Il senso profondo del social networking: non chiamatelo virtuale

pokesLe relazioni sociali nella società dei media e della comunicazione, si sviluppano secondo processi e dinamiche che non possono prescindere dal canale in cui si svolgono. Se ne era accorto per primo, e molti anni fa, McLuhan con il suo ben noto “il medium è il messaggio”.

Non si sottrae a questa regola neppure il social networking, fenomeno in crescita del cosiddetto web2.0, che vive e si diffonde tramite il Internet, ed in particolare quei siti che per le forme di interazione che rendono possibili, consentono lo svilupparsi di relazioni tra gli utenti. Si pensi a Facebook, o Myspace, per citare i casi più noti.

Per i rapporti interpersonali che si sviluppano in questi contesti, capita spesso di utilizzare l’aggettivo virtuale, poiché esse hanno luogo in un ambiente digitale, non fisico; si rischia per questo di incorrere nell’errore di ritenere tali relazioni meno concrete, reali, e cariche di significato. E’ successo anche qui, tra i lettori di Appunti Digitali.

Soprattutto da parte di chi non ha provato affatto ad utilizzare un social network, o lo ha fatto dedicandovi non sufficiente attenzione, c’è la tendenza a svalutare, se non denigrare, il social networking. Invece instaurare e sviluppare relazioni – amicizie, rapporti di lavoro, sentimentali, o di qualsiasi genere – è una realtà dei nostri tempi, specchio di una società complessa in cui i rapporti sono sempre più mediati, nel senso che si svilluppano tramite un medium (mezzo).

E’ una esigenza tipica delle generazioni figlie della televisione, quella di rappresentare le proprie azioni, renderle in un certo senso più reali tramite la condivisione: le foto di Facebook o i video di youtube. Questo comportamento non è deviante, o per lo meno non lo è nella sua forma più istintiva ed innocente; certo, in alcuni casi lo può diventare, ma decine di migliaia di ragazzi, adolescenti e meno giovani, lo fanno per puro divertimento e spirito di condivisione delle esperienze, senza commettere alcun reato o bravata che li faccia finire al telegiornale della sera.

Il social networking dunque, è una moderna forma dello stare insieme, e visto che questo non accade più attorno al focolare domestico da diversi anni ormai, sarà il caso per gli adulti, e per chi fosse rimasto indietro, di attrezzarsi a comprendere tale forma di comunicazione, se non altro per essere in grado di tutelare i propri figli da eventuali rischi, che come sempre, non vengono dal mezzo, ma da chi lo usa per fini non leciti.

[photo credit: drcw ]

Markingegno

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