di illuminazione a quello di riscaldamento e raffreddamento, fino al sistema d’allarme, ed ovviamente il sistema di comunicazione, telefono, sia esso tradizionale o voip, fax, Internet.
Questo vuol dire gestire in maniera centralizzata tutto il sistema casa, attraverso interfacce semplici, spesso touchscreen, con cui ad esempio è possibile impostare uno scenario. Ipotizziamo di voler vedere un dvd; dal salotto di casa impostiamo lo scenario “Cinema” e le luci delle altre stanze si spengono e quelle del salotto si abbassano. Se il nostro sistema di gestione ci permette di controllare anche il lettore, dobbiamo solo ricordarci di inserire il dvd prima di sederci.

Inoltre la domotica ha uno stretto legame con il risparmio energetico di cui tanto si parla di questi ultimi tempi, consentendo di ottimizzare i consumi ed evitare gli sprechi.

Dal punto di vista della sicurezza è tutt’altro che fantascienza un sistema di allarme collegato a telecamere che ci permetta di vedere quello che succede in casa collegandoci ad esse tramite un videofonino o Internet.

Alla base di tutto, ovviamente, reti wifi e banda larga. Per il resto il problema non è la tecnologia, ma piuttosto la testa delle persone, che devono vincere le proprie fobie per aprire la propria mente all’innovazione. Possibilmente con l’aiuto di chi dovrebbe fare informazione e non sensazionalismo.

E tu, come immagini la casa del futuro?

[Immagine di: lfpilz]

Markingegno

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